N. 228 -15 novembre 2010
“L’economia giusta”: Boorea e Legacoop presentano
il 19 novembre il libro postumo di Edmondo Berselli
Boorea e Legacoop Reggio Emilia organizzano il 19 novembre 2010 una iniziativa per presentare l’ultimo libro,
postumo, del giornalista e saggista Edmondo Berselli, “L’economia giusta”, edito da Einaudi. L’iniziativa si terrà
alle 17:30 nella Sala Giardino dell’Hotel Mercure Astoria, via Nobili 2, a Reggio Emilia.
Dopo l’introduzione di Ildo Cigarini, presidente di Boorea e Legacoop, interverranno Alberto Melloni, docente
all’Università di Modena e Reggio Emilia, Anna Maria Artoni, presidente di Confindustria Emilia-Romagna,
Gianni Riotta, direttore de “Il Sole 24 Ore”, David Sassoli, parlamentare europeo e Giuliano Poletti, presidente
nazionale di Legacoopi. Parteciperà all’iniziativa Marzia Berselli, moglie del compianto Berselli.
“Edmondo Berselli – spiega Ildo Cigarini – è sempre stato un attento osservatore del fenomeno cooperativo e
lo ricordo con affetto a diverse nostre iniziative, dove ha sempre portato un contributo profondo e appassionato.
Il suo ultimo saggio, terminato appena prima di morire, è forse un testamento civile che ci invita a riflettere sul
futuro. Nelle parole di Berselli, profonde ma anche disincantate, ci sono riflessioni che toccano da vicino
l’esperienza cooperativa. Il superamento delle facili illusioni del monetarismo, e la ricerca di una economia
giusta, ci fanno dire che il modello dell’impresa cooperativa può rappresentare, ancora, un ancoraggio saldo
per chi crede ancora nella possibilità di uno sviluppo sociale ed economico per tutti, e non solo per pochi. E’
per questo che abbiamo voluto riflettere con importanti interlocutori sul libro di Berselli, inserendo l’iniziativa nel
percorso che ci porterà al prossimo congresso di Legacoop in febbraio”.
Torna il 1 dicembre la Grande Cena di Boorea. Il ricavato
a favore di progetti di sviluppo e solidarietà in Argentina
Mercoledì 1 dicembre alle ore 20:15, nel tradizionale
scenario del Salone delle Feste di Correggio, torna la
Grande Cena di Boorea, un appuntamento diventato
ormai un classico delle iniziative di solidarietà promosse dalla cooperazione e dal mondo del volontariato.
La XI edizione della Grande Cena sarà dedicata
all’Argentina. I progetti di cooperazione internazionale
saranno due: quello per la cooperativa di minatori salineros e per due realtà associative tessili e agricole
delle Salinas Grandes sulle Ande Argentine, e un
progetto per la ristrutturazione di un centro di accoglienza per bambini di strada e ragazzi disagiati a
Rosario. Il primo progetto è gestito dalla ong Gvc, in
collaborazione con la ong Cefa e la Caritas locale e
gode del cofinanziamento del Ministero Affari Esteri
italiano. Il secondo, sempre patrocinato dal Ministero
Affari Esteri, è promosso dalla municipalità di Rosario
ed è stato adottato dalle cooperative Ambra, Boorea
e Coopservice. Anche nel 2010 l’obiettivo è raccogliere 20.000 euro.
Gli chef protagonisti saranno Arneo Nizzoli di Villastrada (Mn), protagonista della Grande Cena fin dalla
prima edizione del 2000, e Leonardo Malagrinò, giovane e talentuoso chef del Ristorante Olivo dei Laghi
di Rivalta (RE). Gli chef cucineranno senza ricevere
alcun compenso.
Alla conferenza stampa di presentazione del 10 novembre presso Legacoop Reggio Emilia, hanno
partecipato, oltre al presidente di Boorea e Legacoop Ildo Cigarini, il vicesindaco di San Martino in Rio
Giuseppe Borri, l’assessore ai Lavori Pubblici del
Comune di Correggio Marcello Bulgarelli, il presidente di Coopservice Roberto Olivi, il presidente di
Ambra Roberto Mainardi, Mirco Castagnetti di Cantine Riunite & Civ, Danila Forti di Coop Consumatori
Nordest, Claudia Manzini e Francesca Picchi di
Coopselios, Andrea Zani, responsabile dell’ong Gvc
per i progetti in Sud America e Umberto Bedogni,
presidente dell’Auser, che con il lavoro volontario di
decine di volontari rende possibile il successo della
Grande Cena. Tra gli sponsor della Grande Cena
anche il Consorzio del Parmigiano-Reggiano.
“Per noi la Grande Cena – ha dichiarato il presidente
Ildo Cigarini – è un momento straordinario di aggregazione e solidarietà. (Segue in 2.a)
W&W 1
Minatori nelle Salinas Grandes
(Segue dalla 1.a) Grazie al contributo di numerose
nostre cooperative, come Cantine Riunite che fornisce i vini, Coop Consumatori Nordest e Unipeg che ci
donano le vettovaglie e la carne della cena, e grazie
al sostegno di tante istituzioni e associazioni, nelle
precedenti dieci edizioni siamo stati in grado di raccogliere 180.000 euro interamente destinati a progetti di
solidarietà internazionale, molti dei quali dedicati
all’infanzia”.
Quest’anno la Grande Cena si arricchisce di ulteriori
elementi di attrazione. Nel Salone delle Feste
saranno esposte alcune tavole del pittore Giulio
Taparelli, illustratore della “Tombola ed Mingoun”, e
sarà possibile acquistare la tombola dialettale pubblicata in questi giorni per raccogliere soldi a favore
delle associazioni di volontariato locali e dei fondi di
solidarietà dei Comuni aderenti. In regalo a tutti i
partecipanti sarà data una macchinina in latta prodotta dagli artigiani del Madagascar, distribuita in
Italia dalla cooperativa Ravinala.
Il costo di partecipazione alla Grande Cena è di 30
euro. Per prenotarsi è necessario chiamare uno dei
seguenti numeri: 0522-299356 (Boorea), 0522630711 (Comune di Correggio), 0522-636714.
Come sempre anche l’edizione 2010 della Grande
Cena è intitolata alla memoria dei volontari scomparsi
Alberto Rossi, Velmore Davoli ed Enrico Giusti.
Bellacoopia: al via l’ottava edizione. Con il progetto
di Legacoop la cooperazione nelle scuole reggiane
E’ stata presenta il 3 novembre l’ottava edizione di
Bellacoopia, il progetto promosso da Legacoop
Reggio Emilia per trasmettere ai giovani i valori di
socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile
attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa.
Bellacoopia ha coinvolto fino ad oggi oltre 3000 ragazzi.
Due sono le sezioni del concorso. La prima,
“Bellacoopia Impresa”, è rivolta agli studenti delle
scuole superiori: ogni classe partecipante dovrà sviluppare una idea imprenditoriale simulando la costituzione di una cooperativa virtuale, con riferimento
agli aspetti societari, all’analisi di mercato, al piano
economico finanziario, al piano di comunicazione.
Ogni classe dovrà inoltre realizzare un video di
presentazione del progetto. La seconda sezione,
“Bellacoopia Ricerca”, si rivolge invece agli studenti
delle scuole medie: le classi che partecipano
dovranno realizzare una ricerca storica o sociale sul
pensiero e le pratiche relative alla solidarietà
cooperativa nel territorio in cui opera la scuola.
Questa sezione si propone di suscitare nei ragazzi
l’interesse intorno all’esperienza cooperativa, per
farne conoscere e apprezzare i principi fondamentali
e la funzione sociale. Hanno presentato l’iniziativa il
presidente di Legacoop Reggio Emilia Ildo Cigarini, il
direttore generale Francesco Malpeli, la responsabile
del progetto Daniela Cervi e il consulente scientifico
di “Bellacoopia Ricerca” Lucio Levrini.
A “Bellacoopia Impresa” partecipano otto scuole
superiori: lo Zanelli, il Chierici, l’Itis Nobili, il Filippo
Re, il Matilde di Canossa e lo Scaruffi di Reggio
Emilia, il Russel di Guastalla e il Cattaneo di
Castelnovo ne’ Monti. Tutti interessanti i progetti su
cui lavoreranno gli studenti: da una cooperativa per la
promozione dei prodotti agroindustriali tipici, a una
cooperativa per il noleggio e la vendita di impianti per
lo spettacolo, per passare alla raccolta differenziata
dei rifiuti alla ristrutturazione di un borgo antico
sull’Appennino.
Le idee imprenditoriali, in questa ottava edizione, sono molto concentrate sui temi dell’ambiente, della
promozione del territorio e dei prodotti tipici e a
chilometro zero. Gli studenti, nel loro lavoro, saranno
affiancati oltre che dagli insegnanti, da tutor messi a
disposizione da Legacoop, da esperti e dalla collaborazione di numerose cooperative reggiane.
A “Bellacoopia Ricerca” parteciperanno dieci scuole
medie: Cadelbosco di Sopra, Poviglio, Gualtieri,
Bibbiano, Castelnovo di Sotto, Busana, Fontanesi di
Reggio Emilia, Toano, Carpineti e Casalgrande: le
ultime tre per la prima volta. In pratica si va dal
Cerreto al Po coinvolgendo quindi tutto il territorio
della “provincia cooperativa” per eccellenza.
