Giuseppe Ungaretti
A cura del prof.
Marco Migliardi
Cenni biografici
1888 nasce ad Alessandria d’Egitto
 1912 Parigi
 1914 Italia e I Guerra mondiale
 1918 Parigi
 1921 Roma al Ministero degli Esteri
 1936 San Paolo insegnante di italiano all’università
 1939 morte del figlioletto
 1942 Roma insegna letteratura italiana all’università
 1970 muore a Milano
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Principali opere
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1916 Porto sepolto, nucleo originale della
raccolta “Allegria di naufragi” del 1919
ripubblicata nel 23 con prefazione di Mussolini
1933: 2° raccolta “Sentimento del tempo”
1947: 3° raccolta “Il Dolore”
Le ultime raccolte sono “La Terra Promessa”,
“Un Grido e Paesaggi” e “Il Taccuino di un
vecchio” del 1960
Tutta la sua produzione poetica fu raccolta nel
1969 nel volume “Vita di un uomo”
I riferimenti poetici
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Crepuscolari e
futuristi per la
voglia di innovare
la propria
espressività
 Rimbaud e la
poesia francese
per il gusto
dell’analogia, della
parola evocatrice,
del simbolismo
Le poesie di guerra
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L’uomo posto di fronte a
situazioni estreme si
attacca ad un vitalismo
disperato, all’amore, alla
fratellanza con chi
condivide la tua pena
Condizione esistenziale
scarnificata come le
pietre del Carso
Il Linguaggio
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A una vita così essenziale trova
riscontro una lingua altrettanto
essenziale, frantumata, con versi di
una sola parola
Sintassi scardinata, senza
punteggiatura, senza nessi (lezione
del futurismo) si procede per
analogie
La parola
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I versi brevi portano al dominio dello
spazio bianco, che suggerisce pause,
silenzi
Ma danno anche enorme importanza alla
parola, anche a quella semanticamente –
importante
La parola diviene rivelatrice ed evocatrice
di immagini, di sensazioni, diviene “parola
chiave”
Le revisioni
Versione finale:
I Versione
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Di che reggimento siete
fratelli?
Fratello
Fratelli
tremante parola
nella notte
come una fogliolina
appena nata
saluto
accorato
nell’aria spasimante
implorazione sussurrata
di soccorso
Sentimento del tempo
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Dopo la I guerra mondiale U. adegua la
sua poetica al nuovo clima politico e
culturale di ritorno all’ordine
Abbandona le originarie idee anarchiche
e si avvicina al Fascismo e alla fede
cristiana
Il risultato è una raccolta poetica molto +
tradizionale, con una versificazione
classica e tematiche religiose
Principali cambiamenti
Versi tradizionali
(endecasillabi,
novenari…)
Lessico difficile,
letterario,criptico,
elevato
Ambientazione
romana, miti classici,
atemporalità
Sintassi complessa,
molte subordinate
Torna la
punteggiatura
Raramente usa il
presente e la I
persona
Analogie complesse,
singolari, ermetiche
Porterà all’…
Ermetismo
Il linguaggio ermetico
In sé da simulacro a fiamma vera
Errando, giunse a un prato ove
L’ombra negli occhi s’addensava
Delle vergini come
Sera appiè degli ulivi;
Distillavano i rami
Una pioggia pigra di dardi,
Qua pecore s’erano appisolate
Sotto il liscio tepore,
Altre brucavano
La coltre luminosa;
Le mani del pastore erano un vetro
Levigato da fioca febbre. (da “L’isola” Sentimento del tempo)
Il Dolore
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3° raccolta e ancora cambiamenti
Avvenimenti politici e privati mutano l’animo del
poeta.
U. abbandona la ricerca metafisica e si cala
nuovamente nella tragica realtà di tutti i giorni
La II guerra mondiale, la deportazione di
connazionali ebrei e dissidenti influisce
enormemente sul suo spirito, che diventa più cupo
e addolorato. (dolore pubblico)
Morte del fratello e poi anche del figlio. (dolore
privato)
Questi eventi lo sconvolgono.
Non gridate più
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Cessate d’uccidere i
morti,
non gridate più, non
gridate,
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile
sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell’erba,
lieta dove non passa
l’uomo.
Commento
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La poesia, scritta nell’immediato dopoguerra, è una
preghiera, vibrata e dolente, che invita gli uomini a
salvare la loro stessa umanità, riscoprendo i valori della
solidarietà e della pietà.
Attraverso un uso particolare del paradosso (uccidere i
morti - adynaton) il poeta chiede di superare gli odi e le
divisioni di parte, che ancora insanguinano la vita
politica e civile italiana.
I caduti possono trasmetterci una lezione, ma bisogna
raccogliersi in silenzio per poter ascoltare la loro voce,
“l’impercettibile sussurro”.
La fortuna critica
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Le sue prime poesie ebbero critiche negative,
soprattutto da crociani e tradizionalisti
Miglior fortuna ebbero le 2 raccolte seguenti
La rivalutazione di U. è degli anni 50
Contini definisce U. il «solo innovatore, o
liberatore, nella catena dei poeti moderni»
Oggi si ritiene U. il padre e l’ispiratore della
nuova poesia italiana e si tende a prediligere
l’Allegria sulle altre raccolte
Fine
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Ungaretti - Polo della ValBoite