Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa 8. Il Cause Related Marketing e gli altri strumenti di comunicazione della CSR -------------------------------------------- Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa La comunicazione della CSR • La comunicazione delle politiche e delle attività di CSR dell’organizzazione rientra tra le attività specialistiche della funzione delle relazioni istituzionali; • il professionista che svolge questa attività deve conoscere in modo analitico gli strumenti della CSR impiegati dall’organizzazione cliente, a cominciare dal codice etico e dagli strumenti di rendicontazione sociale; • ci sono inoltre degli altri strumenti che hanno lo scopo specifico di comunicare il disegno etico dell’impresa: • 1) il marketing sociale; • 2) le sponsorizzazioni sociali; • 3) il cause related marketing o CRM. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Il marketing sociale • È una tecnica finalizzata ad aiutare alcune categorie di soggetti a modificare i loro comportamenti, ritenuti nocivi o pericolosi; • si fonda sull’impiego dell’apparato persuasivo delle tecniche di marketing (comunicazione di tipo push) per indurre non l’acquisto di un prodotto, ma un comportamento socialmente desiderabile; • vi rientrano le campagne contro il fumo, l’uso di droghe, l’abuso di alcool in discoteca, la violenza domestica, l’abbandono di animali; • le imprese non si limitano a legare la loro immagine alla tutela di valori radicati e consolidati nel sistema culturale, ma piuttosto associano il loro nome a valori sociali emergenti , in modo da precorrere le mode e fare tendenza (Kotler, 2001); • di particolare rilievo è riuscire ad ancorare le iniziative di marketing sociale a valori specifici del codice etico e della cultura dell’impresa, che ne esce rafforzata come istituzione sociale. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Le sponsorizzazioni sociali • costituiscono strumenti attraverso i quali le imprese possono associare il proprio nome a quello di un ente o associazione non profit; • l’impresa si impegna a finanziare in modo diretto una o più attività di queste organizzazioni; • in cambio riceve la possibilità di affiancare il proprio marchio o logo a quella dell’associazione non profit in tutti gli ambiti e le fasi in cui questa attività viene svolta e comunicata al pubblico; • la sponsorizzazione ha luogo in genere attraverso la partecipazione ad eventi di solidarietà ed altre attività umanitarie, che divengono per l’azienda altrettante occasioni per sviluppare la propria immagine sociale. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Il cause related marketing o CRM • costituisce una tecnica che permette all’organizzazione di attivare programmi a sostegno di specifiche iniziative sociali; • le aziende legano la loro immagine i loro prodotti o i loro servizi attraverso un rapporto di partnership, a una good cause, promossa da una organizzazione non profit; • è una attività commerciale in cui imprese, organizzazioni non profit e cause di utilità sociale formano una partnership al fine di promuovere un’immagine, un prodotto o un servizio, traendone reciprocamente beneficio (Mariano, 2008); • l’utilizzo del cause related marketing garantisce alle imprese la possibilità di posizionarsi sul mercato in modo distintivo e di realizzare innovative forme di collaborazione. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa I benefici del CRM per le aziende (Mariano 2008) • rappresenta una grande opportunità di avvicinamento tra importanti attori sociali altrimenti distanti: • 1) offre alle imprese la possibilità di posizionarsi in modo distintivo sul mercato; • 2) offre ai consumatori, clienti o utenti elementi per qualificare le loro scelte di acquisto; • 3) offre alle organizzazioni non profit una cassa di risonanza per le loro cause e un’importante fonte per accedere a nuove risorse; • tra i vantaggi diretti e indiretti delle imprese, va compreso: • A) il miglioramento tanto dell’immagine, attraverso una sua connotazione come positiva e responsabile, quanto della reputazione grazie agli effetti dell’azione concretamente intrapresa a sostegno della good cause; ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa I benefici del CRM per le aziende (Mariano 2008) • B) un aumento della legittimazione, che deriva dalle benemerenze conquistate presso le comunità di riferimento; • C) un’affermazione di leadership e di prestigio in aree diverse da quelle consuete; • D) la generazione di motivazione e senso di appartenenza nel proprio personale, che si trova, grazie all’iniziativa, a condividere ed a farsi portatore di valori etici e sociali forti. • E) l’acquisto delle credenziali del marchio sociale del partner; • F) il conseguimento di un aiuto nella costruzione della strategia comunicativa; • G) l’utilizzo di una collaudata macchina di fund raising e delle risorse di supporters e volontari della organizzazione non profit ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa I benefici del CRM per le organizzazioni non profit (Steckel, 1998) • Possono essere efficacemente riassunti con le tre M di Steckel: • Money: più entrate finanziarie per le loro attività; • Message: una maggiore diffusione di messaggi chiave relativi alla propria mission tra il pubblico, che coincide spesso con la ragione stessa dell’esistenza dell’organizzazione; inoltre, con il sostegno delle risorse di un’impresa, le non profit possono raggiungere molte più persone di quante potrebbero con le loro normali attività istituzionali; • Members: vale a dire la possibilità di moltiplicare il numero dei propri associati e dei propri sostenitori, che sono la vera linfa vitale delle associazioni, e che è insita in una campagna in cui i messaggi possono raggiungere migliaia di persone in più. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa I benefici del CRM per il cliente (Mariano, 2008) • il modello del CRM pone al centro delle operazioni il cliente, perché è dal suo eventuale acquisto che dipenderà l’erogazione di un contributo alla causa; • l’acquirente non subisce nessun sacrificio economico, ma anzi ottiene un pacchetto all’interno del quale vi è la ricompensa motivazionale di aver partecipato al sostegno di una causa sociale; • l’azienda profit è in grado di offrire ai propri clienti la possibilità di manifestare il loro commitment tramite l’acquisto di prodotti social friendly; • il semplice atto di acquisto è il modo per esprimere la propria adesione a certi valori e per segnalare il proprio impegno nei confronti delle tematiche sociali emergenti. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller 1) la transaction-based promotion Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • è la prima forma di CRM teorizzata da Andreasen nel 1996; • è noto anche come CRM di transazione; • che consiste nella forma classica di collaborazione commerciale in cui: • l’impresa profit offre un contributo alle attività istituzionali, ovvero alla realizzazione di uno specifico progetto di un’organizzazione non profit, • l’impresa profit eroga risorse materiali o finanziarie in quantità proporzionale al fatturato derivante dalla collaborazione. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller 2) la joint-issued promotion Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • è la seconda forma di CRM teorizzata da Andreasen nel 1996; • è noto anche come CRM di promozione; • si caratterizza per l’utilizzo di un determinato prodotto dell’azienda profit come strumento per la trasmissione del messaggio o della causa sostenuta dall’organizzazione non profit, • l’operazione può comportare o meno il trasferimento di risorse materiali o finanziare dall’azienda profit all’organizzazione non profit; • è la forma decisamente più simile alla sponsorizzazione; ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller 3) il licensing Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • è la terza forma di CRM teorizzata da Andreasen nel 1996; • consiste nella concessione alla azienda profit, da parte della organizzazione non profit, del proprio logo, comprensivo quindi di nome e immagine grafica • in cambio di un corrispettivo in risorse materiali o finanziarie, • per cui l’azienda profit ha la possibilità di qualificare e valorizzare un determinato prodotto, che viene in tal modo associato al logo della organizzazione non profit; ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller 4) il joint fund raising Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • è la forma di CRM teorizzata da Manfredi nel 2000; • con essa l’azienda profit e l’organizzazione non profit attuano una raccolta fondi congiunta per una good cause, • cui contribuiscono i clienti o utenti dell’azienda profit, • ed in cui l’azienda profit garantisce il proprio sostegno alla good cause, • ponendosi come intermediario tra i propri clienti o utenti e l’organizzazione no profit. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller le più recenti tendenze del CRM (Mariano, 2008) Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa • le imprese oggi ricercano la massima coerenza tra prodotto e causa sostenuta, con un abbinamento stabile e facilmente riconoscibile tra il loro marchio e l’associazione non profit • le aziende che realizzano campagne sociali negli ultimi anni sono passate da un atteggiamento attivo a un atteggiamento interattivo e proattivo nei confronti del sociale; • si è passati dalla semplice donazione a fondo perduto al finanziamento di un progetto specifico. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Le linee guida per il CRM (1998) • Sono state realizzate nel 1998 da Business in the Community, organizzazione non profit britannica che rappresenta oltre 600 imprese, unite nel proposito di migliorare la qualità della vita nella comunità e raggiungere l’eccellenza, integrando la CSR come elemento essenziale delle loro attività; • I principi chiave da seguire nel cause related marketing sono: • Integrità, e cioè onesta adesione ai principi etici; • Trasparenza verso i partner in ogni aspetto della collaborazione; • Sincerità nel sostegno verso la causa di utilità sociale; • Mutuo rispetto tra i partner della collaborazione nelle relative specificità; • Partnership, nel senso di condivisione equa di rischi e vantaggi; • Mutuo beneficio della relazione, che deve essere costruita per durare nel lungo periodo. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Le fasi di un’iniziativa di CRM • Le fasi del processo relativo ad una iniziativa di CRM sono: • 1) Pianificare e preparare il programma, fase che comprende la ricerca di un partner adeguato alla realizzazione dell’iniziativa e la definizione dei principali apporti della propria organizzazione e di quelli della controparte; • 2) Negoziare la partnership, fase che include la definizione degli obiettivi dell’iniziativa, delle risorse finanziarie, materiali e umane da impiegare e delle attività da svolgere per il loro conseguimento, nonché l’analisi di rischi e opportunità; • 3) Realizzare l’accordo formale, vale a dire arrivare alla definizione e alla stipula dello strumento contrattuale, che copra l’assetto delle responsabilità legali, gli obblighi delle parti tra loro e verso i terzi, in primo i clienti che partecipano all’iniziativa acquistando il prodotto, i termini e le garanzie; ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Le fasi di un’iniziativa di CRM • 4) Gestire il programma, che comprende la puntuale previsione e lo svolgimento delle attività di carattere manageriale e operativo necessarie alla realizzazione dell’iniziativa; • 5) Comunicare il programma, con l’eventuale ricorso alle diverse aree della comunicazione, quelle below the line, quali le relazioni istituzionali, la promozione e il direct response, e quelle above the line, e cioè la pubblicità, nonché la scelta e la definizione del ruolo di media, terze parti e opinion leader; • 6) Monitorare e valutare il programma, prevedendo strumenti e indicatori idonei alla rilevazione dei risultati delle varie attività e dell’iniziativa nel suo complesso. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa L’efficacia del CRM • è dimostrata da una serie di ricerche empiriche svolte a partire dalla fine degli anni ’90 in diversi Paesi; • la ricerca condotta negli USA da Cone Communications e Roper Starch Worldwide ha messo in evidenza che quasi due terzi del campione si è dimostrato disponibile a passare all’acquisto di un prodotto di una marca associata ad una good cause, a parità di qualità e di prezzo; • ricerche simili condotte in Italia, Belgio e Australia hanno confermato questa tendenza, con ciò ribadendo che un comportamento socialmente responsabile da parte delle imprese e l’adozione di programmi di CRM influenza il comportamento e la percezione dei consumatori. ____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller