N. 228 -15 novembre 2010 “L’economia giusta”: Boorea e Legacoop presentano il 19 novembre il libro postumo di Edmondo Berselli Boorea e Legacoop Reggio Emilia organizzano il 19 novembre 2010 una iniziativa per presentare l’ultimo libro, postumo, del giornalista e saggista Edmondo Berselli, “L’economia giusta”, edito da Einaudi. L’iniziativa si terrà alle 17:30 nella Sala Giardino dell’Hotel Mercure Astoria, via Nobili 2, a Reggio Emilia. Dopo l’introduzione di Ildo Cigarini, presidente di Boorea e Legacoop, interverranno Alberto Melloni, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia, Anna Maria Artoni, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Gianni Riotta, direttore de “Il Sole 24 Ore”, David Sassoli, parlamentare europeo e Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoopi. Parteciperà all’iniziativa Marzia Berselli, moglie del compianto Berselli. “Edmondo Berselli – spiega Ildo Cigarini – è sempre stato un attento osservatore del fenomeno cooperativo e lo ricordo con affetto a diverse nostre iniziative, dove ha sempre portato un contributo profondo e appassionato. Il suo ultimo saggio, terminato appena prima di morire, è forse un testamento civile che ci invita a riflettere sul futuro. Nelle parole di Berselli, profonde ma anche disincantate, ci sono riflessioni che toccano da vicino l’esperienza cooperativa. Il superamento delle facili illusioni del monetarismo, e la ricerca di una economia giusta, ci fanno dire che il modello dell’impresa cooperativa può rappresentare, ancora, un ancoraggio saldo per chi crede ancora nella possibilità di uno sviluppo sociale ed economico per tutti, e non solo per pochi. E’ per questo che abbiamo voluto riflettere con importanti interlocutori sul libro di Berselli, inserendo l’iniziativa nel percorso che ci porterà al prossimo congresso di Legacoop in febbraio”. Torna il 1 dicembre la Grande Cena di Boorea. Il ricavato a favore di progetti di sviluppo e solidarietà in Argentina Mercoledì 1 dicembre alle ore 20:15, nel tradizionale scenario del Salone delle Feste di Correggio, torna la Grande Cena di Boorea, un appuntamento diventato ormai un classico delle iniziative di solidarietà promosse dalla cooperazione e dal mondo del volontariato. La XI edizione della Grande Cena sarà dedicata all’Argentina. I progetti di cooperazione internazionale saranno due: quello per la cooperativa di minatori salineros e per due realtà associative tessili e agricole delle Salinas Grandes sulle Ande Argentine, e un progetto per la ristrutturazione di un centro di accoglienza per bambini di strada e ragazzi disagiati a Rosario. Il primo progetto è gestito dalla ong Gvc, in collaborazione con la ong Cefa e la Caritas locale e gode del cofinanziamento del Ministero Affari Esteri italiano. Il secondo, sempre patrocinato dal Ministero Affari Esteri, è promosso dalla municipalità di Rosario ed è stato adottato dalle cooperative Ambra, Boorea e Coopservice. Anche nel 2010 l’obiettivo è raccogliere 20.000 euro. Gli chef protagonisti saranno Arneo Nizzoli di Villastrada (Mn), protagonista della Grande Cena fin dalla prima edizione del 2000, e Leonardo Malagrinò, giovane e talentuoso chef del Ristorante Olivo dei Laghi di Rivalta (RE). Gli chef cucineranno senza ricevere alcun compenso. Alla conferenza stampa di presentazione del 10 novembre presso Legacoop Reggio Emilia, hanno partecipato, oltre al presidente di Boorea e Legacoop Ildo Cigarini, il vicesindaco di San Martino in Rio Giuseppe Borri, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Correggio Marcello Bulgarelli, il presidente di Coopservice Roberto Olivi, il presidente di Ambra Roberto Mainardi, Mirco Castagnetti di Cantine Riunite & Civ, Danila Forti di Coop Consumatori Nordest, Claudia Manzini e Francesca Picchi di Coopselios, Andrea Zani, responsabile dell’ong Gvc per i progetti in Sud America e Umberto Bedogni, presidente dell’Auser, che con il lavoro volontario di decine di volontari rende possibile il successo della Grande Cena. Tra gli sponsor della Grande Cena anche il Consorzio del Parmigiano-Reggiano. “Per noi la Grande Cena – ha