51 Roberta Attanasio Salvatore Di Marzo Euritmie Copyright © MMXV ARACNE editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it www.narrativaracne.it [email protected] via Quarto Negroni, 15 00040 Ariccia (RM) (06) 9372141 isbn 978-88-548-8752-7 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’editore. I edizione: settembre 2015 Si desidera ringraziare coloro che sono stati giudici indulgenti di queste poesie ed il Lettore che si accinge a questo libretto Ai più cari affetti ut pictura poesis Quinto Orazio Flacco, Ars poetica,v. 361 Indice 13 Premessa PARTE I Amorosi versi 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 I. Di me fai musa II. Che fai? Che pensi? III. E scuote l’anima mia IV. Taci amore mio, taci V. Credevo un tempo VI. Tristezza d’amore VII. Amore VIII. Osservo, odo, respiro IX. Amore e Natura X. In questa notte XI. Ristà la bella dea XII. Malinconia XIII. Lì sulle vette XIV. Sospiri d’amore XV. Canto d’amore XVI. Amore vago XVII. Bevi alla fonte del mio essere XVIII. Aulente ginestra XIX. Musico amante XX. Vaghi versi XXI. Tristezza XXII. Sciolta la treccia avevo XXIII. Vive il gaudio l’amante 9 10 40 41 42 43 44 45 46 Indice XXIV. Corrispondenza di amorosi sensi XXV. Sguardi amorosi XXVI. Sogno d’amore XXVII. Il virginale velo XXVIII. Primavera XXIX. Sotto il velame dei miei versi XXX. Le tue ciglia cascate PARTE II Liriche 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 I. Di te il soave accento II. La tempesta III. Tu delle Muse cuna IV. Di vita avesti dolcissimo il seme V. Da ch’io fui prigioniero in tua catena VI. L’estatica visione VII. A che questa infelice vita e dura VIII. Contrade IX. Hypnos X. Notturno XI. Riverberi XII. Chi è costei che pietosa e lenta incede XIII. O soave, divina XIV. Risuoni l’aer tutto XV. A te XVI. Delicatezza XVII. Eros XVIII. Unione XIX. Alzo alfin gli occhi al cielo XX. E mestamente si leva nel vento XXI. A se stesso XXII. Non dare, amica mia, voce ai timori XXIII. Mentre al ciel volgo gli occhi XXIV. Eredità XXV. Inverno XXVI. Vorrei XXVII. Vaghezza Indice 77 78 82 XXVIII. A te, donna XXIX. La solitudine XXX. Mattino 11 Premessa La silloge poetica Euritmie richiama già dal titolo l’intento con il quale gli autori hanno principiato la raccolta e l’idea che sottende alle poesie che la compongono: l’accostamento di parole, la vicinanza di suoni che esse producono, vicinanza non esclusivamente fonica o grafica, ma mentale, vicinanza per analogie, per evocazione di immagini poetiche nel lettore. Ecco cosa si intende in questa silloge per euritmia: una polifonia di temi in un’armonia di forme, ritmi, “colori” e sensi poetici. I temi trattati nell’opera sono vari: l’amore e la natura predominano e sempre presenti sono le passioni dell’uomo, i desideri e i dissidi che animano il suo spirito, gli spiriti che ardono dentro di sé. Ed ecco allora i cocenti furori, le smanie ardenti, ed ecco anche l’amena quiete. È l’io lirico che dal profondo dell’anima si manifesta in un dialogo fatto di versi. Figure retoriche, allegorie carpite dall’immaginario della mitologia antica che si declinano qui in assolute personificazioni di sentimenti allo stato puro ed artifici sonori, tutti volti ad inscrivere ogni pensiero nella generale euritmia della silloge. Una materia viva ed amorosa entro una forma che va a definire quella melodia pittrice che nella poesia armoniosamente vive. E gli autori sperano che siano riusciti a farla almeno flebilmente risuonare nei loro versi. Questo il desiderio che li ha mossi a comporre la presente silloge. Ma la poesia non è solo nel verso; la poesia si esprime anche in prosa, così come essa può non esprimersi tanto nella prosa quanto nel verso. La poesia è dove esiste eufonica bellezza, ovunque sarà, che sia verso o prosa, allora sarà poesia. Gli Autori 13