Nella religione ebraica, durante le cerimonie religiose, si usano particolari tipi di vini detti “kasher” . I vini suddetti sono prevalentemente vini rossi dolci, ma potrebbero essere anche bianchi. I vini “kasher” sono utilizzati, in particolare, in queste celebrazioni: - Il “Sabbat” : c’è una benedizione con la bevuta di un bicchiere di vino per gli adulti e uno di succo d’uva per i bambini; - La “Pessah” : si bevono quattro bicchieri di vino; - Matrimonio, circoncisione, funerale: nella prima si bevono due bicchieri di vino, nella seconda uno e nella terza se ne offrono dieci; - Il “Pourim” : in questa festa si deve essere un po’ sbronzi. Per produrre i vini “kasher” si seguono un insieme preciso di regole chiamato “kashrout” o “kachrout”. Le regole principali sono: - Durante i primi tre anni del ceppo della vite, è proibito raccoglierne i grappoli. - Ogni sette anni la vite viene lasciata a riposo e non ne vengono raccolti i grappoli. - Nello stesso terreno dove è stata piantata la vigna è proibito piantare altre specie di piante. - Il vino deve essere elaborato solo da praticanti; infatti per i non-ebrei concerne il divieto di toccare e/o usare i grappoli e le attrezzature per la realizzazione dei vini “kasher”. - L’ 1% della produzione viene gettato a ricordo della decima versata ai sacerdoti del Tempio di Gerusalemme. Non ci sono particolari divieti o prescrizioni sull’assunzione di vino nella religione Cristiana. Ciò che è da notare è invece ciò che dice il “Codice di Diritto Canonico” a riguardo del vino da usare durante la Celebrazione Eucaristica. Secondo il suddetto codice, il vino deve “provenire dalla vite, essere naturale e non corrotto”; per questo motivo viene usato solo vino prodotto da conventi o da privati autorizzati dall’autorità ecclesiastica. Per i musulmani concerne il divieto assoluto dell’assunzione di ogni genere di alcolici; il credo musulmano infatti afferma che gli alcolici sono sostanze “impure” e che l’uomo debba essere sempre sobrio, ma soprattutto nella preghiera. Nell’ Induismo non esistono divieti o prescrizioni per quanto riguarda l’assunzione di vino e alcolici in generale, ma c’è un invito a non abusarne. Per i Buddhisti, invece, concerne il divieto di assumere alcun tipo di alcolici in generale. Presentazione realizzata da - NewBatman92; - Microsoft Office PowerPoint 2007. Il lavoro è stato svolto grazie alle ricerche di PeppiN2O e Carmine dgf. Area di progetto II H I.T.I.S Andria 2007/2008