dichiarato il presidente Ildo Cigarini – è un momento straordinario di aggregazione e solidarietà. (Segue in 2.a) W&W 1 Minatori nelle Salinas Grandes (Segue dalla 1.a) Grazie al contributo di numerose nostre cooperative, come Cantine Riunite che fornisce i vini, Coop Consumatori Nordest e Unipeg che ci donano le vettovaglie e la carne della cena, e grazie al sostegno di tante istituzioni e associazioni, nelle precedenti dieci edizioni siamo stati in grado di raccogliere 180.000 euro interamente destinati a progetti di solidarietà internazionale, molti dei quali dedicati all’infanzia”. Quest’anno la Grande Cena si arricchisce di ulteriori elementi di attrazione. Nel Salone delle Feste saranno esposte alcune tavole del pittore Giulio Taparelli, illustratore della “Tombola ed Mingoun”, e sarà possibile acquistare la tombola dialettale pubblicata in questi giorni per raccogliere soldi a favore delle associazioni di volontariato locali e dei fondi di solidarietà dei Comuni aderenti. In regalo a tutti i partecipanti sarà data una macchinina in latta prodotta dagli artigiani del Madagascar, distribuita in Italia dalla cooperativa Ravinala. Il costo di partecipazione alla Grande Cena è di 30 euro. Per prenotarsi è necessario chiamare uno dei seguenti numeri: 0522-299356 (Boorea), 0522630711 (Comune di Correggio), 0522-636714. Come sempre anche l’edizione 2010 della Grande Cena è intitolata alla memoria dei volontari scomparsi Alberto Rossi, Velmore Davoli ed Enrico Giusti. Bellacoopia: al via l’ottava edizione. Con il progetto di Legacoop la cooperazione nelle scuole reggiane E’ stata presenta il 3 novembre l’ottava edizione di Bellacoopia, il progetto promosso da Legacoop Reggio Emilia per trasmettere ai giovani i valori di socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa. Bellacoopia ha coinvolto fino ad oggi oltre 3000 ragazzi. Due sono le sezioni del concorso. La prima, “Bellacoopia Impresa”, è rivolta agli studenti delle scuole superiori: ogni classe partecipante dovrà sviluppare una idea imprenditoriale simulando la costituzione di una cooperativa virtuale, con riferimento agli aspetti societari, all’analisi di mercato, al piano economico finanziario, al piano di comunicazione. Ogni classe dovrà inoltre realizzare un video di presentazione del progetto. La seconda sezione, “Bellacoopia Ricerca”, si rivolge invece agli studenti delle scuole medie: le classi che partecipano dovranno realizzare una ricerca storica o sociale sul pensiero e le pratiche relative alla solidarietà cooperativa nel territorio in cui opera la scuola. Questa sezione si propone di suscitare nei ragazzi l’interesse intorno all’esperienza cooperativa, per farne conoscere e apprezzare i principi fondamentali e la funzione sociale. Hanno presentato l’iniziativa il presidente di Legacoop Reggio Emilia Ildo Cigarini, il direttore generale Francesco Malpeli, la responsabile del progetto Daniela Cervi e il consulente scientifico di “Bellacoopia Ricerca” Lucio Levrini. A “Bellacoopia Impresa” partecipano otto scuole superiori: lo Zanelli, il Chierici, l’Itis Nobili, il Filippo Re, il Matilde di Canossa e lo Scaruffi di Reggio Emilia, il Russel di Guastalla e il Cattaneo di Castelnovo ne’ Monti. Tutti interessanti i progetti su cui lavoreranno gli studenti: da una cooperativa per la promozione dei prodotti agroindustriali tipici, a una cooperativa per il noleggio e la vendita di impianti per lo spettacolo, per passare alla raccolta differenziata dei rifiuti alla ristrutturazione di un borgo antico sull’Appennino. Le idee imprenditoriali, in questa ottava edizione, sono molto concentrate sui temi dell’ambiente, della promozione del territorio e dei prodotti tipici e a chilometro zero. Gli studenti, nel loro lavoro, saranno affiancati oltre che dagli insegnanti, da tutor messi a disposizione da Legacoop, da esperti e dalla collaborazione di numerose cooperative reggiane. A “Bellacoopia Ricerca” parteciperanno dieci scuole medie: Cadelbosco di Sopra, Poviglio, Gualtieri, Bibbiano, Castelnovo di Sotto, Busana, Fontanesi di Reggio Emilia, Toano, Carpineti e Casalgrande: le