Relazioni istituzionali e
Gestione della responsabilità
sociale d’impresa
L’osservazione ambientale
• E’ una tecnica dell’insieme non standard, che trae i propri
strumenti operativi dalla ricerca etnografica;
• Si può utilizzare in una ricerca sociale:
• A) per ricostruire la cultura di un certo ambiente sociale od
organizzazione, con particolare riferimento ai suoi livelli (
artefatti, valori e assunti impliciti);
• B) per comprendere le strutture sociali alla base della vita di un
determinato gruppo o comunità.
• il primo obiettivo dell’osservazione ambientale è scoprire
conoscenze tacite, tra cui gli assunti impliciti di una cultura e in
genere quelle convenzioni non dette e non scritte che guidano i
rituali e i comportamenti quotidiani nell’organizzazione;
• si devono ascoltare i discorsi e le conversazioni, de-costruire le
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scene osservate per scoprire strutture sociali.
Stefano Scarcella Prandstraller
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Cosa osservare
• Nella vita di una organizzazione sono senz’altro da osservare con
particolare attenzione:
• 1) modelli e pratiche di tipo organizzativo (prassi operative,
processi decisionali, modalità di interazione, dinamiche di
gruppo, forme di controllo sociale, gerarchie formali e informali);
• 2) rituali, cerimonie, riunioni, incontri formali e informali,
discorsi e modalità di comunicazione e interazione micro-sociale;
• 3) altri comportamenti sociali, come organizzazione del tempo,
pause, spazi e momenti di socializzazione e di svago;
• 4) linguaggi, termini ed espressioni ricorrenti;
• 5) sintomi e indizi di stress lavorativo;
• 6) modalità di qualificazione di azioni e attività e attribuzione di
senso e significato alle stesse nella realtà quotidiana.
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Stefano•
Scarcella Prandstraller
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Osservazione di persone e azioni
• Si dovranno cogliere e, se possibile, annotare i gesti e le parole
che accompagnano le azioni, poiché non sono mai separati
dalle pratiche sociali, che sono i veri e propri casi della
osservazione ambientale, da descrivere con annotate a fianco
le variabili che li caratterizzano;
• la maggior parte delle azioni sociali sono precedute,
accompagnate o seguite da commenti con cui gli attori cercano
di dare loro senso e significato;
• le azioni osservate sono correttamente identificate come
pratiche sociali solo quando ne emerge il carattere ricorrente;
• è allora che se ne può tentare la decodifica a partire dai
commenti, poiché se da un lato i commenti aiutano a spiegare
l’azione, l’azione aiuta a spiegare i commenti.
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Stefano Scarcella Prandstraller
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Osservazione di ambienti e oggetti
• ergonomia: lay out di uffici e locali; arredi e suppellettili;
• prossemica: utilizzazione dello spazio sociale lavorativo,
distribuzione delle persone nelle stanze, ecc.
• apparecchiature informatiche e altre tecnologie in uso;
• i documenti, ufficiali (circolari, ordini di servizio), house organ,
newsletters, brochures, e le pubblicazioni consultate;
• official graffiti = scritte e avvisi che danno istruzioni o
prescrivono modalità di comportamento ai dipendenti;
• simboli e artefatti visibili della cultura organizzativa (scritte,
targhe, coppe, trofei, statue, fotografie, emblemi, quadri, ecc.);
• simboli dello status delle persone (abbigliamenti, arredi, ecc.);
• tracce (disegni, annunci, volantini, bacheche, scritte, graffiti
“non ufficiali”, ecc.).
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Stefano Scarcella Prandstraller
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Le regole per le note osservative
1) Identificazione dei linguaggi: fare attenzione a chi sono i
parlanti e riportare ciascuno scambio verbale, trascrivendo
“chi ha detto che cosa”, senza mescolare le loro parole con i
commenti, le osservazioni e i tentativi di sintesi e descrizione;
2) Verbatim: trascrivere fedelmente le parole usate dalle
persone per descrivere, commentare, classificare, giustificare
un determinato evento; solo in questo modo la nota potrà
essere utile per ricostruire i significati attribuiti alle azioni;
3) Descrizione di azioni-base: lo stile narrativo della nota deve
essere quello di una thin description, (descrizione fattuale
naturalistica ed elementare), per poi passare solo dopo, nelle
note teoriche, alla thick description, e cioè a una descrizione
teoricamente e concettualmente orientata.
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Stefano Scarcella Prandstraller
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I 4 tipi di note etnografiche
1) note osservative= descrizioni thin e dettagliate di eventi e
azioni viste e ascoltate, nella loro essenzialità fattuale,
secondo le tre regole della Identificazione dei linguaggi, del
Verbatim e della Descrizione di azioni base;
2) note metodologiche = affermazioni che riflettono su una
specifica attività di ricerca (“operational act”) terminata o
programmata, al fine di migliorare la resa di attività
analoghe in futuro, tenendo conto delle esperienze
maturate e delle riflessioni avanzate.
Sono un’istruzione per l’osservatore, un pro memoria, una
critica alla sua tattica, una nota sull’operato del ricercatore
e sul processo metodologico (Shatzman e Strauss , 1973)
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Stefano Scarcella Prandstraller
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I 4 tipi di note etnografiche
3) note teoriche = tentativi di sviluppare il significato teorico più
generale di una o più note osservative, con delle thick
description, teoricamente orientate degli eventi; con esse il
ricercatore sviluppa nuovi concetti, li collega con concetti
consolidati, mette in relazione eventi osservati diversi tra loro
(Shatzman e Strauss , 1973).
4) note emotive = riportano i processi di apprendimento
dell’osservatore in base a emozioni ed empatia; le emozioni
sono una risorsa essenziale per la comprensione o una delle
cause della mancata comprensione (Gobo, 1999)
Si propongono di catturare i sentimenti, le sensazioni e le
reazioni del ricercatore alle caratteristiche specifiche
dell’evento osservato (Corsaro, 1988)
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Stefano Scarcella Prandstraller
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Considerazioni conclusive
• L’osservazione ambientale è una strategia di indagine che consente
di avere una visione del contesto più affidabile e svelare meccanismi
che altrimenti rimarrebbero sconosciuti;
• per le prime due settimane di ricerca, gli osservatori beneficiano al
massimo dell’atteggiamento cognitivo proprio dell’estraneo;
• il primo giorno si tende a vedere più di quanto non si riuscirà mai a
vedere in seguito e si vedono cose che non si noteranno più avanti;
• la sensibilità, massima all’inizio, declina già nei giorni successivi, dato
che l’ambiente comincia a sembrare più familiare (Goffmann, 1989);
• L’osservazione ambientale richiede sessioni di lavoro per sistemare
ed organizzare le note etnografiche, che vanno ispezionate e man
mano arricchite con riflessioni e nuovi dettagli.
• La classificazione delle note permette di tenere sempre in ordine il
materiale raccolto in ciascuna sessione sul campo.
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Stefano Scarcella Prandstraller
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Esercitazione 1
• Ricerca: le imprese di proprietà e/o gestite da
cittadini extracomunitari sul territorio del Comune di
Roma – il compendio di Piazza Vittorio Emanuele –
Via Principe Amedeo
• Task: effettuare almeno una osservazione
etnografica completa nei locali di una impresa di
proprietà o gestita da extracomunitari di qualunque
continente/nazionalità: cinese, indiana, pakistana,
araba, nord africana, ecc…
• Scrivere e mettere in ordine le note etnografiche
• Identificare linguaggi, azioni base, rituali, ecc…
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Stefano Scarcella Prandstraller
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La ricerca etnografica - di S Scarcella Prandstraller