Tutela e gestione del suolo e delle acque
nella pianificazione di bacino
Direttiva 2001/42/CE
del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 27 giugno 2001
concernente la valutazione degli effetti di
determinati piani e programmi
sull'ambiente
In Italia Dlgs 152/2006 modificato dal
Dlgs 4/2088 e poi ancora dal Dlgs 128/2010
un percorso lungo e faticoso
• Matura insieme alla insoddisfazione per
l’efficacia della VIA
• Ha richiesto oltre 15 anni di
elaborazione
• Ha dovuto superare molte differenze tra
i sistemi di pianificazione dei paesi
membri
obiettivi della direttiva
 garantire un elevato livello di protezione
dell'ambiente
 contribuire all'integrazione di considerazioni
ambientali all'atto dell'elaborazione e
dell'adozione di piani e programmi al fine di
promuovere lo sviluppo sostenibile
 assicurare che venga effettuata la valutazione
ambientale di determinati piani e programmi che
possono avere effetti significativi sull'ambiente.
VAS come strumento di coerenza tra piani
di diverso livello e di diverso contenuto
PIANO DI BACINO
DISTRETTUALE
PIANO DI GESTIONE
DEL RISCHIO
DI ALLUVIONI
(2015)
PIANO
PER L’ASSETTO
IDROGEOLOGICO
(Piano stralcio)
PIANO DI GESTIONE
DELLE ACQUE
(Piano stralcio)
(2010)
PIANI
STRAORDINARI
PIANI DI TUTELA
DELLE ACQUE
(Regioni e Prov.TN BZ)
PIANI URGENTI
DI EMEGENZA
ALTRI EVENTUALI
PIANI STRALCIO
PIANI D’AMBITO
PIANI IRRIGUI
Piani
territoriali
e settoriali
Regionali
Provinciali
Comunali
definizioni: valutazione ambientale
per «valutazione ambientale» s'intende:
 l'elaborazione di un Rapporto di impatto
ambientale,
 lo svolgimento di consultazioni,
 la valutazione del rapporto ambientale e dei
risultati delle consultazioni nell'iter decisionale
 la messa a disposizione delle informazioni sulla
decisione;
definizioni: Rapporto ambientale e
pubblico
per «rapporto ambientale» s'intende:
la parte della documentazione del piano o del
programma contenente le informazioni
prescritte all'articolo 5 e nell'allegato I;
per «pubblico» s'intendono:
una o più persone fisiche o giuridiche, secondo la
normativa o la prassi nazionale, e le loro
associazioni, organizzazioni o gruppi.
l’ambito di applicazione
Si applica ai Piani e programmi previsti da
disposizioni legislative, regolamentari,
amministrative:
elaborati e/o adottati da una autorità a livello
nazionale, regionale o locale
predisposti da una autorità per essere approvati,
mediante una procedura legislativa, dal
parlamento o dal governo
l’ambito di applicazione segue
che sono elaborati per i settori agricolo, forestale,
della pesca, energetico, industriale, dei trasporti,
della gestione dei rifiuti e delle acque, delle
telecomunicazioni, turistico, della pianificazione
territoriale o della destinazione dei suoli,
e
che definiscono il quadro di riferimento per
l'autorizzazione dei progetti elencati negli allegati
I e II della direttiva 85/ 337/CEE,
o
per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui
siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi
degli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE.
lo screening
Per i piani e i programmi tenuti alla Valutazione
ambientale
 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale,
 per le modifiche minori dei piani e dei programmi,
la valutazione ambientale è necessaria solo se gli
Stati membri determinano che essi possono avere
effetti significativi sull'ambiente.
gli Stati membri determinano se i piani e i
programmi, diversi da quelli di cui al paragrafo
2, che definiscono il quadro di riferimento per
l'autorizzazione dei progetti, possono avere effetti
significativi sull'ambiente.
lo scoping
Gli Stati membri designano le autorità che devono essere
consultate e che, per le loro specifiche competenze
ambientali, possono essere interessate agli effetti
sull'ambiente dovuti all'applicazione dei piani e dei
programmi.
Tali autorità devono essere consultate al momento della
decisione sulla portata delle informazioni da includere nel
Rapporto ambientale e sul loro livello di dettaglio.