ultime tre per la prima volta. In pratica si va dal Cerreto al Po coinvolgendo quindi tutto il territorio della “provincia cooperativa” per eccellenza. Tutti interessanti le ricerche e gli studi che affronteranno gli studenti: tre scuole, per esempio, si propongono di dimostrare la funzione svolta dalla cooperazione fin dalla seconda metà dell’Ottocento nella costruzione e nello sviluppo dello Stato unitario affrontando in concreto la questione sociale e politica collegandosi in questo modo alle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Altre scuole studieranno la storia di alcune cooperative del loro territorio. Una scuola approfondirà la condizione e il ruolo della donna nella cooperazione, un’altra affronterà la creazione di una cooperativa di lettori, attraverso la modalità 'Learning together', con l’obiettivo di pubblicare audiolibri. Per sostenere i docenti nel lavoro di ricerca, Bellacoopia anche quest’anno offrirà loro un’opportunità formativa con una lezione tenuta da Teresa Rabitti, docente di didattica della storia nella Facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università di Bolzano. (Segue in 3.a) W&W 2 (Segue dalla 2.a) E infine va ricordato il rapporto che attraverso Bellacoopia regionale si è aperto con l’Argentina, dove si è sviluppata l’interessante esperienza delle cooperative scolastiche. Grazie a questa collaborazione due studenti reggiani che hanno partecipato all’ultima edizione di Bellacoopia hanno trascorso 15 giorni di luglio a Sunchales, capitale argentina della cooperazione. Bellacoopia Emilia-Romagna: una scuola reggiana al secondo posto. La 4ª E del Chierici premiata a Rimini La classe 4ª E dell’Istituto Chierici di Reggio Emilia ha vinto il secondo premio al concorso della rete regio-nale di Bellacoopia, il progetto di Legacoop per svi-luppare la conscenza della cooperazione nelle scuo-le. Le premiazioni si sono svolte nei giorni scorsi a Rimini, nell’ambito della Fiera “Ecomondo”. Da tutte le province emiliano-romagnole sono state segnalate le cooperative virtuali costituite nell’anno scolastico 2009/2010, con le migliori caratteristiche di socialità e sostenibilità. La gara è decollata con 22 progetti tra i quali una giuria di esperti ha scelto i 6 finalisti. Il progetto, che ha preso l’avvio a Reggio Emilia dieci anni fa e si è poi sviluppato in tutta la regione, prevede la realizzazione da parte degli studenti delle scuole superiori di un progetto virtuale di impresa cooperativa. La 4ª E dell’Istituto Chierici, tra le vincitrici dell’ultima edizione reggiana di Bellacoopia, ha sviluppato il progetto della cooperativa Moebius, che propone una attività di progettazione di oggetti di arredo, complementi, accessori, design in genere con interventi di recupero su oggetti, altrimenti destinati alla discarica, e consulenze di valore creativo finalizzate al riciclaggio. I riconoscimenti sono stati consegnati da Giuliano Poletti, presidente di Legacoop Nazionale. Agli studenti del Chierici è stato consegnato un assegno di 1000 euro. I progetti finalisti, oltre a quello reggiano, sono stati sono Domocons di Parma, Mi.mo.di.go. di Cesena, Kenafcoop di Finale Emilia, Biorevolution di Bologna e Aerocol di Imola “La diffusione della cultura cooperativa – ha spiegato Poletti – è una delle attività istituzionali di Legacoop Emilia Romagna. Il progetto Bellacoopia è uno degli interventi strategici in questo settore, portato avanti dapprima dalle singole Leghe provinciali e dal 2008 diventato network regionale. L'esperienza ormai quasi decennale di alcuni dei progetti territoriali ha permesso di consolidare modalità efficaci di rapporto con il sistema scolastico e i 1.800 studenti, le 50 scuole e le 80 classi coinvolte nell’anno scolastico 2009/2010 ne danno una idea quantitativa”. E’ ormai terminata la ludoteca di Rocca di Mezzo in Abruzzo, realizzata anche con il contributo della cooperazione reggiana La cooperazione reggiana si è impegnata in una azione di solidarietà verso l’Abruzzo colpito dal terremoto, e in particolare con il Comune di Rocca di Mezzo. In particolare, grazie al contributo di