Bilancio di previsione 2015
Relazione dell’Assessore al Bilancio
Presidente, Sindaco, Consiglieri,
il Bilancio di previsione che proponiamo al Consiglio per l’approvazione è redatto
secondo i canoni e i principi della nuova contabilità armonizzata introdotta con il D.lgs. n. 118 del
23/6/2011. È, per il Comune di Molfetta, il secondo anno di applicazione della nuova normativa
giacché nel 2014, l’Ente, era annoverato tra i circa quattrocento comuni sperimentatori ed ha quindi
seguito i nuovi dettami normativi in materia di contabilità degli enti locali, con un anno di anticipo.
Non credo sia superfluo sottolineare le difficoltà affrontate nella stesura del documento
previsionale, portato tuttavia in Consiglio entro i termini previsti: le incertezze sull’applicazione di
alcune novità legislative, il braccio di ferro tra Anci e Governo sull’entità dei tagli che penalizzano
ogni anno di più gli enti comunali costringendoli, una volta effettuate le possibili sforbiciate alle
spese, ad abbassare il livello dei servizi ai cittadini ovvero a cercare risorse attraverso l’aumento
delle imposte locali o delle tariffe dei servizi a domanda individuale, ha trascinato moltissimi
comuni verso lo sforamento dei tempi limite di approvazione, in attesa di una proroga che, alla fine,
non c’è stata.
Colgo l’occasione per ringraziare il Dirigente del Settore Economico Finanziario ed i suoi
collaboratori per aver reso possibile il raggiungimento di questo risultato.
Signori Consiglieri,
Non voglio essere ripetitiva, il dato è stato già in più occasioni riportato all’attenzione di
questo Consiglio, sia da me che dal Sindaco, ma vale la pena ribadire il taglio subito da questa
comunità al trasferimento da Fondo di Solidarietà Comunale negli ultimi tre anni:
2012.
€ 9.068.897,00
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2013.
€ 8.007.348,00
- 1.061.549
2014.
€ 7.114.652,97
- 892.696
2015.
€ 5.595.323,18
- 1.519.329,79
circa 3,5 milioni in meno da quando questa amministrazione si è insediata, oltre 1 milione e mezzo
in questo esercizio.
Partiamo dunque da questo dato, scomodo, che già da solo detta obblighi di revisione
rigorosa delle spese e chirurgica distribuzione delle risorse. Se a questo si aggiungono le pesanti
zavorre frutto dell’opera di risanamento avviata da questo assessorato, da questa amministrazione,
da questa maggioranza di centrosinistra, e cioè le quote annuali per i debiti fuori bilancio
riconosciuti nel 2013, nel 2014 e nel 2015 (quest’ultima pari ad € 363.800, come da delibere
all’ordine del giorno), se aggiungiamo le quote a copertura dei lavori in somma urgenza (approvate
da questo Consiglio) pari ad € 292.800, si capisce come sia stato faticoso giungere, al termine del
30 luglio, con un bilancio che non trovasse risoluzione alle squadrature scaricando il gap sulle
spalle dei cittadini, in termini di minore qualità e quantità di servizi ovvero in termini di maggiore
pressione fiscale.
Per quanto riguarda le entrate tributarie, infatti, l’amministrazione propone al Consiglio,
nonostante tutto, la conferma dell’impianto fiscale già in vigore nel 2014 con due variazioni: la
modifica del valore venale delle aree edificabili, dove – come spiegherà l’Assessore al Territorio –
sono stati diminuiti i valori relativi ad alcune aree, e l’altra relativa alle agevolazioni IMU. Per tale
imposta, infatti, l’Amministrazione chiede al Consiglio di accogliere positivamente la diminuzione
dell’aliquota applicata agli opifici industriali e artigianali (categoria catastale D) dal 10,60 al 10,30
per mille. L’alleggerimento del carico fiscale a favore delle categorie produttive, colpite da un
lungo periodo di congiuntura sfavorevole, vuole essere, dopo le diminuzioni già applicate alle
tariffe sui passi carrabili, un forte segnale di attenzione e un contributo al rilancio di un settore che
sta facendo grandi sforzi per uscire dal tunnel della negatività e riprendersi quel ruolo di
riferimento, tecnico ed economico, che merita, per le competenze ed il coraggio messi
generosamente in campo. Noi crediamo che la città non possa che essere vicina a un’imprenditoria
moderna, seria, che investe in innovazione, che rispetta il lavoro, che anzi lo valorizza e che si fa
volano di crescita per l’intera comunità.
