Linee guida
Paolo Chiari
Centro Studi EBN
Policlinico S. Orsola Malpighi
I NOSTRI OBIETTIVI:
Conoscere come e perché nascono le linee guida
nella legislazione sanitaria.
Conoscere la differenza tra procedura, linea guida
e protocollo.
Conoscere le implicazioni medico legali all’uso
delle linee guida.
Comprendere la forza delle raccomandazioni ed i
livelli delle evidenze.
Reperire le linee guida che ci interessano.
1:
Conoscere come e perché
nascono le linee guida
nella legislazione sanitaria.
Centro studi EBN - Bologna
Caratteristiche dei moderni sistemi
sanitari
Crisi economica dei sistemi sanitari, contemporanea alla
crescita della domanda e dei costi dell’assistenza.
Crescita esponenziale del volume e della complessità della
letteratura biomedica.
Evidenza che l’assistenza ricevuta dai pazienti non riflette
integralmente i risultati della ricerca, il cui trasferimento
nella pratica clinica è ostacolato da numerosi fattori.
Sviluppo delle tecnologie informatiche, culminato
nell’esplosione del fenomeno Internet.
Cartabellotta, Rec Prog Med 1998
La medicina basata sulle
evidenze
Uso scrupoloso, esplicito e ragionevole degli attuali
migliori elementi di prova, nella formulazione di
decisioni relative all’assistenza destinata ai singoli
pazienti.
Sackett et al, 1996
La medicina basata sulle
evidenze
Evidenze
Della
ricerca
Preferenze
Del
Paziente
Specifica
Esperienza
clinica
Sackett et al, 1996
Cosa sono le evidenze
scientifiche?
Conoscenze che derivano dalle prove di
efficacia, ossia dalle sperimentazioni cliniche.
Esse permettono l’acquisizione di nuove
informazioni partendo dal dato empirico
derivante da esse.
Non è evidenza ciò che è
esplicito, ma ciò che è
dimostrato.
Fattori che contribuiscono all’incremento
dell’assistenza fondata sulle prove di
efficacia
Pressione dei costi.
Riconoscimento dell’importanza delle risorse
finanziarie.
Incremento dei processi decisionali su base
gestionale.
Attribuzione a operatori non clinici dell’autorità di
trattare questioni inerenti all’efficacia.
Consenso politico.
Consenso internazionale.
Fattori che contribuiscono all’incremento
dell’assistenza fondata sulle prove di
efficacia
Progressi tecnologici
Disponibilità delle informazioni.
Responsabilità professionale.
Consapevolezza degli utenti.
Mutamenti del profilo demografico.
Hamer S, Collinson G. Evidence Based practice
– assistenza basata su prove di efficacia.
Milano: Mc Graw Hill, 2002. Pag 5
Obiettivi di un sistema sanitario
impossibilitato a soddisfare tutte le
domande di salute
Garantire un livello omogeneo di assistenza su obiettivi
prioritari di prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione
Utilizzare criteri scientifici, oggettivi, riproducibili per
decidere come impiegare le risorse economiche.
Cartabellotta, 1998
EBM
EBHC
Descrizione esplicita delle modalità per programmare
l’assistenza sanitaria.
È necessario ricercare sistematicamente, valutare e
rendere disponibili le migliori evidenze scientifiche,
quali prove di efficacia degli interventi sanitari per
pianificare le decisioni (e gli investimenti) che
riguardano la salute di una popolazione.
Muir Gray JA, 1997
CULTURA DELLA RAZIONALITÀ
DOCUMENTATA
Come è arrivata l’EBHC in
Italia?
PSN 1998-2000
DLGs 229/99
PSN 1998-2000
Il Piano sanitario nazionale 19982000 definisce i livelli di assistenza
alla luce di principi ispiratori del
Servizio sanitario nazionale.
Principi ispiratori del Servizio
Sanitario Nazionale
Dignità umana
Salvaguardia
Il Bisogno
Solidarietà
Efficacia e appropriatezza
Efficienza produttiva
Equità
Principi ispiratori del Servizio
Sanitario Nazionale
Principio dell'efficacia e
dell'appropriatezza degli
interventi:
le risorse devono essere indirizzate verso le
prestazioni la cui efficacia é riconosciuta in base
alle evidenze scientifiche e verso i soggetti che
maggiormente ne possono trarre beneficio.
APPROPRIATEZZA 1
o pertinenza
Appropriatezza clinica
Misura in cui un particolare intervento è sia
efficace sia indicato per la persona che lo
riceve.
