ll ao lo to giov er i ns Le feste dell’Assunta e della Natività di Maria i an POSTE ITALIANE SPA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/AN Celebrata la «Giornata della fragilità», con la presenza del cardinale Comastri Ce dal n. 9 - NOVEMBRE 2011 nt ro G anni P iov INDIC AZIONI UTILI ORARI TELEFONI IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA Basilica della Santa Casa ore 6.15-20 (aprile-settembre) ore 6.45-19 (ottobre-marzo) La Santa Casa rimane chiusa tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30. Sagrestia Basilica tel. e fax 071.9747.155 Sante Messe Sabato e giorni feriali ore 7, 8, 9, 10 ,11 (7.30 in S. Casa) ore 17 e 18.30 (aprile-settembre) ore 16.30 e 18 (ottobre-marzo) Rosario: ore 18 (17.30 ottobre-marzo) Domenica e giorni festivi ore 7, 8, 9, 10, 11, 12 ore 17, 18, 19 (aprile-settembre) ore 16, 17, 18 (ottobre-marzo) Congregazione Santa Casa tel. 071.970104 - fax 071.9747.176 Confessioni Giorni feriali ore 7-12.10 ore 16.00-19 (aprile-settembre) ore 15.30-18.30 (ottobre-marzo) Giorni festivi ore 7-12.30 ore 16-19.30 (aprile-settembre) ore 15.30-18.30 (ottobre-marzo) Adorazione eucaristica quotidiana Lunedì - Venerdì: 9.30-18; Sabato: 9.30-12 Sagrestia Basilica Dalle ore 7 alle 12; dalle ore 16 alle 19. Prenotazioni Sante Messe, stesso orario. Celebrazione Battesimo Prima domenica di ogni mese: ore 17 (Basilica Santa Casa). Celebrazione Cresima Primo sabato di ogni mese: ore 18 (ore 18.30 aprile-settembre) Presentarsi un’ora prima per la registrazione dei documenti. Celebrazione Matrimonio Informazioni presso il Parroco della Santa Casa: ore 10-12. Congregazione Santa Casa-Negozio (a sinistra della facciata della basilica). Ufficio accoglienza pellegrini e informazioni, prenotazione guide turistiche, con negozio ricordi e stampe del santuario, abbonamento alla rivista e iscrizioni alle Messe Perpetue. Ore 8.30-12.30; 14.3018.30 (15-19 giugno-settembre). Ufficio Postale Loreto Orario: 8-13.30; sabato 8-12.30. QUOTA ASSOCIATIVA A “IL MESSAGGIO della SANTA CASA” Ordinario …………………… Euro 20,00 Sostenitore ………………… Euro 35,00 Benemerito ………………… Euro 40,00 Estero …………………………… Euro 25,00 Mensile del santuario di Loreto Delegazione Pontificia Congregazione Universale della Santa Casa P.zza della Madonna, 1 - 60025 Loreto (AN) Parroco della Santa Casa tel. 071.977130 Segreteria arcivescovile tel. 071.9747.173 - fax 071.9747.174 Curia Prelatura Santa Casa tel. 071.9747.242 Registrazione Tribunale di Ancona n. 7 del 12/08/1948 Iscritto nel ROC con il numero 2120 Direttore responsabile ed editoriale Padre Giuseppe Santarelli Redattore Padre Ferdinando Montesi Rettore Basilica tel. e fax 071.9747.154 Consiglio di redazione Padre Stefano Vita Don Giacomo Ruggeri Suor Barbara Anselmi Dott. Vito Punzi Archivio-Biblioteca Santa Casa tel. 071.9747.160 Imprimi potest + Mons. Giovanni Tonucci, Delegato Pontificio Loreto, 15 ottobre 2011 Libreria Santa Casa tel. 071.9747.178 Casa accoglienza malati e pellegrini tel. 071.9747.200 Albergo Madonna di Loreto tel. 071.970298 - fax 071.9747.218 Museo-Antico Tesoro tel. 071.9747.198. Dal 4 novembre al 9 aprile chiuso da lunedì a venerdì, aperto sabato e domenica con orario 10-13; 15-18. Dal 9 aprile al 4 novembre aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, con orario: 9-13; 16-19. E-MAIL [email protected] [email protected] Questo periodico è associato all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) La collaborazione alla rivista è gratuita Stampa Aniballi Grafiche s.r.l., Ancona Tel. 071.2861583 - Fax 071.2861735 [email protected] - www.aniballi.it “Il Messaggio” esce anche in inglese: THE SHRINE OF THE HOLY HOUSE SITI INTERNET www.santuarioloreto.it Messe in diretta su www.santafamigliatv.it ore 7.30 dalla S. Casa/ore 18.30 dalla Basilica COME RAGGIUNGERCI… Autostrade Bologna-Ancona-Bari e Roma-Pescara-Ancona: uscita Loreto. Linee ferroviarie Milano-Bologna-Ancona-Lecce con discesa Loreto alle stazioni di Loreto e Ancona, e Roma-Falconara-Ancona, con servizio di autocorriere da Ancona *. Aeroporto “R. Sanzio” di Ancona-Falconara, 30 km da Loreto. * Servizio Autobus ANCONA PER LORETO Feriale: 5.45 - 6.45 - 7.45 - 8.45 - 9.45 - 10.15 - 11.15 - 12.10 13.15 - 14.15 - 15.30 - 16.45 - 17.30 - 18.30 - 19.30 - 22.15 Festivo: 8.00 - 10.20 - 12.40 - 15.00 - 17.45 - 20.15 Servizio Autobus LORETO PER ANCONA Feriale: 5.40 - 6.35 - 7.05 - 7.45 - 8.30 - 9.30 - 10.45 - 12.00 13.00 - 13.45 - 15.00 - 16.00 - 17.05 - 18.15 - 20.25 Festivo: 6.55 - 9.20 - 11.40 - 14.00 - 16.40 - 19.15 Servizio Autobus Loreto stazione per Loreto Feriale: 6.45 - 7.00 - 7.55 - 8.25 - 8.55 - 11.00 - 11.55 - 14.15 15.15 - 16.10 - 17.20 - 18.15 Festivo: 7.55 - 10.55 - 11.45 - 14.15 - 16.20 - 17.05 - 18.15 Servizio Autobus Loreto per Loreto stazione Feriale: 6.30 - 6.50 - 7.15 - 8.10 - 8.30 - 10.30 - 11.10 - 13.50 14.30 - 15.35 - 16.28 - 17.55 Festivo: 7.35 - 10.35 - 11.10 - 13.50 - 15.35 - 16.30 - 17.55 S 324 (Foto Montesi) EDITORIALE I benefici degli iscritti alla Congregazione p. Giuseppe Santarelli In copertina: Giornata Nazionale del Malato, svoltasi a Loreto il 6 settembre nel contesto del XXV Congresso Eucaristico (Ancona, 311 settembre), con la partecipazione del cardinale Angelo Comastri. OMMARIO 325 LA PAROLA DELL’ARCIVESCOVO Gezabele, la perversa moglie del re Acab mons. Giovanni Tonucci 326 LETTERE AL “MESSAGGIO” SPIRITUALITÀ 327 Aggiornare il linguaggio del Giudizio Valentino Salvoldi 329 330 I malati a Loreto Sull’onda di cari ricordi e di edificanti testimonianze… card. Angelo Comastri 335 337 L’Eucaristia e la Madre del Signore OGNI SANTITÀ PASSA A LORETO Venerabile Paolo Pio Perazzo (1846-1911) p. Marcello Montanari n. 9 - NOVEMBRE 2011 “Loreto, dopo Nazaret, è il luogo ideale per pregare meditando il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio.” 339 inserto giovani 343 IL “MESSAGGIO” INTERVISTA… Padre Marko Ivan Rupnik (2) Vito Punzi 344 346 Benedetto XVI LORETO NEL MONDO SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE VITA DEL SANTUARIO 347 327 dal Centro Giovanni Paolo ll 330 Un crocevia di riti e di culture, un unico Evangelo di speranza p. Claudio Monge 349 351 352 Solennità della Natività di Maria Loreto, 7-8 settembre Festività dell’Assunta Principessa del Giappone visita il santuario di Loreto Il Festival della Cultura Russa a Loreto 347 349 353 354 355 356 Loreto Air Fest Guarita da ipocorticosurrenalismo secondario Pellegrinaggio a cavallo NOTIZIE FLASH IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 EDITORIALE I benefici degli iscritti alla Congregazione P. GIUSEPPE SANTARELLI - DIRETTORE L a Congregazione Universale della Santa Casa fu fondata nel 1883 dal vescovo di Loreto Tommaso Gallucci e affidata alla direzione dei frati cappuccini. La sua finalità primaria è quella di promuovere con ogni mezzo la devozione e la conoscenza della Santa Casa e il decoro del suo santuario. Il primo direttore è stato p. Pietro da Malaga, che ha realizzato opere mirabili. La Congregazione è stata arricchita dai Pontefici di molti privilegi. Coloro che vi si iscrivono usufruiscono di alcuni importanti benefici spirituali, che possono essere estesi anche ai defunti. Si può iscrivere una singola persona, viva o defunta, e una famiglia di vivi o di defunti, o di vivi e di defunti insieme, oppure un gruppo (associazione, confraternita, movimento ecclesiale…). I benefici spirituali sono i seguenti. 324 Particolare dello stendardo della Congregazione Universale, disegnato da G. Sacconi e realizzato nel 1894 dalle suore della Sacra Famiglia di Savigliano. Indulgenza plenaria – Paolo VI, tramite la Penitenzieria Apostolica, con Rescritto del 3 dicembre 1968, modificando il precedente regime in materia, ha concesso l’indulgenza plenaria a chi si iscrive alla Congregazione il giorno dell’iscrizione e il 10 dicembre di ogni anno, festa della Madonna di Loreto. L’indulgenza vale tanto per i vivi quanto per i defunti, dato che nel Rescritto non è espressa alcuna restrizione a riguardo. Le condizioni sono: confessione e comunione entro un tempo di circa 15-20 giorni prima o dopo il giorno dell’iscrizione o della festa del 10 dicembre; preghiere secondo l’intenzione del Sommo Pontefice (per esempio: un Padre Nostro e un’Ave Maria); promessa di essere fedeli agli impegni della Congregazione, i quali consistono in sostanza nel vivere cristianamente. L’acquisto dell’indulgenza plenaria non comporta la visita «locale» del santuario, per cui può acquistarla anche chi fa l’iscrizione da un qualsiasi luogo. Per questo non è necessaria la recita di un Credo e di un Pater. Partecipazione alle messe perpetue – Gli iscritti partecipano in perpetuo ai benefici spirituali di una messa che si celebra ogni giorno, alle ore 8, nel santuario di Loreto. Anche in questo caso possono essere iscritti tanto i vivi quanto i defunti. Partecipazione alle preghiere e alle opere di bene che si compiono nell’Ordine dei cappuccini – Nel 1884 fu stipulata una convenzione tra il vescovo di Loreto Tommaso Gallucci e il ministro generale dell’Ordine dei cappuccini p. Bernardo d’Andermatt, il quale, nel renderla nota in una lettera del 1° novembre di quell’anno, dichiarava: «Il ministro generale rende partecipi in perpetuo tutti coloro che si iscrivono o si iscriveranno a questa Congregazione di tutte le buone opere e dei suffragi che, per misericordia di Dio, si compiono nell’Ordine dei cappuccini». Gli iscritti alla Congregazione, a partire dal 1883, sono milioni e milioni. Già nel 1898 essi, sparsi in ogni parte del mondo cattolico, erano saliti a oltre due milioni e cinquecentomila! Ancora oggi vi si iscrivono numerosissimi da ogni Paese cattolico. Spesso, alla morte di una persona cara o nelle particolari difficoltà di un familiare o di una persona amica, molti chiedono l’iscrizione, che può essere effettuata direttamente negli uffici della Congregazione o per posta, anche elettronica. L’iscrizione prevede, per chi lo desidera, anche l’affidamento o consacrazione alla Madonna di una persona vivente, con il godimento degli stessi benefici. L’offerta per una singola persona è di € 10,00; per una famiglia o un gruppo di € 16,00. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 LA PAROLA DELL’ARCIVESCOVO Gezabele, la perversa moglie del re Acab MONS. GIOVANNI TONUCCI - ARCIVESCOVO DI LORETO I due libri dei Re narrano le vicen- to: il matrimonio con donne straniere dei falsi dèi Baal e de del regno ebraico che, dopo la rappresentava un pericolo per la fe- Asera, i quali apmorte di Salomone, si divise in due deltà del popolo eletto a Dio. Così fu profittavano volentieri della sua tronconi: l’uno, governato dai di- per Acab, uomo grossolano e crude- mensa. In un episodio che vale la pescendenti di Davide, con na leggere per intero (1Re centro a Gerusalemme e 18,20-40), il profeta Elia – che prese il nome di regno l’unico profeta di Dio rimadi Giuda, e l’altro, senza sto – sfidò i falsi profeti che, una dinastia regale legittisconfitti, furono seduta ma, con centro prima a Sistante uccisi. Non è la prichem e poi a Samaria, che ma volta, e non sarà l’ultiprese il nome di regno d’Ima, che dobbiamo ricordasraele o regno del Nord. I re il profondo cambiamenre di questo regno abbanto portato da Gesù, con l’adonarono l’alleanza con more e il rispetto anche per Dio e divennero idolatri, i nemici. Ma sappiamo che rappresentando il Signore anche oggi ci si comporta come un vitello d’oro. Fenello stesso modo: si è spiecero addirittura due di tati verso i nemici e poi si queste immagini e le collofinge di essere scandalizzacarono in due diversi santi per questa crudeltà. tuari, per evitare che il poA seguito di questo epipolo sentisse il desiderio sodio, Gezabele promise la di tornare al tempio di Gemorte al profeta Elia, che rusalemme. si rifugiò nel deserto. Più Il peggiore fra tutti i re fu tardi, la stessa regina ideò Acab, di cui il libro sacro il complotto per far assasdice: “Acab figlio di Omri sinare Nabot, al solo scopo fece ciò che è male agli ocdi accontentare un capricchi del Signore, peggio di cio di suo marito, che si tutti i suoi predecessori. era innamorato della viNon gli bastò di imitare il La regina Gezabele. Riproduzione da: “Le donne della Bib- gna, unica proprietà del peccato di Geroboamo; ma bia” (W. J. Edwars, Firenze, 1889). suo vicino. Grazie alla sua prese anche in moglie Geautorità perversa, ella otzabele, figlia di Et-Bàal, re di quelli di le, al quale Gezabele aggiunse la pro- tenne che tutti gli anziani di quella Sidone, e si mise a servire Baal nel pria scaltrezza, insieme con la totale città diventassero complici dell’uctempio di Baal, che egli aveva co- mancanza di principi morali. Questa cisione di un innocente (1Re 21). struito in Samaria” (1Re 16,30-32). donna è la presenza femminile più Proprio in seguito a questo miEcco quindi che abbiamo un esempio nefasta ricordata nella Bibbia. sfatto, il profeta Elia pronunciò la chiaro di quello che abbiamo già detLa regina si circondava di profeti condanna per Acab e Gezabele, amIL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 325 LETTERE AL “MESSAGGIO” 326 bedue destinati a concludere in maniera tragica e crudele la loro vita. Acab e Gezabele morirono ambedue di morte violenta, ma, dopo aver dedicato la loro esistenza al male, seppero almeno morire con una certa dignità. Acab fu ucciso in battaglia, in una stolta guerra, destinata fin dall’inizio a finir male. Per combattere insieme ai suoi uomini, si travestì da soldato semplice, ma, nel corso del combattimento, fu trafitto da una freccia lanciata per caso. Gezabele, rimasta vedova, vide i suoi figli salire sul trono di Israele e poi morire: il primo, Acazia, per una caduta accidentale e il secondo, Ioram, perché ucciso da Ieu, generale ribelle, che condusse un colpo di stato e prese il posto di re. Entrando nella città di Izreèl, dove risiedeva la regina, Ieu ebbe con lei un incontro breve e drammatico. Questa, appena saputo della morte del suo secondo figlio, aveva capito che la sua sorte era ormai segnata. All’avvicinarsi di Ieu “Gezabele si truccò gli occhi con stibio, si acconciò la capigliatura e si mise alla finestra” (2Re 9,30). Dall’alto ebbe ancora il coraggio di apostrofare il nuovo re, chiamandolo “assassino del suo padrone”. Subito dopo i suoi stessi servi, pronti a mettersi dalla parte di chi comandava ora, la scaraventarono in strada ed ella morì. La sua morte è descritta con un realismo crudele, e fa pensare che il tanto male commesso da questa donna si è alfine riversato contro di lei. Non possiamo fare a meno di sentire per lei una qualche compassione, ma dobbiamo anche riconoscere che la poveretta non se la merita. È triste constatare che la Scrittura ci presenti tante figure di donne poco raccomandabili. Ma ho due considerazioni da fare: la prima è che, se invece di dedicare la nostra attenzione alle donne, guardassimo alle figure maschili, troveremmo molto di peggio; la seconda considerazione è che proprio in questi stessi libri dei Re abbiamo alcune figure femminili veramente esemplari. E le vedremo, una dopo l’altra, a partire dal prossimo numero. