Il Business Plan
Il Business Plan comunica a
soggetti terzi
il contenuto della
BUSINESS IDEA.
La Business idea concerne
- il prodotto/servizio da lanciare,
- il mercato di riferimento,
- la struttura organizzativa aziendale.
Il Business Plan è un documento che
consente di evidenziare
la fattibilità economico – finanziaria
dell’idea imprenditoriale.
Può avere 30-40 pagine ed esamina 3-5 esercizi futuri
DESTINATARI
ESTERNI
Strumento utilizzato
per ottenere finanziamenti
INTERNI
Strumento di
management e controllo
I DESTINATARI ESTERNI
Amministrazioni
pubbliche
Banche ed altri
finanziatori
Venture capitalist
Per l’erogazione di contributi pubblici deve
essere redatto un BP secondo criteri predefiniti
dalla norma di legge. Si veda la legge 488/92.
Le banche vorranno conoscere
-l’ammontare del finanziamento richiesto,
-il tipo di investimento realizzato,
-la redditività del programma,
-le date di restituzione del prestito e interessi,
-eventuali garanzie.
Gli investitori vorranno conoscere:
- le capacità manageriali,
- il rischio di fallimento del progetto
- la redditività.
Il contenuto del Business Plan
1. Executive summary
2. Profilo organizzativo e storico dell’azienda
3. Mercato e concorrenti
4. Prodotti/Servizi offerti
5. Piano operativo
6. Prospetti economico finanziari (conto economico, stato
patrimoniale, rendiconto finanziario)
1. Executive summary
Contenuti:
presentazione del progetto, che indica
il prodotto, il mercato, le politiche adottate ed il rendimento
economico atteso.
È un riassunto dei punti successivi del BP.
È l’ultima sezione del BP da preparare.
Elemento di grande importanza:
costituisce la parte iniziale
del Business Plan, ed è quindi la prima cosa che i
potenziali
finanziatori leggeranno.
2. Profilo organizzativo e storico
-Storia dell’azienda
-Forma giuridica
-Proprietari
-Management
-Dipendenti
-Analisi delle performance economico –finanziarie degli ultimi
esercizi (solitamente 3)
3. Mercato e concorrenti
In questa sezione si dimostra al lettore l’esistenza di un
reale mercato per il prodotto, e di una potenziale domanda
capace di assorbire l’offerta dell’azienda
Tutte le altre sezioni del BP dipendono da questa.
Infatti, la quota di mercato costituisce un vincolo per tutte le
altre politiche aziendali.
Questa sezione dovrà essere redatta per prima.
4. Prodotti/Servizi offerti
-Caratteristiche del prodotto/servizio offerto
-Tratti distintivi rispetto all’offerta dei concorrenti
-Durata del ciclo di vita del prodotto
-Redditività.
5. Piano operativo
5.1 Piano operativo di marketing.
Contiene le politiche commerciali attinenti al prezzo, alla distribuzione,
all’immagine del prodotto, alla pubblicità (price, place, product,
promotion.)
5.2 Piano operativo tecnico
Contiene le politiche produttive. Indica gli investimenti in impianti, il
livello tecnologico di quest’ultimi, il loro costo, le caratteristiche
tecniche ed i costi di gestione.
Il Piano economico
Costituisce un documento di fondamentale importanza ed è volto
a dimostrare la fattibilità (da un punto di vista economico)
della Business Idea.
Contenuto: valori economici
Base logica: equazione economica
P1*Q1+ …..+Pn*Qn = (F1*P1+…+Fn*Pn)+U
Pn=prezzo di vendita del prodotto n
Qn=quantità venduta del prodotto n
Pn=prezzo di acquisto del fattore produttivo n
Fn=quantità utilizzata del fattore n
U=utile.
Lo schema proposto
Piano operativo
di marketing
Piano operativo
di marketing
Piano operativo
tecnico
Ricavi netti di vendita
- costi variabili industriali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
INDUSTRIALE
- costi variabili commerciali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE TOTALE
- costi fissi
RISULTATO OPERATIVO
CARATTERISTICO
Piano finanziario
+/- proventi e oneri finanziari
+/- proventi e oneri straordinari
- imposte sul reddito
RISULTATO NETTO
La logica di derivazione dei valori:
RICAVI
- Fabbisogno di mercato
- Domanda soddisfatta dai concorrenti
- Quota di mercato potenziale dell’azienda
- Capacità produttiva dell’azienda
- Livello dei ricavi
La logica di derivazione dei valori:
COSTI VARIABILI COMMERCIALI
Piano di marketing
% incidenza costi variabili commerciali sul fatturato
(es.: provvigione agente = 10% fatturato)
*
Livello dei ricavi Piano di marketing piano economico
(5.000 €)
=
Costi variabili commerciali
(provvigioni = 500 €).