Tutti interessanti le ricerche e gli studi che
affronteranno gli studenti: tre scuole, per esempio, si
propongono di dimostrare la funzione svolta dalla
cooperazione fin dalla seconda metà dell’Ottocento
nella costruzione e nello sviluppo dello Stato unitario
affrontando in concreto la questione sociale e politica
collegandosi in questo modo alle celebrazioni dei 150
anni dell’unità d’Italia. Altre scuole studieranno la
storia di alcune cooperative del loro territorio. Una
scuola approfondirà la condizione e il ruolo della
donna nella cooperazione, un’altra affronterà la
creazione di una cooperativa di lettori, attraverso la
modalità 'Learning together', con l’obiettivo di pubblicare audiolibri.
Per sostenere i docenti nel lavoro di ricerca, Bellacoopia anche quest’anno offrirà loro un’opportunità
formativa con una lezione tenuta da Teresa Rabitti,
docente di didattica della storia nella Facoltà di
Scienze della Formazione presso l’Università di
Bolzano. (Segue in 3.a)
W&W 2
(Segue dalla 2.a) E infine va ricordato il rapporto che
attraverso Bellacoopia regionale si è aperto con
l’Argentina, dove si è sviluppata l’interessante
esperienza delle cooperative scolastiche. Grazie a
questa collaborazione due studenti reggiani che
hanno partecipato all’ultima edizione di Bellacoopia
hanno trascorso 15 giorni di luglio a Sunchales,
capitale argentina della cooperazione.
Bellacoopia Emilia-Romagna: una scuola reggiana al secondo
posto. La 4ª E del Chierici premiata a Rimini
La classe 4ª E dell’Istituto Chierici di Reggio Emilia
ha vinto il secondo premio al concorso della rete
regio-nale di Bellacoopia, il progetto di Legacoop per
svi-luppare la conscenza della cooperazione nelle
scuo-le. Le premiazioni si sono svolte nei giorni
scorsi a Rimini, nell’ambito della Fiera “Ecomondo”.
Da tutte le province emiliano-romagnole sono state
segnalate le cooperative virtuali costituite nell’anno
scolastico 2009/2010, con le migliori caratteristiche di
socialità e sostenibilità. La gara è decollata con 22
progetti tra i quali una giuria di esperti ha scelto i 6
finalisti. Il progetto, che ha preso l’avvio a Reggio
Emilia dieci anni fa e si è poi sviluppato in tutta la
regione, prevede la realizzazione da parte degli
studenti delle scuole superiori di un progetto virtuale
di impresa cooperativa.
La 4ª E dell’Istituto Chierici, tra le vincitrici dell’ultima
edizione reggiana di Bellacoopia, ha sviluppato il
progetto della cooperativa Moebius, che propone una
attività di progettazione di oggetti di arredo, complementi, accessori, design in genere con interventi di
recupero su oggetti, altrimenti destinati alla discarica,
e consulenze di valore creativo finalizzate al riciclaggio.
I riconoscimenti sono stati consegnati da Giuliano
Poletti, presidente di Legacoop Nazionale. Agli studenti del Chierici è stato consegnato un assegno di
1000 euro. I progetti finalisti, oltre a quello reggiano,
sono stati sono Domocons di Parma, Mi.mo.di.go. di
Cesena, Kenafcoop di Finale Emilia, Biorevolution di
Bologna e Aerocol di Imola
“La diffusione della cultura cooperativa – ha spiegato
Poletti – è una delle attività istituzionali di Legacoop
Emilia Romagna. Il progetto Bellacoopia è uno degli
interventi strategici in questo settore, portato avanti
dapprima dalle singole Leghe provinciali e dal 2008
diventato network regionale. L'esperienza ormai
quasi decennale di alcuni dei progetti territoriali ha
permesso di consolidare modalità efficaci di rapporto
con il sistema scolastico e i 1.800 studenti, le 50
scuole e le 80 classi coinvolte nell’anno scolastico
2009/2010 ne danno una idea quantitativa”.
E’ ormai terminata la ludoteca di Rocca di Mezzo in Abruzzo,
realizzata anche con il contributo della cooperazione reggiana
La cooperazione reggiana si è impegnata in una azione di solidarietà verso l’Abruzzo colpito dal terremoto,
e in particolare con il Comune di Rocca di Mezzo. In
particolare, grazie al contributo di Legacoop, delle
cooperative di Boorea, di Unipeg e dei lavoratori di
Grandi Salumifici Italiani, si sta realizzando un nuovo
centro giovanile-ludoteca. Nell’ambito di questa iniziativa di solidarietà si è avviata anche una collaborazione tra la cooperativa sociale Solidarietà 90 e la
cooperativa sociale Il Melograno che gestirà il centro
giovanile.
