L’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“RENATO FRASCOLLA”
di Taranto
presenta
Malnutrizione = squilibrio alimentare
per carenza = denutrizione
per eccesso = sovralimentazione
Nel mondo ci sono circa tre
miliardi di persone che soffrono
di malnutrizione
Il bambino è un organismo in fase di
crescita ed ha bisogno di tutti i
nutrienti in giuste quantità .
In Italia 1 bambino su 4 è obeso.
Se per i paesi del terzo mondo la
denutrizione e la malnutrizione sono causa di
gravi malattie e di morte, per
noi occidentali, al contrario,
la supernutrizione diventa
causa di gravi patologie e di
altrettanto gravi conseguenze.
Infatti, l’eccesso di cibi
grassi e di carni ha
portato come conseguenza
ad obesità, malattie
cardiache e molteplici
complicazioni.
La maggior parte
dei casi di
malnutrizione tra i
poveri è dovuta alla
divisione del cibo non equa .
Il cibo prodotto nel mondo è
sufficientemente abbondante
per nutrire tutte le persone,
ma è troppo usato come
mangime per gli animali invece
che per nutrire direttamente le
persone.
Nel 1983 venivano usati
128 milioni di tonnellate di
mangimi per animali e nel
1993 il totale è salito a
194 milioni di tonnellate.
Responsabilità dei paesi
sviluppati
I paesi sviluppati detengono le
maggiori responsabilità dello spreco
di risorse alimentari. Se i paesi
ricchi riducessero del 10% il loro
consumo di prodotti animali nutriti
con cereali si potrebbero “liberare”
64 milioni di tonnellate di grano per
il diretto consumo umano.
Guerre, carestie e siccità hanno, negli
ultimi decenni, peggiorato la situazione
nei paesi poveri aumentando il divario
con i popoli più ricchi.
Questo è un problema che va
assolutamente risolto sia per motivi
umanitari ma anche per evitare una
disordinata emigrazione verso i paesi
più ricchi con conseguenze gravi.
Per risolvere il problema
delle migrazioni verso paesi
più ricchi si potrebbe:
• azzerare il
debito pubblico
accumulato dai
paesi
sottosviluppati
nei confronti
dei paesi
ricchi;
• avviare nuove
iniziative per
migliorare le
condizioni di salute e
di istruzione, per
consentire la
partecipazione dei
paesi in via di sviluppo
al sistema
commerciale globale,
per sostenere ed
incrementare il
trasferimento di
tecnologie;
• incentivare lo sviluppo delle
energie rinnovabili;
• destinare massicci interventi della
comunità internazionale per soccorrere
gli affamati in pericolo di morte;
destinare ingenti risorse alimentari
per fronteggiare l’emergenza;
• realizzare l’autonomia dei Paesi poveri.
“La pace
non è l’assenza del conflitto
ma la presenza della giustizia.”
Giovanni Paolo II
A cura della Classe 3^ C
scuola secondaria di 1° grado
Testi :
Sara Traversa
Martina Nigro
Immagini :
Cassandra Presta
Grafica :
Angelo D’Arcangelo
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Malnutrizione-emigrazione concorso