Gruppo di lavoro per la costruzione di linee e
prassi condivise
Lodi a.s 2014-2015
A cura di Pierpaolo Triani (Università
Cattolica del Sacro Cuore)
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La promozione dello sviluppo personale e
dell’apprendimento di ciascun alunno.
«Inclusiva è la scuola che abbatte le barriere e
rinforza i facilitatori per l’apprendimento e la
partecipazione di tutti, tenendo conto delle
diverse caratteristiche sociali, biologiche o
culturali di ognuno» (H. Demo, in Ianes –
Cramerotti (a cura di), Alunni con BES,
Erickson, 2013).
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I disagi scolastici degli alunni sono un fatto
strutturale
Il sistema scolastico si trova nella necessità di
organizzare una risposta strutturata.
Le scuole stanno già mettendo in atto delle
risposte.
Le azioni che si mettono in atto rischiano di:
- di essere scollegate alla vita della scuola nel
suo insieme e alle ordinarie attività curricolari;
- di essere portate avanti secondo una logica di
delega ad alcuni docenti;
- di sovrapporsi tra loro.
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A livello di scuole
 Permettere alle singole scuole di ordinare e
valutare le proprie pratiche di promozione del
successo formativo;
 Permettere alle scuole di confrontarsi con le
pratiche delle altre scuole in una logica di
continuità orizzontale e verticale
A livello di rete di scuole
 Produrre una raccolta di buone pratiche
 Produrre agili linee di lavoro per la
prevenzione del disagio e della promozione
del successo scolastico
 Produrre degli obiettivi di sviluppo alla luce di
alcuni indicatori condivisi
A.1 Avvio
Condivisione delle finalità, delineazione del
compito
A.2 Raccolta delle pratiche e prima loro
valutazione
B.1 Confronto sulle pratiche
C.1 Costruzione del ‘piccolo vademecum’
C.2 Elaborazione di obiettivi di sviluppo
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L’oggetto generale: l’inclusione scolastica
L’oggetto proprio: il successivo formativo
degli alunni, soprattutto quelli più in
difficoltà.
L’oggetto specifico: è l’analisi delle azioni
messe in atto dalle scuole.
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Indicatori europei (2000) sulla qualità
dell’istruzione scolastica
Indicatori CIPP (ValSiS)
Index
LIVELLO RAGGIUNTO
RIUSCITA E TRANSIZIONE
Matematiche
Lettura
Scienze
TIC
Capacità di imparare con metodo
Educazione civica
Capacità degli studenti di portare a termine gli
studi
Tasso di abbandono
Completamento dell’insegnamento secondario
superiore
Iscrizione insegnamento secondario superiore
Controllo dell’istruzione scolastica
Valutazione e monitoraggio dell’istituzione
scolastica
Partecipazione dei genitori
Risorse e strutture
Formazione degli insegnanti
Percentuale di frequenza degli istituti preprimari
Numero di studenti per computer
Spese consentite in materia di istruzione per
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il Contesto in cui le scuole operano
gli Input ossia le risorse di cui il sistema
educativo e le singole unità scolastiche
dispongono per offrire il proprio servizio
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i Processi attuati, ossia le attività realizzate
dalla scuola
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i Prodotti (i risultati) ottenuti, sia immediati
sia a medio e lungo periodo
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L’Index per l’inclusione è uno strumento che raccoglie
materiali e metodologie che consentono ad alunni,
insegnanti, genitori e dirigenti di valutare l’inclusione nella
propria comunità scolastica e di progettare azioni che la
rendano un ambiente sempre più inclusivo.
