Storia dello Zero
Tre extracomunitari,
un papa
e
una gloria nazionale
Numerazione romana
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I=1
V=5
X = 10
L = 50
C = 100
D = 500
M = 1000
((I)) = 10.000
(((I))) = 100.000
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le lettere I-X-C si potevano ripetere
fino a tre volte (II=2; III=3;
XX=20; XXX=30);
una cifra piccola, posta alla destra
di una più grande, si sommava
(VI=6; VIII=8; XII=12; LV=55);
le cifre I-X-C, poste alla sinistra di
una cifra più grande, si sottraevano
(IV=4; IX=9; XC=90; CD=400);
un trattino orizzontale, segnato
sopra una o più lettere, rendeva il
loro valore mille volte più grande
XXXV +
XCVII = ?
35 + 97 =
XXXV +
XCVII = ?
35 + 97 = 132
XIV, XVI, VIII
1. un sistema di cifre che indicassero le unità
dall'1 al 9 e che potessero essere
rappresentate da un simbolo grafico ;
2. un sistema di numerazione posizionale;
3. la scoperta dello zero.
Naburian (Babilonese)
 1500 a.C.
Aryabattha (indiano)
˜ 500 d.C.
Abu Jafar Muhammad Ibn Musa al Khwarizmi
(arabo) ˜ 780-850 d.C.
Un papa matematico!
Gerberto di Aubrillac - papa Silvestro II
950 -1003
Leonardo Fibonacci 1170-1240
"Adesso sei uno zero senza cifre davanti.
Sono meglio io di te, adesso:
io sono un matto, tu non sei nulla".
Shakespeare, Re Lear (~1605)
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zero - Dipartimento di Matematica e Informatica