LA STRUTTURA DEL BILANCIO
Bilancio 2010
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FUNZIONI DEL COMUNE
(art. 13 T.U.E.L.)
Spettano al Comune tutte le funzioni amministrative
non attribuite dalla legge ad altri soggetti, che
riguardano la popolazione e il territorio comunale nei
settori:
1.
Servizi alla persona e alla comunità (es.:
servizi sociali e assistenziali, anagrafe e stato civile, sport
e cultura, scuola, raccolta e smaltimento rifiuti…)
2. Assetto e utilizzazione del territorio
urbanistici, traffico, fognature…)
(piani
3. Sviluppo economico
(promozione turistica,
sportello unico per le imprese, regolamentazione degli
orari degli esercizi commerciali…)
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LE “FASI”: PROGRAMMAZIONE, GESTIONE
E RENDICONTAZIONE
La fase di programmazione è considerata la più
importante:
- perché traduce gli orientamenti politici in previsioni di
spesa ed entrata;
- perché ha carattere autorizzatorio, costituendo limite
agli impegni di spesa (art. 164 c.2).
Nella fase di gestione si compie l’iter necessario per il
pagamento delle spese e la riscossione delle entrate
La rendicontazione ha la finalità di rappresentare i
risultati della gestione; paradossalmente, ad essa viene
attribuita poca rilevanza (da parte degli organi
istituzionali) perché riguarda eventi ormai passati e
scelte già adottate.
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FINALITÀ DELLA CONTABILITÀ
NELL’ENTE LOCALE
•
•
L’ente ha un patrimonio: è necessario averne il controllo anche
sul piano contabile (inventario aggiornato)
L’ente locale contribuisce a determinare la spesa pubblica del
paese: non può quindi spendere in misura eccessiva (controllo
dell’equilibrio finanziario)
•
•
Gli amministratori utilizzano risorse pubbliche: è fondamentale
rilevarne la fonte specifica, la destinazione, e controllare che
vengano effettivamente utilizzate
Gli indirizzi politici vanno tradotti in azioni concrete che
comportano decisioni di spesa: è necessario perciò controllare
che rispetto a ciascun obiettivo non si spendano somme superiori
a quelle autorizzate dagli organi di governo (carattere
autorizzatorio del bilancio di previsione).
• L’ente locale non ha scopo di lucro: quindi perde rilevanza la
determinazione del reddito. Spesso l’ente locale deve realizzare
servizi il cui allestimento è antieconomico!
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PRINCIPI CONTABILI GENERALI
1. Unità: l’insieme delle entrate è destinato a finanziare le spese
nel loro insieme, fatte salve le eccezioni di legge (entrate a
destinazione vincolata per funzioni delegate dallo Stato o dalla
Regione, mutui…)
2. Annualità: le previsioni iscritte a bilancio devono essere riferite
all’anno finanziario. Dopo la fine dell’anno non è possibile
assumere impegni o accertare alcuna entrata sull’esercizio
concluso.
3. Universalità e integrità: tutte le entrate e le spese devono essere
previste in bilancio. Le entrate devono essere previste al lordo
delle eventuali spese da sostenere per la loro riscossione.
4. Pareggio finanziario: il complesso delle entrate deve essere pari
al complesso delle uscite previste.
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5. Veridicita’:
a) Dei documenti previsionali: devono essere evitate
sopravalutazioni delle entrate o sottovalutazioni delle spese.
La veridicità delle entrate e delle spese correnti deve essere
supportata dall’andamento storico delle stesse. Per le spese in
conto capitale è sufficiente dimostrarne la coerenza rispetto
alle fonti disponibili o la capacità di indebitamento nel caso
in cui si intenda ricorrere al credito.
b) Nel rendiconto: esso deve rispecchiare le operazioni di
gestione poste in essere. Non esistendo una verità assoluta di
bilancio, per interpretare il principio di verità si deve far
riferimento ai principi di CORRETTEZZA e CHIAREZZA. La
CORRETTEZZA consiste nel rispetto formale e sostanziale
delle norme che disciplinano l’ordinamento contabile degli
enti. La CHIAREZZA (O COMPRENSIBILITÀ) riguarda la
classificazione delle poste, che deve risultare sufficientemente
analitica (per il controllo da parte dell’organo di governo)
ma anche sintetica (pena la poca comprensibilità del bilancio)
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6. Pubblicita’: gli enti locali devono rendere conoscibili alla
collettività i dati contenuti nei documenti previsionali.
7. Imparzialità: i documenti contabili devono essere predisposti per
una moltitudine di destinatari e non devono favorire gli interessi
o le esigenze di particolari gruppi. A tale principio deve ispirarsi
tutto il processo di formazione del bilancio, sia previsionale che
consuntivo.
8. Attendibilità:
a) Nei documenti previsionali è riferita alle entrate: le
aspettative di acquisizione delle risorse devono essere fondate
su accurate analisi di andamenti storici o da altri idonei
riferimenti ad atti o parametri di riferimento. Per le spese,
simmetricamente, si parla di congruità: questa va valutata
rispetto agli obiettivi definiti dagli organi di governo.
b) Nei documenti di rendicontazione l’attendibilità è riferita al
processo valutativo.
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LA FASE DI PROGRAMMAZIONE: LA RELAZIONE
PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
Rappresenta un documento politico operativo correlato a:
•
piano di sviluppo regionale;
•
piani urbanistici;
•
piani economico- finanziari delle opere.
Si compone di 6 sezioni:
1.
Caratteristiche generali della popolazione, del territorio,
dell’economia insediata e dei servizi dell’ente;
2.
Analisi delle risorse;
3.
Programmi e progetti;
4.
Stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti e
considerazioni sullo stato di attuazione;
5.
Rilevazione per il consolidamento dei conti pubblici;
6.
Considerazioni finali sulla coerenza dei programmi rispetto ai piani
regionali di sviluppo e di settore, agli atti programmatici della
regione.
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BILANCIO PLURIENNALE
Gli enti locali allegano al bilancio di annuale
previsione un bilancio pluriennale di competenza
di durata pari a quello della Regione di
appartenenza e comunque non inferiore a tre
anni.
Comprende il quadro dei mezzi finanziari che si
prevede di destinare per ciascuno degli anni
considerati sia alla copertura delle spese correnti
che alle spese di investimento
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presentazione bilancio 2010