Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa 7. Il Codice Etico -------------------------------------------- Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Il Codice Etico • è un documento redatto volontariamente dall’impresa; • viene esteso dal top management, da un gruppo di lavoro o da un comitato etico appositamente costituito; • consegue legittimazione solo attraverso l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione: • in tal modo impegna l’alta direzione e tutti i dipendenti; • una volta approvato, deve essere diramato a tutte le direzioni dell’azienda, al fine di: • 1) favorirne la conoscenza e l’attuazione da parte del personale nelle attività lavorative quotidiane; • 2) costituire un solido punto di riferimento nelle riunioni periodiche di miglioramento continuo; • 3) coinvolgere nella sua implementazione la leadership e gli operatori a tutti i livelli. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Il Codice Etico • esprime il contratto sociale ideale dell’impresa; • contiene principi e nome volti ad orientare il comportamento dell’impresa e dei suoi operatori; • svolge l’importantissima funzione di tradurre i principi e i valori etici posti a fondamento della cultura organizzativa in norme operative e criteri di condotta, in modo da bilanciare le aspettative e gli interessi dei diversi pubblici di riferimento (Sacconi, 2000). • è uno strumento di governo delle relazioni, che estende le regole della corporate governance a tutti gli stakeholder e nel quale l’impresa definisce l’insieme dei doveri fiduciari che si impegna, anche sotto un profilo formale, a rispettare nei loro confronti (Invernizzi, 2006). ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Il Codice Etico Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • • • • • • (Kenneth Arrow , 1973) Ha il fine di migliorare: a) l’affidabilità b) la reputazione c) la fiducia svolge altresì una funzione di legittimazione morale, dato che: elenca i diritti, i doveri e le responsabilità che l’impresa riconosce di avere nei confronti dei suoi stakeholder e si impegna pubblicamente a rispettare; • offre in cambio a questi ultimi l’opportunità di verificare se le proprie aspettative vengono equamente soddisfatte; • si propone loro altresì come incentivo a prendere una parte attiva nello sviluppo e nel miglioramento dell’impresa. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Codice etico e bilancio sociale • Il Codice Etico è l’altra faccia del Bilancio Sociale; • dalla missione aziendale hanno origine due diversi ordini di attività: • a) uno più generale, rivolto al controllo delle politiche d’impresa e alla corporate governance (il Bilancio Sociale); • c) l’altro ai comportamenti individuali (il Codice Etico); • può definirsi come la “Carta Costituzionale” dell’impresa, una carta dei diritti e doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all’organizzazione. • È il principale strumento di implementazione dell’etica all’interno dell’azienda. • ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Le funzioni del codice etico Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • E’ un mezzo efficace a disposizione del management per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell’azienda; • introduce una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche e sociali dei propri dirigenti, quadri, dipendenti e spesso anche fornitori verso i diversi gruppi di stakeholder; • garantisce la gestione equa ed efficace delle transazioni e delle relazioni umane; • sostiene la reputazione dell’impresa, in modo da creare fiducia verso l’esterno. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller I Codici etici negli USA Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • Negli USA la redazione dei Codici Etici ha avuto una diffusione straordinaria; • circa l’85% delle imprese del Paese con più di 500 dipendenti ha adottato tale strumento. • L’impulso è stato dato a partire dal 1991 quando il Governo degli Stati Uniti ha emanato delle norme specifiche (Federal Sentencing Commission Guidelines for Organizations) in materia di azioni criminali da parte delle imprese. • L’aver realizzato un Codice Etico consente di provare la buona fede dell’azienda, nei casi di contestazione, ottenendo una riduzione delle sanzioni. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa I Codici etici in Italia • In Italia i Codici Etici hanno ancora una diffusione limitata. • Alcuni esempi ci vengono forniti: • dal Codice di Comit, Coop Adriatica (grande distribuzione), ENI, FIAT, Glaxo Welcome (farmaceutica), RAI e il Gruppo Mediaset, che hanno Codici Etici approvati dai Consigli di Amministrazione • I principi e le disposizioni dei Codici Etici delle aziende italiane: • dettano obblighi generali di correttezza e lealtà; • qualificano l’adempimento delle prestazioni lavorative e il comportamento nell’ambiente di lavoro; • vincolano gli amministratori, le persone legate da rapporto di lavoro subordinato, e tutti coloro che operano in nome e per conto delle aziende, anche in forza di rapporti temporanei. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La struttura del Codice etico • La struttura del Codice Etico può variare da impresa ad impresa, ma generalmente viene sviluppato su quattro livelli: 1) I principi etici generali che raccolgono la missione aziendale ed il modo più corretto di realizzarla; • • • • 2) Le norme etiche per le relazioni dell’impresa con i vari stakeholder: consumatori, fornitori, dipendenti, comunità locale, ecc. