Il futuro si costruisce adesso Ancona – 19 luglio 2013 Fondazione Giacomo Brodolini – Istituto per la Ricerca Sociale Il contesto paese Il contesto regionale Simulazioni di ripartizione delle risorse Considerazioni conclusive Le Raccomandazioni della Commissione individuano le sfide più urgenti per l'Italia … basso livello di occupazione, in particolare giovanile e femminile, divario tra le competenze acquisite e quelle richieste dal mercato, il lavoro sommerso, debole capacità amministrativa: scarso utilizzo di servizi e-government, inefficienza sistema giudiziario civile, … … ed indicano le corrispondenti priorità di investimento combattere la disoccupazione giovanile, integrare i più vulnerabili (donne, lavoratori anziani, immigrati e persone a rischio d'esclusione sociale e povertà) nel mercato del lavoro, migliorare la qualità dell'istruzione e della formazione, ammodernare e rafforzare le istituzioni del mercato del lavoro, combattere il lavoro sommerso, ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, promuovere l'e-government e l’e-public procurement, garantire l'efficienza del sistema giudiziario Mercato del lavoro Nonostante il tasso di occupazione abbia sostanzialmente tenuto nelle Marche, si notano: • forti differenziali di genere ancora al 2012 • forte aumento del tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile Istruzione I tassi di abbandono scolastico per le Marche al 2012 sono molto vicini al target per l’Italia al 2020 (Strategia EU2020) Inclusione sociale Il rischio di povertà nelle Marche è più basso di quello medio italiano ed EU27 i bisogni principali regione Marche sono sul mercato del lavoro Step 1 (impegnato attuale riconvertito): riconversione dell’impegnato al 30/4/2013 (al netto di Assistenza Tecnica e di Anticrisi Passiva) su obiettivi tematici e priorità di investimento della programmazione 2014-2020; Step 2 (scenario conservativo): minimizza lo scostamento dallo storico rispettando i vincoli dei nuovi regolamenti: Ob. Tematico 9. “inclusione sociale” almeno 15% delle risorse (soglia più bassa rispetto al 20% nell’ipotesi di “PON Inclusione Sociale”) 4 Priorità d’Investimento più grandi concentrano almeno l’80% delle risorse Step 3 (ipotesi ragionata): mette insieme vincoli e bisogni scenari impegnato scenario differenza tra differenza ipotesi attuale conservativo conservativo tra ipotesi ragionata riconvertito (soddisfa vincoli) e storico e storico OBIETTIVI TEMATICI 8. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale 72.8% 66.5% 75.9% -6.3% 3.1% 9. Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà 6.2% 15.0% 16.3% 8.8% 10.1% 10. Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente 20.8% 18.4% 5.7% -2.4% -15.1% 11. capacità istituzionale e amministrazione pubblica efficace 0.2% 0.1% 2.1% -0.1% 1.9% 0.0% 0.0% PRIORITA' D'INVESTIMENTO 8.1 accesso all'occupazione per chi cerca impiego 36.3% 37.3% 36.5% 1.0% 0.2% 8.2integrazione nl mercato lavoro dei giovani NEET 0.0% 0.0% 15.6% 0.0% 15.6% 8.3 attività autonoma, imprenditorialità e creazione impresa 5.9% 3.9% 2.1% -2.0% -3.8% 8.4 uguaglianza uomo donna conciliazione vita lavoro 6.2% 4.0% 4.9% -2.2% -1.3% 8.5 Adattamento lavoratori imprese imprenditori ai cambiamento 10.1% 6.6% 4.2% -3.5% -5.9% 8.7 modernizzazione rafforzamento istituzioni mercato del lavoro 14.3% 14.7% 12.6% 0.4% -1.7% 6.1% 14.9% 15.3% 8.8% 9.2% 12.7% 13.1% 2.6% 0.4% -10.1% 73.4% 80.0% 80.0% 9.1 inclusione attiva 10.3 aumentare formazione permenente, aggiornare le competenze Concentrazione (le 4 PI più grandi >= 80%) Il vincolo di destinare almeno il 15% delle risorse