Legacoop, delle cooperative di Boorea, di Unipeg e dei lavoratori di Grandi Salumifici Italiani, si sta realizzando un nuovo centro giovanile-ludoteca. Nell’ambito di questa iniziativa di solidarietà si è avviata anche una collaborazione tra la cooperativa sociale Solidarietà 90 e la cooperativa sociale Il Melograno che gestirà il centro giovanile. La struttura, realizzata con moduli prefabbricati donati a Rocca di Mezzo dall'Associazione Imprenditori Italiani in Svizzera, e dal Comune di Zurigo, successivamente rivestiti e coperti da una bella struttura in legno, sono stati installati, è ormai completata, come si può vedere dalla foto. L’hanno comunicato con soddisfazione nei giorni scorsi gli amministratori di Rocca di Mezzo. Il costo complessivo dell'opera sarà di circa 200.000 euro, 90.000 dei quali donati dalle cooperative reggiane: 10.000 euro da Boorea, 50.000 euro dalle cooperative che hanno partecipato alla campagna raccolta fondi di Legacoop Reggio Emilia, e 30.000 euro dai lavoratori di Grandi Salumifici Italiani e da Unipeg. Ancpl, la direzione nazionale da Reggio Emilia attacca il governo: ''Mancano le risposte attese'' Il 5 novembre si sono incontrate a Reggio le cooperative di produzione e lavoro aderenti all’AncplLegacoop, in occasione dei loro stati generali, per discutere della crisi economica attuale e delle prospettive per il futuro dei settori nei quali esercitano il loro impegno: costruzioni, industria manifatturiera, impiantistica e progettazione. Il programma della giornata ha previsto i contributi di apertura del presidente di Abi e Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari, sul tema dello sviluppo del’impresa cooperativa e il ruolo del sistema bancario finanziario, e del direttore del Cresme Lorenzo Bellicini sulle prospettive del mercato estero per il settore costruzioni. (Segue in 4.a) W&W 3 (Segue dalla 3.a) Il 2010, da quanto è emerso, ha visto le cooperative Ancpl fortemente impegnate nella gestione della crisi e nella difesa dei livelli occupazionali e delle capacità produttive. In particolare le cooperative manifatturiere si preparano a chiudere un esercizio 2010 con segno positivo ma ancora incapace di recuperare il forte calo di produzione registrato nel 2009. Nelle costruzioni si vive invece una forte preoccupazione con aspettative al ribasso in termini di ordini, fatturato e redditività. Preoccupazione condivisa dal settore dell’ingegneria, della progettazione e del consulting. Sul fronte occupazionale, poi, si conferma la tenuta delle cooperative di produzione e lavoro e il modesto ricorso agli ammortizzatori sociali. Su un piano più generale, però, le cooperative di costruzioni guardano con preoccupazione alla situazione politica del paese e alla crisi, non più considerata eccezionale e contingente dal momento che si è di fronte a una ristrutturazione permanente di un mercato che sta selezionando in maniera molto dura le imprese, eliminando progressivamente chi è meno attrezzato. Secondo l'Ancpl il governo dovrebbe, cambiando decisamente rotta, intervenire in maniera decisa a sostegno delle imprese sulla questione dei ritardi di pagamento, anche attraverso il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti e della Sace, su quella dell’attuazione degli investimenti sulle infrastrutture già definiti dal Cipe, in particolare nel Mezzogiorno; su quella del sostegno alle operazioni di finanza di progetto, procedura che è in parte riuscita a sopperire alla costante riduzione degli investimenti pubblici. Sul tavolo anche la necessità di dare una soluzione alle problematiche interpretative sollevate dalle norme sulla tracciabilità finanziaria degli appalti. ''Le grandi cooperative del settore costruzioni – ha spiegato il presidente Carlo Zini – vivono oggi la vera crisi e mancano a livello nazionale risposte ai tanti appelli lanciati al Governo. E' per questo che le cooperative devono intraprendere con convinzione la strada dei lavori all'estero e unire le forze su grandi obiettivi come opere in project financing e concessioni, partendo da quelle autostradali. I cantieri non sono ripartiti