Approfondimento di Fabio Cominelli e Luca Iacobello
1888
• Nasce ad Alessandria d’Egitto da genitori
lucchesi
• Trascorre in Africa il periodo dell'infanzia e
dell'adolescenza
1912
• si trasferisce a Parigi
• Prende contatto con autori quali
Palazzeschi, Savino e Soffici
1914
• Torna in Italia e si abilita all'insegnamento del
francese
• parte per la guerra, un'esperienza destinata a
riverberarsi con forza nei suoi componimenti
1917
• Esce la sua prima raccolta poetica, “il
porto sepolto”
1933
• Dopo aver lavorato quale corrispondente
da Parigi, pubblica "Sentimento del
tempo"
1936
• Si stabilisce in Brasile dove lavora come
docente universitario
1939
• muore suo figlio Antonietto: da questa
dolorosa esperienza, nasceranno le liriche
de "Il dolore"
1942
• Torna in Italia e ottiene la cattedra di letteratura
moderna all’università di Roma
1950-61
• Pubblica le sue ultime raccolte: "La terra
promessa" , “Un grido e paesaggi”, "Il
taccuino del vecchio" , "Il deserto e dopo“
1970
• Muore a Milano
• viene data alle stampe la raccolta postuma
"Saggi e interventi"
viaggio
verso luoghi
sconosciuti
non tanto
un punto
di arrivo
quanto un
avvio
sempre in
progresso
POESIA
elaborazione
testuale
sempre
approssimativa
processo
aperto
INIZIATORE
E MAESTRO
Tematico
Formale
si deve a lui una delle prime espressioni poetiche di
un motivo tipico dell’ Esistenzialismo filosofico e
letterario novecentesco
La poesia ungarettiana riesce a presentare
contemporaneamente diversi modi di scrittura
uomo afflitto da un trauma radicale e smisurato
che si sente naufragare nel mare dell’essere
Il contrasto profondo tra stili diversi coinvolge
interamente l’ Allegria e Il sentimento del tempo
È quanto accade nell’esperienza della trincea
da una parte il lessico elementare completo, la
frantumazione della grammatica e i periodi di minima
estensione, gli enunciati perentori e lapidari
Nel soldato, Ungaretti riassume l’esperienza umana
dell’annichilimento
dall’altra un vocabolario di nobile ascendenza
letteraria, una sintassi ricca e fluida, aperta e ritmata
Allegria
Sentimento del tempo
• evidenza e forza della parola singola e
nell’uso del tempo presente
• diario e cronaca
• semplificazione assoluta della scrittura
• ogni parola viene disposta nuda sul
bianco della pagina
• le figure retoriche sono ridotte
• recupero di forme e stili della tradizione
letteraria italiana
• riscoperti l’endecasillabo e il settenario
• strutture strofiche più articolate e
simmetriche
• La sintassi accentua la subordinazione
e si distende in periodi molto lunghi
• Uso dell’imperfetto narrativo, adatto
ad un’intonazione evocativa
Poetica
grande capacità di
descrivere una
situazione di insieme
straordinaria visibilità ai
particolari
la sua poetica è ribaltata
il soggetto è posto al centro di un
luogo quasi indescrivibile
poesie sotto forma di diario o di
lettera
ritmo spoglio e desolato, in
armonia con l’esperienza estrema
del fronte
nella trincea c’è la necessità di
dire rapidamente ciò che si pensa
riprende gli elaborati moduli
espressivi tipici
dell’immaginario barocco
poesie molto complesse
testi largamente scanditi da
riflessioni sul tempo e sulla morte
Ungaretti assume se stesso come
termine di riferimento per
indagare il senso della vita umana
La sua scrittura abbandona la
cronaca
eventi tragici impongono all’autore
di dedicarsi alla stesura di poesie
interamente dedicate al dolore
il dolore, uccidendo gli altri, toglie la
vita anche a chi rimane
volontà di trasmettere le inquietudini
di una sensibilità dolente
Ogni poesia coglie un istante di dolore
linguaggio piano, condivisibile da
chiunque e subito comprensibile alla
lettura
Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti
e li disperde
Di questa poesia
mi resta
Quel nulla
d’inesauribile segreto
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Bosco di Curton luglio 1918
Tutto ho perduto dell'infanzia
E non potrò mai più
Smemorarmi in un grido.
L'infanzia ho sotterrato
Nel fondo delle notti
E ora, spada invisibile,
Mi separa da tutto.
Di me rammento che esultavo amandoti,
Ed eccomi perduto
In infinito delle notti.
Disperazione che incessante aumenta
La vita non mi è più,
Arrestata in fondo alla gola,
Che una roccia di gridi.
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