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 Guarigione a contatto con le pietre della Santa Casa Negli annali della devozione alla Santa Casa viene registrato un gesto commovente: quello dei pellegrini che toccano, baciano e strofinano con una stoffa le sante pietre, ottenendo talora una «carezza materna» intensamente implorata. Pubblichiamo, a riguardo, una lettera datata 31 luglio 2011. Rev.do padre direttore, chi le scrive questa lettera è la signora che due mesi fa è venuta con il marito a far visita alla Santa Casa di Loreto a distanza di dieci anni, dopo aver sognato la Madonna, ricevendo un messaggio che non potrò mai dimenticare! Sono sicura che si ricorderà di me. È stata per me una grande gioia, perché questo mio desiderio di venire alla Santa Casa di Loreto si è realizzato grazie a mio marito che sovente supplicavo di accompagnarmi, e per entrambi è stata una grande emozione. Poi la fortuna di aver incontrato lei, rev.do padre, che ci ha accolti con tanto calore e simpatia, che ha saputo ascoltare, suggerendo pensieri profondi che arrivavano nel profondo del cuore. Rev.do padre, volevo raccontarle cosa è successo a mio marito. Da tempo (circa due anni) gli era apparsa una ciste alla palpebra inferiore dell’occhio sinistro molto fastidiosa. Decise così di farsi visitare dall’oculista, il quale suggerì un intervento. Prenotai all’ospedale: era in attesa di essere chiamato. Ma successe che quando siamo venuti alla Santa Casa di Loreto, egli stesso tolse il fazzoletto dalla tasca e lo passò più volte sulle pietre e sulla ciste invocando la Madonna di poterlo guarire. Tornati a casa, dopo qualche giorno mio marito si accorse che la ciste era sparita, e con tanta emozione ripeté più volte che la Madonna Lauretana lo aveva esaudito. Ora il suo pensiero è sempre rivolto a Lei, ed è felice. Quindi ho dovuto annullare l’appuntamento per l’intervento. D. M. M. di Zanica (Bg) SPIRITUALITÀ VALENTINO SALVOLDI Riflessione per il mese dei defunti I nteressa ai giovani il tema della morte. L’hanno scelto per un incontro di catechesi, durante il quale sono chiamato a parlare del libro: “L’ora della nostra nascita”. Introduce il discorso il parroco: “Sono contento, ragazzi, che abbiate scelto questo tema. Vi aiuterà ad apprezzare sempre di più la vita. Non fate come chi esorcizza la morte, non ne vuol sentire parlare, non vuole avere i morti in casa. Sapete che cosa mi è capitato recentemente? Un uomo è venuto ad ordinare il funerale per suo padre, prima che morisse. Siccome era venerdì, sperava che morisse entro le quindici, in modo da seppellire ‘il caro estinto’ al sabato e così evitare il fastidio di attendere fino a lunedì. Naturalmente si doveva passare direttamente dal ricovero al cimitero…”. Sorprendente l’attenzione di quei giovani di fronte alla domanda di senso: nascere e morire. Inizio e fine. Alfa e omega. E grande la gioia di varcare il ponte che unisce queste realtà: l’ “amore più forte della morte”. Amore che nessuna tomba può imprigionare. Amore che genera all’esistenza e proietta nella vita che non avrà mai fine. Amore che dà un volto al pianto iniziale e finale: il pianto del bambino e l’ultima lacrima del moribondo. Pianto salutato come inizio di vita. E l’ultimo sospiro sulla Terra, cantato come il primo sorriso nel Cielo. Il dibattito di quei giovani si basa sostanzialmente su ciò che ci aspetta dopo la morte: “Come sarà l’altra vita?”. La Bibbia ci garantisce che tutto vivrà eterno. Come? Lui solo, Dio, lo sa. Egli ci ha rivelato la nostra vittoria totale sulla morte. Il come della vittoria sulla morte non è oggetto di rivelazione. Si sbizzarriscano l’esegesi e la fantasia ad immaginare cose belle. Anzi, bellissime. A me basta sapere che il meglio di me stesso vivrà eterno. Nulla andrà perduto. L’amore che nutro per una persona non cadrà nel nulla. Vivrà eterno! Io sgorgo dal nulla, dall’atto creativo di Dio. Da Dio sarò riacquistato, riconquistato, ricomposto. Assieme a tutti quelli che ho amato in questa vita. Il modo come vivrò è un mistero del quale posso intravedere alcune strade, alcune fessure, alcune brecce di luce. Di fronte al mistero noi sappiamo che le tenebre non prevarranno sulla luce, che nulla andrà perduto e che “Dio sarà tutto in tutti”. Una domanda interessante è posta da una ragazza che invita i preti ad aggiornare il linguaggio, smettere di parlare di pecore e capri alla destra o alla sinistra. In particolare mi chiede di parlarle ricorrendo a immagini che adopererei se, come padre di famiglia, dovessi parlare ai miei figli. Sia pure con trepidazione, accetto la sfida. Quando il Sole, esplodendo, inghiottirà la Terra, tutta l’umanità sarà attratta nel tunnel di luce, per comparire davanti all’Amore. E sull’amore sarà giudicata. A chi Aggiornare il linguaggio del Giudizio «Quando il Sole, esplodendo, inghiottirà la Terra, tutta l’umanità sarà attratta nel tunnel di luce… ». IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 327 Giusto de’ Menabuoi, Gloria dei santi, Padova, battistero della cattedrale (1376-1378). 328 credette e sperò nella virtù sanante della non violenza, del perdono e della carità universale, Cristo rivolgerà la beatitudine, fonte di perfetta gioia per tutta l’eternità: “Venite, benedetti dal Padre mio. Diventate un tutt’uno con l’Amore, nel quale foste predestinati prima ancora che il mondo esistesse. Perché ero affamato d’amore e voi mi avete abbracciato. Avevo sete di relazioni e mi avete ospitato nel vostro sguardo. Ero mendicante e mi avete accolto come amico alla vostra mensa. Ero nudo, disadorno d’idee e, pazientemente, avete rivestito la mia mente con immagini che vanno dirette al cuore e spingono all’azione. Ero malato di Aids e, invece di trattarmi come un lebbroso, siete venuti continuamente a visitarmi. Ero un rifugiato politico, in carcere, e siete venuti a spezzare le mie catene”. Gioiosamente sorpresi, gli eletti si domanderanno l’un l’altro: “Quando mai abbiamo fatto tutto ciò?”. Cristo risponderà: “Quanto avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me, perché da sempre in loro mi sono identificato”. A chi, invece, contò solo sulle proprie forze e mai permise all’Amore di abbattere le barriere dell’egoismo, saranno riservate altre parole. Cristo sarà costretto dalla Giustizia a prendere atto di una scelta di vita compiuta in Terra. Che verrà rispettata anche nel Cielo: “Continuate per la vostra strada, con le spalle rivolte contro di me, voi che non avete voluto aprire gli occhi per riconoscermi in ogni essere umano. Perché morivo di fame e voi, a me e alla mia gente, mandavate armi. Bruciavo di sete nel deserto e voi vi siete accorti della mia terra solo per sfruttarne il petrolio. Ero un immigrato marocchino IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 che suonava ai vostri campanelli e voi, quando vedevate il colore della mia pelle, non mi aprivate neppure la porta. Ero privo di idee e cercavo verità dai mass media e voi, che avevate la possibilità di parlare in televisione, non comunicavate nulla oppure raccontavate solo banalità, sciocchezze e menzogne. Invecchiato, quando più avevo bisogno di tenerezza, mi avete messo al ricovero, pur non essendo io di grande peso, semplicemente per essere più liberi. Sul letto di morte mi spegnevo, e voi, anziché pregare con me e darmi un supplemento d’amore, pensavate solo al testamento, innervositi per una morte che tardava ad arrivare e amareggiati perché il Parlamento aveva votato contro l’eutanasia…”. Non occorreranno altre parole o gesti. Se ne andranno per la loro strada quanti non credettero nell’Amore. Per tutta l’eternità avranno cento volte tanto quanto hanno desiderato sulla Terra: tutto, meno che la pienezza dell’Amore. SPIRITUALITÀ Nel contesto del Congresso Eucaristico Nazionale I malati a Loreto Presente il cardinale Angelo Comastri I l 6 settembre la «Giornata della fragilità», riservata ai sici da parte del m° Giulio Mercati, direttore del Festival malati di ogni tipo, è stata celebrata a Loreto nel con- Organistico Lauretano. Sul sagrato della basilica è stato allestito una specie di testo del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, svoltosi ad Ancona e nella sua metropolia dal 3 all’11 dello gazebo, lo stesso che il 2 settembre 2007 accolse Benedetstesso mese. L’arcivescovo Tonucci ha spiegato la ragio- to XVI. Dopo la celebrazione della messa delle ore 8 da ne di tale scelta: «L’idea di concentrare a Loreto l’incon- parte dell’arcivescovo Tonucci, è cominciata la cerimotro con i malati nasce dalla tradizione avviata dai treni nia all’aperto. I pellegrini malati e sani, fin dalle prime bianchi dell’Unitalsi e dai pellegrinaggi di simili asso- ore del mattino, hanno cominciato ad affluire in Piazza della Madonna, dove sono stati sistemati in ciazioni. Nel contempo, si è venuto a creare appositi spazi, assistiti da numerosi volontaun legame particolare tra le categorie dei più Un momento della solenne concelebrari. Dopo la «lectio divina» tenuta da don Padeboli e il santuario, dove il malato viene aczione del 6 settemtrizio Rota e coordinata da Salvatore Pagliucolto a casa propria». bre, presieduta dal ca, neo presidente dell’Unitalsi, e da mons. La Giornata è stata come anticipata dal cardinale Angelo Decio Cipolloni, vicario generale della PrelaConcerto straordinario d’organo che, la sera Comastri, con la partura Lauretana e organizzatore instancabile avanti, si è tenuto nella basilica con previo tecipazione di 4 vedi questa Giornata, hanno avuto luogo le tecommento dello stesso arcivescovo Tonucci scovi e di 165 sacerstimonianze su «Fragilità ed eucaristia», guie con la magistrale esecuzione di brani clasdoti. (Foto Montesi) IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 329 330 date da Paola Bignardi, già presidente dell’Azione Cattolica, la quale ha affermato di aver appreso tanto dalla sua malattia, grazie a Dio superata. «La sofferenza - ha detto - mi ha lasciato una persona diversa perché mi ha dato un altro punto di vista sulla vita». Toccanti sono state anche le testimonianze della cantante non vedente Annalisa Minetti, che ha eseguito una splendida canzone dedicata a Gesù, e della scrittrice paraplegica Rita Coruzzi, in carrozzina dall’età di dieci anni, la quale ha imparato a fare della sua disabilità «un’autentica maestra di vita». Alle ore 12 ha avuto luogo la solenne concelebrazione sul sagrato, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro e già arcivescovo di Loreto, con la partecipazione di 4 vescovi e di 165 sacerdoti. Erano presenti anche alcuni rappresentanti dei cavalieri del Sovrano Ordine di Malta. L’arcivescovo Tonucci ha rivolto un caloroso saluto all’eminente porporato. Davanti alla Piazza gremita di pellegrini malati e sani circa cinquemila - il cardinale ha tenuto una splendida riflessione sulla «fragilità», con ampie citazioni di coinvolgenti testimonianze, la quale viene pubblicata qui di seguito. Alla fine della messa, il cardinale si è intrattenuto a lungo salutando moltissime persone inferme, tanto in Piazza, quanto nella basilica inferiore, dove si erano raccolti i partecipanti al 47° Convegno Nazionale dell’Associazione Laicale Eucaristica Nazionale. In sagrestia, poi, si è intrattenuto brevemente con le autorità del comune e della città di Loreto e con il personale della Delegazione Pontificia. Nel pomeriggio, dopo l’esibizione di un complesso musicale che ha allietato la Giornata, l’arcivescovo Tonucci ha impartito la benedizione eucaristica ai malati radunati nella Piazza: una cerimonia raccolta ma suggestiva, animata da invocazioni, preghiere e canti. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 Sull’onda di cari ricordi “ ono tanto grato all’arcivescovo di Ancona e Il cardinale Angelo Coall’arcivescovo di Loreto per l’invito a premastri prosiedere questa Eucaristia, nella quale voi ammalati e nuncia l’omevoi “buoni samaritani” degli ammalati, in occasione del lia durante la Congresso Eucaristico Nazionale, circondate l’altare solenne condel Signore: cioè, l’altare sul quale oggi Gesù compie la celebrazione. (Foto Montesi) sua offerta d’amore al Padre per noi e per tutta l’umanità in questa Piazza. Questa “Piazza”! Ogni angolo di questa “Piazza” risveglia in me ricordi intensi, ricordi emozionanti, ricordi mai dimenticati e mai dimenticabili. Mi affido all’onda dei ricordi e li lascio parlare, affinché diventino un ricordo e un messaggio anche per voi. S In questa Piazza, nel lontano 1998, in occasione della Giornata Mondiale del Malato, incontrai per la prima volta Nino Baglieri. Egli, all’età di 17 anni, cadendo da un’impalcatura alta 17 metri, aveva contratto una grave frattura alla spina dorsale e, in un momento, si era trovato completamente paralizzato dal collo in giù: era il 6 maggio dell’anno 1968. Per dieci anni Nino Baglieri nuotò nella disperazione, bestemmiando e non vedendo uno spiraglio di luce: accanto a lui la mamma pregava, proprio come la mamma di sant’Agostino pregò per la conversione del figlio. Nel 1978, esattamente dieci anni dopo il tragico incidente, durante una veglia di preghiera, si squarciarono le tenebre e Nino capì che la sua situazione poteva diventare una scala per salire al Cielo e un mezzo per portare tante anime a Gesù. Lui stesso ha dichiarato: Dissi il mio sì e accettai la croce e nacqui ad una vita nuova. Da allora sono un uomo nuovo: Signore, tu hai per i miei fratelli, possa donarmi agli altri con lo stesso tuo amore: come tu ti doni a me, fa’ che anche io mi doni a tutti. E così è stato. Chi ha conosciuto Nino Baglieri non potrà mai dimenticare il suo sorriso accompagnato da un invito deciso: Amate Gesù! Lui solo può riempirvi di gioia il cuore. Nell’ultimo anno della sua vita, in una lettera mi consegnò questa meravigliosa confidenza: Le mie mani non si muovono, ma vani, ebbe il coraggio di dire: Se qualcuno di voi è in peccato mortale, sta molto peggio di me!. Sono parole da meditare. In questa Piazza,nell’anno 2000, ho accolto la mamma di Benedetta Bianchi Porro. Benedetta era una splendida ragazza,che un male terribile rese semiparalizzata, sorda, senza olfatto e infine cieca. La mamma, proprio qui a Loreto, mi ha raccontato un episodio che conferma la (così, spesso diceva: Ho deciso di abitare negli altri!). Ecco il racconto della mamma: Mio marito non capiva come mai tanta gente venisse a trovare Benedetta. Diceva: “Il Signore le ha tolto tutto. Cosa vengono a fare?”. E io rispondevo: “Non ti domandi perché?”. E lui: “Sì, e non ho risposta. L’artista che recita, che scrive, che balla… raduna attorno a sé tanta gente. Ma lei ora non è neppure più bella! Perché viene tanta gente da lei?”. Io gli ri- e di edificanti testimonianze... CARD. ANGELO COMASTRI 331 guarito il mio spirito e ciò vale molto più della guarigione del corpo. Ora una grande gioia riempie il mio cuore. Nino Baglieri è diventato un apostolo instancabile, è diventato una calamita di bontà, che ha attirato tantissimi giovani all’amore di Dio. Dove trovava la forza? Nella Santa Eucaristia! Nel suo diario, scritto tenendo la penna in bocca, egli ha confidato una toccante preghiera che dice così: Signore, nella Santa Eucaristia ti lasci assorbire per trasformarci in te, per essere come te, per amare e servire come te. Trasforma la mia vita, o Signore, cambiala a modo tuo, fa’ che anche io possa essere ostia Dio muove tutto con le mie mani: con le mie mani (paralizzate!) mi fa accarezzare il mondo intero. E qui a Loreto, parlando ad un folto gruppo di gio- forza di trasformazione che possiede l’Eucaristia. Benedetta, infatti, seguendo la logica di amore dell’Eucaristia arrivò a dimenticare se stessa per abitare negli altri sposi: “Perché è piena di Dio! Perché lo Spirito Santo parla in lei”. Mio marito abbassò gli occhi e sussurrò: “Forse hai ragione, ma io non capisco!”