L’applicazione del Common Assessment Framework presso l’Università degli Studi di Firenze Firenze, 16 – 17 maggio 2005 A cura del Comitato di Autovalutazione L’Università degli studi di Firenze • 4 poli • 12 facoltà, 70 dipartimenti • 2299 docenti + 111 lettori/collaboratori linguistici • 1797 personale tecnico-amministrativo • 58284 studenti (oltre 60000 considerando anche Master, Scuole di specializzazione e Dottorati di Ricerca) (Dati aggiornati al 31/07/04) 2 L’adesione al progetto CAF • Fortemente voluta dal Direttore Amministrativo • Importante occasione per la diffusione di una cultura organizzativa orientata alla qualità 3 Scelta del campo di applicazione • Processo “Formazione del personale” • Perché: – Ruolo strategico e trasversale in tutta l’organizzazione – Necessità di riorganizzazione (CAF visto come strumento ideale per gestire tale fase) – Numericamente significativo – In prospettiva, ampia diffusione della conoscenza del modello CAF 4 Conseguenze della scelta • Parziale “rivisitazione” del modello per adeguarlo al processo • Leadership – ownership • Politiche e strategie derivanti da quelle generali • Gestione delle risorse condizionata • Utenti “interni” 5 Modalità autovalutazione • Questionario + interviste faccia a faccia • Perché: – Pochi “capi” (focus group non adeguati) – Intervista strumento idoneo a confrontarsi con DA – Molti collaboratori di livello “operativo” (questionario) 6 Formazione • Formazione gruppo si supporto (totale 5 membri) • Riunione propedeutica per la presentazione del processo formazione del personale a tutti i dirigenti coinvolti • Pagina web per la diffusione delle informazioni + Newsletter di Ateneo 7 Questionario • Rielaborazione del questionario 60 domande + aggiuntivo per i processi • 47 domande • adeguamento terminologia • Invio ai soggetti coinvolti (circa 130) • Workshop per sensibilizzazione, illustrazione e compilazione • Elaborazione risultati 8 Esempio elaborazione 9 Risultati elaborazione • Tasso di risposta intorno al 50% • Indicazioni in linea con le aspettative • Alcuni dubbi sulla comprensione di alcuni quesiti • Sostanziale coerenza delle risposte 10 19 schede • Compilate dal responsabile del processo • La struttura del processo non prevede altri capi che potessero rispondere a tutti gli elementi del modello • Nel nostro caso questo è stato l’input più importante 11 Interviste faccia a faccia • Intervista al responsabile per approfondire contenuti 19 schede • Intervista al direttore amministrativo incentrata su alcuni degli elementi del modello (il suo ruolo nell’ambito del processo non è tale da consentire riposta su tutti i fattori) 12 Raccolta risultati • Evidenziate le maggiori carenze • Pochi risultati effettivamente disponibili • Valutazione elementi messi a disposizione dal responsabile del processo • Analisi da parte di tutto il gruppo di lavoro 13 Registro autovalutazione • Raccolta di tutti gli input • Punteggi da schede + punteggi da questionari • Lavoro di gruppo • Punti forti e aree di debolezza • Punteggi definitivi 14 Relazione di autovalutazione • In fase di realizzazione • Determinazione delle priorità • Scelta delle aree da migliorare più importanti 15