e si deve prendere atto che c'è un ritardo da superare, mentre all'estero si aprono opportunità''. Il presidente di Ancpl Carlo Zini Opzione confermata da Lorenzo Bellicini, direttore del centro studi Cresme, secondo cui "le grandi imprese cooperative hanno saputo vincere molte sfide in questi anni, ma sul fronte dell'internazionalizzazione devono recuperare un ritardo seguendo esperienze eccellenti come quella della Cmc di Ravenna, che però è ancora poco replicata. All'estero siamo di fronte a un mercato dove le quantità sono sorprendenti. Basta un dato per capirlo: solo nel nord Africa nel 2008 sono stati spesi 11 miliardi di euro in edilizia residenziale, nel 2009 sono saliti a 13,6 miliardi contro i cali del 40% nel mercato italiano. Anche vicino a noi abbiamo delle grandi opportunità se sappiamo cogliere le sfide all'estero''. Del rapporto tra grandi cooperative e finanza ha parlato invece il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari: ''Dobbiamo continuare a lavorare tra banche e grandi cooperative come abbiamo dimostrato di saper fare in questi anni. Le cooperative hanno saputo costruire soggetti in grado di competere in Italia e fuori dall'Italia (il sistema cooperativo rappresenta il 13% delle imprese italiane superiori ai 250 dipendenti). Le cooperative sono capaci di progettare, costruire e gestire grandi opere senza andare via dopo il taglio del nastro. Ora possono guardare a una nuova fase di crescita partendo però dalla necessità di migliorare la loro capitalizzazione: è un tema che riguarda tutte le imprese italiane per cogliere all'estero, dopo ulteriori aggregazioni, le opportunità che il mercato italiano non offre più''. “Le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia”: a Roma un convegno di Ancpl e Legacoop Servizi Ancpl-Legacoop e Legacoop Servizi organizzano il 24 novembre 2010 a Roma un’iniziativa dal titolo “Le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia”. L’appuntamento è alle 14.30 nella sala della Biblioteca del Cnel. Dopo l’apertura dei lavori di Carlo Zini (presidente nazionale Ancpl-Legacoop) sono previsti gli interventi Enzo Ciconte (docente di Storia della criminalità organizzata all'Università di Roma Tre), Anna Canepa (sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia), Federico Titomanlio (avvocato, Istituto Grandi Infrastrutture); Prefetto Bruno Frattasi (coordinatore del Comitato per l'alta sorveglianza delle grandi opere); Alessandro Botto (consigliere dell'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici), Giuliano Poletti (presidente nazionale Legacoop). Concluderà i lavori Ferdinando Palanti (presidente Legacoop Servizi). Europa: Rossano Rimelli eletto presidente della Cecop Rossano Rimelli, direttore di Ancpl-Legacoop, è il nuovo presidente di Cecop, la Confederazione europea delle Cooperative di Produzione e Lavoro e Sociali, e delle Imprese Sociali e Partecipative. Rimelli è stato eletto il 4 novembre a Bruxelles dall’Assemblea dell’organizzazione (Segue in 5.a). W&W 4 (Segue dalla 4.a) La Cecop è l’organizzazione settoriale europea dell’Alleanza Cooperativa Internazionale (ACI). Alla Cecop aderiscono le organizzazioni nazionali di settore di 16 paesi europei che associano circa 50 000 imprese, con 1,4 milioni di lavoratori e una cifra d’affari consolidata di 50 miliardi di euro. Un incontro al Mic con gli autori del libro “Mariella Burani Fashion Group. Storia di un crac" Una lezione dedicata alla analisi del crac Burani ha arricchito il programma formativo del Mic 5, la quinta edizione del Master in Impresa Cooperativa organizzato da Quadir, Legacoop Reggio Emilia e Legacoop Modena per 20 giovani manager di varie cooperative emiliane. A discutere della case history che ha portato agli arresti Giovanni e Walter Burani sono stati chiamati il 5 novembre, insieme a Giuliano Nicolini dell'Università di Bologna, Stefano Campani e Paolo Pergolizzi, autori del libro "Mariella Burani Fashion Group. Storia di un crac". Gli autori, visto il riscontro di vendite del libro, stanno ora pensando alla pubblicazione di una seconda edizione del loro lavoro. Da