. Un giorno però anche Da sinistra a destra: Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi, Paola Bignardi e Annalisa Minetti. (Foto Montesi) IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 332 mio marito si accorse che in Benedetta c’era una bontà, che non era umanamente spiegabile. Ecco come andarono le cose: ebbi un bisticcio con mio marito e mi arrabbiai molto. Quella mattina, quando andai a portare la colazione a Benedetta, lei mi prese la mano e l’accarezzò. Faceva quel gesto affettuoso tutte le mattine. E nell’accarezzarmi la mano disse: “Mamma, sento che non sei tranquilla. Cosa è successo?”. Risposi: “Ho bisticciato con il babbo”. Il mattino dopo, mi chiese:“Sei ancora arrabbiata?”. Risposi di sì. Il nostro dialogo avveniva per mezzo dell’alfabeto muto. Passarono circa otto o dieci giorni. Lei non mi faceva più domande per timore di essere indiscreta. Ma una mattina mi disse: “Mamma, deve essere molto grave ciò che ti è successo, perché ancora non sei tranquilla”. Dapprima io dissi:“Ma no, Benedetta!”. Poi, però, non seppi resistere e aggiunsi: “Mi voglio dividere dal babbo”. Mi domandò: “Di quanti metri ti vuoi dividere?”. “No, non scherzare! Parlo sul serio”. “Mamma, ricordati che l’uomo non può dividere ciò che Dio ha unito”. “Però io sono stanca di questa situazione!”. Allora lei mi disse: “Mandami qui il babbo”. Mio marito, ogni mattina, appena alzato, passava sempre dalla camera di Benedetta. Stava sulla porta, accendeva una sigaretta e rimaneva là fermo a guardarla. Non aveva voluto imparare il linguaggio tattile. Si ribellava all’idea di sua figlia immobilizzata e ridotta a quel modo. Lei però sapeva che il babbo la guardava ed era con- IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 tenta della sua presenza. Quella mattina, quando dissi a Guido che Benedetta voleva parlargli, lui rispose: “No, no! Tu sai che non ho imparato l’alfabeto muto perché non posso pensare a mia figlia così… Noi speravamo che avesse tutto, invece le è stato tolto tutto. Mi dà fastidio, non ho il coraggio, non entro… E poi, perché sei andata a raccontarle i nostri litigi? Vuoi farla soffrire di più?”. Lo lasciai parlare, poi gli dissi con calma: “Non le ho raccontato niente. Le ho detto soltanto che sono arrabbiata”. Ripeté: “Io non vado. Dille che mi hanno chiamato mentre stavo per entrare. Andrò domani”. La mattina dopo trovò un’altra scusa:“Dille che sono andato a Brescia”. E il giorno seguente: “Dille che allo stabilimento occorreva la mia presen- za”. Andammo avanti così per circa un mese. Allora non ne potei più:“Se non vuoi andare da Benedetta, le dico la verità”.“No, non dirle che non voglio andare. Dille che mi hanno cercato”. “Però se Benedetta morisse, tu rimarresti con il rimorso di non essere andato ad ascoltarla. Non sapresti mai cosa ti voleva dire”. Guido rifletté. Vedevo che era tormentato. Alla fine si decise:“Va bene, vado questa mattina. Vieni anche tu con me”. Entrammo. Io presi la mano destra di Benedetta e le comunicai: “Il babbo è qui. Da tanti giorni lo aspettavi. Lui non poteva. Ma adesso è venuto”. Lei gli disse: “Babbo, dammi le mani”. Quando il babbo le diede le Il cardinale Angelo Comastri saluta Rita Coruzzi. (Foto Montesi) mani, lei le baciò e disse: “Queste mani, queste manone grosse, quanto hanno lavorato per i tuoi figli! Come ti sono grata! Scusami babbo, se qualche volta ti ho dato dei dispiaceri. Adesso vai al tuo lavoro. Non voglio rubarti del tempo. Volevo dirti solo che da tanto non sentivo le tue mani!”. Mio marito, che si ra e dissi tutto d’un fiato: “Perché è quasi un mese che volevi parlare con il babbo. Io mi aspettavo che tu gli dicessi chissà cosa!… Invece l’hai ringraziato per il suo lavoro, gli hai baciato le mani…”. Benedetta esclamò: “Allora, mamma, sono anch’io arrabbiata con te”. “Ah, va bene, invertiamo le cose!”. nella Santa Eucaristia. E così, con gesto di bontà, Benedetta trasformò e conquistò suo padre. Un’altra perla ho raccolto qui in questa Piazza e la custodisco gelosamente nel cuore. Erano le dieci di sera di un giorno di luglio dell’an- do la mano per salutare, ma l’ammalata con gentilezza mi risponde: Padre, non posso darle la mano, perché potrebbe fratturarmi le dita: io soffro di osteogenesi imperfetta e le mie ossa sono fragilissime. Voglia scusarmi. Non c’era nulla da scusare, evidentemente… Rimasi affascinato dalla Veduta della Piazza gremita da circa cinquemila pellegrini, malati e sani. (Foto Montesi) 333 aspettava un rimprovero, a sentirsi dire quelle parole, a vedersi baciare le mani, si mise a piangere e uscì dalla camera. Io rimasi. Benedetta si immerse in preghiera. Dopo un poco, stese la mano e sentì che io ero là, vicino a lei. Disse: “Mamma, sei ancora qui? Perché non mi parli?”. Le risposi: “Perché sono molto arrabbiata con te”. Benedetta mi disse: “Davvero, mamma? Perché?”. Ero proprio in colle- Benedetta concluse: “Non invertiamo niente. Soltanto, ricordati: se qualcuno sbaglia nei tuoi confronti o verso altre persone, fagli sentire che lo ami di più. Solo così proverà l’umiliazione di avere sbagliato. L’amore corregge. I rimproveri suscitano ribellione. Amalo come prima e più di prima. Lui comprenderà il proprio errore”. È la lezione che Gesù ogni giorno ci consegna no 2001: avevamo appena terminato la preghiera serale e la Piazza del santuario di Loreto si animava di voci, di saluti, di sorrisi e di “Buonanotte!”. Mi accosto a una culletta sostenuta dalle braccia robuste di un barelliere, ma non vedo un bambino, bensì una donna adulta: un piccolissimo corpo (58 centimetri!) con un volto splendidamente sorridente. Ten- serenità e dalla dolcezza dell’ammalata e volevo sapere qualcosa di più della sua vita. Mi prevenne e mi disse: Padre, sotto il cuscino della mia culletta c’è un piccolo diario. È la mia storia! Se ha tempo, può leggerla. Presi i fogli e lessi il titolo: «Felice di vivere!». I miei occhi tornarono a guardare quel mistero di gioia crocifissa e domandai: Perché sei felice di vivere? Puoi antici- IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 334 parmi qualcosa di quello che hai scritto?. Ecco la risposta, che consegno alla vostra meditazione. L’ammalata mi disse: Padre, lei vede le mie condizioni… ma la cosa più triste è la mia storia! Potrei intitolarla così: abbandono! Eppure sono felice, perché ho capito qual è la mia vocazione. Sì, la mia vocazione! Io, per un disegno d’amore del Signore, esisto per gridare a coloro che hanno la salute: “Non avete il diritto di tenerla per voi, la dovete donare a chi non ce l’ha, altrimenti la salute marcirà nell’egoismo e non vi darà la felicità”. Io esisto per gridare a coloro che si annoiano: “Le ore in cui voi vi annoiate…,mancano a qualcuno che ha bisogno di affetto, di cure, di premure, di compagnia; se non regalerete quelle ore, esse marciranno e non vi daranno la felicità”. Io esisto per gridare a coloro che vivono di notte e corrono da una discoteca all’altra: “Quelle notti, sappiatelo, mancano, drammaticamente mancano a tanti ammalati, a tanti anziani, a tante persone sole che aspettano una mano che asciughi una lacrima: quelle lacrime mancano anche a voi, perché esse sono il seme della gioia vera! Se non cambierete vita, non sarete mai felici!”. Io guardavo l’ammalata, Il Papa all’arrivo ad Ancona, l’11 settembre, risponde benedicendo al saluto della folla. che parlava dal suo pulpito autorevole: il pulpito del dolore! Non osavo commentare, perché tutto era stupendamente e drammaticamente vero. L’ammalata aggiunse:Padre,non è bella la mia vocazione?. Annuii e dissi tra me: sono proprio queste le esperienze che mancano ai giovani. Esperienze che li possono rendere adulti! Queste storie vere, questi “miracoli” operati dall’Eucaristia ve li ho confidati sotto lo sguardo della Madonna. Maria, infatti, è la regina dei piccoli, la regina degli sconosciuti agli occhi del mondo. Maria, nella povertà e nella sem- plicità della sua Casa, ci ricorda che c’è una storia parallela a quella che appare nei libri o negli schermi televisivi: è la storia dei credenti in Dio, che occupano i primi posti nella graduatoria definitiva che Gesù proclamerà alla fine dei tempi. Fratelli e sorelle, ammalati e “buoni samaritani”, voi certamente sarete ai primi posti nel giorno del Giudizio di Dio. Ne sono sicuro. Amen. ” CARD. ANGELO COMASTRI ARCIPRETE DELLA BASILICA PAPALE DI SAN PIETRO VICARIO GENERALE DI SUA SANTITÀ PER LA CITTÀ DEL VATICANO BENEDETTO XVI AD ANCONA RICORDA LA SANTA CASA ALLA RECITA DELL’ANGELUS L’11 settembre, al termine della solenne concelebrazione svoltasi nell’area cantieristica del porto di Ancona a conclusione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, Benedetto XVI ha invitato tutti a portarsi «con la mente e con il cuore» al santuario di Loreto con queste auguste parole: a preghiera dell’Angelus ci invita a rispecchiarci in Maria Santissima,per contemplare l’abisso di amore da cui proviene il sacramento dell’Eucaristia. Grazie al fiat della Vergine, il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Meditando il mistero dell’Incarnazione, ci rivolgiamo tutti, con la mente e con il cuore, verso il santuario della Santa Casa di Loreto, dal quale ci separano pochi chilometri. La terra marchigiana è tutta illuminata dalla spirituale presenza di Maria nel suo storico santuario, che rende ancor più belle e più dolci queste colline! A lei affido in questo momento la città di Ancona, la diocesi, le Marche e l’Italia intera, affinché nel popolo italiano sia sempre viva la fede nel Mistero eucaristico, che in ogni città e in ogni paese, dalle Alpi alla Sicilia, rende presente Cristo Risorto, sorgente di speranza e di conforto per la vita quotidiana, specie nei momenti difficili». «L IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 SPIRITUALITÀ Una nuova pubblicazione di madre Maria Elisabetta Patrizi L’Eucaristia e la Madre del Signore Un dono dell’arcivescovo Tonucci e della Delegazione della Santa Casa al Santo Padre e ai vescovi d’Italia L’ Incarnazione del Verbo… e quindi anche quel “vero corpo nato da Maria” che riceviamo nell’Eucaristia, fanno parte di quel «mistero nascosto da secoli in Dio» (Ef 3,9), che si attuò ne «la pienezza del tempo» (Gal 4,4), a cui siamo resi partecipi in ogni santa messa. Loreto, con le tre mura della Santa Casa di Nazaret, dove avvenne l’Annunciazione a Maria e il “sì” della Vergine al mistero salvifico di Gesù, vero Dio, fattosi in lei anche vero uomo, è luogo storico e cultuale di grande importanza per «guardare all’Eucaristia nella sua dimensione mariana». UN DONO Perciò, l’arcivescovo prelato di Loreto, S. E. Giovanni Tonucci, e la Delegazione della Santa Casa hanno caldeggiato e poi pubblicato in compartecipazione con Città Nuova, l’opera di madre M. Elisabetta Patrizi, sfm: “L’Eucaristia e la Madre del Signore”. L’arcivescovo ne ha fatto omaggio a tutti i vescovi d’Italia (circa 105) che hanno partecipato al recente Congresso Eucaristico Nazionale e al Santo Padre stesso, durante il pranzo conclusivo ad Ancona dopo la solenne celebrazione eu- caristica al porto, l’11 settembre scorso. L’Autrice «ha riversato in questo studio i risultati di una vita di riflessione e di esperienza religiosa» (G. Tonucci) e perciò l’arcivescovo si augura che «il testo possa essere accolto con favore e che possa alimentare un utile approfondimento della nostra fede, quale emana da questo luogo benedetto, santuario “non devozionale ma teologico”, secondo l’espressione cara allo stesso beato Giovanni Paolo II» (Idem). Maria, infatti, è davvero la socia del Redentore, il partner umano che riassume l’antico Israele e inizia la Chiesa, colei che – nell’ottica lucana e giovannea – è posta accanto a Cristo, al vertice del suo popolo e dell’umanità, nel cuore della Chiesa. Il titolo del volume: “L’Eucaristia e la Madre del Signore” riflette quella mariologia doxologica (Lc 1,28.30.42-43) che, in realtà, è l’inizio della lode cristiana di Maria. Infatti Maria è chiamata, dalla cugina Elisabetta, «la Madre del mio Signore» (Lc 1,43), con un appellativo di evidente natura regale-messianica ma anche trascendente-divina, prefigurando il tempo della risurrezione di Cristo, la vita della Chiesa e la realtà escatologica che ci attende. Ma anche la risposta di Maria, con il Magnificat e il «d’ora in poi tutte le generazioni mi diranno beaIL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 335 Il grazie e l’augurio dell’arcivescovo Tonucci diventiamo credenti e magnifita» (Lc 1,48), testimonia la venerachiamo Dio, perché egli abiti in zione del cristianesimo primitivo mezzo a noi come il Dio con noi: per la Madre del Signore. Infatti, Gesù Cristo il vero e unico redencome scrisse il p. A. Valentini (citatore del mondo»(4)… to dall’Autrice): «… in Maria il resto d’Israele si trasforma in primiGesù vero cibo, Pane di vita zia della Chiesa di Cristo. La Chieeterna, dato a noi perché «Dio sia iamo grati all’Autrice dell’osa del Nuovo Testamento ha inizio tutto in tutti» (1Cor 15,28). pera, che ha riversato in quecon Maria di Nazaret e – prima anSì, un giorno, la suprema gransto studio i risultati di una vita di cora che apostolica – si qualifica dezza e dignità del credente, la cririflessione e di esperienza relicome “Mariana”»(1). E il Ravasi, a stiformità di ciascuno, presso il Pagiosa. Ci auguriamo che il testo dre suo e nostro, sarà «a lode della sua volta, dichiara che, per mezzo possa essere accolto con favore sua gloria» (Ef 1,14). Così, nella della voce di Elisabetta, c’è «la bee che possa alimentare un utile Chiesa, corpo di Cristo – come già nedizione-beatitudine corale che la approfondimento della nostra ora nella Glorificata-Assunta (= comunità primitiva… indirizza a fede, quale emana da questo Madre del Signore) – trasparirà Maria Madre del Signore e Madre luogo benedetto, santuario “non tutta «la pienezza di colui (= Cridei credenti»(2). devozionale ma teologico”, sesto) che è il perfetto compimento Così «la liturgia mariana sorta condo l’espressione cara allo di tutte le cose» (Ef 1,23). nel momento in cui la Chiesa ha stesso Beato Giovanni Paolo II. Lo studio, ben documentato, di preso ormai coscienza dei dati Noi, che abbiamo il grande privimadre M. E. Patrizi, sfm, ci aiuta in fondamentali del mistero di Malegio di vivere all’ombra della questo cammino di “cristificazioria» diverrà «l’ambiente più proSanta Casa, alimentiamo il desine” con Maria e ci apre orizzonti pizio per tutto il successivo sviderio che la grazia del Santuario, vasti antichi e nuovi, poiché l’albeluppo della pietà mariana ma annella sua profondità, possa essero a cui l’Autrice si nutre ha radici che di approfondimenti teologici, re accolta e vissuta da un numeprofonde – radicate al magistero di ad es. sul rapporto tra Maria e la ro sempre più grande di fedeli, Pietro – e rami aperti al vento dello Chiesa (e viceversa); Maria