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La struttura del Codice etico • 3) Gli standard etici di comportamento : - Principio di legittimità morale - Equità ed eguaglianza - Tutela della persona - Diligenza - Trasparenza - Onestà - Riservatezza - Imparzialita' - Tutela ambientale - Protezione della salute • 4) Le sanzioni interne per la violazione delle norme del Codice Etico e dei principi etici. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La metodologia di realizzazione • Prevede in linea di massima le seguenti fasi: 1) analisi della struttura aziendale per l’individuazione della mission e dei gruppi di stakeholder di riferimento. 2) discussione interna per l’individuazione dei principi etici generali da perseguire, le norme etiche per la relazioni dell’impresa con i vari stakeholder, gli standard etici di comportamento. 3) consultazione degli stakeholder per la condivisione dei principi etici generali e particolari per ogni gruppo. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La metodologia di realizzazione • 4) adeguamento dell’organizzazione aziendale, delle procedure, delle politiche imprenditoriali con riferimento ai principi etici del Codice. • In particolare rivestono una notevole importanza: • a) l’attività di formazione etica finalizzata a mettere a conoscenza tutti i soggetti dell’impresa dell’esistenza del Codice e di assimilarne i contenuti; • B) l’internal ethical auditing, vale a dire le procedure di controllo interno sull’effettiva implementazione del Codice. • Il dialogo e la partecipazione sono indispensabili per far condividere a tutto il personale i valori presenti nel Codice Etico. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La formazione etica • ha a che vedere con una concezione dell’organizzazione che pone al centro le risorse umane intese come persone, che con il loro impegno, la loro esperienza e la loro conoscenza rappresentano la vera ricchezza dell’impresa; • la capacità di innovare, sviluppare nuovi servizi e raggiungere una qualità sempre maggiore dipende non più solo dagli investimenti materiali, finanziari e tecnologici, ma sempre più dalla qualità e dalla pertinenza degli investimenti immateriali, e cioè nelle persone, nel sistema di relazioni e nella cultura organizzativa. • In una tale ottica, una primaria importanza è assunta dalla formazione, in quanto il concetto chiave dell’investimento immateriale è l’apprendimento (Crozier, 1990). ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La formazione etica (Dizionario di Business Ethics, 1997) • consiste nel “fornire istruzioni sulle abilità cognitive e operative che sono necessarie per formulare un giudizio morale su pratiche e comportamenti del mondo degli affari”. • È diretta a sviluppare e adeguare nel tempo le capacità delle persone di riconoscere, analizzare e risolvere i dilemmi etici che si presentano sia a livello organizzativo, sia a livello gestionale. • Si realizza con workshop, convegni, convention e seminari su visione etica dell’impresa e valori e principi del codice etico; • Quella rivolta ai manager, li prepara ad applicare i principi etici nelle decisioni strategiche; • Quella rivolta al personale è diretta a individuare e gestire le fonti dei dilemmi etici che possono scaturire da rapporti critici con gli stakeholder. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Internal ethical auditing • si tratta di controlli interni basati su procedure di audit interno del comportamento etico; • hanno lo scopo di verificare: • l’orientamento dell’impresa alla CSR ; • assicurare la conformità del suo operato, delle sue politiche e delle sue strategie attraverso l’ispezione, il monitoraggio e il controllo; • il responsabile di questo controllo è l’internal ethical auditor, figura indipendente che svolge un’attività di controllo finalizzata a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’impresa nel complesso delle sue attività di CSR. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa L’internal ethical auditor • La sua funzione comprende i seguenti ambiti: • 1) analisi dei rischi etici in cui l’organizzazione potrebbe incorrere; • 2) rilevazione delle performance etiche dell’impresa, che ha luogo tramite la verifica dell’integrità dei comportamenti etici dell’organizzazione; • 3) controllo dei sistemi messi in atto per assicurare la corretta implementazione di politiche, piani, procedure e regolamenti posti in essere sulla base del codice etico; • 4) stesura del rapporto annuale di ethical auditing; • 5) attività preparatorie all’intervento del certificatore esterno, qualora siano previste delle certificazioni etiche. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Altre modalità di attuazione dei controlli interni • A)il sistema di segnalazioni, talora attraverso una linea telefonica dedicata, che offre la possibilità a qualunque dipendente di “rivolgere quesiti”, nonché di riferire ai responsabili della CSR qualunque comportamento potenzialmente non conforme al codice etico o ai valori etici dell’organizzazione; • B) il sistema di incentivi e di sanzioni, che ha luogo attraverso l’inserimento nel sistema di valutazione delle performance dei dipendenti dell’organizzazione di voci relative alla conformità dei comportamenti individuali ai valori e ai principi del codice etico ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller