Università degli studi di Perugia
Corso di Impatto Ambientale
Modulo A: Pianificazione Energetica
Ing. Giorgio Baldinelli
a.a. 2011-12
V.A.S.
Valutazione Strategica Ambientale
(Valutazione di Sostenibilità di un Piano)
Introduzione
•La Strategia Europea per lo Sviluppo Sostenibile definisce
l’impegno a fare sì che tutte le politiche settoriali siano improntate
ai principi della sostenibilità per una politica europea nella quale
“crescita economica, coesione sociale e protezione ambientale
devono camminare mano nella mano”.
•Il VI° programma d’azione per l’ambiente impegna a promuovere
l’integrazione ambientale nelle politiche di settore, nei piani e nei
programmi attraverso procedure di valutazione ambientale.
Con la Direttiva 2001/42/CE si richiede che ogni Programma o
Piano che abbia effetti significativi sull’ambiente, e che sia
elaborato e/o adottato da un’autorità a livello nazionale, regionale o
locale per essere approvato mediante una procedura legislativa, dal
parlamento o dal governo, sia accompagnato da una procedura:
V.A.S.
COSA E’ LA VAS
• La Valutazione Ambientale Strategica viene definita, nel Manuale
per la Valutazione Ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei
Programmi dei Fondi strutturali dell'U.E, come:
"Il processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano
ambientale delle azioni proposte-politiche, piani o iniziative
nell'ambito di programmi ai fini di garantire che tali conseguenze
siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin
dalle prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle
considerazioni di ordine economico e sociale".
La finalità della VAS
è la verifica della rispondenza dei Piani di Sviluppo e dei Programmi
Operativi con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile tenendo conto degli
effettivi vincoli ambientali e della diretta incidenza dei piani sulla qualità
dell'ambiente.
Normative
Direttiva 42/CE/2001:
- prevede che nella valutazione ambientale strategica:
• “siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che
l'attuazione del piano o del programma potrebbe avere
sull'ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli
obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma”.
- introduce la VAS come procedura cogente per tutti gli stati membri a
partire dal 2004 (recepimento previsto entro tre anni).
In Italia
VAS: Linee Guida per la Valutazione ambientale strategica (VAS), Fondi
strutturali 2000-2006 (supplemento al mensile del Ministero dell’Ambiente: ambiente
informa n.9 - 1999)
VAS: estensione dei principi della VIA di progetto alle politiche e ai livelli di
pianificazione, fortemente correlata al raggiungimento della sostenibilità e alla
considerazione degli effetti cumulativi.
Ambito e Applicazioni
• La VAS riguarda piani e programmi, sia a livello nazionale
che regionale e locale, del settore:
• agricolo,
• forestale,
• della pesca,
• energetico,
• industriale,
• dei trasporti,
• della gestione dei rifiuti e delle acque,
• delle telecomunicazioni,
• turistico,
• della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli
• e più in generale programmi che definiscono il quadro di
riferimento per l 'autorizzazione dei progetti sottoposti a VIA.
(art 3, comm.2, 42/CE/2001).
Quando si attua
• All’interno del processo decisionale, che si struttura su
sequenze e livelli molteplici,
• la VAS deve essere collocata in modo da accompagnare
l’iter pianificatorio e programmatico e quindi:
“essere effettuata durante la fase preparatoria del piano o del
programma ed anteriormente alla sua adozione o all'avvio
della relativa procedura legislativa" (art.4).
Metodologia
1. Analisi del Piano: valutazione della coerenza e
della pertinenza dei piani e programmi rispetto
agli obiettivi di sostenibilità ambientale,
2. Valutazione degli effetti sull’ambiente: (diretti,
secondari, sinergici, a breve e a lungo
termine), sia qualitativi che quantitativi.
3. Esplicita valutazione tra alternative.
1
Analisi del piano
• in quale misura il Piano stabilisce un quadro di
riferimento per progetti ed altre attività (ubicazione,
natura, dimensioni, condizioni operative, ripartizione
delle risorse);
• in quale misura influenza altri piani o programmi, inclusi
quelli gerarchicamente ordinati;
• pertinenza del piano per l’integrazione delle
considerazioni ambientali, per promuovere lo sviluppo
sostenibile;
• problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;
• la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione
della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente
2
Analisi degli effetti ambientali
• Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli
effetti;
• Carattere cumulativo degli effetti;
• Natura transfrontaliera degli effetti;
• Rischi per la salute umana o per l'ambiente
(incidenti);
• Entità ed estensione nello spazio degli effetti (area
geografica e popolazione potenzialmente
interessate);
• Valore e vulnerabilità dell'area interessata a causa
di speciali caratteristiche naturali o culturali,
superamento livelli di qualità ambientale o valori
limite, utilizzo intensivo del suolo;
• Effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti
a livello nazionale, o internazionale.
Fasi del processo
FASE
IPOTESI
PIANO O PROGRAMMA
Da sottoporre a VAS
Art 3.2
Elaborazione
Rapporto Ambientale
Art. 5
Ex ante
Consultazioni
Autorità e Pubblico
Preparazione (Art.8)
Adozione
Piano o Programma
Informazione
Autorità e Pubblico (Art.9)
In Itinere
Monitoraggio (Art.10)
Contenuto del rapporto ambientale 1
• Descrizione dello stato attuale dell’ambiente e
della sua evoluzione senza attuazione del piano;
• Descrizione degli obiettivi di tutela ambientale e
del modo in cui il piano ne tiene conto;
• Analisi dei possibili effetti ambientali significativi,
• misure previste per impedire, ridurre e
compensare gli eventuali effetti negativi;
• Sintesi delle ragioni della scelta delle alternative
individuate;
• Descrizione di come è stata effettuata la
valutazione. (art.5, Direttiva 21/CE/2001)
Contenuto del rapporto ambientale 2
• Descrizione dello stato attuale dell’ambiente e
della sua evoluzione senza attuazione del piano;
Le linee guida per la VAS forniscono l’elenco delle tematiche
ambientali oggetto di analisi tra le quali:
•Cambiamenti climatici;
•Ozono startosferico;
•Acidificazione;
•Natura e Biodiversità;
•Acque;
•Degrado del suolo;
•Ambiente urbano
•Rischi tecnologici.
Rappresentate da un set di indicatori appositamente scelti in base al
modello DIPSIR
MODELLO DPSIR
Fasi del processo
IPOTESI
PIANO O PROGRAMMA
Da sottoporre a VAS
Art 3.2
Elaborazione
Rapporto Ambientale
Art. 5
Consultazioni
Autorità e Pubblico
Preparazione (Art.8)
Adozione
Piano o Programma
Informazione
Autorità e Pubblico (Art.9)
Monitoraggio (Art.10)
Consultazioni (Una procedura partecipata)
La direttiva prevede che la VAS sia accompagnata da un
processo di consultazione di tutte le parti interessate –
definite in maniera estensiva –
“prima dell'adozione o dell'avvio della procedura legislativa
riguardante il piano o il programma in questione“.
Il rapporto ambientale deve essere sottoposto a consultazione
delle Autorità e del pubblico per individuarne le alternative
progettuali.
Tra le Autorità si distinguono le:
– AA- Autorità Ambientali (consulente tecnico)
• (ARPA- Enti Universitari).
– Autorità governative (Assessorati, Ministeri)
– Organismi regionali e Aziende.
Dimensione trasfrontaliera
• La Direttiva 42/2001 prevede, inoltre, che (art.7):
• “Qualora uno stato membro ritenga che l’attuazione
di un piano o programma in fase di preparazione sul
suo territorio possa avere effetti significativi
sull’ambiente di un altro stato membro, o qualora lo
richieda uno Stato membro che potrebbe essere
interessato in maniera significativa, lo Stato membro
sul cui territorio è in fase di elaborazione il Piano o
Programma trasmette prima della sua adozione o
della relativa procedura legislativa, una copia del
Piano o Programma e del relativo rapporto
ambientale all’altro stato membro”
*Lo Stato membro che riceve il programma è tenuto a
comunicare se desidera avviare delle consultazioni e qualora
venissero avviate prendono visione dei possibili effetti
ambientali e delle possibilità di ridurne o elimenare tali effetti
*Commissione Economica per l’Europa –Riunione straordinaria di Kiev (maggio 2003)
Fasi del processo
IPOTESI
PIANO O PROGRAMMA
Da sottoporre a VAS
Art 3.2
Elaborazione
Rapporto Ambientale
Art. 5
Consultazioni
Autorità e Pubblico
Preparazione (Art.8)
Adozione
Piano o Programma
Informazione
Autorità e Pubblico (Art.9)
Monitoraggio (Art.10)
Monitoraggio
• Gli stati membri controllano gli effetti ambientali
significativi dell’attuazione dei piani e dei programmi
al fine di individuare tempestivamente gli effetti
negativi imprevisti e essere in grado di adottare le
misure correttive che ritengono opportune.