La struttura, realizzata con moduli prefabbricati donati
a Rocca di Mezzo dall'Associazione Imprenditori Italiani in Svizzera, e dal Comune di Zurigo, successivamente rivestiti e coperti da una bella struttura in
legno, sono stati installati, è ormai completata, come
si può vedere dalla foto. L’hanno comunicato con
soddisfazione nei giorni scorsi gli amministratori di
Rocca di Mezzo. Il costo complessivo dell'opera sarà
di circa 200.000 euro, 90.000 dei quali donati dalle
cooperative reggiane: 10.000 euro da Boorea, 50.000
euro dalle cooperative che hanno partecipato alla
campagna raccolta fondi di Legacoop Reggio Emilia,
e 30.000 euro dai lavoratori di Grandi Salumifici
Italiani e da Unipeg.
Ancpl, la direzione nazionale da Reggio Emilia
attacca il governo: ''Mancano le risposte attese''
Il 5 novembre si sono incontrate a Reggio le
cooperative di produzione e lavoro aderenti all’AncplLegacoop, in occasione dei loro stati generali, per
discutere della crisi economica attuale e delle prospettive per il futuro dei settori nei quali esercitano il
loro impegno: costruzioni, industria manifatturiera,
impiantistica e progettazione.
Il programma della giornata ha previsto i contributi di
apertura del presidente di Abi e Monte dei Paschi di
Siena Giuseppe Mussari, sul tema dello sviluppo
del’impresa cooperativa e il ruolo del sistema
bancario finanziario, e del direttore del Cresme Lorenzo Bellicini sulle prospettive del mercato estero
per il settore costruzioni. (Segue in 4.a)
W&W 3
(Segue dalla 3.a) Il 2010, da quanto è emerso, ha
visto le cooperative Ancpl fortemente impegnate nella
gestione della crisi e nella difesa dei livelli
occupazionali e delle capacità produttive. In
particolare le cooperative manifatturiere si preparano
a chiudere un esercizio 2010 con segno positivo ma
ancora incapace di recuperare il forte calo di
produzione registrato nel 2009. Nelle costruzioni si
vive invece una forte preoccupazione con aspettative
al ribasso in termini di ordini, fatturato e redditività.
Preoccupazione condivisa dal settore dell’ingegneria,
della progettazione e del consulting. Sul fronte
occupazionale, poi, si conferma la tenuta delle
cooperative di produzione e lavoro e il modesto
ricorso agli ammortizzatori sociali. Su un piano più
generale, però, le cooperative di costruzioni guardano con preoccupazione alla situazione politica del
paese e alla crisi, non più considerata eccezionale e
contingente dal momento che si è di fronte a una ristrutturazione permanente di un mercato che sta selezionando in maniera molto dura le imprese, eliminando progressivamente chi è meno attrezzato.
Secondo l'Ancpl il governo dovrebbe, cambiando decisamente rotta, intervenire in maniera decisa a sostegno delle imprese sulla questione dei ritardi di
pagamento, anche attraverso il coinvolgimento della
Cassa Depositi e Prestiti e della Sace, su quella
dell’attuazione degli investimenti sulle infrastrutture
già definiti dal Cipe, in particolare nel Mezzogiorno;
su quella del sostegno alle operazioni di finanza di
progetto, procedura che è in parte riuscita a sopperire
alla costante riduzione degli investimenti pubblici. Sul
tavolo anche la necessità di dare una soluzione alle
problematiche interpretative sollevate dalle norme
sulla tracciabilità finanziaria degli appalti.
''Le grandi cooperative del settore costruzioni – ha
spiegato il presidente Carlo Zini – vivono oggi la vera
crisi e mancano a livello nazionale risposte ai tanti
appelli lanciati al Governo. E' per questo che le
cooperative devono intraprendere con convinzione la
strada dei lavori all'estero e unire le forze su grandi
obiettivi come opere in project financing e concessioni, partendo da quelle autostradali. I cantieri
non sono ripartiti e si deve prendere atto che c'è un
ritardo da superare, mentre all'estero si aprono
opportunità''.
Il presidente di Ancpl Carlo Zini
Opzione confermata da Lorenzo Bellicini, direttore del
centro studi Cresme, secondo cui "le grandi imprese
cooperative hanno saputo vincere molte sfide in
questi anni, ma sul fronte dell'internazionalizzazione
devono recuperare un ritardo seguendo esperienze
eccellenti come quella della Cmc di Ravenna, che
però è ancora poco replicata. All'estero siamo di
fronte a un mercato dove le quantità sono sorprendenti. Basta un dato per capirlo: solo nel nord
Africa nel 2008 sono stati spesi 11 miliardi di euro in
edilizia residenziale, nel 2009 sono saliti a 13,6
miliardi contro i cali del 40% nel mercato italiano.
Anche vicino a noi abbiamo delle grandi opportunità
se sappiamo cogliere le sfide all'estero''. Del rapporto
tra grandi cooperative e finanza ha parlato invece il
presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari: ''Dobbiamo
continuare a lavorare tra banche e grandi cooperative
come abbiamo dimostrato di saper fare in questi anni.