L’applicazione di tale agevolazione comporta, secondo quanto riportato dal Dirigente del
Settore Programmazione Economica Finanziaria e Fiscalità nella sua relazione, una diminuzione di
gettito IMU stimata in circa 200mila euro che, tuttavia, viene in sostanza sterilizzata dalle maggiori
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entrate derivanti da una più larga base contributiva e da maggiori accertamenti. È pertanto
confermato lo stanziamento di € 11milioni, già accertato nel 2014.
È confermato lo schema impositivo della TASI approvato lo scorso anno, che prevede
l’applicazione del tributo esclusivamente per quelle fattispecie non soggette ad IMU. In questo
modo, ciascun cespite è tassato con una sola imposta e sono esonerati dal pagamento del tributo gli
inquilini non proprietari. Una scelta, questa, che insieme alle esenzioni ed alle aliquote agevolate
previste per le fasce reddituali più basse, specie se proprietarie di case con bassa rendita catastale,
tende a preservare gli strati deboli della popolazione.
Non ci sfugge un elemento di criticità, già ben chiaro nel primo anno di applicazione: la
giungla delle rendite catastali che sicuramente vizia l’equa applicazione di qualsivoglia imposta sui
cespiti. Non possiamo tuttavia che unire la nostra voce a quella dei tanti comuni che chiedono una
seria rivisitazione delle rendite catastali sui territori, al fine di rimuovere un reale ostacolo al
perseguimento dell’equità fiscale.
Confermiamo anche le aliquote e la soglia di esenzione vigenti per l’addizionale IRPEF.
Voglio ricordare che nel 2014 l’addizionale è stata oggetto di una importante modifica, passando da
un’imposizione ad aliquota fissa ad un’imposizione ad aliquota progressiva, più vicina ai dettami
costituzionali sulla capacità contributiva, ed elevando la soglia di esenzione da 8mila a 10mila euro.
Il dato previsionale per queste due imposte è sostanzialmente pari al dato del consuntivo
2014 e, cioè, di € 4.150mila per la TASI e di € 3.970mila per l’addizionale IRPEF.
Discorso a sé merita la TARI. Com’è noto, la tassa rifiuti è destinata alla copertura
integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati. Il gettito
della tassa ha un vincolo legislativo di destinazione dovendo finanziare per intero il corrispettivo
dovuto dal Comune all’ASM srl, la partecipata fornitrice del servizio.
Il corrispettivo è coerente con il Piano Economico Finanziario presentato dalla partecipata
ed è pari ad € 9.600.000. Centomila euro in più rispetto allo scorso anno, giustificati dagli aumentati
costi di conferimento in discarica, lievitati in misura esponenziale ed in parte assorbiti dall’azienda
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grazie all’applicazione di corrette politiche industriali. L’aumento della base contributiva e l’intensa
attività di accertamento svolta dagli uffici fa sì che possa essere iscritto in bilancio un corrispettivo
adeguato senza tuttavia modificare le tariffe e, quindi, senza aumentare la tassa rifiuti a carico dei
cittadini. Gli avvisi di pagamento anticipatamente inviati a casa dei contribuenti con la clausola
“salvo conguaglio”, al fine di consentire una più comoda rateizzazione, vengono confermati,
resteranno quindi definitivi per il 2015 e non ci saranno ulteriori quote richieste ai cittadini.
Voglio infine ricordare che restano confermate tutte le agevolazioni del regolamento
TARI: gli sconti per i cittadini che effettuano il compostaggio domestico o la raccolta differenziata
e il conferimento presso le isole ecologiche, la riduzione di cui possono beneficiare tutti i locali
pubblici che non hanno slot machine, le riduzioni a favore delle famiglie con disabili, dei
pensionati, dei nuclei famigliari con figli che studiano fuori sede, solo per citarne alcune.
Per quanto riguarda le entrate extratributarie, si segnalano in particolare:
Oneri di Urbanizzazione per € 1.840.000
Violazioni al codice della strada per € 1.770.000
Refezione scolastica per € 450.000
La previsione di entrata per OO.UU. viene compiutamente giustificata nella sua relazione
dal Dirigente del Settore Territorio e si basa, prudenzialmente, su procedimenti già approvati o in
fase di approvazione o perfezionamento.
Il valore iscritto sul capitolo relativo alle violazioni al codice della strada, superiore
rispetto ai valori accertati negli anni precedenti alla sperimentazione, risente delle mutate regole
stabilite per l’accertamento dalla nuova contabilità armonizzata. In breve, la nuova normativa
prevede che, oltre al riscosso, per trasparenza, siano registrate a bilancio anche le iscrizioni a ruolo
(ovviamente senza che questo comporti doppio accertamento), accantonandone tuttavia una quota,
secondo i parametri stabiliti, a Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. La previsione d’entrata
beneficia dell’intensa attività di recupero avviata dal Comando dei Vigili Urbani che ha provveduto
ad iscrivere a ruolo sanzioni non pagate relative agli anni 2011, 2012 e 2013.