Le autorità e il pubblico devono disporre di una effettiva
opportunità di esprimere il proprio parere sulla proposta di
piano o di programma e sul rapporto ambientale che la
accompagna, prima dell'adozione del piano o del
programma o dell'avvio della relativa procedura legislativa.
condizioni di applicazione
La VAS
deve essere effettuata durante la fase preparatoria e prima della
adozione del piano o programma o prima dell’avvio della
procedura legislativa
Il Rapporto Ambientale
individua,
descrive
valuta
gli effetti significativi che il Piano o programma potrebbe avere
sull’ambiente, nonché le ragionevoli alternative alla luce
degli obiettivi e dell’ambito territoriale
il processo di consultazione
La proposta di Piano o programma e il relativo
Rapporto ambientale devono essere messi a
disposizione, con modalità atte a garantire una
effettiva opportunità di esprimere il proprio parere,
a) delle autorità individuate da ciascuno Stato membro:
• che devono essere consultate
• che, in ragione delle loro specifiche competenze
ambientali, possono essere interessate agli effetti
dei Piani e programmi
b) dei settori del pubblico interessati all’iter decisionale e
che verranno toccati dagli effetti, includendo le
organizzazioni non governative e quelle che
promuovono la protezione dell’ambiente
l’integrazione della VAS nel P/P
La fase di preparazione del Piano o del
programma, prima della sua adozione o
dell’avvio della procedura legislativa, deve
prendere in considerazione:
 il Rapporto ambientale
 i pareri espressi dalle autorità consultate
 i pareri espressi dai vari settori del pubblico
informazione e monitoraggio
Gli Stati membri assicurano, con modalità definite da
ciascuno Stato, l’informazione presso le autorità consultate
e il pubblico circa il Piano o programma adottato e una
dichiarazione di sintesi su:
 le modalità con le quali è stato integrato nel Piano o
programma il Rapporto ambientale
 come si è tenuto conto dei pareri espressi durante la
consultazione
 le ragioni per cui sono state scelte le alternative tra
quelle possibili
 le misure di monitoraggio degli effetti ambientali al fine
di individuare gli effetti negativi imprevisti e di adottare
opportune misure correttive
Riassumendo il processo di VAS
E’ avviato dall’autorità procedente contestualmente al
processo di formazione del P/P e comprende:
a) lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità;
b) l’elaborazione del rapporto ambientale;
c) lo svolgimento di consultazioni;
d) la valutazione del rapporto ambientale e degli esiti
delle consultazioni;
e) la decisione alla luce del punto d);
f) l’informazione sulla decisione e sulle sue motivazioni;
g) il monitoraggio e la retroazione
La VAS come processo transcalare
• Lo scenario è il luogo della relazione tra piani alle
diverse scale
• Nello scenario trovano espressione variabili
endogene e variabili esogene e le loro possibili
forbici
• La comparazione di scenari diversi sta alla base
delle decisioni di Piano
Cosa trasmettono al livello successivo
• Nella elaborazione del Piano: assunzione di
parametri espliciti circa la relazione tra variabili di
scenario e scelte di Piano
• Nell’analisi di coerenza transcalare: assunzione
delle stesse variabili e di andamenti coerenti alle
diverse scale
• Nel monitoraggio: monitoraggio delle variabili di
scenario
La mancanza delle strategie per lo sviluppo
sostenibile
Il Dlgs 4/2008 prevedeva:
• L’aggiornamento della strategia nazionale
• L’elaborazione delle strategie regionali
Mancano entrambe, mentre è in corso di
aggiornamento la strategia europea. Nel
contributo italiano 2007 nessun obiettivo
quantificato
La mancanza di obiettivi anche quantitativi priva i
processi di Vas alle diverse scale di riferimenti
Pianificazione e riforma del titolo V della
Costituzione
• Forte indebolimento della gerarchia dei
livelli di governo (e dei piani relativi)
• I nuovi Piani: articolazione delle azioni in
indirizzi, direttive prescrizioni
• Trasmissione debole degli obiettivi
• Monitoraggio di efficienza della
attuazione, ma non di risultato ambientale
Un monitoraggio in andata e in ritorno
• Per ogni piano il monitoraggio della sua
attuazione e dei risultati ambientali che ne
conseguono
• Per ogni piano il monitoraggio dei risultati dovuti
al sistema di indirizzi e prescrizioni
• Per ogni filiera di Piano il monitoraggio delle
variabili di scenario
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