Le cooperative hanno saputo costruire soggetti in
grado di competere in Italia e fuori dall'Italia (il sistema cooperativo rappresenta il 13% delle imprese
italiane superiori ai 250 dipendenti). Le cooperative
sono capaci di progettare, costruire e gestire grandi
opere senza andare via dopo il taglio del nastro. Ora
possono guardare a una nuova fase di crescita
partendo però dalla necessità di migliorare la loro
capitalizzazione: è un tema che riguarda tutte le
imprese italiane per cogliere all'estero, dopo ulteriori
aggregazioni, le opportunità che il mercato italiano
non offre più''.
“Le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia”:
a Roma un convegno di Ancpl e Legacoop Servizi
Ancpl-Legacoop e Legacoop Servizi organizzano il 24 novembre 2010 a Roma un’iniziativa dal titolo “Le
infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia”. L’appuntamento è alle 14.30 nella sala della Biblioteca
del Cnel. Dopo l’apertura dei lavori di Carlo Zini (presidente nazionale Ancpl-Legacoop) sono previsti gli
interventi Enzo Ciconte (docente di Storia della criminalità organizzata all'Università di Roma Tre), Anna
Canepa (sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia), Federico Titomanlio (avvocato, Istituto
Grandi Infrastrutture); Prefetto Bruno Frattasi (coordinatore del Comitato per l'alta sorveglianza delle grandi
opere); Alessandro Botto (consigliere dell'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici), Giuliano Poletti
(presidente nazionale Legacoop). Concluderà i lavori Ferdinando Palanti (presidente Legacoop Servizi).
Europa: Rossano Rimelli eletto presidente della Cecop
Rossano Rimelli, direttore di Ancpl-Legacoop, è il
nuovo presidente di Cecop, la Confederazione europea delle Cooperative di Produzione e Lavoro e
Sociali, e delle Imprese Sociali e Partecipative.
Rimelli è stato eletto il 4 novembre a Bruxelles
dall’Assemblea dell’organizzazione (Segue in 5.a).
W&W 4
(Segue dalla 4.a) La Cecop è l’organizzazione settoriale europea dell’Alleanza Cooperativa Internazionale (ACI). Alla Cecop aderiscono le organizzazioni
nazionali di settore di 16 paesi europei che associano
circa 50 000 imprese, con 1,4 milioni di lavoratori e
una cifra d’affari consolidata di 50 miliardi di euro.
Un incontro al Mic con gli autori del libro
“Mariella Burani Fashion Group. Storia di un crac"
Una lezione dedicata alla analisi del crac Burani ha
arricchito il programma formativo del Mic 5, la quinta
edizione del Master in Impresa Cooperativa
organizzato da Quadir, Legacoop Reggio Emilia e
Legacoop Modena per 20 giovani manager di varie
cooperative emiliane.
A discutere della case history che ha portato agli
arresti Giovanni e Walter Burani sono stati chiamati il
5
novembre,
insieme
a
Giuliano
Nicolini
dell'Università di Bologna, Stefano Campani e Paolo
Pergolizzi, autori del libro "Mariella Burani Fashion
Group. Storia di un crac". Gli autori, visto il riscontro
di vendite del libro, stanno ora pensando alla
pubblicazione di una seconda edizione del loro
lavoro.
Da sinistra Campani, Pergolizzi e Nicolini
La lezione si è incentrata in particolare sull'approfondimento di alcune delle operazioni finanziarie più
controverse, diventate quasi paradigmatiche del mo-
dus operandi dei vertici del gruppo di Cavriago negli
anni immediatamente precedenti la messa in
liquidazione del gruppo. In particolare la famosa opa
del 2008, nella quale vennero investiti 82,5 milioni di
euro per acquisire a 17,5 euro titoli che un anno dopo
sarebbero stati sospesi a 2,5 euro. E poi l'acquisto di
Mandarina Duck, grazie al quale nel bilancio semestrale 2008 di Mariella Burani Fashion Group
vennero contabilizzate 20 milioni di plusvalenze finanziarie per la cessione a 9,5 euro, a parziale
contropartita dell'acquisto di Mandarina Duck, di 2,31
milioni di azioni Antichi Pellettieri iscritte a Bilancio al
valore di 0,79 euro. La lezione ha portato
all'attenzione dei giovani manager altri temi sensibili,
come il clima di generale understatement che a
Reggio Emilia ha accompagnato la vicenda dei
Burani fino al fallimento della controllante Bdh. Inoltre
lo svuotamento di fatto, nel crac Burani, dei princìpi di
etica imprenditoriale e responsabilità sociale e il
mancato funzionamento a Reggio Emilia e Cavriago
di quei meccanismi di controllo sociale che fino a
pochi anni fa avrebbero reso impossibile il dissesto di
un gruppo così importante. Fenomeni rispetto ai quali
le aziende cooperative, per la forma proprietaria
diffusa e per i meccanismi che subordinano le
decisioni strategiche alla volontà e al controllo di più
soggetti, possono ancora vantare una distintività che
le rende originali rispetto ad altre forme di impresa.
