PROGETTO L.S.S. (LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO) “SCIENZIATI SI DIVENTA” SOLUZIONI E MISCUGLI Classe III B Scuola Primaria di Gallicano a. s. 2013/2014 PREMESSA Il percorso si colloca all'interno del curricolo verticale d'Istituto che, in linea con le Nuove Indicazioni Nazionali, prevede l'acquisizione di una “.. competenza scientifico-tecnologica intesa come possibilità di svolgere.. attività laboratoriali al fine di attivare il pensiero, favorire l'ipotesi risolutiva e non solo la mera conoscenza di formule applicative.” Tra gli obiettivi per la classe terza vengono evidenziati: ● Esplorare e descrivere oggetti e materiali. ● Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. ● Osservare e sperimentare sul campo. OBIETTIVI FORMATIVI • Sperimentare le proprietà di alcune sostanze. • Formulare ipotesi sulle trasformazioni del materiale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Acquisire esperienza diretta circa il concetto di trasformazione. • Elaborare semplici previsioni, anticipazioni, ipotesi. • Comprendere attraverso un approccio fenomenologico il concetto di soluzione (miscuglio omogeneo) distinguendolo da quello di miscuglio (eterogeneo). • Raggiungere la definizione operativa di sostanza solubile. RACCORDI INTERDISCIPLINARI ● ITALIANO: rielaborare verbalmente un'esperienza, arricchimento lessicale. ● MATEMATICA: usare unità di misura non convenzionali. ● STORIA E GEOGRAFIA: Riordinare sequenze secondo lo sviluppo temporale proposto dal laboratorio. ● ARTE E IMMAGINE: rappresentare ciò che osserviamo e sperimentiamo. METODOLOGIA Con l'intero gruppo classe: attività di brainstorming, elaborazione di ipotesi e discussione conclusiva. A piccolo gruppo o a coppie nella fase operativa: osservazione sistematica fase per fase, discussione guidata, confronto con esperienze personali, confronto delle opinioni e delle ipotesi, ristrutturazione delle idee personali. • MATERIALI/STRUMENTI - contenitori trasparenti - cucchiai, mescolino - acqua - zucchero, sale grosso, farina bianca, polvere di marmo, solfato di rame, sciroppo di menta, olio di oliva. - fotocamera digitale - tabelle - LIM FASI DELL'ATTIVITA' Nelle prossime slides verranno riportate le immagini più significative e le parole dei bambini durante l'esperimento. SALE GROSSO: “Che succederà? Mescolando il sale si è sciolto. Se lo assaggiamo sentiamo che l'acqua è diventata salata e il sale è sparito.” ZUCCHERO: “Quando lo metto nell'acqua va sul fondo, poi lo mescolo e sparisce, si è distrutto, cioè si è sciolto, l'acqua è dolce ora.” Prime osservazioni: “.. sia lo zucchero che il sale sono inizialmente andati sul fondo del bicchiere, poi mescolando si sono sciolti, sono spariti, non si vedono più. Lo zucchero si è sciolto più velocemente.” FARINA BIANCA: “ Non va sul fondo come lo zucchero e il sale, mescolando sembra latte, dopo un po' la farina ha iniziato a depositarsi sul fondo.” POLVERE DI MARMO: “il suo comportamento è simile alla farina, non si scioglie, dopo un po' di tempo si deposita sul fondo.” SOLFATO DI RAME: “Appena lo mettiamo nell'acqua si scioglie e la colora.” SCIROPPO DI MENTA: “Mescolandolo insieme all'acqua non è cambiato niente, è rimasto colorato.” OLIO: “olio e acqua si sono separati: l'olio si è scomposto in tante bollicine, non si scioglie, si è separato in tante molecole.” RIELABORAZIONE DELL'ATTIVITA': Il gruppo classe verbalizza le varie fasi dell'esperienza e ogni alunno le rappresenta sul proprio quaderno. “Conclusioni: una sostanza è solubile in acqua quando dopo averla mescolata con essa, non è più visibile, e ciò che si ottiene è limpido, trasparente, ma non necessariamente incolore. Sciogliere significa quindi mescolare due sostanze che diventano indistinguibili: acqua e zucchero, ad esempio, formano una SOLUZIONE. Acqua e olio formano un MISCUGLIO.” VERIFICA degli apprendimenti: - in itinere: è stata valutata l'acquisizione dello schema mentale nella procedura sperimentale che si articola così: osservazione, ipotesi, realizzazione dell'esperimento, verifica delle ipotesi, conclusioni. Inoltre è stata valutata la capacità di relazionarsi e di cooperare con il gruppo per la costruzione di nuove conoscenze. - finale: attraverso la rielaborazione (collettiva e individuale) grafica e scritta sul quaderno e la costruzione di un cartellone in classe. VALUTAZIONE EFFICACIA DEL PERCORSO Le insegnanti che hanno vissuto questa esperienza insieme agli alunni concordano nel ritenere che l'obiettivo principale di qualsiasi disciplina o attività didattica sia quello di sostenere un atteggiamento positivo nei confronti della conoscenza. In particolare l'approccio al sapere scientifico deve essere affrontato con una metodologia che privilegi la scoperta, la curiosità, il dubbio e che valorizzi l'operatività dei bambini al fine di trasformare un'esperienza concreta in un apprendimento significativo ed inoltre possa favorire la costruzione graduale di concetti e l'acquisizione di competenze. Questo percorso ha permesso di “fare scienze” muovendo da ciò che i bambini conoscono, da situazioni problematiche a loro accessibili; le loro conoscenze pregresse e le loro ipotesi hanno permesso di staccarsi dalle situazioni contingenti e di costruire categorie più generali. Il linguaggio si è sempre più arricchito fino a sviluppare una terminologia specifica e più corretta che sorregge una progressiva acquisizione di concetti. Per concludere: l'educazione scientifica rivolta a “giovani scienziati” pur dovendo avere un'impostazione operativa, deve portare ad una progressiva concettualizzazione, ossia ad una consapevolezza delle relazioni significative che caratterizzano una determinata fenomenologia.