I PROTOCOLLI STRUMENTI SCRITTI A CARATTERE PRESCRITTIVO CHE TRADUCE CONOSCENZE SCIENTIFICHE IN COMPORTAMENTI PROFESSIONALI CHE SARANNO ADOTTATI SISTEMATICAMENTE DAGLI OPERATORI NELLO SVOLGIMENTO DI DETERMINATE ATTIVITÀ PREVEDIBILI TIPICHE (Calamandrei,Orlandi 2002) Finalità • Migliorare l’assistenza erogata • Assicurare interventi basati sulle più recenti evidenze scientifiche • Integrare e uniformare i comportamenti assistenziali • Favorire il coinvolgimento ,il confronto degli operatori • Favorire l’inserimento del nuovo personale e degli studenti • Documentare la responsabilità degli infermieri • Presidiare l’elevata variabilità nell’esecuzione delle procedure e l’elevata interdipendenza professionale • Tutelare il personale attraverso la dichiarazione di come si intende svolgere la specifica attività Elementi costitutivi dei protocolli • Titolo • Obiettivo • Materiale occorrente • Operatori coinvolti • Preparazione del paziente,operatori, ambiente • Azioni da effettuare • Eccezioni • Complicanze/Misure di sicurezza • Smaltimento del materiale • Bibliografia • Data e firma Domande guida • Tiene conto delle più recenti acquisizioni sull’argomento? • È corretto e completo? • Sono presenti tutti gli elementi? • È applicabile? • È applicato sistematicamente? • È condiviso? Vantaggi e Svantaggi del Protocollo • Facilita l’attuazione di manovre assistenziali comuni a più pazienti • Gestione di situazioni assistenziali complesse • Inserimento di nuovi professionisti • Valutazione di pratiche assistenziali e dei risultati • Utilizzo corretto delle risorse • Definizione di responsabilità • Riduzione dell’errore SVANTAGGI: • Strumento rigido • Scorretta standardizzazione • Poca attendibilità scientifica Procedure • Strumenti di integrazione utili nelle situazioni a complessità medio-bassa o bassa che si presentano come azioni descritte in sequenze dettagliate e logiche di atti (Casati,1999) Finalità della procedura • Uniformare le azioni • Garantire la qualità delle azioni • Chiarire all’operatore la procedura scritta Elementi della Procedura • • • • • • • • Definizione della procedura Scopo della procedura Operatori coinvolti Materiale usato Azioni da effettuare Avvertenze Bibliografia Data di stesura e firma Linee guida PSN 1998-2000 • Individua le evidenze scientifiche come modalità per indirizzare le risorse verso le prestazioni la cui efficacia è riconosciuta. • Le evidenze sono utilizzate per la costruzione di linee guida. • Viene lanciato il programma nazionale per l'elaborazione, la diffusione e la valutazione di linee guida. Definizione delle Linee Guida • Raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti,con lo scopo di aiutare gli operatori e i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche (Institute for medicine,1992) Il livello degli studi e la forza delle LG Livello I: Sperimentazione clinica controllata o meta-analisi. Livello II: Sperimentazione clinica controllata. Livello III: Studi di singoli gruppi, caso controllo, controlli storici, studi non randomizzati. Livello IV: Studi descrittivi o di casistica. Livello V: Rapporti su singoli casi o di tipo aneddotico. Il livello di forza delle raccomandazioni(1) Categoria delle raccomandazioni. A: Forte raccomandazione a favore dell’esecuzione di una particolare procedura o test diagnostico. Indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non necessariamente di tipo I o II. B: Si nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che l’intervento debba essere attentamente considerata. Il livello di forza delle raccomandazioni(2) Categoria delle raccomandazioni. C: Esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la procedura o l’intervento. D: La procedura o l’intervento non è raccomandato I requisiti per lo sviluppo e l’applicabilità di una EBGL • Deve dichiarare la qualità delle informazioni utilizzate (livello di evidenza) e l’importanza/rilevanza/fattibilità/ priorità della loro implementazione (forza delle raccomandazioni). - PNLG Come nasce una LG? Finora sono state prodotte per consenso, attraverso una riunione di un gruppo di esperti nel corso di un convegno per discutere e concordare quale sia il comportamento ottimale da tenere per affrontare un determinato problema. • • • • Altre metodologie utilizzate per produrre LG: Il Consenso informale Il Consenso formale Il Metodo della Consensus Conference Il Metodo Rand Consenso formale • Il confronto in questo caso è più strutturato, in modo che tutte le posizioni espresse all’interno del gruppo possano essere rappresentate e discusse. • Il metodo più noto è il Metodo” Delphi”: a tutti i partecipanti viene inviato un questionario con le domande principali sulle quali si vuole trovare un consenso. • I partecipanti rispondono e si arriva via via a discutere le risposte-comportamenti più raccomandati. Il Metodo Rand • Ideato dalla Rand Corporation negli anni Ottanta, prevede gruppi di 10-11 esperti che vengono chiamati a definire i criteri di utilizzo appropriato di una procedura o di un trattamento, avendo come riferimento non il paziente medio, ma specifiche categorie di pazienti. • Il suo limite è che nonostante si combinino le opinioni degli esperti con le indicazioni della letteratura, la valutazione resta sempre soggettiva. Il Metodo della Consensus Conference Prevede momenti di discussione e verifica delle informazioni disponibili sui diversi aspetti di una tecnologia sanitaria, in modo da definire lo stato dell’arte e produrre raccomandazioni per la pratica clinica. Esempio di linee guida per la prevenzione e il trattamento delle lesioni da decubito Valutazione periodica dei pazienti con la scala di Norton o Braden (A). Il rischio del paziente va documentato (C). Valutare la cute delle persone a rischio almeno una volta al giorno, in particolare le prominenze ossee. Documentare i risultati (C) La cute va detersa quando è sporca e a intervalli (individualizzati). Evitare acqua molto calda, agenti che irritino o essicchino la cute. Evitare la frizione (C) Ridurre i fattori che essiccano la cute (freddo ecc.). La cute secca va ammorbidita con emollienti (C) Evitare il massaggio sulle prominenze ossee (B) Ridurre l’esposizione a umidità eccessiva (incontinenza, sudorazione, essudazione). Usare materiali assorbenti (C) Le lesioni da frizione possono essere evitate con un corretto posizionamento, usando lubrificanti, pellicole protettive, medicazioni protettive (C) Trattare in modo aggressivo (fino all’alimentazione parenterale) i pazienti con ridotta assunzione di calorie (C) Ruotare il paziente ogni 2 ore e documentare gli spostamenti (B) Evitare la pressione a livello dei talloni. Non usare ciambelle (C) Posizionare il paziente su un materasso che riduca la pressione (B) NB: Le lettere (A,B,C) si riferiscono al livello di forza della raccomandazione (Cfr. tab. 6) Le principali agenzie che producono linee guida Sono numerose le agenzie, istituzioni e gruppi che producono linee guida. Ne elenchiamo alcune: a) Società scientifiche, ordini professionali, associazioni mediche, gruppi collaborativi ospedalieri (ad esempio la British Society for Hypertension) b) Agenzie ufficialmente deputate a produrre linee guida. Ad esempio l’Andem, la Ahcpr; gli istituti nazionali di ricerca (Centro Cochrane, National Institute of Health, National Cancer Society ecc.); gli organismi internazionali c) Agenzie di valutazione delle tecnologie sanitarie (Technology Assessment) d) Altri tipi di organismi: Cochrane Collaboration (CC); Agency for Health Care Policy and Research (AHCPR) http://www.evidencebasednursing http://www.pnlg.it http://www.guideline.gov