sull’Ob. Tematico 9. “inclusione sociale”, implica che almeno una delle corrispondenti priorità di investimento deve fare parte delle 4 su cui concentrare l’80% delle risorse. All’interno dell’Ob. Tematico 9. “inclusione sociale”, si è concentrato il 14.7% delle risorse sulla Priorità di Investimento 9.1 “inclusione attiva” perché permette di rivolgersi a un’amplia platea di destinatari svantaggiati, da selezionare in base alla situazione economica misurata con (ISEE). Il contesto induce a privilegiare l’Ob. Tematico 8. “mercato del lavoro” in ragione delle forti criticità emerse (come l’aumento del 102% del tasso di disoccupazione dal 2006). All’interno dell’Ob. Tematico sarebbero da privilegiare: 8. “mercato del lavoro”, la Priorità di Investimento 8.1 “accesso all’occupazione”: per il perdurare della crisi proseguire gli interventi di sperimentata efficacia (orientamento al lavoro, borse lavoro, apprendistato, tirocini, micro-credito, incentivi alle assunzioni), di cui sarebbe opportuno destinare almeno la metà ad under 35 e donne; la Priorità di Investimento 8.2 “integrazione nel mercato del lavoro dei NEET”: per l’aumento del 147% della disoccupazione giovanile dal 2006 ad oggi ed il lancio della Youth Employment Initiative con l'istituzione di regimi di “garanzia per i giovani”. L’alta quota di risorse (15%) destinata ai sui NEET si giustifica con l’alto costo degli interventi per questo target (per es., l’apprendistato di primo livello) ; inoltre la platea di destinatari verrà ampliata fino ai 29enni; la Priorità di Investimento 8.7 “istituzioni del mercato del lavoro”: per garantire il mantenimento dei servizi al lavoro visto l’aumento del 71% delle dichiarazioni di immediata disponibilità dal 2007. Una volta selezionate le 4 priorità di investimento su cui concentrare (almeno) l’80% delle risorse, le altre 14 priorità avranno una frazione ridotta del budget (media massima dell’1.4%). Tutte le priorità di investimento non selezionate per “fare concentrazione” si vedrebbero diminuire l’allocazione di risorse, fatta eccezione per: la Priorità di Investimento 8.4 “uguaglianza uomo donna”: le risorse sono diminuite solo leggermente alla luce delle persistenti disuguaglianze di genere nel mdl; la Priorità di Investimento 11.1 “miglioramento efficacia amministrativa”: la quota di risorse è preservata per garantire la prosecuzione di progetti di capacity building sull’e-government a supporto di imprese e cittadini. Nell’ipotesi ragionata verrebbero ridimensionate: la Priorità di Investimento 8.5 “adattamento di lavoratori e imprese al cambiamento”, in linea con l’indicazione del Position Paper di rafforzare l’uso dei Fondi Interprofessionali. Inoltre, parte degli interventi in corso sull’adattabilità potranno essere ricompresi all’interno della Priorità di Investimento 8.1 “accesso all’occupazione” (per esempio, le azioni formative per i lavoratori in mobilità); l’Ob. Tematico 10. “istruzione”, ed in particolare la Priorità di Investimento 10.3 “formazione permanente”, in linea con l’ipotesi di istituzione di un PON nazionale appositamente dedicato; la Priorità di Investimento 8.3 “attività autonoma, imprenditorialità e creazione di impresa”, ma le risorse destinate al Prestito d’Onore (pari a circa un terzo del totale) verrebbero preservate. La riduzione riguarderebbe soprattutto le risorse a fondo perduto per la Creazione di Impresa (pari a circa due terzi del totale), ma la parte destinata ai soggetti svantaggiati potrebbe essere rafforzata all’interno dell’aumento di risorse per la Priorità di Investimento 8.3 “Inclusione. sociale” .