e lo pronti a ripetere con Maria il loSpirito Santo. Spirito Santo (e viceversa); e una ro “fiat” alla volontà di Dio (Dalla Il vastissimo studio, uno dei più migliore comprensione del “doPresentazione, p. 6). importanti e ricchi in ambito mariover essere” del cristiano, alla luce logico degli ultimi tempi, docudi una mariologia dalle radici mentatissimo e aggiornato fino alla evangeliche ma anche ben fondapiù recente bibliografia, reca la Prete in una escatologia di cui lo fazione di p. Luigi Borriello ed è Spirito – in Maria e in noi – è già (3) pubblicato in coedizione da Città l’iniziatore» e l’Eucaristia è il Nuova e dalle Edizioni Santa Casa. Consta di pp. 1022 ed Pane di vita eterna. Con Maria, e da Maria, la prima comunità cristiana è al prezzo di € 48,00. Può essere richiesto anche alla Conscoprirà l’atteggiamento più vero da assumere di fronte gregazione Universale della Santa Casa (tel. 071.970104). al mistero di Cristo, nell’impegno vitale della carità verso Dio e verso il prossimo. Note S 336 IL CONTENUTO L’opera dell’Autrice spazia dalla Chiesa primitiva della fine dell’èra patristica (VIII sec.) ad oggi, dove il beato Giovanni Paolo II ha riconosciuto in Maria la “donna eucaristica” per eccellenza; mentre l’allora card. Joseph Ratzinger, in una conferenza tenuta a Loreto il 7 marzo 1988, diceva: «è divenuta la madre dei credenti, attraverso la quale tutte le generazioni della terra sono benedette. All’interno di questa benedizione noi ci collochiamo, quando la lodiamo. In essa entriamo, quando, insieme con lei noi IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 A. VALENTINI, Maria secondo le Scritture. Figlia di Sion e Madre del Signore, EDB, Bologna, 2007, p. 113. (2) C. RAVASI, “Beata Colei…”, in: Marianum 50 (1988), 159-160. (3) M. E. PATRIZI, L’Eucaristia e la Madre del Signore, Ed. Santa Casa – Città Nuova, Roma, 2011, p. 505. (4) Card. J. RATZINGER, “Tu sei la piena di grazia – Elementi per una devozione mariana-biblica”. Conferenza per il Conv. Reg. di aggiornamento pastorale, 7-9 marzo 1988, Loreto (a cura della Commissione Presbiterale Marche), dattiloscritto, p. 20. (1) OGNI SANTITÀ PASSA A LORETO P. MARCELLO MONTANARI Ferroviere cattolico esemplare Venerabile Paolo Pio Perazzo (1846-1911) P aolo Pio Perazzo, nato a Nizza Monferrato nel 1846, è stato un autentico testimone del Vangelo vivendo da laico nel mondo del lavoro, come ferroviere e come scrittore. Dinamicamente impegnato nella vita ecclesiale, promosse l’adorazione eucaristica e la devozione alla Madonna. Come impiegato nelle Ferrovie dello Stato organizzò anche molti pellegrinaggi ai santuari mariani, compreso quello di Loreto. A causa della malferma salute, dopo aver conseguito il diploma ginnasiale, a 16 anni era entrato come volontario nella stazione ferroviaria di Pinerolo. A 21 anni venne trasferito alla stazione di Torino (Porta Nuova), dove lavorerà per 41 anni. Pur nel caos spaventoso di allora, fu lavoratore esemplare, prestandosi anche oltre il dovuto per gli altri, non badando ad orari, festività, turni e straordinari non pagati. Stilò anche vari regolamenti che ebbero un’incidenza importante nel futuro delle Ferrovie. Non si tirò indietro quando bisognava difendere i diritti di terzi e degli operai stessi. Preferì restare celibe. Il suo comportamento di fervente cattolico e di fedeltà al Papa suscitò l’odio del mondo laico-massonico e dei superiori, che non lo favorirono mai, anzi lo umiliarono con la promozione di giovani che lui stesso aveva introdotto nel lavoro ferroviario. Nel 1908, dopo solo due giorni e mezzo di preavviso, venne licenziato scandalosamente senza aver raggiunto il limite di età e senza aver ottenuto avanzamenti di carriera, come sarebbe stato suo diritto, e quasi sempre con lo stesso stipendio. E dire che per decenni le patrie Ferrovie funzionarono con i regolamenti da lui escogitati… Ma sicuramente un giorno i ferrovieri avranno in lui non solo un modello ma anche un patrono! 337 Fervente scrittore cattolico La sua formazione religiosa era iniziata nel 1875 presso il convento dei cappuccini di Pinerolo, dove divenne terziario francescano. Impiegò il tempo libero aderendo al “Circolo Giovanile Valfré”, in cui confluiva la migliore gioventù torinese, divenendo animatore di iniziative apostoliche e benefiche. Faceva parte anche della Conferenza di San Vincenzo, impegnandosi in tutti i modi per aiutare i poveri e i bisognosi. Mite e umile di cuore, era tuttavia deciso e battagliero nel testimoniare con coraggio gli ideali del Vangelo con la parola e con l’esempio. Favorito da una buona cultura, si impegnò anche nell’apostolato della penna e IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 338 del giornalismo. Scrisse un grosso volume intitolato “La gran Madre di Dio” per diffondere la conoscenza, la devozione e la consacrazione alla Madonna, da lui teneramente amata e invocata con il rosario quotidiano. Fondò un foglio settimanale, “L’amico dell’Operaio”, diffondendolo tra i lavoratori. Scrisse e diffuse libri come “Il Cattolico del secolo XIX”, “Svegliamoci”, e tanti altri per accrescere la cultura cristiana tra il popolo. Forse il più bello dei suoi libri fu “La democrazia cristiana e la restaurazione sociale secondo lo spirito di san Francesco”, che in poco tempo ebbe sette edizioni. Un’attività così vasta, tenendo presente che egli lavorava 10-12 ore al giorno in ferrovia, sembrerebbe impossibile. Si può spiegare solo con l’amore appassionato per la Verità e per la causa del Vangelo, che trovava alimento nella preghiera, nella meditazione della Parola di Dio e nell’adorazione eucaristica. Convinto dell’importanza della ‘buona stampa’, il Perazzo svolse anche un’intensa attività giornalistica collaborando con “L’unità cattolica” e con “L’emporio popolare”. Nel 1874 fondò, con il suo amico san Giuseppe Murialdo, “L’Indicatore cattolico” e “La voce dell’Operaio”, che poi divenne “La Voce del Popolo”. Promosse una “Lega Mondiale degli Scrittori Cattolici” suddividendoli in tre categorie: scienze, lettere ed arti, giornalismo; egli stesso pubblicò innumerevoli scritti anonimi su varie riviste e bollettini. Scrisse inoltre numerosi opuscoli e manuali di preghiere. Per molto tempo vagheggiò una forte organizzazione cattolica per i ferrovieri italiani. Nel 1910 riuscì a stampare il primo numero della rivista cattolica per i ferrovieri intitolata “Direttissimo”. Nell’ottobre dello stesso anno diede vita al Sindacato Nazionale dei Ferrovieri Cattolici. Amore ardente per l’Eucaristia Trovava la forza nella santa messa, nella comunione quotidiana e nell’adorazione di Gesù nell’Eucaristia, sorgente di ogni apostolato e di vero rinnovamento sociale. Accogliendo il desiderio delle serve di Dio Teresa e Giuseppina Comoglio, nel giugno 1890 si fece promotore dell’adorazione eucaristica quotidiana: l’iniziativa ebbe un’enorme risonanza, anche all’estero. Paolo Perazzo proponeva a tutti la visita giornaliera a Gesù sacramentato per tributargli l’amore e la riparazione, e intercedere per la Chiesa e per il mondo, per le vocazioni e per la santificazione dei sacerdoti. Nacque così a Torino l’“Opera dell’Adorazione quotidiana al Santissimo Sacramento”, e Paolo ne fu il presidente. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 Da quel momento il suo apostolato eucaristico non ebbe più tregua, chiamando tutti alla confessione e comunione frequente, diffondendo opuscoli e foglietti per far conoscere, amare e onorare Gesù presente nell’Eucaristia. Nel 1903 scrisse il “Manuale dell’adorazione quotidiana”. Il 28 ottobre 1911, mentre era a Roma per promuovere la sua Opera, fu morso da un cane con gravi conseguenze. Ritornò a Torino con la febbre che lo portò alla morte. Pianse calde lacrime d’amore nel ricevere per l’ultima volta il santo viatico per la vita eterna. Si spense il 22 novembre 1911, il medesimo giorno in cui a Roma si firmava il decreto di approvazione della sua “Opera dell’Adorazione quotidiana”. A Torino si disse subito: «È morto il santo di Porta Nuova». Il 6 aprile 1998, con il riconoscimento delle sue virtù eroiche, fu proclamato ‘venerabile’ da Giovanni Paolo II. NOVITÀ EDITORIALI Servite il Signore! l cappuccino p. Giovanni Leonardi, penitenziere del santuario di Loreto, promotore della Missione Mariana Mondiale e della Santa Famiglia TV che, tra l’altro, trasmette in diretta ogni giorno la messa in Santa Casa delle ore 7.30 e quella in basilica delle 18.00 - ha dato alle stampe una pubblicazione, diretta di per sé ai laici di qualsiasi movimento ecclesiale in «servizio» laicale ecclesiale. La Chiesa è ricca di grazia, di doni, di virtù, di frutti dello Spirito e di carismi in tutti i suoi figli. Questa immensa ricchezza spirituale si deve esprimere e concretizzare sempre più in servizi e ministeri per la perfezione del Corpo Mistico di Cristo. L’autore, seguendo un tracciato di riferimenti biblici, liturgici e pastorali, intende presentare, ai laici cristiani dei vari movimenti ecclesiali, riflessioni utili al fine di incarnare e attualizzare questi doni spirituali nel servizio della Chiesa. Egli mette in evidenza alcuni degli innumerevoli servizi e ministeri nella Chiesa, quelli che gli sembrano più utili all’ampio servizio dei laici attivi nei vari gruppi ecclesiali:équipe – guida o consiglio direttivo, animazione della preghiera,accoglienza,liturgia,musica e canto,carità,intercessione, preghiera per la guarigione,preghiera per la liberazione,insegnamento,evangelizzazione,servizio,mini-ministeri. Il volume, di pagine 200, con disegni di Renzo Barbarossa di Fabriano, è al prezzo di € 20,00 e si può richiedere alla Congregazione Universale della Santa Casa (Tel. 071.970104). I artendo da Loreto con tre pullman per accompagnare l’immagine della Madonna di Loreto a Madrid, sapevamo tutti che l’avventura non sarebbe stata facile.Viaggio lungo, con una settimana intera di spostamenti prima di arrivare alla meta; sistemazioni talvolta precarie; prospettiva di quindici giorni lontani da casa; contatti molto stretti e quindi possibilità di frizioni, sgarbi e malintesi. E in più la natura stessa del viaggio, che richiedeva da sé un impegno spirituale non indifferente, proposto a giovani in buona parte ancora in una fase di ricerca e di maturazione della loro fede. Eppure, dopo aver tenuto conto delle inevitabili difficoltà e degli oggettivi difetti organizzativi, non possiamo fare altro che dire che tutto è andato bene, al di là di ogni aspettativa. Non si tratta di essere benevoli o ottimisti: i ragazzi sono stati bravi, hanno retto bene e ora tornano pieni di entusiasmo per quello che hanno visto, imparato, vissuto e anche sofferto. Nel cammino verso la Spagna, i primi giorni ancora in territorio italiano hanno offerto sorprese: le tante persone che, in Assisi, riconoscevano la Madonna di Loreto, portata a spalla dai nostri giovani, e si facevano il segno della croce; le folle di turisti che, in attesa di entrare a Santa Maria del Fiore a Firenze, fotografavano la stessa scena, forse senza capire bene quello che stava accadendo; i compagni di navigazione, sul traghetto per Barcellona, che entravano nella sala messa a nostra disposizione, per una breve preghiera alla Vergine. Quanto successo a Viareggio merita un discorso a parte. Dopo la celebrazione della messa, i nostri giovani hanno ricevuto una piccola croce missionaria e insieme il mandato di andare in spiaggia a distribuire dei biglietti di invito per un incontro con Maria, quella sera, al molo. Non deve essere stato facile, per loro, affrontare gente sconosciuta con una proposta del genere, ma l’hanno fatto e sono tornati con tante piccole storie, di tono diverso: chi accettava l’invito con simpatia, chi mostrava indifferenza, chi entrava in discussione… e una signora che si rifiutava di prendere il pieghevole, perché, risposta “P testuale,“astemia”. La sorpresa per tutti è stata poi, la sera, trovare a Viareggio una folla immensa ad attendere la Madonna. La statua è stata portata al molo via mare, su un battello da pesca.Tanti aspettavano e tantissimi hanno preso parte alla breve celebrazione – un saluto, un canto, una lettura e una riflessione – con partecipazione intensa e non di rado commossa. Un viareggino mi ha detto che i presenti dovevano essere almeno cinquemila. Di certo i mille lumini che avevamo portato, con la proposta ai presenti di accenderli vicino all’immagine, non sono bastati: l’entusiasmo, la devozione e la commozione sono stati evidenti. E i ragazzi hanno espresso una considerazione molto sincera:“A Loreto abbiamo qualcosa di grande e proprio noi non ce ne rendiamo conto”. Il viaggio in nave da Civitavecchia a Barcellona ci ha permesso già di entrare in contatto con altri gruppi di giovani, anche loro diretti a Madrid. Il tempo è trascorso in un al- ll Dalla Santa Casa a Madrid ao lo i ns arcivescovo di Loreto i an MONS. GIOVANNI TONUCCI Pellegrinaggio della Madonna di Loreto Ce dal EDITORIALE to giov er nt ro G anni P iov ternarsi di momenti di riposo, di ricreazione e di tempi offerti alla preghiera e alla riflessione. Durante la notte, chi voleva poteva fermarsi a parlare con sacerdoti e formatori, per ricevere il sacramento del perdono, o per discutere problemi e situazioni personali. Durante il giorno, la piscina ha avuto un certo successo di pubblico, accogliendo nelle sue acque tiepide molti nuotatori, non tutti, almeno in un primo momento, volontari, ma in seguito tutti soddisfatti del tuffo. Arrivati a Barcellona, ancora tanti altri giovani di diverse nazioni, tutti in cammino verso la Gmg. Il cardinale di Barcellona, Luís Martínez Sistach, ci ha incontrato di fronte alla sua cattedrale; abbiamo scambiato saluti ed abbiamo pregato insieme. La città ci ha riservato una mattinata di esplorazioni: la Sagrada Familia, con le sue strutture fantastiche; lo stadio… con il ricordo delle imprese del Barça e dei suoi duelli con il Real Madrid. >> dal Centro Giovanni Paolo ll • Novembre 2011 >> Saragozza, con la messa nel grande santuario del Pilar, ci lascia il ricordo della devozione della Spagna a Maria, attraverso la memoria di un’antica apparizione della Vergine a san Giacomo apostolo. Fa riflettere che anche qui ci sia il segno di una pietra (penso alla grotta di Lourdes, alle pietre della Santa Casa): su quella pietra la Madonna ha posato i piedi. Dopo tre giorni a Toledo, finalmente Madrid, con una folla immensa di ragazzi e ragazze, tutti insieme per celebrare le loro Giornate e pronti per gli incontri con papa Benedetto.A proposito del Santo Padre, faccio una sola considerazione, che mi sembra fondamentale: a parte le difficoltà di ascolto, a parte la violenza del sole che ci ha prosciugato e della pioggia che ha in qualche modo rovinato la veglia notturna, Benedetto XVI ci ha ancora una volta conquistato con i suoi modi semplici, con il suo sorriso aperto, sempre pronto a sorprendersi del nostro entusiasmo. E, soprattutto, il Papa ci ha preso sul serio: niente frasi ad effetto per strappare applausi, ma solo una presentazione chiara e serena delle esigenze del Vangelo per noi. La risposta alle sue parole è stata nelle pause di silenzio intenso che ci ha regalato: davanti al Santissimo, la sera; dopo l’ascolto della Parola, nella messa di domenica. Il Papa crede