MARKETING IN ITALIA CAPITOLO 9.2 – LE DECISIONI SUI PREZZI DI CHERUBINI S., EMINENTE G. FRANCOANGELI EDITORE Materiale didattico riservato. “Fare il prezzo” è una delle attività più delicate: “il prezzo è sempre troppo alto” “il prezzo è sempre troppo basso” Il prezzo è il fattore d’offerta sempre più percepito dal cliente prima dell’acquisto Strategie di prezzo durante il ciclo di vita e diverse situazioni economiche YIELD MANAGEMENT Una varietà di metodi, alcuni dei quali molto sofisticati, per bilanciare, tramite la gestione dei prezzi, la domanda e l’offerta di servizi a capacità produttiva limitata. Principali decisioni • • • • • Livello (posizionamento) Modalità pagamento Finanziamenti Tempo di pagamento Differenziazione – – – – – – Quantità Luogo Tempo Cliente Canale ……. Valutazioni per il pricing • • • • • • • • • Elasticità domanda Segmentabilità domanda Livello concorrenza Reattività concorrenza Capacità produttiva e finanziaria Economie di scala Opportunità di squadra Effetti psicologici …… Il “triangolo del prezzo”: 3C Cliente Costi Concor renza ELASTICITA’ DELLA DOMANDA • Si riferisce al variare della domanda al variare del prezzo Se è più che proporzionale si ha una domanda elastica Se è meno che proporzionale si ha una domanda inelastica • ANALISI DELLE VARIE TIPOLOGIE DI COSTI: – – – – – – – – – – FISSI - VARIABILI DIRETTI - INDIRETTI STORICI - FUTURI CON ESBORSO - CONTABILI DISCREZIONALI - VINCOLATI STANDARD - REALI DI BREVE TERMINE - DI LUNGO TERMINE MEDI - MARGINALI UNITARI - TOTALI ECCETERA MARGINE DI CONTRIBUZIONE • SE SI CALCOLANO CON ATTENZIONE I RICAVI E I COSTI DELLE SINGOLE VOCI DI ATTIVITA’ SI PUO’ CALCOLARE IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE INTESO COME LA DIFFERENZA TRA IL PREZZO PAGATO E * I COSTI VARIABILI (1° MARGINE DI CONTRIBUZIONE) * I COSTI DIRETTI (FISSI E VARIABILI) (2° MARGINE DI CONTRIBUZIONE) PUNTO DI PAREGGIO (BREAK EVEN POINT) • IN QUESTA OTTICA PUO’ ESSERE UTILE CALCOLARE IL P.d.P. MEDIANTE LA FORMULA: Costi Fissi Quantità = ------------------------------------------------Margine di contribuzione unitario (Prezzo Unitario - Costi Variabili Unitari) dove la Quantità indica il volume di attività che è necessario fare per pareggiare i conti ELASTICITA’ DELLA DOMANDA • SE SI TIENE PRESENTE IL CONCETTO DI ELASTICITA’ DELLA DOMANDA • LA PRECEDENTE FORMULA PUO’ AIUTARE A VALUTARE I DIVERSI LIVELLI DI QUANTITA’ NECESSARI, A FRONTE DI DIVERSI PREZZI, PER OTTENERE IL PAREGGIO: » Q1 x P1 = pareggio » Q2 x P2 = pareggio » Qn x Pn = pareggio STRUTTURA DEI COSTI • Nella determinazione del Break Even Point, per diversi livelli di prezzo, si prende in considerazione: – Elasticità della domanda - Struttura dei costi (CV/CF) Azienda A con struttura dei costi con forte incidenza dei CV Azienda B con struttura dei costi con bassa incidenza dei CV Prezzi alternativi 5€ 15 € Domanda (unità) 1.000 300 5.000 € 4.500 € Ricavi Azienda A (p = € 5) Azienda B (p = € 5) Azienda A (p = € 15) Azienda B (p = € 15) 4€ 2€ 4€ 2€ CV totali 4.000 € 2.000 € 1.200 € 600 € Contribuz. Totale 1.000 € 3.000 € 3.300 € 3.900 € 2.000 1.000 500 2.800 CV unitari C. Fissi Profitto 500 500 2.000 1.900 STRUTTURA DEI COSTI – BREAK EVEN POINT • Break-even point: esempio Azienda A CV unitari: 4 € CF: 500 € Prezzi unitari: 5 € (caso 1), 10 € (caso 2) Q1 = 500 € / (5 € - 4 €) = 500 unità Q2 = 500 € / (10 € - 4 €) = 83 unità Ricavi (p=10 €) Ricavi e costi – – – – – Ricavi (p=5 €) C Totali 2500 € 832 € Costi fissi 500 € 83 500 Unità RELAZIONI TRA STATO DELLA DOMANDA E COSTI TASSO UTILIZZO COSTI STRUTTURA + MARGINE DI CONTRIBUZIONE ADOTTANTI VENDITE TOTALI PROFITTO X VENDITE AZIENDALI QUOTA MERCATO RICAVI AZIENDALI + COSTI FISSI + COSTI VARIAB. X X PREZZO LISTINO PREZZO NETTO COSTI DIRETTI SCONTI X POPOLAZIONE CONSUMO P. C. acquisti Costi, prezzi, valori Costi variabili diretti Costi totali Prezzo del produttore Prezzo al consumatore Valore economico Valore percepito Pricing strategy Skimming • Domanda inelastica • Saggiare la domanda • Fare esperienza concorrenza • Autofinanziarsi prodotti • Capacità produttiva limitata • ……… Penetration domanda elastica saggiare i costi sbarrare la aiutare altri non c’è “crema” ………. Il processo di pricing 1. Definizione obiettivi 2. Valutazione domanda 3. Stima dei costi e del loro andamento 4. Analisi dei prezzi e dell’offerta della concorrenza 5. Scelta del metodo di determinazione 6. Decisione finale Principali obiettivi del pricing • • • • • Sopravvivenza Massimizzazione profitti Leadership di quota Leadership di qualità …… Obiettivi del pricing nel breve termine • • • • • • Contrastare o imitare competiros Scoraggiare potenziali competitors Acquisire nuovi clienti Creare liquidità rapidamente Sfruttare eccessi di capacità produttiva Incrementare l’uso del prodotto o servizio • Incoraggiare il promo acquisto • Attenuare oscillazioni della domanda Obiettivi del pricing nel lungo termine • Assicurare profittabilità alle vendite e/o agli investimenti • Stabilizzare prezzi e margini di profitto • Acquisire o difendere quote di mercato • Praticare differenziazioni di prezzo • Creare barriere all’entrata di newcomers • …… Scelta del metodo di pricing • Mark up (in base ai costi) • Break even point • Customer economic value (in base alla domanda) • Competitive comparison (in base alla concorenza) • Gara / asta • …… ……e BUONA FORTUNA !!!!!