Benefici > effetti negativi e disagi
benefici/danni > con = costi
è relativa solo alla fase decisionale
APPROPRIATEZZA 2
Appropriatezza organizzativa
o generica
Misura in cui un intervento viene erogato al livello
più gradito all’utente e/o meno costoso
(ad es. domicilio, ambulatorio, day-hospital,
ricovero)
PSN 1998-2000: appropriatezza = efficacia
Il piano 1998-2000 definisce i livelli
essenziali di assistenza = LEA
Cosa sono: i servizi che il Ssn si impegna ad
assicurare ai cittadini.
Come sono definiti: in base al criterio della
essenzialità. Sono garantiti i servizi che per
ogni specifica patologia o condizione hanno
dimostrato evidenze scientifiche di un
significativo beneficio in termini di salute, a
livello individuale e/o collettivo, a fronte
delle risorse impegnate.
Il piano ha introdotto il
Progetto coordinato dall’Agenzia per i Servizi
Sanitari Regionali e dall’Istituto superiore di
sanità.
http://www.pnlg.it/
I suoi compiti sono:
sviluppo,
applicazione
valutazione
di linee guida clinico-organizzative, rapporti
di technology assessment, documenti di
indirizzo all’implementazione e documenti
di indirizzo alla valutazione dei servizi.
Attualmente il PNLG ha sviluppato le seguenti
LG: Epatite A, Colesterolo, Influenza,
Oncologia, Cuore e vasi, Malattie infettive.
Queste linee guida corrispondono in parte a
quanto definito dal PSN 1998-2000 nella
definizione delle priorità.
Dlgs 229/99 riforma ter: Norme per
la razionalizzazione del Servizio
sanitario nazionale, a norma
dell’articolo 1 della legge 30
novembre 1998, n. 419.
Ribadisce l’introduzione dei LEA ed i
criteri per la loro individuazione:
l’efficacia
l’appropriatezza (entrambe le accezioni)
Prestazioni la cui efficacia deve essere
dimostrabile in base alle evidenze scientifiche
disponibili;
Prestazioni utilizzate per soggetti le cui
condizioni cliniche corrispondono alle
indicazioni raccomandate
Ribadisce il ruolo del PSN
nell’individuazione dei temi che
devono essere affrontati mediante le
linee guida.
E l’attuale PSN come si
esprime?
L’importanza e l’uso delle linee guida è
ormai assodato e sono individuati gli
ambiti in cui realizzare le linee guida:
Cure palliative
L’amianto
La salute mentale
Tossicodipendenza.
2:
Conoscere la differenza tra
procedura, linea guida e
protocollo.
Linee guida
Raccomandazioni di comportamento clinico,
elaborate mediante un processo di revisione
sistematica della letteratura e delle opinioni di
esperti, con lo scopo di aiutare i medici e i pazienti
a decidere le modalità assistenziali più appropriate
in specifiche situazioni cliniche.
Institute for Medicine 1992 Guidelines for clinical practice: from development to use. National Academic
Press, Washington, DC.
Protocollo
Documento di procedura (formale) che riguarda una
condizione clinica.
La distinzione fra protocolli e linee guida cliniche
riguarda la quantità delle informazioni operative che
l’uno e le altre contengono. Le linee guida pratiche
offrono un’ampia definizione della buona pratica
professionale, corredata da pochi dettagli operativi,
mentre i protocolli sono il risultato dell’adattamento
delle linee guida all’uso in contesti locali.
Clinical resource and audit group 1993 Clinical guidelines: a report by a working group set up by the Clinical
Resource and Audit Group, Edinburgh, Scottish Office, Edimburg.
Protocollo
Schema di comportamento diagnostico terapeutico
predefinito (protocollo di rianimazione per arresto
cardiaco).
Sequenza prescrittiva di comportamenti ben definiti.
Strumenti rigidi che indicano i comportamenti ritenuti
ottimali: non costituiscono un supporto per le decisioni
cliniche e non sono il risultato di un percorso sistematico
di analisi dei processi decisionali.
Di Giulio P. Gli strumenti dell’assistenza.
Protocollo
Il protocollo è prescrittivo? Si.
Il protocollo è vincolante? Si.
Il protocollo nasce come l’adattamento delle linee guida ai
contesti locali e si arricchisce di connotati operativi.
Il protocollo si può comporre di procedure.
Procedura
Sequenza dettagliata e logica di atti che compongono
un’azione sanitaria.