che siamo capaci di capire e di seguire il Vangelo, ha fiducia in noi e noi, in una risposta che nasce spontanea, abbiamo fiducia in lui. Ci ha anche detto che il prossimo appuntamento sarà a Rio de Janeiro. Certamente lontano, certamente costoso e più difficile da organizzare. Ma qualcosa di speciale da Loreto lo faremo anche nel 2013. La promessa è già fatta: a Rio ci saremo anche noi.” ono molti i motivi che spingono un giovane a partire per la Gmg, dalla voglia di incontrarsi con tante altre persone, alla ricerca di risposte o conferme per la propria vita di fede. Così è stato anche per il nostro gruppo di oltre cento giovani, partito dalle Marche il 7 agosto, spinto però anche da una motivazione più forte: accompagnare in pellegrinaggio a Madrid l’icona della Madonna di Loreto, dono alla Chiesa spagnola dei giovani italiani partecipanti alla Gmg.Anche se provenienti da diverse realtà eravamo accomunati dalla responsabilità di “portare sulle nostre spalle” l’immagine lauretana, permettendo che questa incontrasse molte persone. Il compito che ci ha affidato l’arcivescovo di Loreto, monsignor Giovanni Tonucci, ci ha messo di fronte alla difficoltà dell’annuncio in strada e ai disagi tipici del pellegrinaggio. In realtà la proposta si è rivelata un grande dono perché abbiamo riscontrato quanto di bello e di buono la fede può generare: la grande disponibilità e generosità di quanti ci hanno accolto, il coin- S Valentina Padella e Massimiliano Reschini In pellegrinaggio, accompagnando la Madonna di Loreto Così il Papa al termine della Gmg: “Saluto con affetto l’arcivescovo ordinario militare e ringrazio vivamente l’Aviazione Militare per aver concesso con tanta generosità la base aerea dei Quattro Venti proprio nel centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare Spagnola. Sotto la materna protezione di Maria Santissima, col titolo di Nostra Signora di Loreto, metto tutti coloro che la compongono e le loro famiglie”. dal Centro Giovanni Paolo ll • B Novembre 2011 XVI ENEDETTO Messa finale alla Gmg di Madrid, 21 agosto 2011 volgimento e la numerosa partecipazione ai momenti di preghiera, la curiosità e la commossa devozione dei passanti e di tanti fedeli. Di tappa in tappa ci siamo avvicinati sempre più a Madrid: un lungo percorso ricco di momenti emozionanti e di esperienze di fede, che ci hanno preparato a vivere appieno l’incontro con Benedetto XVI a Cuatro Vientos, evento culminante dell’intera Gmg. I dieci giorni di cammino al fianco di Maria si sono conclusi il 17 agosto con la consegna della sacra icona al cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid. Di qui è iniziato un nuovo percorso fatto di catechesi, preghiere, canti, incontri con giovani di tutto il mondo. Ora, ritornati a casa dopo aver donato l’immagine della Madonna di Loreto, non ci sentiamo a mani vuote, ma il nostro pellegrinaggio, insieme ai molteplici eventi della Gmg, ci hanno colmato di una grande gioia di cui vogliamo essere testimoni. Preghiere dal diario di viaggio Nel fidarsi di Dio c’è sempre speranza Devo ringraziare la Madonna per questa straordinaria esperienza che sto vivendo in questi giorni lungo il pellegrinaggio che ci porterà verso Madrid. Devo ringraziarla perché se sono qui, in questo momento, a scrivere è solo grazie al suo “Sì”, detto più di 2000 anni fa. La cosa più bella di questi giorni è quella di trovare Dio in tutto ciò che ci circonda e nelle persone che incontriamo, di capire che se ci fidiamo di Dio ci sarà sempre speranza e avremo sempre persone che ci aiuteranno. Grazie per tutto! Creati per crescere insieme Cara Madre dell’umanità, coprimi con il tuo manto e mantieni me, i miei fratelli marchigiani che ti portano e tutti i giovani della Gmg sotto la tua protezione, cosicché possiamo prendere il largo, aprici al tuo Santo Figlio e convertirci pienamente. Aiuta tutti i giovani a rimanere saldi nella fede e a imitarti ogni giorno. Noi vogliamo essere quelli dell’Eccomi, del Sì ogni giorno al Signore. Guida tu tutto ciò, tu che sei Ma- dre nostra. Ti prego anche di aiutarci per l’unità e la pace nel mondo, perché tutti gli uomini capiscano che sono stati creati per essere santi e per camminare in questo mondo mai soli, ma sempre insieme al tuo Figlio, in comunione con i fratelli. Ti ringrazio, Madre Santa, e aiutaci a crescere nell’amore per te e per il nostro Signore. La Madonna nella sede della Gmg... A ll’indomani degli indimenticabili giorni della Gmg, quando i circa due milioni di giovani pellegrini avevano ormai lasciato la città di Madrid, noi giovani missionari Abel, claretiano, e Matteo, missionario della Consolata - ci siamo recati insieme nella chiesa dei Servi di Maria, a due passi dalla cattedrale della Almudena, in pieno centro città. Era lì, infatti, che ancora ci aspettava la Madonna di Loreto, la Donna del Sì, che proprio in quel piccolo e accogliente luogo di preghiera aveva dato appuntamento e raccolto intorno a sé migliaia di pellegrini, italiani e non. La nostra visita è stata breve e si è conclusa portando via con noi la Vergine per accompagnarla e lasciarla nella sede della Gmg in Plaza San Juan de la Cruz. Là ad aspettarci c’erano vari volontari e responsabili di alcune aree logistiche e organizzative della Gmg, insieme a don Francisco Cañestro, prete diocesano di Madrid, responsabile di Pastorale Giovanile e uno dei principali attori, dietro le quinte, dell’evento. Il nostro arrivo con la Madonna è stato vissuto in pieno stile mariano e cioè in gran semplicità e spirito di preghiera. Dopo aver collocato la statua nel corridoio centrale del piano terra - sede di numerosi uffici - ci siamo raccolti per l’Angelus. Matteo lo ha introdotto con una breve spiegazione sull’importanza per la Chiesa italiana del santuario di Loreto e della sua storia. In seguito, in clima di gioioso silenzio, abbiamo fatto risuonare le parole che sono all’origine della nostra fede e della storia nuova inaugurata da Gesù, Figlio di Dio e figlio di Maria: Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in me la tua Parola! Matteo Pettinari ... a Mad rid! >> . . . o t e r o L Quelle frasi a colori! Da Lascia il mondo Maria ti migliore di come ringrazio Ai ragazzi Che ogni giovane possa trovare la pe r tu tt o quello che pellegrini sua strada nel grande disegno di Dio ab g bi am Gm a o ricevuto ll de o Per tt ché tutti i giovani pellegrini arrivati a Madrid con affe possano comprendere, attraverso l’esempio di Maria, e benedizione cosa significhi Riccardo Fontana rispondere con gioi a alla chiamata del Signore Vescovo di Arezzo lo hai trovato Vergine di Loreto intercedi presso Dio per noi! dal Centro Giovanni Paolo ll • Novembre 2011 Sono partito con questa domanda: cosa vuoi, Signore, da me? Vergine Santa, ieri ci siamo incontrate a Civitavecchia ed è stata una grande grazia. Ti prego perché sia la prima di tante in questo nostro navigare, viaggiare, camminare, ascoltare, ridere, ma soprattutto adorare. A Madrid ognuno sta andando per i motivi più diversi, qualcuno magari non lo sa neanche. Io sto andando per vedere cosa il Si- gnore chiede alla mia vita, ma soprattutto per conoscere la risposta alla mia domanda: Signore, cosa vuoi che io faccia? Come santa Chiara prego di trovare la via che mi conduce a Lui, ma soprattutto “l’amore della vita”. Ti affido, Madre, questa Gmg sulla quale non ho grandi aspettative, ma solo la grande speranza di ricevere in modo forte la risposta alla mia domanda. Sono certa che la ricerca insieme ad altri mi aiuterà a rimanere salda nella fede. Lodo Dio per questo dono grande e mi affido alla tua intercessione potente. (Michela) Una ragazzina, io? Solo nell’età Ebbene sì, dopo una lunga attesa, finalmente siamo partiti, ognuno con il suo zaino in spalla, con la sua esperienza di vita, con i suoi pensieri, con le sue speranze e soprattutto con le sue motivazioni. C’è chi parte per cercare risposte a delle domande, chi per rafforzare la sua fede. Ed io? Io parto… perché sento il bisogno di sapere cosa Dio ha disegnato per me, che progetto ha per me. Lo so, sono solo una ragazzina e potrebbe sembrare troppo affrettata questa mia richiesta, ma ne sento veramente il bisogno. Aiutami, Maria, a vivere a pieno questa esperienza sempre nella vera autenticità. Parrocchia di Santa Rita, Viareggio O gni volta che il nostro cammino di fede incontra Maria, tutto diventa più chiaro e possibile. È stata, per la mia comunità di Santa Rita e per la città di Viareggio (aiutati dalle autorità civili), una grande occasione di entusiasmo, di accoglienza e di fede. Ci stavamo preparando alla Gmg di Madrid e quei giorni hanno permesso ai nostri giovani, e a diversi volontari del nostro oratorio, di cominciare a gustare l’evento. ... a Barcellona >> La presenza del vostro arcivescovo, i sacerdoti, le religiose e i religiosi, con molti vostri giovani “in cammino”, ci hanno smosso e dato l’idea di quanto sia fondamentale che la Chiesa si metta a servizio dei giovani. Questo può avvenire solo condividendo e cercando di dare per primi l’esempio. Certamente parteciperemo alla giornata del 10 dicembre a Loreto, nella quale anche noi vorremo raggiungere la Madonna per ricambiare la visita e ringraziarvi dell’opportunità che durante questa estate ci avete dato di vivere.A presto… Don Luigi Pellegrini INFO Volete scriverci? Volete mettervi in comunicazione POINT coi vostri coetanei attra- verso questo giornale? Allora mettetevi in contatto con noi. La nostra Comunità: Don Francesco Pierpaoli [email protected] Don Gianpaolo Grieco [email protected] Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima: sr. Michela, sr. Alfonsina, sr. Cecilia, sr.Teresa [email protected] Editoriale a cura di Don Giacomo Ruggeri parroco e direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali - Fano [email protected] CENTRO GIOVANNI PAOLO II I pellegrini Il Signore vi Sulle tue del Canada accompagni con 45 anni fa ho celebrato orme Metto sotto il tuo camminano la sua grazia Sig il nor mi e ti o ma tri mo la nio , nella manto, Maria con voi! durante questo seguirem tua o, S. Ca o! sa nt di sa Loreto; A M cammino Spagna e l’intera ora a r Tu ia sol o ha a i f f tu id sei qui ia , benedici pic Europa perché si colo Sì affin mo il nostro pa rol e di tut ti Via Montorso n. 3 - 60025 Loreto (AN) que ch sti giovani op eri grandi co é il Signore vita eterna! converta ancora a tel. 071.7501552 [email protected] se anche in n oi! tuo Figlio Gesù Cristo 2.336 Km Per avere sempre la forza Per saperne di più, visitate il sito per incontrarti… dal Centro Giovanni Paolo ll • Novembre 2011 o di noi… anche nei momenti 2.3 36 Km perché ti ho incontrato! dentr www.giovaniloreto.it più difficili! Nella fede! IL “MESSAGGIO” INTERVISTA… VITO PUNZI UFFICIO STAMPA SANTUARIO DI LORETO Padre Marko Ivan Rupnik (2) P. Marko Ivan Rupnik è nato zione si veneri la Casa, cioè un luonel 1954 a Zadlog, in Slovenia. Che significato hanno per le lei le go, un luogo preparato dagli uomiNel 1973 entra nella Compatre mura della Santa Casa di Loreto? ni. Non semplicemente la terra, ma gnia di Gesù. Dopo la filosofia, Sono forse legate a qualche sua vicenl’intervento dell’uomo sulla terra. studia all’Accademia di Belle da personale? L’Incarnazione si è realizzata nella Arti di Roma. Seguono gli studi Ero ancora bambino quando mio libera sinergia tra lo Spirito Santo e di teologia alla Gregoriana a padre mi parlava di questo santuario e la persona umana. Ma questo non è Roma. Diventa sacerdote nel mi ricordo quale fascino ha avuto in un evento intimistico, antropocen1985. Dal settembre 1991 vive e me il suo più volte ripetuto racconto, trico, è un coinvolgimento dell’unilavora a Roma. Insegna al Pontinel quale sottolineava come lui avesse verso. E tale coinvolgimento avvieficio Istituto Orientale e alla toccato le pietre della Santa Casa. Nel ne tramite il lavoro umano. La casa Pontificia Università Gregoriamio immaginario di bambino si è acrichiama la famiglia ed è tipico delna. Dal 1995 è direttore dell’Acorciata la distanza e il tempo tra mio la tradizione ebraico-cristiana che telier dell’arte spirituale del padre, che aveva la possibilità di toccasia proprio dell’amore umano traCentro Aletti. Dal 1999 è conre queste mura, e i tempi evangelici sformare l’ambiente e il creato sesultore del Pontificio Consiglio dei personaggi come la Madonna, condo la propria natura. Perciò si per la Cultura. Nel febbraio Giuseppe e Gesù, che a casa nostra benedicevano, già ai tempi dell’Anscorso p. Rupnik ha predicato a erano molto familiari perché abbiamo tico Testamento, le abitazioni delle Loreto gli esercizi spirituali per vissuto una serena e profonda vita di famiglie ed è proprio la famiglia vescovi, sacerdoti e presbiteri. fede malgrado il comunismo (sono nal’ambito privilegiato della rivelato nelle montagne slovene, vicino al zione di Dio. È vero che Dio si può confine con Gorizia). Come per tante altre cose, devo molto a mio padre anche questo amore conoscere attraverso la natura, come sostiene la Lettera per il simbolo, per questa unità spirituale di diversi mon- ai Romani, ma il Verbo nell’Incarnazione nasce in una fadi. Era un grande maestro nel suscitare in noi bambini miglia. Per la rinascita di un’arte che possa veramente essere intesa come la carne del vero e del bene, come la delle intuizioni, delle constatazioni. Lui le preparava, testimonianza di un amore realizzato, penso che ma lasciava che fossimo noi a scoprirle. vada ricomposto un ambito più organico. L’arte non è solo questione di forme, ma soprattutto Quello di Loreto è un santuario dodi ciò da cui queste forme sono abitate. E ve nei secoli si sono accumulate quando c’è il contenuto che vi abita, anche grandi opere d’arte, realizzate su le forme si trasformano. La questione delcommissione o donate dagli stessi la rinascita dell’arte è una questione artisti: la Santa Casa, con il mesdell’arte di vivere, perché solo saggio dell’Annunciazione che porta un’esperienza maturata in con sé, può essere ancor oggi un punto una sapienza sarà l’arte importante d’ispirazione per coloro che di nuovo ralleche cercano il bello? Se sì, in che senso? grerà il cuore Per la creazione artistica nei nostri giorni umano, illumie in futuro penso sia di capitale importanza nerà l’intellila scoperta della memoria. In questo senso il sangenza e guituario di Loreto, con tutto ciò che raccoglie e ha, è derà i passi un punto estremamente prezioso. Prezioso anche sulla via perché curato con la massima professionalità e della pace con un giusto rapporto tra tradizione e memoe della ria. Sotto l’aspetto spirituale mi sembra molto bellezza. significativo che come reliquia dell’IncarnaIL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 343 LORETO NEL MONDO LA VERGINE DI LORETO ARRIVA IN TOGO N 344 el piccolo Stato africano del Togo non esistono luoghi di culto dedicati alla Vergine Lauretana. Per iniziativa del nostro zelatore Paolo Giovanni Monformoso, il Centro di Accoglienza per i Malati di Sokodé, promosso dall’Associazione Togo To Togo, è stato intitolato il 26 luglio alla Madonna di Loreto. Ha impartito la benedizione père Paul, parroco della cattedrale della diocesi di Sokodé. Nel Centro è stata collocata una statua della Madonna di Loreto, che nelle Litanie Lauretane viene