Ricavi netti di vendita
- costi variabili industriali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
INDUSTRIALE
- costi variabili commerciali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE TOTALE
- costi fissi
RISULTATO OPERATIVO CARATTERISTICO
+/- proventi e oneri finanziari
+/- proventi e oneri straordinari
- imposte sul reddito
RISULTATO NETTO
La logica di derivazione dei valori:
COSTI VARIABILI INDUSTRIALI
Piano operativo tecnico
% incidenza costi variabili industriali sul fatturato
(es.: consumo materie = 30% fatturato)
*
Livello dei ricavi Piano di marketing
(5.000 €)
=
Costi variabili industriali
(consumo materie = 1.500€)
piano economico
Ricavi netti di vendita
- costi variabili industriali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
INDUSTRIALE
- costi variabili commerciali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE TOTALE
- costi fissi
RISULTATO OPERATIVO CARATTERISTICO
+/- proventi e oneri finanziari
+/- proventi e oneri straordinari
- imposte sul reddito
RISULTATO NETTO
La logica di derivazione dei valori:
COSTI FISSI (ammortamento)
Piano operativo tecnico
% ammortamento immobilizzazioni tecniche
(10%)
*
Valore immobilizzazioni tecniche Piano operativo tecnico
(12.000.000 €)
=
Costi fissi
(1.200.000€)
Ricavi netti di vendita
- costi variabili industriali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
INDUSTRIALE
- costi variabili commerciali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE TOTALE
- costi fissi
RISULTATO OPERATIVO CARATTERISTICO
+/- proventi e oneri finanziari
+/- proventi e oneri straordinari
- imposte sul reddito
RISULTATO NETTO
La logica di derivazione dei valori:
ONERI FINANZIARI
Piano finanziario
% interessi passivi su finanziamenti di terzi
(5%)
*
Valore finanziamenti di terzi
(8.000.000 €)
=
Oneri finanziari
(400.000€)
Piano finanziario
Ricavi netti di vendita
- costi variabili industriali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
INDUSTRIALE
- costi variabili commerciali
MARGINE DI CONTRIBUZIONE TOTALE
- costi fissi
RISULTATO OPERATIVO CARATTERISTICO
+/- proventi e oneri finanziari
+/- proventi e oneri straordinari
- imposte sul reddito
RISULTATO NETTO
Il Piano finanziario.
La determinazione del fabbisogno di finanziamento
iniziale
Variabili di input: economiche (costi) e patrimoniali(investimenti)
Base logica: equazione del fabbisogno di finanziamento
F1*P1 + F2*P2 +
+ Pn = C1 + C2 + C3.
V1
V2 ……
F1= quantità acquistata di fattore a fecondità semplice 1 (merci)
P1= prezzo fattore a fecondità semplice 1
V1= velocità di circolazione fattore 1
Pn= costo fattore a fecondità ripetuta (impianto)
Cn= fonte utilizzata per la copertura del fabbisogno.
Lo stato patrimoniale. Lo schema.
Piano
operativo
tecnico
Piano
operativo
marketing
Piano
finanziario
Totale attivo
-Immobilizzazioni
immateriali
-Immobilizzazioni
tecniche
-Scorte di prodotti
-Scorte di materie
-Crediti verso clienti
-Liquidità
Totale passivo
-Finanziamenti di
terzi a lungo
-Finanziamenti di
terzi a breve
-Debiti verso fornitori
-Debiti verso
lavoratori
-Clienti conto anticipi
Patrimonio netto
-Capitale sociale
-Utile netto
Piano
finanziario
Piano
economico
e
piano
tecnico
Piano
finanziario
Piano
economico
Il rendiconto finanziario.
È un documento utilizzato per analizzare l’andamento delle
risorse liquide (come la cassa e la banca), e l’influenza che su tali
risorse hanno alcune variabili economiche patrimoniali
Metodo diretto
Entrate per vendite in contanti
Entrate per incasso crediti
Entrate per incasso proventi acc.
Entrate per ricevimento prestiti
Entrate per vendita impianti
TOTALE ENTRATE
Uscite per acquisto in contanti
Uscite per estinzione debiti v.fornitori
Uscite per pagamento oneri accessori
Uscite per rimborso prestiti
Uscite per acquisto impianti
TOTALE USCITE
E – U = FLUSSO DI LIQUIDITÀ.
FLUSSO DI LIQUIDITÀ + LIQUIDITÀ INIZIALE = LIQ. FINALE
Il rendiconto finanziario.
Metodo indiretto
Ricavi
-costi monetari
MARGINE OPERATIVO LORDO (al lordo degli ammortamenti)
-incremento (+decremento) scorte
-incremento (+decremento) crediti verso clienti
+incremento (-decremento) debiti verso fornitori
FLUSSO DI LIQUIDITÀ CARATTERISTICO CORRENTE
-incremento investimenti in immobilizzazioni
+incremento finanziamenti di terzi
+incremento di capitale proprio
-pagamento oneri finanziari
FLUSSO DI LIQUIDITÀ FINALE
Le relazioni tra i piani
Piano operativo
Piano economico
Piano patrimoniale
Piano finanziario
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Il business plan (vnd.ms-powerpoint, it, 176 KB, 11/3/15)