La cooperazione sociale a Reggio Emilia Obiettivi, ruoli e numeri Paola Macchi - Consorzio Quarantacinque Beniamino Ferroni – Consorzio Oscar Romero 18 ottobre 2012 sala Montessori LOMBARDINI SRL REGGIO EMILIA Cosa sono le cooperative sociali La cooperativa sociale è un’ impresa cooperativa prevista dalla legislazione italiana (Legge 381 del 1991). Nell’ordinamento italiano sono previsti due tipi di cooperative sociali: - quelle che svolgono attività socioassistenziali ed educative (tipo A) - quelle che attraverso attività diverse (agricole, industriali, commerciali o di servizi) hanno lo scopo di inserire al lavoro persone svantaggiate (tipo B). La “missione” delle cooperative sociali La “Missione” della cooperazione sociale, che la legge 381/91 ha riconosciuto, è quella di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Le cooperative sociali sono imprese fortemente legate a modelli democratici e partecipativi L’impresa sociale (in particolare di inserimento lavorativo) non è assistenza con un po’ di lavoro ma è “un contesto di assistenza strutturato su rapporti che diminuiscono l’incertezza e la sfiducia in se’ stessi e negli altri, accrescono il senso del proprio valore personale e capitalizzano il piacere che si trae dalle cose che si fanno” Cooperative di tipo A sono aziende non profit, senza scopo di lucro Gestiscono con operatori qualificati , in proprio o per conto di enti pubblici, servizi residenziali alla persona , centri diurni e assistenza domiciliare per anziani o disabili, asili nido, scuole materne, attività di formazione e socializzazione, doposcuola, attività di mediazione culturale, … Cooperative di tipo B o di inserimento lavorativo sono aziende non profit, senza scopo di lucro si propongono come finalità statutaria quella di coniugare l’aspetto lavorativo con quello del recupero sociale di persone svantaggiate Cooperative di inserimento lavorativo Per quanto riguarda le cooperative di inserimento lavorativo è la stessa legge che definisce le tipologie di persone svantaggiate: invalidi fisici, psichici e sensoriali, ex degenti di istituti psichiatrici, persone in trattamento psichiatrico, gli ex tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazione di disagio familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione. Le persone svantaggiate devono rappresentare almeno il 30% dei lavoratori della cooperativa. Cooperative di tipo B o di inserimento lavorativo Possono svolgere qualsiasi attività produttiva che sia prevista dall’atto costitutivo della cooperativa : Servizi ambientali: raccolta e trasporto rifiuti, spazzamento stradale Manutenzione del verde pubblico e privato, Florovivaismo, agricoltura, coltivazione e confezionamento ortaggi Servizi agroforestali Fattoria didattica, centro ippico; Agriturismo, Turismo, Ristorazione, catering e gestione bar Informatica e comunicazione Grafica e tipolitografia, Videoproduzioni e fotografia Manutenzione immobili Servizi di pulizia, igiene, sanificazione ambientale e disinfezione Servizi ausiliari di custodia e sorveglianza non armata in ambito pubblico, privato e sanitario Assemblaggio Corsi finalizzati all'ottenimento di patenti di guida per disabili Trasporti, servizi di biglietteria …. La cooperazione sociale a Reggio Emilia Le cooperative sociali rappresentano nella Provincia di Reggio Emilia un fenomeno di eccellenza, sono oggi 109 60 di tipo A 33 di tipo B 12 di tipo plurimo (A/B ) quattro Consorzi Le reti consortili Lo sviluppo della cooperazione sociale ha trovato un forte apporto dalla nascita, sin dai primi anni, di reti consortili, prevalentemente formate da cooperative sociali ma aperte (fino al 30%) anche ad altri soggetti. I Consorzi aggregano imprese e, sia dando loro servizi che le aiutano a crescere mettendo a disposizione capitali e risorse umane specializzate, sia attraverso una diretta azione di promozione di esperienze cooperative e imprenditoriali, sostengono lo sviluppo dei territori e la risposta ai bisogni sociali.