Giuseppe Ungaretti L’Ermetismo Corrente poetica italiana sviluppatasi negli anni’20 e ‘30. Il gruppo degli ermetici si raccolse soprattutto attorno a due riviste fiorentine, "Il frontespizio" e "Campo di Marte", I poetici ermetici intendono la poesia come intuizione improvvisa del mistero della vita. La parola dilata il suo valore evocativo lungo i solchi intricati e allusivi delle metafore e delle analogie, che sembrano aprire a un linguaggio “ermetico”. Rifiutano qualsiasi formalismo e riducono tutto all’essenziale Vita Nacque ad Alessandria d'Egitto 1888 Nel 1912 si trasferisce a Parigi Allo scoppio della prima guerra mondiale si trasferì a Milano e nel 1915 si arruolò come volontario, combattendo come soldato semplice nelle trincee del Carso e poi sul fronte francese, nella Champagne. Aderì al fascismo e collaborò al Popolo d’Italia Nel 1936 insegnò Letteratura italiana all’Università di San Paolo Nel 1942 all’Università di Roma Morì a Milano 1970 opere Le sue raccolte di versi più importanti sono: Il porto sepolto (1917) L’allegria (1931) Sentimento del tempo (1933) Il dolore (1947) Poetica In un primo momento in cui il poeta, influenzato dal simbolismo francese, si concentrò sull'isolamento e l'esaltazione della parola singola, con poesie brevissime composte da versi a loro volta brevissimi. Seguì, negli anni Trenta, il ritorno a forme metriche più tradizionali.. Infine, approda a una poesia di carattere meditativo, densa di riflessioni sul destino dell'uomo e caratterizzata dall'utilizzo di strumenti stilistici ripresi dalla tradizione lirica italiana, da Petrarca a Leopardi