Importante accordo raggiunto
tra Gruppo Italiano Vini e le Cantine Cavicchioli
Nei giorni scorsi è stata raggiunta un’intesa
preliminare tra il Gruppo Italiano Vini e la Cavicchioli
U.&Figli S.p.a., per la cessione, a partire dal 1
gennaio 2011, della cantina di San Prospero, in
provincia di Modena, e del marchio Cavicchioli.
Secondo Sandro Cavicchioli, presidente della
omonima società, l’accordo “è stato sottoscritto nel
segno della continuità, della valorizzazione e dello
sviluppo dello storico marchio e dei suoi prodotti”.
La cantina Cavicchioli rappresenta dal 1928 un nome
di prestigio nella produzione del Lambrusco di qualità
ed un punto di riferimento nella viticoltura del territorio
della provincia di Modena. Cavicchioli, fin dalla sua
nascita, ha saputo valorizzare e diffondere i
Lambruschi di qualità DOC Modenesi sul mercato
nazionale, dove detiene la posizione di leadership, e
su quelli internazionali. L’azienda vanta oggi un
fatturato di oltre 25 milioni di Euro, del quale il 20%
all’estero. “La famiglia Cavicchioli – afferma ancora
Sandro Cavicchioli - continuerà la propria attività nel
settore degli spumanti e lambruschi a metodo
classico con le aziende Bellei a Sorbara e
Castelfaglia in Franciacorta, nonché nella gestione
dei vigneti di proprietà, le cui uve continueranno ad
essere destinate alla produzione dei vini a marchio
Cavicchioli”.
Corrado Casoli, presidente di Gruppo Italiano Vini,
sottolinea che “il Lambrusco di qualità rappresenta
oggi una grande opportunità di sviluppo su tutti i
mercati. Il Gruppo Italiano Vini, grazie alla grande
esperienza che vanta nella produzione e
commercializzazione di alcuni tra i più storici marchi
dell’enologia italiana, saprà cogliere al meglio tale
potenzialità e raggiungere nuovi e prestigiosi traguardi per il vitigno Lambrusco e per il marchio
Cavicchioli.
In quest’ottica – aggiunge Corrado Casoli – Sandro e
Claudio Cavicchioli continueranno a collaborare al
consolidamento dell’azienda rispettivamente per la
parte tecnica e per quella commerciale, mettendo la
loro competenza e passione al servizio del Gruppo”.
Negli ultimi anni il Lambrusco di qualità ha rafforzato
la propria posizione di rilevanza tra i vini della grande
tradizione enologica italiana; ha ottenuto il favore del
mercato e la sua piacevolezza viene sempre più
apprezzata dal consumatore. (Segue in 6.a)
W&W 5
(Segue dalla 5.a) Questo successo è stato sancito
anche dai prestigiosi riconoscimenti conseguiti dalle
guide dei vini. Gruppo Italiano Vini saprà valorizzare
sia questo celebre prodotto che lo storico marchio
Cavicchioli. Gruppo Italiano Vini, la più importante
realtà vitivinicola italiana, possiede vigneti e cantine
nei territori italiani più vocati alla vitivinicoltura. Le
tenute del Gruppo hanno nomi noti che riportano alla
mente la storia e la tradizione del vino nel nostro
Paese: Formentini nel Collio, Bolla, Santi, Galtarossa
e Lamberti in Veneto, Nino Negri in Valtellina, Ca’
Bianca in Piemonte, Melini nel Chianti, Bigi in
Umbria, Fontana Candida nel Frascati, Terre degli
Svevi in Basilicata; Castello Monaci in Salento e
Tenuta Rapitalà in Sicilia. Un patrimonio di 1250
ettari di vigneto. Il 2010 è stato un anno importante
per il Gruppo Italiano che, dopo l’accordo di
commercializzazione degli spumanti a marchio
Carpenè Malvolti firmato lo scorso 21 aprile, chiude
l’anno con l’operazione Cavicchioli.
Una delegazione di operatori sociali rumeni
in visita di formazione al Consorzio Romero e a Coopselios
Da ormai un paio di anni il Consorzio Oscar Romero
e Coopselios, in collaborazione con Isco-Cisl e
l’Associazione Frati Minori Cappuccini (Centro
Missionario Frati Minori Cappuccini di S. Martino in
Rio), hanno avviato un progetto di solidarietà internazionale a favore di minori rumeni in condizioni di
grave difficoltà ed emarginazione. Il progetto ha
portato alla costituzione di una cooperativa socioeducativa, chiamata il Piccolo Principe, nata con
l’obiettivo di fornire sostegno scolastico, interventi
educativi e di integrazione sociale attraverso attività
di doposcuola, di animazione, sportive e ricreative. Il
Servizio, attivo dal 2009 a Sighet, è ora in grado di
accogliere 50 bambini ogni giorno. L’iniziativa di
solidarietà si colloca in un contesto fortemente problematico nel quale la rete dei servizi risulta ancora
troppo precaria e la condizione dei minori rappresenta una vera e propria emergenza sociale dovuta
prevalentemente alla povertà, all’alto tasso di disoccupazione e all’altissima percentuale di nuclei
familiari disgregati. Le realtà italiane, in accordo con
le istituzioni rumene, si muovono sulla strada della
promozione di uno sviluppo locale capace di
stimolare l’acquisizione di un’autonomia progettuale e
organizzativa, realizzando anche interventi formativi e
viaggi-studio degli operatori rumeni, al fine di mantenere sempre attivo un confronto sulla complessa
realtà del lavoro nel sociale.
