MIGLIORARE LE SITUAZIONI
Molto spesso, anche se non ce ne rendiamo conto, è la situazione
stessa che permette al bambino di comportarsi in maniera
problematica, o che, addirittura, lo “invoglia” a produrre un tale
comportamento
Un esempio lampante è quello di Corinna, che si lamenta di un
ipotetico malore nel corso di una lezione noiosa. Ovviamente, se
la lezione fosse stata più piacevole la bambina non avrebbe avuto
nessun bisogno di fuggire
In un caso come questo, se l’insegnante si limitassero ad ignorare il
comportamento o, peggio ancora, se mandasse la bambina in
un’altra stanza, correrebbe il rischio di soddisfare proprio il
bisogno di allontanarsi, rendendo così più probabili future
lamentele
MIGLIORARE LE SITUAZIONI
Quando i comportamenti problematici vengono mantenuti per
rinforzo negativo, quindi, le tecniche di estinzione e di time out
non sono appropriate
È molto più corretto e più semplice, in un caso come questo,
agire sulla situazione che precede il comportamento
problematico; si potrebbe, ad esempio, presentare alla bambina
del materiale didattico più semplice e stimolante, e quindi più
adatto alle sue capacità
Nella vita di tutti i giorni ci sono decine di situazioni che possono
facilitare o bloccare un comportamento problematico, a
seconda di come sono strutturate. Vediamo alcuni esempi:
MIGLIORARE LE SITUAZIONI - ESEMPIO N. 1
Matteo ha bisogno di molta concentrazione quando gli si presenta un compito
da svolgere a tavolino. Se, oltre al materiale strettamente indispensabile, ci sono
a portata di mano altri oggetti, quasi certamente Matteo si fermerà, di tanto in
tanto, a giocare con questi stimoli distrattori.
La mamma, in questo caso, ha giustamente deciso di presentare al bambino
solo un gioco o un’attività per volta, in modo da evitare il più possibile le
distrazioni.
MIGLIORARE LE SITUAZIONI - ESEMPIO N. 2
Salvatore se la cava abbastanza bene a lavarsi le mani da solo; tuttavia, quando è
ora di asciugarle preferisce di gran lunga giocare con l’asciugamano, tirandolo su
e giù dal sostegno, quasi come fosse una carrucola
La mamma di Salvatore ha limitato di molto questo problema con una
semplice strategia di programmazione ambientale: ha fissato l’asciugamano con
una spilla da balia, in modo che il bambino non possa più divertirsi facendo
qualcosa che, di fatto, interferisce con il suo apprendimento
MIGLIORARE LE SITUAZIONI - ESEMPIO N. 3
Gennaro è un vero turbine quando si trova in un ristorante o in un locale
pubblico. Dopo qualche minuto di tranquillità si alza dal suo tavolo e inizia
a correre nel locale, disturbando i clienti e creando imbarazzo ai genitori.
Anche ai genitori di Gennaro hanno
deciso di programmare la situazione,
piuttosto che subirne le conseguenze:
finché il bambino si sarà abituato,
rimarranno in un locale pubblico
solo per il tempo necessario a bere
una
bibita.
Successivamente
tenteranno di abituare. Gennaro a
rimanere al bar per un tempo più
lungo (ad esempio per mangiare un
gelato), e così via di seguito, per
periodi via via più lunghi.
MIGLIORARE LE SITUAZIONI
Il principio generale alla base di questi esempi è piuttosto
semplice: spesso è meglio prevenire piuttosto che subire
Detto in parole diverse, in molti casi la strategia più semplice per
ridurre un comportamento problematico consiste nell’evitare che
il nostro bambino venga “indotto in tentazione”
Ci sono certamente molte situazioni dove, con un piccolo
intervento preventivo di programmazione ambientale, si
possono evitare conseguenze piuttosto spiacevoli. Alle volte può
bastare il togliere di mezzo oggetti fragili o pericolosi; i genitori di
Luana, per esempio, hanno tolto temporaneamente eliminato i
soprammobili che la bimba poteva distruggere in uno dei suoi
momenti di aggressività
MIGLIORARE LE SITUAZIONI
In altri casi, la prevenzione del comportamento problema può
consistere nel dare al bambino un’attività piacevole da svolgere,
anziché lasciarlo ozioso e in balia di se stesso, o, ancora, nel
fornirgli un minimo aiuto quando ci accorgiamo che il compito
che sta svolgendo è troppo difficile
Dobbiamo comunque tenere presente che ci sono alcuni limiti
precisi all’applicazione del principio della strutturazione
dell’ambiente
In primo luogo, bisogna che i cambiamenti ambientali necessari
non costituiscano, a loro volta, un problema per il bambino o per i
genitori. Se, ad esempio, Renato sta calmo e tranquillo solo
quando è a passeggio con i genitori, questo non significa certo che
dovrebbe essere portato a passeggio per 8 ore al giorno
MIGLIORARE LE SITUAZIONI
La programmazione dell’ambiente, quindi, può essere vista come
uno strumento utile per tenere sotto controllo il verificarsi di
alcuni comportamenti problematici
Raramente questo tipo di intervento, da solo, costituisce “la
soluzione” del problema. Infatti, spesso il problema si ripresenta
appena viene tolta la modificazione ambientale
Tuttavia, si tratta di una modalità che spesso aiuta a programmare
un intervento più specifico. Per esempio, l’applicazione del time
out è più semplice se la stanza è stata spogliata in precedenza di
ogni potenziale fonte di gratificazione
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Migliorare la situazione - Istituto Comprensivo n.3 di Alghero