invocata anche come «Salute degli infermi». L’8 settembre père Patient Akakpo, economo della diocesi, ha inviato una lettera al direttore della Congregazione Universale per esprimere, a nome suo personale e di tutta la diocesi di Sokodé, il più vivo ringraziamento alla Santa Casa della Vergine Maria per l’invio di una statua lauretana e di varie immagini, tramite il dott. Mon- formoso, generoso collaboratore in questa realizzazione. Scrive testualmente: «Noi le accogliamo anche come una missione: fare conoscere, amare e camminare all’ombra e sui passi della Vergine che ha detto sì a Dio, ma anche all’umanità peccatrice e sofferente». Nella foto in alto, alcuni operatori sanitari esibiscono immagini della Vergine Lauretana. RECUPERI ICONOGRAFICI: A ROMANO DI LOMBARDIA… N el comune di Romano di Lombardia esiste una chiesa dedicata alla Madonna di Loreto alla Bradella. Risale al 1604 ed è frutto di un pellegrinaggio alla Santa Casa effettuato dalla Confraternita della Ss.ma Trinità di Romano, guidata da Giovanni Maria Ripa, la quale riportò in patria un’ancona della Beata Vergine Lauretana. Per iniziativa e a spese dello stesso Ripa, fu costruita una cappella della «gloriosissima Vergine Madre di Loreto». Nel 1627 vi fu trasferita una statua lauretana, sostituita nel 1710 con un’altra, poi venduta purtroppo nel 1950. Recentemente il prevosto mons. Tarcisio Tironi ha curato una breve IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 pubblicazione che ne ripercorre le tappe storiche fondamentali, precisando che nella seconda metà del secolo XIX la chiesa comincia a essere denominata con il titolo di «Madonna della Neve», probabilmente perché vi si celebrava la rispettiva festa il 5 agosto. A partire dall’anno 2000 sono stati intrapresi lavori di restauro e di risanamento conservativo, conclusi nel 2010 con una solenne inaugurazione il 5 agosto. La volta della chiesa ha riservato una piacevole sorpresa. Sotto la figura della colomba dello Spirito Santo, dipinta probabilmente nel secolo XIX, è tornata alla luce una bella Traslazione con la Madonna e il Bambino sopra la Casa, portata da due angeli. L’affresco - di cui resta poco più che una sinopia - risale al 1698 e attesta inequivocabilmente l’origine lauretana della chiesa. Ai lati della Traslazione sono riemerse, da sotto un’elementare decorazione, le figure dell’Immacolata (destra) e dell’Assunta (sinistra). Il prevosto ha voluto ricollocare nella chiesa una statua della Madonna di Loreto, sostituita nel 1950 con un’altra raffigurante la Madonna della Neve. … E A ROCCAPORENA A Roccaporena, frazione di Cascia, esiste la casa di santa Rita. A venti metri di distanza si trova l’antico Lazzaretto, edificio medievale con artistico portico. È l’antico ospedale per i forestieri dove, secondo la tradizione, si recava santa Rita per assistere i malati. Tra gli altri affreschi, tornati alla luce durante un restauro del 1952, ci è stata segnalata da madre Elisabetta Patrizi, sfm, una Traslazione assegnata alla fine del secolo XV e attribuita a un pittore attivo nella Valnerina, dove esistono altri dipinti di soggetto lauretano. L’affresco raffigura la Vergine a mezza persona, di notevoli dimensioni, nell’atto di reggere il Bambino ignudo, eretto, con i piedi sul tetto della Casa, avvolta da nubi. Come in altri consimili dipinti della fine del secolo XV o degli inizi del successivo, reca sul collo una collana rossa di coralli con un pendaglio, simile a quella che si vede sul petto del Bambino della cosiddetta «Madonna di Senigallia», dipinta da Piero della Francesca negli anni Settanta del secolo XV, la quale - secondo una ragionevole ipotesi - è una Madonna di Loreto. Anche la mano destra benedicente con le dita spiegate richiama il Bambino dipinto dal grande pittore toscano. La Casa nazaretana raffigurata nell’affresco di Roccaporena, fortemente idealizzata, come in altre raffigurazioni del genere dei secoli XVXVI, è a forma di chiesa e fa riferimento all’edificio sacro che proteggeva la Santa Casa. Si tratta di un dipinto di mediocre qualità artistica ma di notevole interesse iconografico. (Foto suor Mary Loegering, sfm) voto capriccio di natura e d … ico e t a p m i s n U a signora Ivana Bianchini di Lucrezia (PU),il 2 agosto,ha pescato nel mare di Fano un’ostrica con dentro il mollusco vivo che, una volta tolto, ha lasciato vedere sul fondo di una valva della conchiglia una silhouette, la quale sembra richiamare la forma dell’immagine della Madonna di Loreto. La signora Bianchini ha voluto che si facesse conoscere ai lettori perché vi scorge un segno di amorevole protezione della Vergine Lauretana. L’episodio richiama la famosa perla, pescata nel secolo XVII nel Mar Rosso, avente forma di navicella con un’effigie che richiama la Vergine, abbozzata o da mano esperta o dal capriccio della natura. È esposta nel MuseoAntico Tesoro. L IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 345 SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE bibliografiche La Via Lauretana Pellegrinaggio dello spirito S 346 i è costituita in questi ultimi anni l’Associazione Via Lauretana, la quale, in collaborazione con le istituzioni del territorio e in sintonia con le Conferenze Episcopali delle Marche e dell’Umbria, con la Delegazione Pontificia di Loreto, con le Fondazioni Casse di Risparmio di Macerata e di Loreto e con l’Anci, promuove un progetto di valorizzazione e di fruizione dell’antico percorso peregrinatorio, che congiunge la Santa Casa della Madonna di Loreto alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo di Roma, passando per i santuari francescani di Assisi. Scrivono mons. Tonucci, arcivescovo di Loreto, e mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, che il progetto vuol collocarsi nella «prospettiva di recupero delle radici cristiane d’Europa e quindi della nostra identità». Il volume, frutto di una molteplice collaborazione, contiene un capitolo sulle «Ragioni di un rilancio», con appropriate riflessioni sulla natura spirituale del pellegrinaggio, con notizie sulla storia della Via Lauretana, una realtà da riscoprire e da valorizzare nella contemporaneità, e con le «Direzioni di impegno». L’opuscolo è utilissimo per chi, da solo o in gruppo, intende ripercorrere l’antico cammino lauretano, soprattutto nel tratto Loreto-Assisi. Vi si trova, infatti, la precisa indicazione di antichi e nuovi tracciati, con opportune alternative e significativi diverticoli e con soste e segnalazioni di luoghi rilevanti nella geografia dello spirito. È edito dalle Edizioni Santa Casa, consta di 50 pagine con numerose illustrazioni, ed è al prezzo di € 5,00. Può essere richiesto alla Congregazione Universale della Santa Casa (Tel. 071.970.104). Danza intorno al Santuario L a professoressa Laura Falasco ha curato la pubblicazione di un simpatico volume che raccoglie una serie di squisite foto da lei scattate sul santuario di Loreto e testi poetici di Mauro Domenella che le illustra, con il contributo poetico degli alunni della scuola secondaria di primo grado «Lorenzo Lotto» di Loreto, classe seconda, sez. C. Scrive nella prefazione Maria Antonietta Nucci: «L’intento di questa pubblicazione non è documentaristico ma emozionale. È una raccolta di scatti che ruotano attorno al santuario. Ognuno di essi è un attimo fuggente che l’obiettivo ha imprigionato sotto l’urgenza di conservare, di memorizzare la sensazione di stupore, di incanto di un gioco di luci, di ombre, di forme, di perenne variare dell’esistenza». L’obiettivo si esercita sul monumento, sui suoi dintorni e sul paesaggio che si dispiega dalle colline al mare. È come una danza agile e delicata che ne esalta le forme e le intime armonie. La pubblicazione è stata realizzata dal Comune di Loreto con il contributo della Fondazione Carilo e della Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes. Reca la presentazione dell’arcivescovo Giovanni Tonucci, del sindaco Paolo Niccoletti, dell’assessore alla cultura M. Teresa Schiavoni, della presidente della Fondazione Carilo Ancilla Tombolini e del presidente della Fondazione Opere Laiche Rino Cappellacci. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 VITA DEL SANTUARIO P. CLAUDIO MONGE OP L’Agorà dei Giovani del Mediterraneo Un crocevia di riti e di culture, un unico Evangelo di speranza S lovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo. Non è l’elenco nostalgico di un tempo che fu, quello della grande Federazione Iugoslava, ma semplicemente una parte dei ventisei paesi rappresentati alla X edizione dell’Agorà dei Giovani del Mediterraneo, tenutasi tra il 2 e il 12 settembre scorsi. In realtà, si tratta- va di 17 paesi propriamente del Mediterraneo, 7 paesi dell’Europa continentale, ma anche 2 paesi dell’Asia di area pacifica invitati a turno (quest’anno Pakistan e Filippine), a partire dall’anno scorso in cui si celebrò il centenario della morte di Matteo Ricci, gesuita maceratese, grande apostolo della Cina. Già questa presenza variegata è una sorta di parabola di un “futuro possibile”: futuro di convivenza pacifica lasciato in mano alle giovani generazioni, di popoli che si sono combattuti una guerra sanguinosa un ventennio fa. Ma ci sono anche i giovani provenienti da Egitto, Giordania, Israele, Palestina, Libano o Siria, paesi in cui il futuro non è ancora incominciato, ma che vivono tempi di fibrillazione dove speranza ed inquietudine si mescolano in modo spesso contradditorio. L’Agorà dei Giovani del Mediterraneo non è un raduno oceanico sullo stile delle Gmg, ma non è neppure un convegno come un altro, perché i giovani si ritrovano in nome della loro fede ma anche nella prospettiva di una condivisione tra riti diversi e soprattutto culture e contesti di provenienza diversi, in cui la testimonianza cristiana è messa alla prova in vari modi. L’appuntamento 2011 al Centro Giovanni Paolo II a Montorso era arricchito da alcuni puntuali appuntamenti nel cuore del concomitante evento del XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona (ma con manifestazioni in tutte le diocesi marchigiane), senza dimenticare una giornata intera trascorsa ad Assisi, per respirare in anteprima il clima che caratterizzerà l’appuntamento del venticinquesimo anniversario della preghiera interreligiosa della pace nella città del Santo Poverello, e i momenti di IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 347 Testimonianza dall’Agorà del Mediterraneo 2011 VITA DEL SANTUARIO 348 “Nella bandiera di Israele, io, palestinese, vedo la pace” i chiamo Khaled,sono di Nazaret ed ho 25 anni. Sono stato invitato dalla mia parrocchia a partecipare all’“Agorà 2011” come rappresentante della Chiesa di Terra Santa. Sono stato molto felice quando ho saputo che avrei preso parte a questo evento perché avevo già qualche idea sull’incontro, sul suo programma e sul successo della sua proposta. Sono venuto all’Agorà con una ragazza di Haifa. Una volta giunti all’incontro, ho notato molte bandiere che conoscevo e alcune che vedevo per la prima volta e non sapevo di quale paese fossero.Ho visto M anche le bandiere dei paesi vicini ad Israele: in quel momento ho iniziato a pensare che non mi sarei trovato bene perché provenivo da una nazione che non promuove la pace. Ma è stato l’esatto contrario. Quando ho incontrato gli altri non mi sono sentito a disagio, mi sono sentito bene, ho avvertito dei buoni sentimenti, come se tutti fossimo fratelli. L’Agorà ci ha dato molto, ha fatto molto per noi ed è stata un’esperienza molto ricca, costellata di interventi preziosi. Ci sono stati dibattiti con conferenze che hanno approfondito il mistero dell’Eucaristia e ci hanno fatto condividere l’esperienza e i contenuti del Congresso Eucaristico Nazionale che si svolgeva ad Ancona e si sono rivelate utilissime per noi. Inoltre con l’Agorà abbiamo avuto la fortuna di recarci a Loreto a visitare il san- celebrazione e di incontro alla Santa Casa di Loreto. “Volete andarvene anche voi?... Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!”. In questo botta e risposta tra Gesù e i suoi discepoli (rappresentati da Pietro) c’è il motivo conduttore della settimana marchigiana: partendo dalla meditazione del mistero dello scacco dell’abbandono, della defezione che il Cristo conosce dopo mesi di apparente successo e di folle osannanti, si arriva al significato paradossale e provocatorio della crisi come momento di incarnazione. Diventare umani significa passare di crisi in crisi, accedendo ad una intimità sempre maggiore con il Dio in mezzo a noi. I ragazzi dell’Agorà l’hanno sperimentato nel quotidiano, dandone una limpida testimonianza in tante occasioni. C’è il pianto di Marie, delegata belga all’Agorà, inizialmente paralizzata dalla difficoltà di vivere l’incontro con culture così diverse e, soprattutto, di sormontare l’handicap linguistico, che poi, in occasione dell’ultima preghiera dell’incontro, intona un canto di speranza, sussurrando ai suoi compagni di viaggio “Dio ti ama”, in più di dieci lingue diverse! C’è il gesto di Andrea, ragazza kosovara che offre un piccolo regalo personale a Boris, serbo, nel giorno del suo compleanno, racchiudendo in quel gesto la volontà di voltare pagina nella triste storia della radicale inimicizia tra due popoli. C’è la presenza gioiosa di Mirela e Oana, uniche ortodosse nell’Agorà dei cattolici, sempre in prima fila nei momenti festivi come in quelli di preghiera: come a voler invitare le Chiese orientali a indirizzare il IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 tuario di Maria,di cui avevo molto sentito parlare. In tale chiesa, infatti, sono conservate alcune pietre che provengono dalla mia città e dalla mia Chiesa. Abbiamo pure condiviso con il papa Benedetto la celebrazione della messa ad Ancona; dopo l’Eucaristia c’è stato un incontro tra lui e tutti i giovani e le famiglie. È stato per me un onore e una fortuna potergli dare la mia mano e baciare la sua: questo semplice segno mi ha reso molto felice ed ho sentito un grande piacere che non posso descrivere con le parole. Non potrò mai dimenticare quest’incontro per tutta la mia vita.Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per questo incontro, specialmente don Francesco, le carissime suore, Anna Franca e Paola che ci hanno seguiti molto. KHALED loro cammino sull’essenziale dell’Evangelo, aprendo la porta dell’incontro nel muro della diversità confessionale e rituale. C’è la testimonianza coraggiosa di Lilliane, copta cattolica del Cairo, che condivide le speranze ma anche le incertezze e le paure del suo popolo in questa fase di transizione. Ma il suo non è solo uno sguardo sospeso tra passato e futuro: Lilliane guarda anche con decisione al presente, quando denuncia la mancanza di formazione cristiana delle giovani generazioni copte e la conseguente difficoltà di “dare ragione della propria fede” in ambienti talvolta ostili alla stessa… C’è infine, nello scambio semplice di un colloquio personale, la testimonianza pudica di Mrika, altra giovane kosovara, venuta all’Agorà con la sua più grande amica, desiderosa di fare una nuova esperienza del Dio di misericordia che incontra l’umanità nel Cristo incarnato. Mrika non è battezzata, ma ha frequentato il liceo in un collegio salesiano. La sua famiglia è musulmana, ma le sue migliori amiche cristiane. “Non so se mi farò mai battezzare – mi sussurra con una serenità disarmante – perché difficilmente potrò fare un simile affronto alla fede di mia madre, ma ho capito – aggiunge – che il Signore mi ama, comunque, anche là dove sono”. C’è qualcosa del miracolo eucaristico che si rinnova, anche in queste parole. Il miracolo di un Dio che continua a donarsi, firmando un assegno in bianco per l’umanità: “Ecco, faccio una cosa nuova: già sta sorgendo, non ve ne accorgete?”