Gli indicatori sono organizzati in tre dimensioni:
La cultura inclusiva (i valori e il clima relazionale della
scuola)
Le politiche inclusive (gli aspetti organizzativi e legati
all’accessibilità della scuola)
Le pratiche inclusive (tutto quello che riguarda i processi
di apprendimento e insegnamento e le risorse che per essi
vengono utilizzati)
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Diminuzione del numero dei non promossi
Diminuzione dei ritiri (e degli abbandoni)
Diminuzione delle insufficienze nelle
valutazioni intermedie
Innalzamento dei risultati di apprendimento
nella valutazione didattica
Innalzamento dei risultati di apprendimento
nelle valutazioni di sistema (Invalsi, PISA…)
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Attività specifiche di analisi delle difficoltà di
apprendimento
Colloqui individuali
Attività di sostegno e di rinforzo
Numero di alunni coinvolti
Numero di progetti personalizzati
…
distinguendo aree di intervento, livelli,
processi della promozione e prevenzione
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- Il singolo
- La classe
- Il sistema
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Primo (generale)
Secondo (specifico)
Terzo (specialistico)
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Il primo livello ha come oggetto la cura della
qualità dell’azione didattica e della vita della
classe.
Esso chiama in causa tutti gli ordini di scuola e si
esplica attraverso l’attenzione alle forme
d’intervento della didattica ordinaria, in
particolar modo:
Alle strategie messe in atto dal docente per
motivare gli studenti e per promuovere i loro
apprendimenti;
Alla costruzione e alla gestione della classe
Alle modalità di comunicazione e relazione con i
singoli alunni.
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Il secondo livello di intervento quelle specifiche
difficoltà che impediscono a singoli alunni di
portare avanti positivamente il rapporto con i
diversi compiti educativi che la scuola pone. Si
tratta di difficoltà circoscritte ad alcuni di questi
compiti.
Tale livello si esplica attraverso:
Momenti di supporto individuale sia in ordine
agli apprendimenti, sia in ordine alla
motivazione;
Personalizzazione degli obiettivi, dei compiti,
delle attività;
Esperienze didattiche altamente laboratoriali
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Questo livello riguarda gli interventi di alta
personalizzazione nei confronti degli studenti
che hanno acquisito, nel tempo, un alto tasso
di rifiuto e intolleranza nei confronti della vita
scolastica, oppure un alto tasso di
demotivazione. Questi vissuti hanno
generalmente come conseguenza una forte
indifferenza verso le richieste della scuola,
una chiusura nel proprio mondo, un
chiamarsi, di fatto, ‘fuori, anche attraverso
assenze prolungate.
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Nel terzo livello gli interventi si declinano
attraverso:
la strutturazione di un percorso specifico e
l’eventuale inserimento in un piccolo gruppo
l’accompagnamento, per alcune attività, di un
educatore;
l’attivazione di un rapporto con il mondo del
lavoro
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A) Fare l’elenco delle pratiche
B) Risistemarle in rapporto ai diversi tipi di
difficoltà
C) Risistemarle in rapporto alle aree di
intervento e ai livelli
D) Scegliere alcune pratiche
E) Descriverne le caratteristiche e fare una
prima valutazione
Studenti
problemi
successo
scolastico
Studenti
lenti
scarsi
Studenti
sindrome
fallimento
con Studenti
di
problemi
ostilità
con Studenti
con Studenti
con
di
problemi
di
problemi
di
adattamento al
relazioni sociali
ruolo studente
e Studenti
ostili- Studenti iperattivi
aggressivi
con Studenti
passivo- Studenti facili
di
aggressivi
distrarsi
Studenti
troppo Studenti ribelli
perfezionisti
provocatori
Studenti demotivati
(underachiever)
e Studenti immaturi
Studenti rifiutati dai
compagni
a Studenti timidi
introversi
e
Primo livello (generale)
Area: singolo
Area: classe
Area: organizzazione –
istituzione
Secondo livello
(specifico)
Terzo livello
(Specialistico)
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Su quali aspetti intende intervenire la pratica?
Vi è una osservazione previa dei bisogni e
delle risorse?
Da chi è progettata la pratica?
Quanto tempo richiede?
Quali spazi richiede?
Quanti destinatari coinvolge?
Come è valutata la pratica?
Come viene condivisa tra gli insegnanti?
Punti di forza
(strenghts)
Punti di debolezza
(weaknesses)
Opportunità
(opportunities)
Rischi (threats)
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