Opuscolo Informativo realizzato dalla Comunità Montana Vallo di Diano Cofinanziato dalla Misura 2.1, Azione B) P.O.R. Campania 2000-2006 Fondo F.E.S.R. © 2008 Comunità Montana Vallo di Diano Viale Certosa 84034 Padula (SA) Redatto da Territorio Spa SChEDA INFORMATIVA Successivamente, sempre il Formez, in partnership con il Dipartimento della Funzione Pubblicaha realizzato il progetto “Percorsi di Qualità” con l’obiettivo di promuovere ulteriormente la conoscenza del CAF tra le Amministrazioni Pubbliche. “Percorsi di Qualità” ha presentato in maniera capillare, il CAF Model alle PA italiane attraverso il riconoscimento di Premio Qualità PPAA sull’utilizzo del CAF Model come strumento di autovalutazione della propria organizzazione. Il premio ha avuto lo scopo di riconoscere e valorizzare i comportamenti di eccellenza delle organizzazioni pubbliche italiane e favorire l’avvio di processi di confronto e di benchmarking sia a livello nazionale che europeo. Il “Premio Qualità delle Pubbliche Amministrazioni” a cui hanno partecipato 193 amministrazioni nella categoria “Enti pubblici non economici e CCIAA” è stata vinta dalla Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola. La premiazione si è svolta il 12 maggio 2006 in occasione del Forum PA e alla presenza dei vertici istituzionali del Dipartimento della Funzione Pubblica, del Formez, del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti e di Confindustria. LO SChEMA CAF Il CAF Model è stato progettato per essere utilizzato in tutte le aree del settore pubblico e in tutti i tipi di organizzazioni pubbliche, siano esse nazionali, regionali e locali. Data la sua elasticità, viene utilizzato, da alcuni paesi europei per l’ elaborazione di programmi di riforme. Lo schema poggia su 9 criteri, distribuiti in due macrocategorie “criteri sui fattori LA STRUTTURA DEL CAF è ILLUSTRATA DI SEGUITO Schema applicativo del CAF Model AUTOV ALUT AZIONE a) b) SCE LTA DE LLE PRIOR ITA’ APPREND IMENTO Priorità 2 INTERNO ESTERNO f) e) RIESAME VALUT AZIONE RISULTATI La struttura a nove box rappresenta i principali aspetti di un’organizzazione che è necessario considerare. Ciascuno di questi box rappresenta un criterio. Il criterio identifica il principale elemento da considerare nel valutare l’organizzazione. Utilizzando il CAF un’amministrazione ha a disposizione uno strumento potente per iniziare un processo di miglioramento continuo. Il CAF fornisce: - un’autovalutazione basata su “evidenze”; un mezzo per dare maggiore attendibilità alla direzione e ricevere consenso su cosa è necessario fare per migliorare l’organizzazione; una valutazione basata su un set di criteri ampiamente condivisi a livello europeo; un mezzo per misurare i progressi nel tempo attraverso periodiche autovalutazioni; un collegamento tra obiettivi, strategie e processi di supporto; - un mezzo per focalizzare le azioni di c) miglioramento dove c’è PIANIFICAZIONE maggiore necessità; E ATTU AZIONE -u n ’ o p p o r t u n i t à per promuovere e condividere le buone prassi, sviluppate d) all’interno di differenti aree di MON ITOR AGG IO un’organizzazione, con altre organizzazioni; - un mezzo per stimolare l’entusiasmo tra i dipendenti coinvolgendoli nel processo di miglioramento; un’opportunità per identificare progressi e livelli di eccellenza dei risultati; un mezzo per integrare differenti iniziative di qualità all’interno delle normali attività CAF MODEL esperienze e procedure In Italia il Caf Model è stato introdotto dal Formez con il Programma “Cantieri per il cambiamento nelle Amministrazioni Pubbliche” che si poneva l’obiettivo di sostenere le amministrazioni nei percorsi di crescita, diffondendo e promuovendo logiche e strumenti idonei a programmare e governare il cambiamento condizionato fortemente dall’apertura dei mercati, dall’apertura delle frontiere, dall’integrazione culturale. abilitanti e criteri sui risultati”: