Statistica per la valutazione dei servizi turistici Barbara Baldazzi – A.A. 2011-2012 [email protected] Orari Lunedì ore 13-15 aula P22 Martedì ore 10-12 aula P22 Orario ricevimento: Lunedì ore 12-13 Studio 26, Edificio B, Primo Piano (presso la stanza della Prof.ssa D.F. Iezzi) Definiamo la valutazione La valutazione è una produzione di giudizio messa in atto da un’organizzazione per prendere una decisione in merito ad un programma o un servizio La valutazione è una attività che si concretizza nell’elaborazione dei giudizi sui risultati di un progetto, di un programma, di una politica o sul funzionamento di una istituzione; o meglio, è la formulazione di un giudizio che tenga conto che l’azione intrapresa abbia ottenuto gli effetti desiderati, analizzando contemporaneamente i probabili effetti collaterali che non erano stati presi in considerazione all’inizio dell’azione, e sviluppando una riprogettazione o riprogrammazione produttiva per apportare eventuali miglioramenti in seguito. Problemi, interessi e obiettivi PROBLEMI, INTERESSI e OBIETTIVI MEZZI (input) ATTIVITA’ (throughpouts) EFFETTI IMMEDIATI (outputs) RISULTATI INTERMEDI (results) EFFETTI A LUNGO TERMINE (outcomes) I tre momenti della valutazione la valutazione ex-ante (prima): per decidere se vale la pena di avviare un nuovo progetto è un metodo per l’aiuto alla decisione, cioè viene utilizzata e richiesta quando si debba analizzare la fattibilità di un progetto, o di un programma. I progetti vengono classificati secondo la rilevanza, la coerenza, la prevista efficacia ed efficienza. I tre momenti della valutazione la valutazione in-itinere (durante): per correggere eventuali errori di percorso – è un aiuto alla correzione, ossia essendo eseguita in corso d’opera, può aiutare a reindirizzare le scelte del programma. Metodologicamente si operano controlli sul lavoro svolto e sugli obiettivi raggiunti, si operano confronti tra dove si è arrivati e dove si doveva essere e, quindi, lì dove ci sono, si individuano gli scostamenti, ad esempio, tra costi previsti e costi avuti, tra tempo utilizzato e tempo rimasto e così via. I tre momenti della valutazione la valutazione ex-post (a conclusione): per monitorare i risultati raggiunti - è un metodo di aiuto al reindirizzo delle politiche, ossia una volta finito il progetto o il programma si va a valutare in termini di efficacia ed efficienza se l’intervento ha avuto gli effetti desiderati. Si analizza che i risultati siano coerenti con gli obiettivi, se esistono delle conseguenze inattese, si analizza l’intero andamento del progetto e gli errori che ci sono stati, i reindirizzamenti resi necessari dopo la valutazione in-itinere; in definitiva si esamina tutto il percorso fatto e si avvia una nuova programmazione e un vero “reindirizzamento” delle strategie di intervento. I tempi Cosa si valuta Criterio di valutazione Azione Ex ante Il progetto Adeguatezza rispetto; - agli obiettivi - alle normative - agli standard Attivazione Accreditamento In itinere Il processo Efficienza rispetto: - agli step temporali - alla produttività dei sottoprocessi - alla produttività degli attori Riprogrammazione dei processi Ex post Il risultato Efficacia : - interna - esterna Valutazione dei risultati Criteri di valutazione Produttività è la capacità di una organizzazione o di un sistema di trasformare risorse in prodotti o servizi Efficacia è la capacità di raggiungere gli obiettivi e di soddisfare le attese è il rapporto tra obiettivi ed effetti. Una buona valutazione deve riscontrare che gli obiettivi proposti siano stati poi raggiunti. Criteri di valutazione Efficienza è definita dalla ottimizzazione delle relazioni tra le risorse impiegate, ovvero il grado di aderenza di un processo di produzione ad uno “standard” di ottimalità è il rapporto tra i mezzi utilizzati e i risultati ottenuti. Una valutazione deve prevedere il migliore rapporto tra inputs e results. Conseguenze inattese o attese possono derivare dagli effetti a lungo termine (o impatti “esterni” agli effetti del programma, del progetto o della