Le procedure rappresentano la forma di standardizzazione
più elementare, dato che si riferiscono ad una successione
logica di azioni, allo scopo di raccomandare la modalità
tecnicamente ottimale per eseguire una tecnica.
Le procedure codificano in modo rigido l’agire del
professionista e non prevedono spazi di discrezionalità.
Procedura
Possono essere trasversali, dato che riguardano
sequenze elementari di azioni (unità operative o
percorsi clinico assistenziali).
Oltre alle procedure volte alla standardizzazione
della pratica clinica, si possono costruire
procedure dirette alla standardizzazione dei metodi
e degli strumenti.
Linee guida, procedure e protocolli condividono
l’obiettivo: ridurre la variabilità di comportamento
ingiustificata tra gli operatori.
Linee guida per la gestione e
trattamento delle ldd (Nazionale,
Regionale, Aziendale)
Protocollo per il trattamento
delle ldd (Unità operativa)
Procedura: detersione delle ldd
(Infermieri UO)
Linee guida
Possono essere EBGL o NEBGL in relazione al
metodo con cui sono formulate. Le evidence based
guide line si caratterizzano per:
 la multidisciplinarietà del gruppo responsabile
della produzione della linea guida;
 la valutazione sistematica delle prove scientifiche
disponibili quale base per le raccomandazioni
formulate;
 la classificazione delle raccomandazioni in
base alla qualità delle prove scientifiche che le
sostengono.
Le non evidence based guide line erano diffuse
soprattutto qualche anno fa, erano fatte in casa
(senza l’ausilio di revisioni sistematiche) ed
avevano come risultato quello di validare i
comportamenti già in atto.
I requisiti per lo sviluppo e l’applicabilità di una EBGL
- PNLG
Deve essere costruita mediante le
migliori prove scientifiche disponibili
basandosi su revisioni sistematiche o
sull’aggiornamento di linee guida basate
su prove di efficacia già prodotte da altri
gruppi o agenzie.
I requisiti per lo sviluppo e l’applicabilità di una EBGL
- PNLG
Deve dichiarare la qualità delle
informazioni utilizzate (livello di
evidenza)
e
l’importanza/rilevanza/fattibilità/
priorità della loro implementazione
(forza delle raccomandazioni).
I requisiti per lo sviluppo e l’applicabilità di una EBGL
- PNLG
Deve essere prodotta attraverso un
processo
multidisciplinare
(cittadini/pazienti): ciò migliora la
qualità delle linee guida e favorisce
la sua adozione nella pratica.
I requisiti per lo sviluppo e l’applicabilità di una EBGL
- PNLG
Deve esplicitare le alternative di
trattamento e i loro effetti sugli
esiti.
Deve essere flessibile e adattabile
alle mutevoli condizioni locali.
Come nascono le
raccomandazioni:
Linee guida
Conferenze di consenso
Valutazione di appropriatezza
Technology assessment
Conferenze di consenso
Stesura di raccomandazioni da parte di una giuria, al termine di una
presentazione e consultazione di esperti, che sintetizzano le
conoscenze scientifiche su un dato argomento.
Valutazione di appropriatezza
Metodo RAND
Un panel multidisciplinare, dopo avere
considerato la revisione della letteratura
su
un
argomento,
esprime
l’appropriatezza
(benefici>danni)
dell’uso
di
una
procedura,
contestualizzandola in diversi «scenari
clinici», quanti sono quelli che risultano
dalla possibile combinazione dei fattori
considerati. Ogni scenario viene valutato
due volte e poi si costruisce, sulla base di
algoritmi specifici, il giudizio finale.
Technology assessment
Le tecnologie sanitarie sono l’insieme delle risorse
materiali e delle conoscenze indispensabili per
l’erogazione delle prestazioni sanitarie.
La valutazione delle tecnologie sanitarie
(technology assessment) consiste nella valutazione
di benefici, rischi e costi (clinici, sociali, economici,
di sistema) del trasferimento delle tecnologie
sanitarie nella pratica clinica.
Technology assessment
Si pone ad un livello di complessità superiore
occupandosi non solo di aspetti clinici, ma anche
organizzativi, gestionali, economici e sociali.
Mira fornire ad amministratori e decisori della
sanità le informazioni necessarie per fare scelte
appropriate sul piano dell’efficienza allocativa.