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La previsione di entrata da Refezione scolastica registra un decremento di circa 100mila
euro rispetto all’accertato dello scorso anno. Ciò è dovuto all’effetto generato dal nuovo ISEE, che
di fatto ha abbassato i valori di riferimento sulle esenzioni e sulle tariffe applicate nonché dalla
rimodulazione del piano tariffario, ancora più favorevole per le famiglie con basso reddito.
Registriamo e segnaliamo, inoltre, due entrate straordinarie: una si riferisce ad un credito
IVA di ben 440mila euro, recuperato grazie ad un’insistente azione degli uffici – e per questo
ringrazio anche il consigliere Angeletti, presidente della commissione Bilancio, per aver prestato la
sua preziosa collaborazione – presso l’Agenzia delle Entrate, ove si è posto riparo ad inesattezze ed
omissioni degli anni precedenti che non consentivano all’Ente di vedersi riconosciuto tale credito;
l’altra si riferisce ad un risarcimento transatto per 300mila euro, oltre alle spese legali, riconosciuto
da ENI al Comune di Molfetta nell’ambito della vicenda Truck Center.
Voglio inoltre evidenziare tra le entrate lo stanziamento di € 780.000 al titolo Recupero
evasione ICI e TARSU/TARES reso possibile grazie ad una sistematica e rigorosa attività di
accertamento e rettifica operata dagli uffici.
Per contro, l’accantonamento complessivo al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità,
commisurato, secondo i parametri espressi dalla normativa, alle entrate soggette a tale prudenziale
controbilanciamento, è pari ad € 409.000.
A
tal
proposito,
voglio
segnalare
al
Consiglio
che,
su
preciso
indirizzo
dell’Amministrazione, informato ai principi di equità e giustizia, gli uffici stanno procedendo ad un
puntuale monitoraggio delle entrate soggette a rischio di riscossione, attivando, ove necessario,
idonee azioni di recupero. Oltre a quanto già riferito a proposito delle sanzioni da violazione del
codice della strada, è stato ad esempio eseguito, a tutela del patrimonio comunale, per le entrate
provenienti da locazioni domestiche e non domestiche di immobili di proprietà comunale, un
puntuale riscontro tra dati contabili ed elementi contrattuali e si è quindi provveduto all’invio di n.
131 intimazioni di pagamento per un totale di crediti vantati di € 726.349.
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Per quanto riguarda la spesa corrente, è stato eseguito un esame attento dei singoli capitoli
di spesa operando, dove possibile, tagli e ridimensionamenti che tuttavia non penalizzino il livello
dei servizi pubblici, gli interventi a sostegno della crescita sociale, culturale ed economica della
città e quelli a protezione delle cosiddette fasce deboli.
Partendo dalla considerazione che larga parte della spesa corrente può considerarsi
“rigida” e cioè derivante da costi contrattualizzati, oltre alle spese del personale, si è trattato di
ottenere economie dalla riduzione dei fitti passivi (ad esempio, il trasferimento dell’Ufficio Tributi
a via Carnicella), dalla razionalizzazione di alcune spese, dall’accentramento dei costi (esplicitato
nell’avvio di un generalizzato ricorso alle centrali di committenza) dalla riorganizzazione di alcune
attività (come, ad esempio, è avvenuto per il servizio di spedizione, con una riduzione del 25% delle
spese postali nel 2015 che salirà al 50% nel 2016) e da risparmi conseguiti grazie al sempre
maggior ricorso all’affidamento mediante gara ovvero alla gestione in proprio di servizi e procedure
sino allo scorso anno affidati a società esterne. È questo il caso della produzione in proprio, curato
dall’Ufficio Tributi, degli avvisi TARI, che ha comportato un risparmio di circa 200mila euro. Il
risparmio potrebbe ulteriormente ampliarsi al buon esito dell’esperimento di invio degli avvisi a
mezzo PEC, per i soggetti titolari ed utilizzatori. Quest’anno si è proceduto, in via sperimentale
appunto, all’invio in doppia modalità.
Particolare attenzione è stata riservata al Settore Welfare, per il quale si è provveduto ad
una redistribuzione degli stanziamenti tenendo conto delle mutate esigenze generate essenzialmente
da una più attenta gestione delle risorse derivanti dal Piano di Zona, dall’introduzione dei cantieri di
servizio (che ha rivoluzionato l’approccio al contributo ai cittadini in stato di bisogno), il
significativo utilizzo del servizio civico in appoggio alle iniziative comunali, il sostegno alle
associazioni di volontariato meritoriamente ed efficacemente impegnate nel tessuto cittadino.