politica), e comunque un buon processo di valutazione deve tenerne conto. Tipologie di efficienza Efficienza tecnica è la capacità di una unità produttiva di raggiungere il massimo livello di output tecnicamente conseguibile data la quantità di input disponibili, il complesso di fattori ambientali rilevati ed un determinato standard qualitativo del prodotto Efficienza gestionale è la capacità di utilizzare quella combinazione di input che, dati il sistema dei prezzi relativi, minimizzi il costo totale nella produzione di determinati livelli qualitativi e quantitativi di output. L’efficacia Fonte di verifica Interna -Realizzazioni -Risultati - Impatti specifici Esterna Tipologia Indicatori Gestori del sistema di erogazione del servizio (es. i albergatori) Autoreferenziale (es. indici di utilizzazione lorda e netta) Utenti del sistema (es. i turisti) Customer satisfaction - Al termine di ogni segmento del processo - Alla fine del processo (es. valutazione del servizio alberghiero) Terze parti Gestori di servizi (es. personale alberghiero e delle ditte che lavorano con l’albergo) (es. tassi di turn over del personale) Amministratori locali Adeguatezza del servizio e effetto sul mercato esterno (es. utilizzo dei parcheggi) Gestori di altri tipi di servizi (culturali, sportivi, ricreativi, ecc) (es. biglietti venduti al museo, cinema, teatro) Idem Una classificazione di approcci per la valutazione Valutazione basata sugli obiettivi Si basa sull’ipotesi di un cambiamento provocato da una causa su cui si agisce: la valutazione tende ad indagare se quel cambiamento si è verificato nel modo previsto Valutazione basata sui criteri di qualità Si basa sul criterio che esista un concetto di cosa sia un buon programma o un buon servizio rispetto: agli effetti ai processi al target Valutazione basata sul riconoscimento del successo Si considerano il contesto, gli attori, gli attuatori nella consapevolezza che ogni programma agisce in modo diverso a seconda dei luoghi in cui viene attuato La valutazione basata sul concetto di qualità Tipologia di valutazione Criteri di valutazione Qualità valutata dal cliente Qualità percepita aspettative Qualità professionale Qualità tecnica obiettivi Qualità della gestione Qualità organizzativa risorse UNI 11098 la UNI 11098, che non ha fini di certificazione ma indica linee operative coerenti con le ISO, affronta la costruzione di indicatori di prestazione riferiti alla qualità percepita dal cliente. Fornisce le linee guida per rilevare la soddisfazione dei clienti, per la misurazione e la gestione dei relativi indicatori e per il processo di audit ad essi relativo. Le indagini sulla soddisfazione hanno lo scopo di fornire tutti gli elementi necessari per formulare una diagnosi precisa dei fattori che creano insoddisfazione, soddisfazione e delizia e che, di conseguenza, influenzano i comportamenti. Per mantenere monitorata la soddisfazione della clientela vengono utilizzati gli indicatori che permettono il confronto tra il livello di qualità atteso e quello realmente percepito misurando lo scarto tra i due valori. Il percorso della UNI 11098 utilizzo di chiare definizioni operative relative a “clienti”, “soddisfazione, insoddisfazione e delizia”; all’intensità relativa a insoddisfazione e delizia e alle modalità di determinazione dell’importanza dei singoli fattori; individuazione degli specifici fattori della soddisfazione, le variabili da osservare su cui rilevare la Customer Satisfaction; rilevazione della soddisfazione per ciascun fattore/variabile osservato robustezza statistica degli indicatori della qualità percepita, costruiti a partire dalle variabili osservate, in modo che siano utilizzabili per confronti temporali, o con gli standard di mercato e le best practices. gestione di universi di piccola dimensione e campioni di bassa numerosità, che sono molto diffusi (a livello di punti vendita, agenzia, concessionarie, ecc.) modelli concettuali e di costruzione degli Indicatori trasparenti e semplici per essere utilizzabili facilmente da tutte le parti interessate