(Isaia 43,19). VITA DEL SANTUARIO L a festività della nascita di Maria è celebrata nel santuario della Santa Casa, sulla base di documenti certi, almeno fin dal 1313. Nel secolo XV fu collegata alle fiere recanatesi, ovunque note a quel tempo. La ragione di tutto ciò sta nel fatto che la Casa di Nazaret, trasportata e venerata a Loreto, è considerata la casa natale di Maria. Uno splendido pannello marmoreo di Baccio Bandinelli e di Raffaele da Montelupo, scolpito nella parete nord del Rivestimento, lo sta a ricordare al pellegrino che lo ammira. Quest’anno la festa liturgica ha assunto una particolare solennità, perché è stata celebrata nel contesto del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. La messa delle ore 8.00 della vigilia, 7 settembre, è stata presieduta dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, il quale, nell’omelia, ha messo l’accento sui giovani in crisi per il lavoro, l’affanno e i timori per Solennità della Natività di Maria il futuro e l’ingiustizia di assenza di prospettive. La messa delle ore 18.30 è stata presieduta da mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti, con la partecipazione di una ventina di sacerdoti. Alle ore 20.30 ha avuto luogo la celebrazione solenne dei vespri, presieduta da mons. Filippo Iannone, vescovo di Sora-AquinoPontecorvo, alla quale ha fatto seguito la processione per le vie cittadine con la statua della Madonna. È stata registrata una straordinaria partecipazione di pellegrini. Al termine il vescovo Iannone ha rivolto ai presenti un sostanzioso discorso sul significato teologico della festa della natività di Maria e sul rispetto della vita che Loreto, 7 - 8 settembre IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 350 essa suggerisce. La messa delle ore 8.00 è stata presieduta dal cardinale Giovan Battista Re, con la partecipazione di numerosi sacerdoti. All’omelia l’eminente porporato ha commentato la liturgia della Parola con profonde e pertinenti riflessioni. Alle ore 11.00 ha avuto luogo il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo Giovanni Tonucci, con la partecipazione del provinciale dei cappuccini delle Marche, p. Giulio Criminesi, e di numerosi sacerdoti, tra cui un missionario comboniano, padre Giuseppe, che ha celebrato il suo 50° di sacerdozio. All’inizio della celebrazione l’arcivescovo ha salutato l’on. Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato per il Ministero degli Interni, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. Giuseppe Bernardis, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, la presidente della Provincia di Ancona Patri- L’on. Alfredo Mantovano dopo l’accensione della Lampada per l’Italia. (Foto Montesi) La Lampada dell’Italia in Santa Casa accesa dal sindaco di Venegono Inferiore el contesto del pellegrinaggio dell’Unitalsi lombarda, il 26 agosto il sindaco di Venegono Inferiore, Pier Luigi Oblatore, dopo la celebrazione della messa in Santa Casa delle ore 7.30 ha proceduto all’accensione della Lampada per l’Italia, accompagnata dalla recita della preghiera alla Madonna di Loreto, composta da Benedetto XVI. N Il sindaco di Loreto consegna una targa all’astronauta Roberto Vittori. (Foto Montesi) L’arcivescovo Giovanni Tonucci benedice gli aerei che sorvolano il santuario. Alla sua sinistra p. Giulio Criminesi, provinciale dei cappuccini delle Marche, e Paolo Niccoletti, sindaco di Loreto; alla sua destra p. Lorenzo Carloni, cerimoniere, e p. Stefano Vita, vicario della Delegazione Pontificia di Loreto. (Foto Montesi) zia Casagrande e le altre autorità civili e militari presenti. Vi ha partecipato anche il colonnello Roberto Vittori, noto astronauta, al quale la Delegazione Pontificia ha fatto dono di una medaglia d’oro della Vergine Lauretana, Patrona dell’Aviazione. Nell’omelia l’arcivescovo ha commentato sapien- temente il Vangelo, sottolineando, tra l’altro, l’umiltà di Maria e di Giuseppe, in contrapposizione ai personaggi della genealogia della casa di David e ai potenti di Roma a quel tempo, prepotenti e corrotti. Il richiamo alla situazione attuale è stato immediato: i potenti della finanza e i poveri di oggi, resi sempre VITA DEL SANTUARIO più poveri dalle loro speculazioni egoistiche. Le persone però esaltate da Dio sono Maria e Giuseppe, che ricordiamo e veneriamo, e a Loreto le sentiamo particolarmente care per la loro Casa nazaretana, qui venerata. Al termine del pontificale l’on. Mantovano ha acceso la Lampada per l’Italia, mentre l’arcivescovo guidava la lettura della preghiera composta a tale scopo da Benedetto XVI. Hanno fatto seguito la recita dell’Angelus sul sagrato della basilica e il sorvolo di quattro velivoli del 70° Stormo di Latina. Quindi il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti ha consegnato una pergamena all’astronauta Vittori e la targa «Città di Loreto» al 1° Reparto Manutenzione Velivoli di Cameri. Nel pomeriggio si è avuto un suggestivo spettacolo di paracadutisti e, alle ore 21.30, ha avuto luogo il concerto della Fanfara della 3a Regione Aerea di Bari. Dopo mezzanotte, uno spettacolo pirotecnico ha chiuso la giornata. La messa delle ore 8.00 del 9 settembre è stata presieduta da mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, con la partecipazione di numerosi sacerdoti. Al termine, come negli altri giorni della settimana del Congresso Eucaristico, si è svolta una solenne processione nella basilica, culminata con l’esposizione del Santissimo nella Cappella del Sacramento o Francese. Festività dell’Assunta Q uest’anno le festività dell’Assunta sono state presiedute dal cardinale Giovan Battista Re. Nella serata del 14 agosto ha avuto luogo la consueta fiaccolata, con la partecipazione di un numero notevole di pellegrini, provenienti anche dalla vicina Riviera del Conero e da Porto Recanati. La fiaccolata, partita dalla stazione di Loreto, attraverso la Scala Santa è giunta in Piazza della Madonna, accompagnata dal cardinale e dell’arcivescovo Giovanni Tonucci, i quali hanno rivolto calorose parole ai numerosi partecipanti (vedi foto sopra). Il 15 agosto il cardinale ha celebrato il pontificale delle ore 11, animato dalla Cappella della Santa Casa, diretta dal m° p. Giuliano Viabile. Il cardinale si è intrattenuto a mensa con i cappuccini al servizio del santuario, esprimendo loro viva gratitudine e sincero apprezzamento soprattutto per il loro ministero nel sacramento della penitenza, alla quale a Loreto si accostano moltissimi pellegrini che spesso riacquistano la pace perduta con il peccato. (Foto Montesi) l 47° Convegno naConvegno nazionale dell’AssoIzionale quest’anno dell’Associazione Laicale ciazione è stato celebrato dal 5 all’8 settembre, duEucaristica Riparatrice rante la settimana del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, e ha avuto per tema: «Quale futuro per la famiglia senza Eucaristia?». La messa inaugurale è stata celebrata da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, il quale ha tenuto anche la prima relazione al Palacongressi. I convegnisti il 6 settembre hanno partecipato alla celebrazione della «Giornata della fragilità» a Loreto e poi alla Via Crucis del Congresso Eucaristico ad Ancona. Il convegno ha registrato anche l’intervento di Marco Invernizzi, direttore de «il Timone», e si è concluso con una messa celebrata al Palacongressi da p. Franco Nardi, assistente nazionale dell’Associazione. (Foto Montesi) IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 351 VITA DEL SANTUARIO Principessa del Giappone visita il santuario di Loreto I 352 l 3 settembre, la principessa Kaoru Nakamaru, nipote dell’imperatore giapponese Miji e nota giornalista, ha fatto visita al santuario di Loreto con una piccola troupe televisiva. Dopo un prolungato colloquio con l’arcivescovo Giovanni Tonucci, la principessa, accompagnata da una guida, ha potuto ammirare le opere d’arte del santuario, sostando anche in Santa Casa, come mostra la foto. Ha dichiarato: «Loreto è un posto magico, segreto, pervaso da una potente energia mistica». La principessa sta facendo un reportage sull’«Opera dello Spirito Santo - Potenza Divina d’Amore» e, per questo, è stata ospite dell’Oasi Ave Maria di Loreto, collegata con l’erigendo Tempio allo Spirito Santo a Palestrina. La principessa è considerata dalla stampa internazionale come una delle migliori intervistatrici del mondo, dotata di una spiccata sensibilità internazionale. La Congregazione Universale le ha fatto omaggio di una guida e di una storia sulla devozione alla Vergine Lauretana in Giappone e di un dvd, tutti in lingua giapponese. (Foto Montesi) Il Festival della Cultura Russa a Loreto l 23 luglio è stato aperto a Loreto il V Festival della Giovane Cultura Russa nelle Marche, con l’inaugurazione, nelle cantine del Bramante del Palazzo Apostolico, di una mostra fo- I tografica del maestro Alexsander Nikolaevich Kozin di Lipetsk sul tema: «Il mondo dell’infanzia». Erano presenti l’arcivescovo Giovanni Tonucci, il prof. Armando Ginesi, conso- le onorario della Federazione Russa di Ancona, il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, l’assessore alla cultura M. Teresa Schiavoni, la rappresentante della Fondazione per le iniziative sociali e culturali Elena Trukhanova e altre autorità.In basilica poi la Cappella Corale dei ragazzi di Lipetsk ha eseguito con straordinaria bravura canti liturgici ortodossi sotto la direzione di Liudmila Zharinova, davanti a un pubblico foltissimo. (Foto Montesi) VITA DEL SANTUARIO Loreto N el pomeriggio del 20 agosto si è svolta a Loreto una manifestazione aerea, denominata «Air Fest», che ha visto il suggestivo e talora spericolato sorvolo di velivoli d’epoca. Un numeroso pubblico, dalla balconata di Via Sisto V, dopo l’esibizione degli sbandieratori di Offagna, ha potuto assistere allo spettacolo. Ha aperto la «danza aerea» Corrado Spagna, seguito da Daniele Beltrame. Si sono esibiti quindi Sauro Salvucci, Carlo Mariani, Enzo Pacenti, Sandro Paglierini e Filippo Roncucci, ciascuno alla guida di un caratteristico aereo d’epoca. Ha chiuso la manifestazione il team acrobatico Yakitalia. (Foto Montesi) Air Fest Concerto della Fanfara dei Carabinieri l 7 agosto ha avuto luogo in Piazza della Madonna un concerto della Fanfara dei Carabinieri di Roma, organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri, Ispettorato delle Marche, sezione di Loreto, presieduta da Fausto Pirchio. Numerosa è stata la partecipazione, arricchita dalla presenza del pellegrini dell’Unitalsi di Pesaro, Fano e Urbino. (Foto Montesi) I IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 VITA DEL SANTUARIO Convegno annuale de «Le Briciole» C arla Zichetti di Genova, che tiene una fittissima corrispondenza con innumerevoli persone sofferenti, ha dato vita alcuni anni or sono al gruppo de «Le Briciole», che ogni anno tiene in estate un convegno a Loreto. Quest’anno l’incontro si è svolto nei giorni 8-10 luglio e i partecipanti sono stati particolarmente numerosi. Essi hanno potuto prendere parte ad alcuni tempi di riflessione e di preghiera, guidati da esperti sacerdoti, e a momenti di fraternizzazione. (Foto Malizia) 354 Carezze materne della Vergine Lauretana Guarita da ipocorticosurrenalismo secondario l 29 giugno si è presentata alla direzione de «Il Messaggio» la signora Muscatelli Anna di Bitonto-Mariotto (BA), riferendo quanto segue. Il 25 settembre 2008, trovandosi nella chiesa antica di San Giovanni Rotondo, ha avuto un mancamento per brusco abbassamento di pressione e di glicemia. Trasportata nel vicino ospedale,è stata urgentemente ricoverata per collasso, con diagnosi di ipocorticosurrenalismo secondario. Le è stato imposto l’obbligo di assumere cortisone a vita. Curata fino al dicembre 2009 – ultimo ricovero – la notte tra il 9-10 dicembre, festa della Madonna di Loreto, ha sognato una donna vestita di nero che le diceva: «Quella è casa tua, e lì devi starci».Il giorno dopo ha eseguito la risonanza magnetica, la quale ha rivelato che non c’era più alcun segno della precedente infermità. I medici cominciarono a togliere i medicinali, consigliando di evitare lo stress.Dopo un mese ha tolto tutti i farmaci. I IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 È seguita poi l’operazione di un emangioma al labbro della figlia Rosanna, che ha avuto esito favorevole. Come radiosa conclusione, Anna si è trovata mamma in attesa a 39 anni e il 30 novembre 2010, durante l’ottava dell’Immacolata, ha partorito un bambino sano e bello senza alcun intervento di emergenza. La signora Anna il 29 luglio, con tutta la famiglia, è venuta a Loreto per ringraziare la Madonna in Santa Casa. Foto ricordo della signora Anna Muscatelli con la nipotina tra le braccia, nella direzione della Congregazione Universale. (Foto Montesi) VITA DEL SANTUARIO Una moderna acquasantiera nella basilica inferiore I l 6 giugno, nella zona d’ingresso della basilica inferiore dei Santi Pellegrini, è stata collocata una nuova acquasantiera, dotata di un sistema di sicurezza igienica costituto da un contenitore posto sopra la pila, munito in basso di beccucci metallici, i quali, all’avvicinarsi delle dita, prima ancora del contatto fisico, lasciano cadere alcune gocce di acqua santa, sufficienti per fare il segno della croce. In tal modo si evita di intingere le dita nell’acqua della pila, la quale talora può risultare poco igienica per ovvie ragioni. La nuova acquasantiera è stata realizzata in pietra dall’azienda «San Martino» di Soncino (CR), produttrice di manufatti del genere, esperta nella lavorazione e nel restauro di materiale lapideo. Il contenitore dell’acqua santa, di forma tondeggiante, a sviluppo verticale, nasconde all’interno una batteria elettrica e un vaso d’acqua. È lavorato in pietra ed esibisce all’esterno un’elegante scultura che riproduce la figura della Santa Casa secondo un’analoga opera di fine secolo XV, esposta nel corridoio d’ingresso alla basilica. (Foto Montesi) Pellegrinaggio a cavallo 355 I l 13 agosto si è concluso a Loreto un pellegrinaggio a cavallo. Il 7 agosto nel santuario della Madonna dell’Ambro era stata benedetta e accesa la Fiaccola della Pace. Il 10 successivo il pellegrinaggio a cavallo è partito da Montegiorgio (FM) facendo tappa l’11 a Monte San Giusto e il 12 in territorio di Morrovalle. Alle ore 10.00 sono giunti in Piazza della Madonna dieci cavalieri su altrettanti cavalli, accompagnati da altri pellegrini che li hanno scortati recitando preghiere e cantando inni alla Madonna. Dal sagrato della basilica, mons. Domenico Marinozzi, vescovo emerito di Soddo-Hosanna, ha impartito loro la benedizione. (Foto Montesi) IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 NOTIZIE FLASH Un video su uno storico pellegrinaggio a Loreto della città di Aosta 356 Patrizio Vichi, autore di circa