Sono 4 gli educatori accolti dal 31 ottobre al 7 di
novembre, per un progetto realizzato da Iscos EmiliaRomagna e con il contributo del Comune di Reggio
Emilia, Cisl, Fai-Cisl, Fondazione Manodori.
Gli educatori romeni operanti al Piccolo Principe realizzeranno la visita studio nei giorni 2 e 3 novembre
presso il Centro educativo/ricreativo di Lerici (La
Spezia), il Servizio di affido familiare del comune di
La Spezia e nei giorni 4 e 5 novembre presso il
servizio di tempo lungo “Bruchi e Farfalle” e al Centro
Educativo “Pianeta Educativo” di Rubiera gestiti dalla
Cooperativa Pangea. Durante la visita gli educatori
avranno la possibilità di incontrare i referenti e gli
operatori dei servizi al fine di conoscere e approfondire le modalità organizzative, le prassi operative,
gli approcci metodologici. In particolare i temi verso i
quali verrà rivolta attenzione saranno quelli della relazione d’aiuto, la pedagogia attiva, tecniche di animazione e progettazione di intervento socio educativi,
formazione.
Gli incontri inoltre saranno l’occasione per approfondire gli aspetti relativi alla formazione e organizzazione di imprese sociali, gestione e funzionamento dei servizi sociali al fine sia di supportare il
percorso di consolidamento della realtà associativa
sia di favorire l’acquisizione da parte dell’associazione stessa di un ruolo di riferimento nel contesto
del territorio e dei servizi rivolti ai minori.
Unieco a Ecomondo di Rimini
L’ultimo ingresso nel “team Ambiente” di Unieco è la
Gheo. E’ una società attiva da una quindicina d’anni
nel settore dello smaltimento dei rifiuti industriali.
Entra nella Divisione Ambiente di Unieco portando
specializzazioni e know how in una struttura che da
quasi trent’anni cresce in diverse aree di business
legate all’ambiente. Gheo ha una base operativa a
Brescello e cura tutta la “filiera”: trasporto, stoccaggio
e smaltimento dei rifiuti industriali. La prima uscita nel
nuovo assetto operativo è stata alla fiera Ecomondo
di Rimini che si è svolta dal 3 al 6 novembre. Erano in
vetrina anche le altre attività legate alla green economy. La Divisione Ambiente di Unieco nel 2009 ha
sviluppato un valore della produzione diretto pari a 75
milioni e il portafoglio acquisito a fine 2009 ammontava a circa 150 milioni. Le partecipazioni societarie,
dirette ed indirette, riferibili alla Divisione Ambiente
sono una cinquantina e nel 2009 hanno sviluppato un
valore della produzione aggregato di circa 250 milioni. “Un importante obiettivo – spiega Giulio Manzi-
ni, direttore della Divisione Ambiente di Unieco –
rimane quello di valorizzare i rifiuti trasformandoli in
vere e proprie risorse, da utilizzare sia come prodotti
o materia seconda, sia come fonte di energia
alternativa, come sta avvenendo ad esempio in
Toscana, dove opera la Società Toscana Ambiente
Spa che è impegnata nella gestione di numerose
partecipazioni in società locali a capitale pubblico e
privato, attive nel campo ambientale”. L’eco business
non è basato solo sui rifiuti. Unieco opera nel campo
ambientale, in tutte le diverse aree di mercato quali lo
smaltimento dei rifiuti, la bonifica e la riqualificazione
di siti inquinati, la costruzione e la gestione di impianti
di smaltimento (discariche, termovalorizzatori), la depurazione e potabilizzazione delle acque. Importanti
investimenti in ricerca hanno portato Unieco a sviluppare tecnologie e attività industriali per il trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche, quali frigoriferi, televisori, personal
computer e altri beni durevoli. (Segue in 7.a)
W&W 6
(Segue dalla 6.a) L’energia da fonti rinnovabili è
oggetto di grandi attenzioni “A partire dal 2009 –
conferma Giulio Manzini – la Divisione Ambiente di
Unieco ha attivato la costruzione e gestione di termovalorizzatori e importanti investimenti anche nel
settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare da biomasse, biogas, combustibile da rifiuti (CDR) e fotovoltaico, settori nei quali
intendiamo crescere e acquisire un ruolo di rilievo. E’
uno scenario di sviluppo che viene valutato con
grande interesse”.