Technology assessment
Elementi essenziali del processo di TA
sono:
identificazione dei temi da affrontare e
formulazione del quesito;
descrizione e valutazione dello stato attuale
dell’utilizzo della tecnologia oggetto di
indagine;
Technology assessment
revisione sistematica o rapida (temi definiti per
tempi limitati) delle informazioni relative a
efficacia e sicurezza della tecnologia;
valutazione
delle
implicazioni
sanitarie,
organizzative e sociali dell’uso della tecnologia;
identificazione delle possibili decisioni da
assumere in funzione delle valutazioni emerse dai
punti
precedenti
e
presentazione
delle
raccomandazioni principali.
Italia: Agenzia per i servizi
sanitari regionali (PNLG) CeVEAS
Internazionale: INATHA (NICE;
AHQR)
Linee guida
Consensus conference
Valutazione di
appropritezza
Technology assessment
tema da trattare:
Vasto tema da trattare
(numerosi quesiti principali
e secondari).
tema da trattare:
Tema limitato ed in fase
embrionale.
Può
essere
suddiviso in pochi quesiti
specifici.
tema da trattare:
Il
tema
richiede
un
approfondimento clinico molto
specifico.
tema
da
trattare:
Il
problema
riguarda
una
tecnologia specifica destinata
ad avere un impatto
complesso
sul
sistema
sanitario.
disponibilità di evidenze:
Si dispone di una buona
quantità di dati a favore o
contro l’uso della tecnologia
in oggetto.
disponibilita’ di evidenze:
Si dispone di una scarsa
quantità e qualità di prove
scientifiche.
raccomandazioni
da
formulare
E’ necessario formulare
raccomandazioni
di
comportamento relative alle
diverse dimensioni della
assistenza
(clinica,
organizzativa,
interpersonale eccetera).
raccomandazioni
da
formulare:
È
necessario
formulare
raccomandazioni
per
la
pratica clinica ed indirizzi per
lo sviluppo della ricerca.
raccomandazioni
da
formulare: si vogliono produrre
raccomandazioni, che riguardano
procedure o interventi e non
percorsi assistenziali complessi
dettagliate, per un uso mirato al
paziente individuale.
raccomandazioni
da
formulare Devono valutare
non solo degli aspetti clinici
ma anche quelli organizzativi,
gestionali,
economici
e
sociali.
documento finale
Il documento contiene, sotto
forma di raccomandazioni,
indicazioni sulla conduzione
della pratica clinica che
derivano dalle conoscenze
scientifiche attuali, o se non
presenti, dall’opinione degli
esperti.
documento finale
La questione da affrontare si
trova in fase embrionale e si
deve insistere fortemente per
ottenere
investimenti
di
ricerca ad essa dedicati.
documento finale
Le raccomandazioni possono
venire utilizzate per produrre
criteri di audit clinico.
documento finale
Modelli in grado di prevedere
utilizzo e gestione della
tecnologia.
Il problema in oggetto
richiede una valutazione da
parte di competenze e
professionalità differenti.
Chi produce linee guida?
Agenzie internazionali
Agenzie nazionali
Agenzie governative
Agenzie regionali
Aziende sanitarie
Perché?
Variabilità degli interventi professionali;
esigenza di confronto tra attori diversi con
differenti punti di vista (amministratori, pazienti,
operatori);
crisi dei sistemi sanitari;
crescente complessità ed aumentata insorgenza
di obsolescenza delle tecnologie sanitarie;
aumentate
aspettative
da
parte
della
popolazione.
Tipi di linee guida
percorso diagnostico: presentazioni cliniche
come la dispepsia, il dolore toracico;
practice guideline: malattie o sindromi,
come l’ulcera peptica o infarto del
miocardio:
Tipi di linee guida
tecnology assessment: applicazione di test
diagnostici, come la gastroscopia o la
coronarografia, l’uso di trattamenti come i
trombolitici;
guidance: o aspetti organizzativi.
La variabilità dei
comportamenti
Fattore legato al sistema: se il sistema di
finanziamento è a prestazione, i professionisti
tenderanno ad eseguire maggiori prestazioni;
Fattore legato al comportamento del professionista
(variabilità delle conoscenze e delle condotte);
Fattore legato alla variabilità del paziente.
3:
Conoscere le implicazioni
medico legali all’uso delle
linee guida.
Quali sono le
implicazioni medico
legali dell’uso delle
linee guida da parte
dei professionisti?
Le linee guida riassumono in modo
sistematico
le
migliori
modalità
assistenziali, attualmente riconosciute,
relative ad una patologia o condizione.
Esse vengono assunte come “regole d’arte”
e
nelle
controversie
giudiziarie
costituiscono il criterio per valutare la
correttezza tecnica della condotta del
professionista sanitario nella cura del
paziente.