ottanta video tra documentari e sceneggiati, ne ha realizzato uno anche su un pellegrinaggio a Loreto effettuato da sei pellegrini, in attuazione di un voto fatto dalla città di Aosta nel 1630 alla Vergine Lauretana durante una terribile peste. Dopo la faticosa raccolta del danaro - duemila ducatoni - il 22 luglio 1644 i sei pellegrini partirono alla volta di Loreto. I documenti descrivono il loro lungo viaggio, la difficoltà incontrata ad Ancona nel ritirare dai banchieri locali i duemila ducatoni su mandato dei banchieri di Milano, eccetera. A ricordo del pellegrinaggio fu eseguita e donata una lastra d’argento, rappresentante il Ducato di Aosta, trafugata dai napoleonici nel 1797. Il Vichi ha rievocato tutto questo nel suo video, che si intitola: Un voto, 2000 ducatoni e sei pellegrini. Cimeli dell’aviere Giuseppe Rizzo Il 31 luglio 2011 Maria Laura Mangiaterra di Macerata ha donato al santuario di Loreto due cimeli dello zio aviere Giuseppe Rizzo, comandante a Pisa nel 46° Stormo Aerobrigata, in missione nel Congo nel novembre 1962, al tempo del noto eccidio di Kindu, da cui uscì illeso invo- cando la Madonna, Patrona dell’Aviazione. Si tratta di una medaglia d’oro del 46° Stormo e di un fazzoletto dello stesso Stormo, firmato da un grande sarto del tempo. Restaurata la chiesa della Madonna di Loreto ai Fori Imperiali Recentemente questa artistica chiesa della capitale è stata riaperta, dopo alcuni restauri che hanno interessato anche la facciata, nel cui architrave si scorge una scultura con la «Traslazione della Santa Casa» e con sottostante scritta latina: «Divae Mariae Virgini et Matri Dei / Sodales Lauretani DD An Iubilei MDC». Si sa che la chiesa sorse su disegno del 1507 di Antonio da Sangallo il Giovane e che fu portata a termine solo nel 1580. Presentato in Cina il progetto di recupero della «Via Lauretana» Durante l’VIII World Congress on Landscape Ecology, svoltosi in Cina dal 19 al 23 agosto, l’équipe di studiosi dell’Associazione Verdiana Network ha presentato il progetto di recupero dell’antica Via Lauretana. Il santuario di Loreto in un servizio della televisione russa Lo Studio «Neofita» dell’emittente televisiva federa- Altre sottoscrizioni per il restauro degli affreschi della Sala del Pomarancio A fine luglio le offerte per il restauro ammontavano a € 6.135,00. Ad esse vanno aggiunte le seguenti: Manfredi Marzetti Vincenzina € 50,00; offerente anonimo € 20,00; Mario Ballatori € 300,00; Giuliana Maccone € 50,00; Pengue Maria € 500,00; don Giuseppe Mandrile € 150,00; Giovanna Cornevich € 100,00; Massimo e Myriam Morelli € 50,00; Carissimo Margherita € 20,00; Tamburi Bruna Angelotti € 20,00; Maria Bocci € 20,00; Caserio Cecilia € 20,00; Savoca Antonina € 20,00; Pierleoni Giuseppa € 15,00; Maggipinto Marco € 10,00; Dirce e Remo Filippini € 100,00; Leonardi Anna Maria € 10,00; Todescato Lavinia € 15,00. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 le «Cultura» (Russia) ha effettuato, il 13 agosto e nei giorni successivi, una serie di riprese a Loreto, nel contesto di un servizio che comprende la Casa di Nazaret venerata a Loreto, le spoglie mortali di san Nicola a Bari e quelle di san Tommaso a Ortona. Per Loreto sono stati intervistati il console onorario della Federazione Russa di Ancona prof. Armando Ginesi, il direttore della Congregazione Universale p. Giuseppe Santarelli, lo studioso Nanni Monelli e Roberto Stefanelli. Negli ultimi anni si sta registrando a Loreto un crescente flusso di pellegrini russi ortodossi, molto devoti delle reliquie. In tal modo il santuario della Santa Casa si sta configurando come un luogo simbolo del dialogo tra cristiani cattolici e ortodossi. Festa di san Luigi, re di Francia Il 25 agosto l’arcivescovo Giovanni Tonucci ha presieduto una solenne concelebrazione nella festa di san Luigi IX, re di Francia, al quale è dedicata una Cappella absidale della basilica, dipinta tra Otto e Novecento da Charles Lameire. La cerimonia, promossa dall’Ambasciata francese presso la Santa Sede e dalla Cappellania francese di Loreto, ha visto la IN MEMORIA DEL Cardinale Virgilio Noè l 24 luglio è morto a Roma il cardinale Virgilio Noè. Era nato a Pavia il 30 marzo 1922. Fu a Loreto l’8 settembre 1979 quale cerimoniere di Giovanni Paolo II, in visita alla Santa Casa. Nel 1982 fu consacrato vescovo titolare di Voncaria e nel 1991 fu elevato alla dignità cardinalizia. È stato arciprete della basilica di San Pietro, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro. Nel 1993 fu nominato presidente della Commissione Cardinalizia per il Santuario di Loreto, Pompei e Bari, per cui fu presente nel nostro santuario più volte, durante l’episcopato di mons. Pasquale Macchi - cui era unito da fraterna amicizia - fino al 1997, quando fu soppressa la Commissione. Si ricorda che il 5 dicembre 1992 ha presieduto l’inaugurazione dei restauri della facciata della basilica e il 9-10 dicembre 1993 le cerimonie della festa della «Venuta». I partecipazione di Alexandre Morois, incaricato degli Affari di Francia presso la Santa Sede, dell’ambasciatrice polacca presso la stessa Santa Sede, del cappellano francese p. Marc Flichy e di altre autorità. Alle ore 21, in basilica, in onore del santo, l’organista francese Frédéric Ledroit ha tenuto un applaudito concerto che ha visto una larga partecipazione di pubblico. Patto di amicizia tra Loreto e Primosten Il 7 settembre, nella Sala Consiliare del Comune ha avuto luogo la cerimonia che, tramite i rispettivi sindaci, ha sancito un «Patto di amicizia» tra le città di Loreto e di Primošten, splendida località della riviera della Croazia, nella quale è molto viva la devozione verso la Vergine Lauretana, la cui immagine figura nello stemma cittadino. L’«Ultima Cena» del Vouet alla mostra sull’Eucaristia In occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale è stata allestita nella Mole Vanvitelliana di Ancona una mostra sulla pittura relativa all’Eucaristia, inaugurata il 2 settembre, dal titolo: «Alla Mensa del Signore». Vi sono stati esposti capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo. Tra i numerosi e prestigiosi dipinti vi figura l’«Ultima Cena» di Simon Vouet, custodita nel Museo-Antico Tesoro del santuario di Loreto, eseguita nel 1630 per la cappella della Confraternita del Sacramento. Si tratta di un notevole dipinto che recepisce suggestioni caravaggesche, coniugate con ascendenze venete ed emiliane. Uno studio di mariologia su Facebook adre Mario Testa, con la collaborazione di alcuni suoi confratelli, ha redatto uno studio su «Il titolo Virgo Sacerdos lungo i secoli». Questa rivista nello scorso anno ne ha pubblicata qualche parte. Il beato Pio IX, Leone XIII e san Pio X invocarono la Vergine Maria perché mostrasse il suo sacerdozio materno – rettamente inteso sul piano teologico – nei bisogni della Chiesa fondata dal suo divin Figlio. Ora queste ricerche storiche, ampie ed articolate, sono a disposizione degli studiosi e dei devoti che volessero approfondire ulteriormente su Facebook l’argomento: Il sacerdozio di Maria. P IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 357 PUBBLICAZIONI promosse dalla Delegazione Pontificia del Santuario della Santa Casa di Loreto - c.c.p. 311605 - Tel. 071970104 IL LIBRO DEL MESE Le fortificazioni di Loreto N. MONELLI G. SANTARELLI Pagine 135, numerose illustrazioni, € 15,00. • La storia affascinante della Basilica-Fortezza della Santa Casa • Incursioni di pirati dal mare, minacciate ma mai attuate • Il camminamento di ronda, capolavoro di arte militare e di architettura • La cinta muraria e gli imponenti bastioni di Porta Romana e di Porta Marina • L’armeria e i cavalieri lauretani in difesa del Santuario GUIDE E TESTI SPIRITUALI I prezzi indicati non comprendono la spedizione postale G. SANTARELLI, Loreto nella storia e nell’arte (formato grande), Ancona 1997, edizioni italiana, spagnola, inglese, francese, tedesca e portoghese; € 10,00. G. SANTARELLI, L’arte a Loreto, edizioni Aniballi, Ancona, 2ª edizione 2005, pp. 406, ill. a colori 375; in brossura € 46,50. Il Santuario di Loreto nella parola di Giovanni Paolo II e del cardinale Joseph Ratzinger ora Benedetto XVI, pp. 288, foto a colori 140, copertina cartonata, € 19,00. M. E. PATRIZI, Il mistero della Sacra Sindone, Quaderni de «Il Messaggio», n° 1, pp. 56, ill. a colori 40, € 4,00. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 S. VITA, In cammino con Maria per incontrare Gesù, pp. 104, ill. a colori 22, € 5,00. PUBBLICAZIONI VARIE N. ALFIERI - E. FORLANI - F. GRIMALDI, Contributi archeologici per la storia della S. Casa, Loreto 1977, pp. 69, tavole 25, € 2,60. V. SALVOLDI, La Madonna del sì. Lodi a Maria e arte in suo onore, Loreto 2010, pp. 224, € 18,00. Edizioni Santa Casa - serie di studi e testi AA.VV., La Congregazione Universale della S. Casa - Atti del convegno per il centenario, Loreto 1985, pp. 355, € 10,35. G. SANTARELLI, Tradizioni e Leggende Lauretane, Loreto 1990, pp. 190, illustrazioni 45, € 6,00. AA.VV., I pellegrini alla Santa Casa di Loreto - Indagine socio-religiosa, 1992 pp. 268, € 9,30. G. SANTARELLI, La Santa Casa di Loreto, 4ª ediz., Loreto 2006, pp. 505, illustrazioni 111, € 12,00. N. MONELLI, La S. Casa a Loreto - La S. Casa a Nazareth, 2ª ediz., Loreto 1997, pp. 205, € 10,35. LUCA DA MONTERADO, Mons. Tommaso Gallucci, Loreto 1997, pp. 238, € 12,00. G. SANTARELLI, I graffiti nella Santa Casa di Loreto, Loreto 1998, pp. 121, fotocolors 66, € 12,20. Ludovico Seitz e la Cappella Tedesca a Loreto, Loreto 2008, pp. 470, illustrazioni a colori 331, € 50,00. G. SANTARELLI, Personaggi d’autorità a Loreto, Loreto 2010, pp. 240, € 35,00. N. MONELLI - G. SANTARELLI, La Basilica di Loreto e la sua reliquia, Loreto 1999, pp. 195, illustrazioni 54, € 12,90. STAMPE DEVOZIONALI Novena alla Madonna di Loreto - € 1,00, edizioni italiano, tedesco, inglese, portoghese e polacco. N. MONELLI, Architettore e architetture per la S. Casa di Loreto, Loreto 2001, pp. 160, illustrazioni 47, € 9,00. N. MONELLI, Prime architetture picene per la Camera di Maria a Loreto, pp. 125, illustrazioni 44, € 15,00. M. RANUCCI - M. TENENTI, Sei riproduzioni della S. Casa in Italia, Loreto 2003, pp. 232, illustrazioni 212, € 15,00. M. MONTANARI - A. SCHIAROLI, Santi e Beati a Loreto, Loreto 2005, pp. 492, con numerose illustrazioni, € 9,00. G. SANTARELLI, Loreto Santuario della Santa Casa - Guida spirituale - € 1,00, edizioni italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, polacco, olandese, ceko, croato, ungherese, rumeno, slovacco, russo, giapponese, cinese, coreano, bulgaro, sloveno, esperanto, arabo. Immaginetta con coroncina - € 2,90. N. MONELLI - G. SANTARELLI, L’altare degli apostoli nella Santa Casa di Loreto, Loreto 2006, pp. 77, illustrazioni 35, € 6,50. G. SANTARELLI, Le origini del Cristianesimo nelle Marche, Loreto 2009, 2a ediz., pp. 430, illustrazioni 39, € 20,00. Immaginetta con medaglietta - € 0,60. Pagelline con preghiere varie - € 0,10. SOUVENIR E VIDEO Pagelline con rosario e con preghiere lauretane - € 0,20. Albumino con vedute di Loreto - € 2,00. Santini con preghiere lauretane. Audiocassetta “Canti lauretani” (con libretto) - € 5,20. Dvd “Loreto - Fede Storia Arte” - € 11,00. B. ANSELMI, G. VIABILE, Salmi Responsoriali, Anno B e C, pp. 120 € 25,00 cadauno. € 0,10 € 0,25 Ai sensi del d.lgs 196 del 30/06/2003 la informiamo che i dati personali che verranno forniti saranno oggetto di trattamento a mezzo di sistemi informatici. La redazione, nella persona del responsabile del trattamento dei dati, garantisce che le informazioni saranno trattate unicamente allo scopo di inviare agli associati e/o benefattori le pubblicazioni nel pieno rispetto delle norme del D.L. 30/06/2003. Rispetto a tali dati potranno essere esercitati i diritti a cui all'art. 7 del d.lgs 196/2003; in particolare il soggetto interessato potrà richiederne la cancellazione e/o rettifica scrivendo alla redazione. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Novembre 2011 CONGREGAZIONE UNIVERSALE DELLA SANTA CASA Fondata nel 1883, ha le seguenti finalità: • Diffondere la conoscenza e la devozione verso la Madonna e la sua Santa • • Casa, dove ha avuto inizio la storia della nostra salvezza con l’Annunciazione e l’Incarnazione; Curare la promozione e il decoro del santuario con offerte e lasciti vari; Accogliere i pellegrini orientandoli a vivere i messaggi del santuario, la vita della S. Famiglia, le feste della Madonna. L’ISCRIZIONE alla Congregazione è aperta a quanti desiderano collaborare alle sue finalità. Con l’iscrizione si partecipa in perpetuo ai benefici spirituali delle preghiere e di una Messa che si celebra ogni giorno alle ore 8 nel santuario (Messe Perpetue); agli iscritti è concessa inoltre l’indulgenza plenaria alle solite condizioni nel giorno dell’iscrizione e nella festa della Madonna di Loreto (10 dicembre). NORME PER L’ISCRIZIONE • Farne richiesta, anche con lettera, alla Direzione. Possono essere iscritti vivi e defunti, persone singole e famiglie. Viene rilasciato un diploma di iscrizione. • La partecipazione ai beni spirituali, comprese le Messe perpetue, è perpetua, cioè per sempre. • Gli iscritti non hanno obblighi particolari, tranne l’impegno di vivere cristianamente. • Si raccomanda la recita dell’Angelus tre volte al giorno e la recita frequente del Rosario e delle Litanie Lauretane. • La quota d’iscrizione è di € 10,00 (per l’iscrizione individuale) o di € 16,00 (per l’iscrizione di più persone o di una famiglia). La Congregazione Universale pubblica la rivista mensile “IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA”, che informa sulla vita del santuario e funge da collegamento con gli animatori e gli iscritti. Promuove inoltre gli studi e le pubblicazioni sulla storia della S. Casa e del santuario. Chi desidera collaborare più intensamente agli scopi della Congregazione Universale può chiedere di far parte del gruppo degli AMICI DELLA SACRA FAMIGLIA che riunisce gli Zelatori e le Zelatrici della Santa Casa. Essi riceveranno particolari incarichi insieme ad un nostro tesserino d’iscrizione. Per l’invio di corrispondenza e di offerte servirsi del seguente indirizzo: DELEGAZIONE PONTIFICIA - CONGREGAZIONE UNIVERSALE DELLA SANTA CASA 60025 Loreto (AN), Italia - Tel. 071.97.01.04 - Fax 071.97.47.176 - C.C.P. n. 311605 MESSE PERPETUE Iscrivi te stesso e i tuoi familiari alla Congregazione Universale della Santa Casa. Potrai usufruire di vari benefici spirituali, in primo luogo delle messe perpetue: cioè, di una messa celebrata ogni giorno nel santuario della Santa Casa alle ore 8. Puoi iscrivere te stesso o altra persona singola, viva o defunta (offerta € 10,00) Puoi iscrivere la tua famiglia o altre famiglie, per vivi e/o defunti (offerta € 16,00) Invia la tua offerta tramite C.C.P. n. 311605 intestato a: Delegazione Pontificia - Congregazione Universale Santa Casa - 60025 Loreto (AN) oppure tramite bonifico bancario: Banca delle Marche cod. IBAN: IT70O0605537380000000000941 BIC: BAMAIT3A • • Chi intende inviare l’offerta tramite bonifico bancario è pregato di comunicare il proprio recapito tramite lettera, fax o e-mail per consentire una risposta. Per contattarci: tel. 071.970104 - fax 071.9747176 Sito: www.santuarioloreto.it e-mail: [email protected]