L’espletamento delle gare in corso per la gestione di servizi del welfare ci auguriamo potrà
liberare e quindi rendere disponibili ulteriori risorse.
Adeguati stanziamenti sono stati previsti per la manutenzione del patrimonio
indisponibile, con particolare riguardo agli impianti termici degli edifici scolastici.
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Un significativo ridimensionamento ha riguardato, invece, lo stanziamento delle spese
legali che beneficiano delle nuove modalità di conferimento degli incarichi legali mentre abbiamo
dovuto aumentare di circa 50mila euro il capitolo di spesa relativo alle indennità dovute al collegio
dei revisori dei conti, al fine di far fronte all’adeguamento delle indennità dei revisori in carica e
alla richiesta dei vecchi revisori che, in base a tale adeguamento, hanno richiesto il pagamento di
circa 42mila euro di indennità arretrate.
Si tenga conto, infine, che la nuova contabilità armonizzata prevede nuovi accantonamenti
tesi, è vero, a costituire riserve prudenziali ma che, almeno in sede di previsionale, sottraggono
ulteriori risorse alla spesa corrente. A scopo esemplificativo, tra Fondo Spesa per Transazioni,
Fondo spese legali e Fondo di riserva, per citare i più significativi, parliamo di oltre 400mila euro
per il 2015 e quasi 1,7 milioni nei triennio 2015/2017.
Per quanto riguarda le entrate in conto capitale, si segnala l’iscrizione a bilancio di tre
mutui che l’Ente ha intenzione di richiedere a cassa DD.PP.:
- Finanziamento al Fondo Rotativo per la Progettualità per € 300.000 ad anno, per il
triennio 2015/2017;
- Finanziamento di € 800.000, finalizzato al rinnovo del parco autobus per il trasporto
pubblico gestito dalla partecipata MTM.
- Finanziamento di € 1.300.000, finalizzato a completare gli investimenti volti alla
realizzazione del “Porta a Porta” da parte della partecipata ASM srl. Preciso che già
1milione di euro è stato quest’anno stanziato per una prima tranche di acquisti macchine
e attrezzature, come da piano industriale, oggetto di gara in corso. La somma, a cui si
aggiungono ulteriori 345mila euro già destinati allo stesso investimento, sono frutto di
un certosino lavoro di verifica sui mutui in essere per opere completate, con economie
non destinate. Residui, cioè, sui quali si pagano regolarmente le rate e che giacevano
inutilizzati. L’attività ricognitiva, svolta in sinergia tra Lavori Pubblici e Ragioneria, e il
completamento dei procedimenti rimasti inevasi ha consentito, attraverso una richiesta di
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devoluzione regolarmente accettata ed autorizzata dalla Cassa, di poter utilizzare le
risorse resesi disponibili senza ricorrere ad ulteriore indebitamento;
Presidente, Sindaco, Consiglieri,
il bilancio di previsione che sottoponiamo all’approvazione del Consiglio narra – perché i
numeri narrano, a volte, più delle parole – di un’Amministrazione che, nonostante le ristrettezze
prodotte dalle politiche di austerità imposte dal Governo centrale, non rinuncia a tracciare, non
senza difficoltà ma con molta chiarezza e determinazione, la propria idea di governo della città:
rigore e severo controllo sull’utilizzo del denaro pubblico, trasparenza nei conti e nella vita
amministrativa, promozione dello sviluppo sociale, culturale, economico della città, farsi strumento
propulsivo per la valorizzazione del territorio, dei beni culturali, delle proprie tradizioni, ai fini di
una migliore vivibilità e di uno sviluppo turistico che, solo fino a un paio d’anni fa, pareva
traguardo lontano o addirittura utopico.
Raccontano di una macchina amministrativa che si sta rimettendo in moto, di ingranaggi
che riprendono a girare ed a produrre. Ai giusti ritmi e con le giuste finalità. Di questo, credo, ci si
debba dare atto.
Per questo motivo, oggi, chiedo a questo Consiglio Comunale, a nome di tutta
l’Amministrazione, di esprimere con convinzione il proprio voto favorevole alla manovra fiscale, al
Bilancio di Previsione 2015/2017 ed a tutti gli atti ad esso connessi.
Molfetta, 30 luglio 2015
L'Assessore al Bilancio
Angela Amato
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Relazione assessore Previsionale 2015