Approcci per la VAS
• VAS ispirata alla VIA;
• VAS ispirata alla valutazione delle politiche;
• VAS integrata (valutazione ambientale e
delle politiche)
VAS tipo VIA
L’attenzione è posta su una valutazione approfondita delle
componenti ambientali e degli effetti (anche quantificati)
determinati
dalle
diverse
opzioni
strategiche,
tecnologiche o localizzative.
Con questo approccio, la procedura di VAS:
• interviene in una fase avanzata del processo decisionale
(minor capacità di indirizzo),
• è applicabile soprattutto a programmi con un certo grado
di definizione,
• •richiede tempo e risorse per una adeguata base di dati.
Obiettivi:
individuare gli impatti ambientali di alternative spaziali
•
•
•
•
•
VAS- tipo valutazioni politiche
In questo approccio gli impatti di una determinata
alternativa sono valutati rispetto a obiettivi e criteri.
L’analisi di base non è rilevante e può non esservi un
processo di partecipazione.
Approccio usato a supporto di decisioni nel campo della
pianificazione territoriale ed economica regionale.
Meno efficace a favorire l’integrazione perché le
valutazioni sono spesso poco informate e condotte
generalmente su una sola opzione.
Può costituire il punto d'avvio per valutazioni più
sostanziali.
Obiettivi:
costruire scenari fondati su criteri sociali, economici e
ambientali
•
•
•
•
VAS tipo integrato
Il processo combina elementi dai due precedenti modelli,
con una valutazione degli impatti – diretti e indiretti –
rispetto sia allo stato dell’ambiente che ad obiettivi.
L’indagine tecnica è meno approfondita.
Il processo comincia nelle prime fasi di sviluppo delle
politiche e indaga varie alternative per ottenere gli
stessi obiettivi.
La partecipazione pubblica è in genere una componente
importante di questo processo. In gran parte
corrisponde al modello delineato dalla direttiva.
Obiettivi:
• Comparare alternative sulla base di analisi multicriteri e
costi-benefici.
•Individuare priorità di azione.
VAS e VIA
le differenze
Le differenze possono essere ricondotte a:
1- livello dell’analisi (piano vs progetto),
progetti hanno un ciclo di vita ben definito e valutabile, un impatto
presi,
dell’economia e del
2. modesto,
obiettivosingolarmente
(sostenibilità
vssull’insieme
compatibilità),
territorio, anche se molto rilevante localmente o per specifici
soggetti.
3. metodologie
(impattiinvece:
probabili e scenari vs
Politiche,
piani e programmi
impattiunidentificabili),
• hanno
ciclo di sviluppo (e quindi conseguenze) meno
definibili, 􀂾possono avere effetti pervasivi e su larga scala,
(maggiore impatto di fallimenti ed errori)
4. approccio (valutazione internalizzata dal
• possono avere impatti diffusi e “collaterali” anche molto
proponente
vsèterzietà
del valutatore
),
distanti
da quello che
il loro obiettivo
􀂾
• in caso di parziale realizzazione delle previsioni possono avere
effetti in direzione opposta a quella prevedibile con la
realizzazione dell’insieme del piano
Sequenzialità di VAS e VIA
• La VAS costituisce la procedura di valutazione che
in una teorica sequenza decisionale si colloca al
livello superiore rispetto al progetto, a cui si applica
la VIA.
• La sequenzialità delle due procedure permette di
affrontare nella sede propria le alternative
sistemiche, consentendo di :
– integrare le considerazioni ambientali nelle opzioni
strategiche e programmatiche,
– delimitare l’ambito delle alternative e delle mitigazioni
oggetto della procedura di Via.
Integrazione tra VAS e VIA
• La VAS non rimpiazza la Via.
• La VAS tratta alternative che non possono
essere trattate a livello di progetto.
• La VAS può essere usata per raffinare la fase
preliminare (scoping) di una valutazione al livello
più basso.
• La VAS considera anche altri tipi di impatto tipici della grande scala - rispetto alla Via.
• La VAS aumenta la trasparenza dell’intero
processo di pianificazione e di valutazione.
In Italia, in attesa della Legge Quadro Nazionale
sull’Ambiente che recepisce anche la Direttiva
2001/42/CE, alcuni enti regionali hanno introdotto la
VAS nelle procedure di adozione di Piani e
Programmi.
Tra gli esempi di applicazione maggiormente
significativi si possono menzionare:
1. PRGR 2005-2011 della Regione Lombardia.
2. Piano Energetico della Regione Emilia Romagna.
3. Piano Infraregionale delle Attività estrattive (Emilia Romagna).
4. Programma Olimpico “Torino2006”.
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