Giovanni Paolo Il nella Lettera per i VII Centenario lauretano, indirizzata a mons. Pasquale Macchi, arcivescovo di Loreto, il 15 agosto 1993, ha scritto: "La Santa Casa di Loreto non è solo una reliquia, ma anche una preziosa icona concreta" . È reliquia perché è "resto", cioè parte superstite della dimora nazaretana di Maria. È icona perché si fa specchio che riflette ineffabili verità di fede e rifrange luce su alti valori di vita cristiana. Per questo la Santa Casa di Loreto è il primo santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine Narra la tradizione che la notte del 10 dicembre 1294 giunse sulla costa marchigiana dalla Palestina, trasportata in volo dagli angeli, la Santa Casa di Nazareth dove la Vergine Maria ebbe l'Annunciazione dell'Angelo. Attraverso l'Adriatico dal luogo della sua prima sosta a Tersatto, in Dalmazia, essa si posò infine su di un colle presso un bosco di lauri da cui sarebbe derivato più tardi il nome di Laureto e quindi di Loreto. All'interno della Santa Casa era venerata un'icona della Vergine dipinta su legno che, a causa del suo colore scuro, originò la tradizione del culto della Madonna nera. Ipotesi più recenti propendono per un trasporto operato per mano umana delle sacre mura della Santa Casa che, caricate su di una nave, sarebbero giunte nel colle lauretano dalla Terra Santa. I Santi Sposi Maria e Giuseppe Il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha voluto nascere come tutti noi in una famiglia, per esservi accolto ed educato. Giuseppe, interiormente guidato dallo Spirito Santo, riconosce in Maria la sua anima gemella e la sposa. La sua missione prescelta da Dio, è quella di essere il Custode del Redentore. Dio, che forma ogni amore umano nel modo più perfetto, ha concesso al cuore di Giuseppe una docilità particolare agli impulsi dello Spirito Santo che "ha rigenerato il suo amore d'uomo". Gesù, è concepito per opera dello Spirito Santo, e nel matrimonio dei Santi Sposi Maria e Giuseppe è stata conservata la verginità; però, Giuseppe è "sposo" di Maria e Lei è "sposa" di Giuseppe. Giuseppe e Maria hanno onorato la verginità e il matrimonio: la loro convivenza è stata comunione e amicizia profonda, aiuto reciproco nel vivere totalmente per Dio. Nella storia della nostra salvezza, infatti, il matrimonio di Maria e Giuseppe è molto importante; in quanto costituisce il vertice dal quale la santità si espande su tutta la terra. Il Salvatore ha iniziato l'opera della salvezza con questa unione verginale e santa, nella quale si manifesta la sua onnipotente volontà di purificare e santificare la famiglia, questo santuario dell'amore e questa culla della vita. p.Tarcisio Stramare. PREGHIERA PER LA FAMIGLIA Giovanni Paolo II Dio dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario della vita e dell'amore per le generazioni che sempre si rinnovano. Fa’ che la tua grazia guidi i pensieri e le opere dei coniugi verso il bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo. Fa’ che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore. Fa’ che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del Matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie. Fa’ infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia di Nazaret, che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia. Per Cristo nostro Signore, Via, Verità e Vita nei secoli dei secoli. Amen. [email protected]