GIUSEPPE UNGARETTI
 La Vita
 Pensiero e Poetica
 Opere principali
 Alcune poesie
 La lezione di Ungaretti
LA VITA
 G. Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888. Dopo gli studi
liceali si trasferisce a Parigi, dove frequenta l'università e conosce
esponenti della cultura francese, come Modigliani, Picasso,
Apollinaire etc.
 Allo scoppio della 1°GM, torna in Italia e si arruola come soldato
semplice combattendo in prima linea sul fronte del Carso.
La vita di trincea è un'esperienza decisiva per il poeta che scopre
in quei mesi la propria vocazione di scrittore.
 Alla fine della guerra si trasferisce a Parigi dove lavora presso
l’Ambasciata Italiana ed è corrispondente per il giornale fascista
“Il Popolo d’Italia”.
LA VITA
Tornato in Italia si stabilisce vicino a Roma e lavora al Ministero degli Esteri.
In questi anni si afferma come il protagonista della nuova poesia italiana: nel
1919 esce “Allegria di naufragi” che include le poesie del “Porto sepolto”, nel
1932 la seconda raccolta “Sentimento del tempo” che segna l’inizio
dell’avvicinamento alla fede religiosa, che rappresenta per lo scrittore l’ultimo
appiglio dell'uomo smarrito di fronte alle angosce esistenziali e al dolore della
morte.
 L’aspirazione religiosa sarà da quel momento dominante nella sua poesia.
Nel 1931 accetta la cattedra di letteratura italiana all'università di San Paolo in
Brasile. L’avvenimento cruciale di quegli anni è la morte del figlio di 9 anni.
 Torna in Italia a causa della 2°GM ,viene nominato professore di Letteratura
italiana all’Università di Roma e continua la sua attività di poeta e uomo di
cultura.
 Muore a Milano nel 1970.
Primativo Gabriele 3°C
PENSIERO E POETICA
Ungaretti ha sentito la poesia come una
vocazione e una missione: per lui esperienza
umana e esperienza poetica tendono a
coincidere.
Alla base c’è la sua “poetica della parola”: la
poesia è la parola carica di esperienza umana
che misura il mistero dell’interiorità. Il senso
religioso che pervade la poetica di Ungaretti si
accompagna a un idea altissima della funzione
del poesia per l’umanità.
Primativo Gabriele 3°C
PENSIERO E POETICA
•La raccolta completa delle sue poesie è intitolata “ Vita di un
uomo”.C’è in questo un bisogno di autenticità, di ancorare la poesia
a un’esperienza umana intensamente sentita.
I “tormenti formali” del poeta lo portano a una perenne revisione
dei suoi testi alla ricerca dell’espressione assoluta e definitiva. Ogni
sua poesia è il risultato di più riscritture fatte a distanza di anni, in
cui a volte della prima redazione non è rimasto nulla o quasi.
•Con la composizione “Sentimento del Tempo”, segna l’inizio della
tendenza all’ ERMETISMO.
• L’ ERMETISMO è una corrente poetica che si sviluppa in Italia
nella prima metà del Novecento, e culmina nel periodo che va dalla
prima alla seconda guerra mondiale. La poesia ermetica si distacca
dalle precedenti correnti letterarie per l’oscurità dello stile e del
linguaggio. Il termine “Ermetismo” indica una poesia di difficile
comprensione .
Primativo Gabriele 3°C
PORTO SEPOLTO
Veglia
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
Tanto
attaccato alla vita.
San Martino del Carso
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E’ il mio cuore
il paese più straziato.
PORTO SEPOLTO
Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità.
Primativo Gabriele 3°C
Sono Una Creatura
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo.
In Memoria
Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
Di emiri di nomadi
Suicida
Perché non aveva più
Patria
Amò la Francia
E mutò nome
Fu Marcel
Ma non era Francese
E non sapeva più
Vivere
Nella tenda dei suoi
Dove si ascoltava la cantilena
Del Corano
Gustando un caffè
E non sapeva
Sciogliere
Il canto
Del suo abbandono
L’ho accompagnato
Insieme alla padrona dell’albergo
Dove abitavamo
A Parigi
Dal numero 5 della rue des Carmes
Appassito vicolo in discesa
Riposa
Nel camposanto d’Ivry
Sobborgo che pare
Sempre
In una giornata
Di una
Decomposta fiera
E forse io solo
So ancora
Che visse
Primativo Gabriele 3°C
Versi della maturità e della vecchiaia
 Nelle raccolte pubblicate dopo la seconda guerra
mondiale, Ungaretti tenta strutture compositive più
complesse,intrecciando la tematica personale a
meditazioni su temi universalmente umani, arricchite
di richiami culturali.
 L’ispirazione religiosa resta prevalente in “Il
Dolore” (1947), dedicato alle sventure familiari e alla
tragedia collettiva degli anni di guerra.
 Negli ultimi il tema dominante dei versi sono gli
amori del poeta ottantenne. Il recupero della
tradizione poetica è ormai compiuto: nella metrica
prevalgono gli endecasillabi e settenari, il lessico è
quasi sempre sostenuto, il periodare ampio e
complesso.
La lezione di Ungaretti
L’immagine che Ungaretti ha dato
di sé è quella dell’uomo
che non fa il poeta:
egli è stato un poeta in ogni
momento e atteggiamento.
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