Pratiche di innovazione per generare valore: gruppo di lavoro, apprendimento e produzione del servizio Ragusa, 14 luglio 2009 Cesare Kaneklin, Giuseppe Scaratti Università Cattolica di Milano Consistenti mutamenti in corso nella Sanità cambiamenti attraverso ristrutturazioni del disegno organizzativo e/o per decreto Processi di trasformazione organizzativa Crucialità dei ruoli gestionali intermedi: - per tradurre gli orientamenti in progetti ed azioni - per attribuire effettivamente alle persone la loro valenza di risorsa strategica Criticità ricorrente: mancanza di competenza specifica nella progettazione/gestione di risorse in un’ottica di problemi-processi integrazione trasversale sostenuta specialistica Affinità: Legami antichi Specialistiche Feste e cene Amori e disinvestimenti Cerimonie Aree di lavoro privilegiate Riunioni Governo degli incarichi di lavoro Senso dell’attività e senso complessivo dell’organizzazione sanitaria ODL Riunioni differenziate e preparate Co-costruzione di idee e conoscenza ‘questo incontro’ I processi di funzionamento delle/nelle organizzazioni Nuove concezioni di organizzazione Dimensione strutturale delle organizzazioni organizzazione Dimensione processuale delle organizzazioni organizzare La dimensione culturale La dimensione strutturale Come funzionano le organizzazioni La dimensione politica Il rapporto con l’ambiente oltre una visione strumentale delle organizzazione rapporto soggetto e organizzazione oltre un approccio ‘oggettivistico’ alle organizzazioni (cfr. materiale/immateriale) diverse modificabilità delle organizzazioni analogia trasversale tra organizzazioni diverse diversi punti di vista sulle organizzazioni (sociologico, economico, psicologico, …) Specifica modalità con cui ogni organizzazione gestisce i processi di differenziazione e integrazione Il concetto di struttura organizzativa Il modello burocratico di Weber Rischi di degenerazione Gli aspetti di realtà Elementi di complessità Campo strutturato di premesse per svolgere i ruoli (gerarchia, competenze, contratto, qualificazione, stipendio, carriera, separazione mezzi-fini, controlli, unicità) variabili informali e sostanziali/ di fatto Dimensione strutturale Funzione/ funzionale interna vs esterna Criteri e principali strutture organizzative Risultato/ divisionale Funzione+risultato/ a matrice a legame debole vs a legame rigido Le tipologie organizzative Sistemi meccanici vs organici Organizzazione vs istituzione Criteri e modelli di strutture: le strutture funzionali descrizione Accorpamento di tutti coloro che svolgono la stessa funzione o impiegano medesime conoscenze rispetto alle molteplici attività previste (esempio: reparti di un esercito, settori di un ospedale, modalità di funzionamento ispirate al taylorismo,..) vantaggi Si ottiene il massimo di specializzazione in situazione di assenza di variazioni nei compiti e nell’ambiente in cui l’organizzazione opera (stabilità di ambiente, compiti, concorrenza, tecnologie, mercato) svantaggi I meccanismi di integrazione risiedono nella gerarchia e negli standard delle procedure con allungamento dei processi decisionali e dispendio di tempo. Identificazione con la specifica funzione, più che con il risultato complessivo, e funzionamento a compartimenti stagni Regolazioni Attivazione di staff con funzioni di conoscenza e supporto alle decisioni Criteri e modelli di strutture: le strutture divisionali descrizione Gestione dei processi di differenziazione e integrazione secondo il criterio del risultato (prodotto, mercato, fascia di clienti: es. filiere nel campo della moda, dei cosmetici, delle assicurazioni,…) vantaggi Migliore adattamento ad ambienti dinamici e turbolenti; orientamento e co-responsabilizzazione ai risultati del proprio lavoro; interdipendenza consapevole Moltiplicazione di ruoli e competenze frammentazione e disomogeneità complessiva e rischio svantaggi Definizione di macro-linee di politica organizzativa Regolazioni Direzioni operative per la definizione di strategie complessive Indicazione di parametri di riferimento per le singole divisioni di La sfida attuale della logica dipartimentale lavorare a partire da problemi attivando processi in funzione del raggiungimento di risultati attesi e monitorabili Identità e coesione di gruppo Criteri di allocazione del potere e sistemi di Processi culturali di integrazione interna Premio e punizione Trasmissione della cultura dell’organizzazione e processi di socializzazione Ideologia dell’organizzazione (valori, mission, rappresentazioni) Una domanda Quale formazione (non) serve Nuova professionalità Una sfida strategica Orientamento ai risultati Lavoratori della conoscenza Formazione agli adulti in una prospettiva post-industriale Mette in gioco visioni del mondo, di come funzionano le persone e le organizzazioni Riguarda i modelli interni alle persone (abitudini, schemi, …) che non si modificano facilmente, in quanto sostenuti dall’esperienza Serve una formazione che apra spazi alla soggettività, al costruire qualcosa in situazione con altre persone a partire da comuni investimenti che sia agganciata ai processi organizzativi ed ai problemi reali che si incontrano nel realizzare iniziative che aiuti i vari soggetti a rileggere e riorientare i propri schemi, le proprie competenze, la propria esperienza lavorativa Attivazione di COMUNITÀ DI PRATICA IMPEGNO Lavoro in comune Diversità impegnata Relazioni reciproche, etc RECIPROCO IMPRESA COMUNE Attività negoziata, Responsabilità reciproca, Interpretazioni, Ritmi e risposte locali, etc. REPERTORIO CONDIVISO Storie, Stili, Artefatti, Azioni, Concetti, Eventi storici, Discorsi, etc Wenger, 2006,