Unieco era presente a Rimini anche con “Eco quartiere”, residenze per anziani, alloggi per studenti, centri
per l’infanzia. Tutto all’insegna della sostenibilità e
della vivibilità. E’ questa la linea guida del programma
“Unieco per le Comunità” che appunto Unieco ha
presentato nell’ambito di Cooperambiente, il salone
promosso da Legacoop in contemporanea con Ecomondo.
“Unieco ha deciso – spiega il suo presidente Mauro
Casoli – di investire sul futuro, sulla ricerca e su temi
innovativi per uno sviluppo sostenibile attraverso un
approccio metodologico interdisciplinare, con la
consapevolezza che una azienda attiva da oltre un
secolo come Unieco ha la sua ragione d’essere
quando, nel fare impresa, dimostra la sua utilità
sociale”. Nello stand di Cooperambiente 2010, assieme alla Divisione Laterizi & Co che ha presentato i
materiali innovativi per costruire in piena sostenibilità
e all’insegna del risparmio energetico (Anemos,
Eklisse e Parasystem), era presente anche Cofar
(inserita nella Divisione Costruzioni Emilia di Unieco)
che dal 1974 è impegnata, con personale altamente
specializzato, in tutte le operazioni necessarie per
una moderna e corretta politica forestale. Cofar è in
grado di creare il verde, di arredarlo e di garantirne la
manutenzione.
Tra le novità di quest’anno spiccava Unieco Sport. E’
la naturale evoluzione delle sinergie tra le attività
industriali che Unieco ha avviato da anni per la produzione di campi in erba sintetica e la potenzialità di
sviluppo che un grande General Contractor può
garantire alla committenza pubblica e privata nella
realizzazione di impianti sportivi di ogni tipo, in Italia e
all’estero con la formula “chiavi in mano”: dall’idea al
taglio del nastro.
Allmobility potenzia il servizio di noleggio ausili
La cooperativa sociale Allmobility ha potenziato il
numero di ausili a noleggio disponibili presso la propria sede di via G. Balla a Reggio Emilia. Questo
passo è il primo verso una ulteriore estensione che
avverrà nel 2011, rendendo così questa offerta di
servizio una delle più complete d'Italia. Il noleggio è
una formula che consente di risparmiare sull'acquisto
di un ausilio che magari viene utilizzato per esigenze
solo temporanee, come ad esempio avviene per una
carrozzina da mare.
Per informazioni sulle soluzioni disponibili si può
visitare il sito www.allmobility.org nella sezione
"Usato e Noleggio" o telefonare in sede allo 0522
941078.
Quarantacinque e Solidarietà 90:
un nuovo servizio a Correggio
Il Consorzio Quarantacinque si è recentemente
aggiudicato l’appalto indetto dalla Unione dei Comuni
Pianura Reggiana di Correggio per la gestione di tre
Centri gioco territoriali nel Comune di Correggio per
minori frequentanti le scuole primarie. L’appalto, che
prevede due anni di gestione del Centro da novembre 2010 a maggio 2012, si sostanzia di un progetto educativo extrascolastico su tre scuole primarie
di Correggio e frazioni, per due pomeriggi a settimana, dalle 14:00 alle 16:30. Il servizio è stato affi-dato
alla cooperativa Solidarietà 90 socia del Consorzio.
La suddivisione giornaliera delle attività prevede una
prima parte riservata ai compiti e all’eventuale alfabetizzazione di alunni stranieri, una seconda dedicata
ad attività di socializzazione e di laboratorio praticomanuale ed un ultimo momento di saluto, con la
condivisione di una merenda, offerta dal servizio. Le
figure educative impiegate si fanno portatrici di una
visione educativa che vada oltre il mero recupero
scolastico e/o la produzione di prodotti creativi finali.
Il sostegno scolastico, infatti, avviene in continuità
con le insegnanti di classe ed i laboratori si
configurano come luoghi di apprendimento, dove i
processi creativi, ideativi e sociali diventano prioritari.
I valori portanti che sottendono il servizio si situano
su più piani che coinvolgono la collaborazione di
scuola, famiglia e territorio, in un rapporto di scambio
reciproco. Quindi, nello specifico, il progetto ambisce
ad una valorizzazione del tempo extrascolastico che
si arricchisce di proposte, opportunità di socializzazione e di sperimentazione di regole, promuove
la realizzazione personale di ogni bambino e lo
sviluppo e il potenziamento di nuove o vecchie
competenze e favorisce iniziative pubbliche come
feste e spettacoli, a garanzia di un sempre migliore
radicamento territoriale.
W&W 7
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n. 228 novembre 2010 - Legacoop Reggio Emilia