La dottrina medico-legale, pur affermando
che per valutare la condotta professionale
dei medici si deve fare riferimento «anche»
a questi documenti, nella stesura vigente e
conosciuta nel momento di realizzazione
dell’atto
diagnostico
o
terapeutico
incriminato, sottolinea correttamente «il
valore relativo» delle linee guida «per i
singoli casi».
Le linee guida, infatti, fanno riferimento a
un paziente astratto, non a quel
«particolare» paziente che il professionista
deve in concreto curare, con la sua
complessità clinica e la sua specificità
patologica.
La diligenza deve essere valutata in relazione alle
circostanze concrete nelle quali il professionista si
è trovato a operare e, quindi, la giurisprudenza
riconosce al sanitario pur sempre uno spazio di
discrezionalità tecnica nella scelta del metodo di
cura da proporre al singolo paziente, purché
fondata correttamente su dati oggettivi riscontrati
durante il processo di cura.
In definitiva il medico nella sua pratica clinica
deve confrontarsi con il contenuto di una linea
guida che, se correttamente elaborata e aggiornata,
può contenere le «regole dell’arte »
astrattamente
applicabili.
Peraltro
la
responsabilità della scelta del trattamento da
praticare compete al medico che ha in cura il
paziente e, quindi, spetta al sanitario verificare se
nel caso di specie si deve seguire l’indicazione
contenuta nella linea guida ovvero è opportuno
discostarsene a ragion veduta.
Le linee guida non sono infatti vincolanti
per legge e, quindi, non sussiste alcun
obbligo di automatica applicazione.
Le
linee
guida,
se
correttamente
interpretate, non deresponsabilizzano quindi
il professionista, ma rendono invece più
evidente il suo dovere di motivare le scelte
dei comportamenti di cura.
E’ opportuno infine ricordare che la
responsabilità professionale presuppone
l’accertamento non solo della colpa, ma
anche della sussistenza del rapporto di
causalità tra comportamento del sanitario ed
evento dannoso per il paziente.
4:
Comprendere la forza delle
raccomandazioni e
conoscere la piramide
delle evidenze.
Le linee guida EB devono
possedere rigore metodologico
Tra i loro requisiti abbiamo visto che deve
essere esplicitato il livello dell’evidenza e la
forza della raccomandazione.
Il livello delle evidenze definisce il grado
di validità delle informazioni scientifiche
poste alla base delle raccomandazioni.
La forza delle raccomandazioni chiarisce
quanta importanza si attribuisce alla loro
applicazione.
Per fare questo attualmente
sono in uso oltre 10 metodi!
Livello delle prove
Il livello di prova (LdP) si riferisce alla
probabilità che un certo numero di
conoscenze sia derivato da studi pianificati
e condotti in modo tale da produrre
informazioni valide e prive di errori
sistematici.
La piramide delle evidenze è una
modalità con cui può essere
definito il livello delle prove
Case report o serie di casi
È la descrizione di un caso particolare o di
una serie di casi.
Popolazione: soggetti sani; come intervento: mela; come controllo: non
mela; come outcome: non accesso al medico di medicina generale.
Racconto di uno o più pazienti che non sono andati dal mmg per un anno e
nei quali si è osservato il consumo quotidiano di una mela.
Studio osservazionale (non intervengo nella esposizione) e
descrittivo (non è presente un gruppo di controllo)
Studio caso-controllo
È utilizzato per valutare l’effetto dell’esposizione ad
agenti eziologici.
È uno studio osservazionale analitico.
individuazione dei casi con l’endpoint;
individuazione pazienti con esito contrario;
analisi retrospettiva, mediante questionario, rispetto alla
esposizione dei fattori di rischio.
Studio di coorte
È utilizzato per dimostrare l’eziologia, l’efficacia di trattamento
e la prognosi di una patologia.
Studio osservazionale analitico/ descrittivo.
identificazione dei soggetti esposti;
individuazione di un gruppo di controllo; (collocazione
volontaria);
Si osserva l’insorgenza dell’endpoint.
Studi randomizzati e controllati
Reclutamento di un
campione
significativo
Effettuazione
dell’intervento
sperimentale o
dell’intervento di
controllo (placebo)
Studi sperimentali analitici,
utilizzati per dimostrare
l’efficacia di un trattamento.
