INTERVISTA AL GENIO MATEMATICO SHAKUNTALA DEVI Shakuntala Devi, nata in India, a Bangalore, nel 1939, è una delle rare donne riconosciute a livello internazionale nel campo matematico avendo raggiunto prodezze incredibili . Meglio nota come “Calcolatrice prodigio”, per la sua straordinaria abilità nel risolvere problemi complessi di matematica. Già all’età di 3 anni dimostra il suo straordinario amore per i numeri e diventa un’esperta nel complesso di aritmetica mentale all'età di cinque anni. All'età di sei anni, Shakuntala dimostra il suo talento presso l'Università di Mysore, anticipando una raccolta enorme di docenti e studenti di Studi Superiori in matematica. Con rapidità fulminea, dichiara risposte corrette riguardo a calcoli mentali per la risoluzione di complicati problemi. E così anche all’età di 8 anni dimostra di aver successo all’ Università Annamalai. BREVE BIOGRAFIA Nel 1977 estrae mentalmente la radice 23 di un numero di 201 cifre. Tra I suoi record, il calcolo, in 28 secondi di un prodotto di 13 cifre, scelti a caso da un computer del Dipartimento di Informatica dell’ Imperial College di Londra, il 18 giugno 1980: 7.686.369.774.870 x 2.465.099.745.779. La sua risposta corretta è Stata: 18.947.668.177.995.426.462.773.730. Il suo nome trova posto nel libro dei Guinness per il suo incredibile talento . Ha scritto diversi libri, come “Puzzle da puzzle”, “Più puzzle di puzzle”, “Libro dei Numeri”, “Immaginando: The Joy of Numbers”, “Nel Paese delle Meraviglie di numeri”, e molti altri. 1. Lei è meglio conosciuta con il soprannome di "Computer Umano" a causa di queste sue grandi abilità di calcolo. Vi sono altri nominativi con cui viene identificata? Quello che dice è corretto ma in realtà, non mi piace molto questo appellativo perché io sono un essere umano più che un computer. Tuttavia le posso raccontare che molto tempo fa in America del Sud mi hanno chiamato "Princess", perché non riuscivano a pronunciare il mio nome (ride). 2. Secondo lei i numeri influenzano la nostra vita quotidiana? In che modo? Si, ovvio per me i numeri sono importanti e riconosco che non ci si può allontanare da loro. Credo che la conoscenza della matematica sia un grande arricchimento per la persona stessa. Potrei fare moltissimi esempi a riguardo ma ne propongo alcuni particolari in cui possiamo ritrovare la presenza della matematica nel numero dei nostri battiti cardiaci o nel conteggio della pressione sanguigna. 3. Come si riescono a risolvere i problemi matematici in pochi secondi? Ha qualche tecnica o trucco da svelare? I numeri vengono da me, naturalmente. Ho sviluppato la mia abilità di calcolo e memorizzazione all'età di 3 anni, dimostrandole successivamente nelle università quando avevo 6 anni. Voglio rivelare al lettore un trucco, molto semplice, grazie al quale potrà passare per calcolatore prodigio e strabiliare gli amici. Si tratta di moltiplicare fra loro due numeri di nove cifre. Il primo numero però è fisso e dovrà essere fornito da un compare o dallo stesso calcolatore: 142 857 143. Il risultato di questo numero “magico”, moltiplicato per qualsiasi altro numero, sempre di nove cifre, è il numero che si ottiene scrivendo il secondo numero due volte di seguito, dividendo poi il numero così ottenuto per 7, e questa è l’unica operazione richiesta. Ad esempio, moltiplichiamo 142 857 143 per 546 321 188. Il prodotto è il risultato della divisione di 546 321 188 546 321 188 per 7: 780 458 840 780 458 84. Senza trucchi invece possiamo arrivare a risolvere mentalmente moltiplicazioni con numeri di due o tre cifre. 4. Quando è nato il suo interesse per questa disciplina? Fin da bambina ho preferito la matematica alle materie umanistiche, amavo poco leggere e scrivere mentre la matematica mi dava più soddisfazioni per i risultati immediati. 5. A scuola come ha imparato la matematica? Con i bambini più piccoli alle maestre piaceva “giocare” con i numeri basandosi molto sulle esperienze della vita ragionando con loro per trovare le soluzioni. Con i più grandi puntavano alla “curiosità” di imparare cose nuove sempre con una modalità che conciliava il ragionamento e il divertimento. A scuola in particolare mi ricordo che dovevamo scomporre i numeri in fattori fino a 500. Poi continuai per conto mio fino a 10.000, 15.000, 20000. Poiché si ottengono sovente combinazioni simili di fattori, è logico che sappiamo, ad esempio, che 2.537 è 43 per 59. 6. Qual è il modo migliore per insegnare la matematica secondo lei? Renderla piacevole, far vedere ai ragazzi che la matematica fa parte della nostra vita. Se diciamo che dieci uomini fanno un certo lavoro in sei ore e chiediamo quanti uomini ci vogliono per fare lo stesso lavoro in tre ore, ma essi non conoscono questi uomini e non sanno quale lavoro debbano fare, allora non si sentiranno minimamente coinvolti dal problema. Se invece si riesce a coinvolgerli, cambia tutto. A Bangalore io dirigo circoli matematici e i ragazzi che frequentano il circolo all’inizio hanno molte carenze in matematica, ma alla fine raggiungono risultati brillanti Al centro dell'insegnamento della matematica ci deve essere per noi la matematica vedica in modo da salvare la gloriosa tradizione della matematica indiana. PER APPROFONDIRE: http://www2.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Dic_07/Vedica.htm http://www.hinduism.co.za/vedic.htm 7. È stata definita Calcolatore Umano ma lei come si definisce? Più che matematica credo di essere una matemagica 8. E che rapporti ha con i calcolatori tecnologici avanzati? Che ci crediate o no, non ho mai imparato ad usare un computer . 9. Può fare un calcolo per me? No, lo faccio soltanto per il pubblico. Ma se mi dice la sua data di nascita, io posso dirle in quale giorno lei è nata, 25 giugno 1989 e Devi (in un secondo): “Lei è nata di venerdì”. 10. Quale si è rivelato il calcolo più difficile che abbia mai fatto? E 'stato quello eseguito all'Università metodista di Dallas. Ho dovuto estrarre la 23esima radice di un numero uno cifre 230. Quello è stato il problema più difficile ma dopotutto ce l’ho fatta!!! Il mio obiettivo non è quello di mostrare agli altri la mia bravura ma vincere una sfida con me stessa e con questo dono che ho ricevuto.” 11. Quale fra i suoi libri crede di poter consigliare ai lettori di questa intervista? “Risvegliare il genio in vostro figlio”: Si tratta di un accessibile approccio di buon senso per come si possono sviluppare il potenziale creativo e intellettuale del bambino tenendo conto dei suoi limiti. In esso suggerisco come costruire un divertimento costruttivo, e di sostegno all’ ambiente di apprendimento per i bambini, sin dall'infanzia, attraverso la scuola elementare. Esso guida attraverso metodi destinati a scoprire, esplorare e far emergere le capacità naturali. Ho scritto anche un altro libro chiamato “Nel Paese delle Meraviglie dei Numeri”. Parla di una ragazza, Neha, che non è molto brava in matematica ma attraverso una serie di esperienze illusionistiche, diventa una grande matematica 12. Ha qualche progetto futuro? Qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare? All'età di 67 anni, ho intenzione di aprire un centro di matematica a Bangalore. Sarà un centro internazionale per la matematica. Persone da tutto il mondo verranno per partecipare a seminari e workshop. Sto cercando inoltre un produttore che finanzi un mio film. Lo scopo della mia vita è di convincere tutti, in particolare i bambini, che la matematica è divertente, che è un'esperienza affascinante. FINE