Criteri sui fattori abilitanti Criterio 1: Leadership Criterio 2: Strategia e pianificazione Criterio 3: Gestione risorse umane Criterio 4: Partnerships and risorse Criterio 5: Processi e gestione del cambiamento Criteri sui risultati Criterio 6: Risultati relativi al Cliente/Cittadino Criterio 7: Risultati relativi al personale Criterio 8: Risultati relativi alla Società Criterio 9: Risultati relativi alle performance chiave OPUSCOLO INFORMATIVO N. 15 SPORTELLO INFORMATIVO PER LE P.A. E P.M.I. L’ESPERIENZA ITALIANA DEL CA F MODEL QUALITÀ E CERTIFICAZIONE CAF MODEL esperienze e procedure Opuscolo Informativo realizzato dalla Comunità Montana Vallo di Diano Cofinanziato dalla Misura 2.1, Azione B) P.O.R. Campania 2000-2006 Fondo F.E.S.R. © 2008 Comunità Montana Vallo di Diano Viale Certosa 84034 Padula (SA) Redatto da Territorio Spa SChEDA INFORMATIVA OPUSCOLO INFORMATIVO N. 15 SPORTELLO INFORMATIVO PER LE P.A. E P.M.I. CAF MODEL esperienze e procedure QUALITÀ E CERTIFICAZIONE CAF MODEL esperienze e procedure COME ORGANIZZARE IL PROCESSO DI VALUTAZIONE Acquisire il consenso del top management e comunicare il processo di autovalutazione Prima di applicare la procedura del Caf Model è importante, per il suo successo, che il top management ne condivida la metodologia per poterla condurre. Individuare un project leader che segua l’applicazione Tra le responsabilità del project leader c’è quella di assicurarsi che il “gruppo” riceva la documentazione e le informazioni, ed effettui l’autovalutazione redigendo i report. Definire il gruppo l’autovalutazione che COME UTILIZZARE I RISULTATI Definire le priorità per il miglioramento dell’organizzazione Il risultato dell’autovalutazione deve essere comunicato all’organizzazione e attentamente esaminato dal top management con un’attenzione particolare alle principali risultanze, alle aree in cui sono più necessarie azioni di miglioramento e al tipo di azioni che si è chiamati a svolgere. In pratica, in base ai risultati dell’applicazione del Caf Model, il management deve realizzare un Piano di Miglioramento strutturato ne seguente modo: - Fissazione degli obiettivi, chiedendosi: “Dove vogliamo essere tra 5-10 anni? - Definizione della strategia e dei compiti, chiedendosi:“Cosa dobbiamo fare per conseguire gli obiettivi?” eseguirà La metodologia abituale per l’inividuazione del gruppo prevede la costituzione di un gruppo ad hoc il più rappresentativo possibile dell’organizzazione. Occorre includere componenti provenienti da diversi settori/livelli, che abbaino capacità comunicative, il gruppo elegge un suo presidente che affianca il project leader. Informare il gruppo su cosa e come deve essere fatto Il CAF Model deve essere illustrato in tutte le sue parti: schema ed obiettivi. Il gruppo dovrebbe essere rassicurato sulla possibilità di poter esprimere un parere franco senza essere penalizzato in alcun modo. Il gruppo dovrebbe ricevere l’elenco e la copia di tutta la documentazione e le informazioni necessarie per valutare concretamente l’organizzazione. Sviluppare e implementare il piano di miglioramento Mentre l’autovalutazione rappresenta un punto di partenza per una strategia di miglioramento continuo, la valutazione evidenzierà le aree dell’amministrazione in cui occorre aguire per il miglioramento. Quest’intervento accrescerà la credibilità del piano di miglioramento e favorirà gli investimenti nella formazione. Nella redazione del PDM è opportuno coinvolgere anche il gruppo che ha realizzato la’autovalutazione. Monitorare i progressi l’autovalutazione e ripetere Una volta che il piano di miglioramento è stato formulato ed è stato avviato, è importante assicurarsi che i cambiamenti abbiano effetti positivi e non siano in contrasto con l’organizzazione che ha già orientato le proprie azioni. Alcune organizzazioni hanno regolarmente inserito l’autovalutazione nei processi di pianificazione .