Costituzione di un
gruppo di studio e di un
gruppo di controllo
Assegnazione casuale dei
pazienti del campione ai
due gruppi
Valutazione
dell’outcome nei due
gruppi Definizione dell’efficacia
del trattamento
Outcome
Anatomia
dell’RCT
Gruppo Sperimentale
No
Outcome
Outcome
Gruppo di Controllo
No
Outcome
Livello delle prove
Complessivamente, quindi, si può affermare
che l’LdP dipende da:
appropriatezza del disegno di studio
utilizzato (qualità metodologica a priori);
rigore e qualità di conduzione e analisi dello
studio (controllo dell’errore sistematico);
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Livello delle prove
dimensione
dell’effetto
clinico/epidemiologico misurato (controllo
dell’errore casuale);
appropriatezza e rilevanza degli indicatori
di esito utilizzati (rilevanza clinicoepidemiologica).
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Forza delle raccomandazioni
La forza della raccomandazione (FdR) si
riferisce invece alla probabilità che
l’applicazione nella pratica di una
raccomandazione
determini
un
miglioramento dello stato di salute della
popolazione,
obiettivo
cui
la
raccomandazione è rivolta.
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Forza delle raccomandazioni
Livello delle evidenze
Forza delle raccomandazioni
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Forza delle raccomandazioni
La FdR invece dipende da:
valutazione complessiva dell’LdP secondo quanto sopra
definito;
valutazione della applicabilità dello specifico
comportamento contenuto nella raccomandazione;
tipo di difficoltà e barriere previste nell’applicazione
della raccomandazione;
accettabilità culturale e sociale della specifica
raccomandazione.
ESEMPI
ESEMPI
ESEMPI
Ceveas
Ceveas
ESEMPI
American Heart Association
Come nasce una LG?
Finora sono state prodotte per consenso,
attraverso una riunione di un gruppo di
esperti nel corso di un convegno per
discutere e concordare quale sia il
comportamento ottimale da tenere per
affrontare un determinato problema.
Questo processo presenta molti
limiti:
Non sempre l’opinione
degli esperti riflette lo
stato delle conoscenze
mediche!
L’analisi della letteratura
scientifica potrebbe non
essere eseguita in modo
sistematico!
Le conclusioni a cui si
arriva possono non essere
valide da un punto di vista
scientifico!
Altre metodologie utilizzate per
produrre LG:
Il Consenso informale
Il Consenso formale
Il Metodo della Consensus Conference
Il Metodo Rand
Consenso informale
Gli esperti si confrontano nel corso di una o più
discussioni non strutturate e infine arrivano a un
consenso sulle raccomandazioni.
Questo tipo di consenso viene definito informale
in quanto i criteri di scelta non sono fissati a priori
e le raccomandazioni espresse possono riflettere
l’opinione dei più esperti o di coloro che hanno
maggiore autorevolezza o potere.
E’ il metodo più semplice, pratico e utilizzato, ma
è anche quello scientificamente meno valido.
Consenso formale
Il confronto in questo caso è più strutturato, in
modo che tutte le posizioni espresse all’interno del
gruppo possano essere rappresentate e discusse.
Il metodo più noto è il Metodo” Delphi”: a tutti i
partecipanti viene inviato un questionario con le
domande principali sulle quali si vuole trovare un
consenso.
I partecipanti rispondono e si arriva via via a
discutere
le
risposte-comportamenti
più
raccomandati.
Il Metodo Rand
Ideato dalla Rand Corporation negli anni Ottanta,
prevede gruppi di 10-11 esperti che vengono
chiamati a definire i criteri di utilizzo appropriato
di una procedura o di un trattamento, avendo come
riferimento non il paziente medio, ma specifiche
categorie di pazienti.
Il suo limite è che nonostante si combinino le
opinioni degli esperti con le indicazioni della
letteratura, la valutazione resta sempre soggettiva.
Il Metodo della Consensus
Conference
Prevede momenti di discussione e verifica
delle informazioni disponibili sui diversi
aspetti di una tecnologia sanitaria, in modo
da definire lo stato dell’arte e produrre
raccomandazioni per la pratica clinica.
5:
Reperire le linee guida che
ci interessano.
La ricerca di linee
guida
www.evidencebasednursing.it
Consente di cercare le
linee guida mediante
l’inserimento di una parola
chiave. Ad esempio
pressure ulcers,
accidental falls, ...
Consente di scegliere la linea
che ci interessa mostrandoci
tutte le linee guida indicizzate
nella banca dati
Pressure ulcers
Institute of
Medicine
Lesioni da decubito
Lesioni venose AA II
Centro studi EBN - Bologna
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