sinistra Campani, Pergolizzi e Nicolini La lezione si è incentrata in particolare sull'approfondimento di alcune delle operazioni finanziarie più controverse, diventate quasi paradigmatiche del mo- dus operandi dei vertici del gruppo di Cavriago negli anni immediatamente precedenti la messa in liquidazione del gruppo. In particolare la famosa opa del 2008, nella quale vennero investiti 82,5 milioni di euro per acquisire a 17,5 euro titoli che un anno dopo sarebbero stati sospesi a 2,5 euro. E poi l'acquisto di Mandarina Duck, grazie al quale nel bilancio semestrale 2008 di Mariella Burani Fashion Group vennero contabilizzate 20 milioni di plusvalenze finanziarie per la cessione a 9,5 euro, a parziale contropartita dell'acquisto di Mandarina Duck, di 2,31 milioni di azioni Antichi Pellettieri iscritte a Bilancio al valore di 0,79 euro. La lezione ha portato all'attenzione dei giovani manager altri temi sensibili, come il clima di generale understatement che a Reggio Emilia ha accompagnato la vicenda dei Burani fino al fallimento della controllante Bdh. Inoltre lo svuotamento di fatto, nel crac Burani, dei princìpi di etica imprenditoriale e responsabilità sociale e il mancato funzionamento a Reggio Emilia e Cavriago di quei meccanismi di controllo sociale che fino a pochi anni fa avrebbero reso impossibile il dissesto di un gruppo così importante. Fenomeni rispetto ai quali le aziende cooperative, per la forma proprietaria diffusa e per i meccanismi che subordinano le decisioni strategiche alla volontà e al controllo di più soggetti, possono ancora vantare una distintività che le rende originali rispetto ad altre forme di impresa. Importante accordo raggiunto tra Gruppo Italiano Vini e le Cantine Cavicchioli Nei giorni scorsi è stata raggiunta un’intesa preliminare tra il Gruppo Italiano Vini e la Cavicchioli U.&Figli S.p.a., per la cessione, a partire dal 1 gennaio 2011, della cantina di San Prospero, in provincia di Modena, e del marchio Cavicchioli. Secondo Sandro Cavicchioli, presidente della omonima società, l’accordo “è stato sottoscritto nel segno della continuità, della valorizzazione e dello sviluppo dello storico marchio e dei suoi prodotti”. La cantina Cavicchioli rappresenta dal 1928 un nome di prestigio nella produzione del Lambrusco di qualità ed un punto di riferimento nella viticoltura del territorio della provincia di Modena. Cavicchioli, fin dalla sua nascita, ha saputo valorizzare e diffondere i Lambruschi di qualità DOC Modenesi sul mercato nazionale, dove detiene la posizione di leadership, e su quelli internazionali. L’azienda vanta oggi un fatturato di oltre 25 milioni di Euro, del quale il 20% all’estero. “La famiglia Cavicchioli – afferma ancora Sandro Cavicchioli - continuerà la propria attività nel settore degli spumanti e lambruschi a metodo classico con le aziende Bellei a Sorbara e Castelfaglia in Franciacorta, nonché nella gestione dei vigneti di proprietà, le cui uve continueranno ad essere destinate alla produzione dei vini a marchio Cavicchioli”. Corrado Casoli, presidente di Gruppo Italiano Vini, sottolinea che “il Lambrusco di qualità rappresenta oggi una grande opportunità di sviluppo su tutti i mercati. Il Gruppo Italiano Vini, grazie alla grande esperienza che vanta nella produzione e commercializzazione di alcuni tra i più storici marchi dell’enologia italiana, saprà cogliere al meglio tale potenzialità e raggiungere nuovi e prestigiosi traguardi per il vitigno Lambrusco e per il marchio Cavicchioli. In quest’ottica – aggiunge Corrado Casoli – Sandro e Claudio Cavicchioli continueranno a collaborare al consolidamento dell’azienda rispettivamente per la parte tecnica e per quella commerciale, mettendo la loro competenza e passione al servizio del Gruppo”. Negli ultimi anni il Lambrusco di qualità ha rafforzato la propria posizione di rilevanza tra i vini della grande tradizione enologica italiana; ha ottenuto il favore del mercato e la sua piacevolezza viene sempre più apprezzata dal consumatore. (Segue in 6.a) W&W 5 (Segue dalla 5.a) Questo successo è stato sancito anche dai prestigiosi riconoscimenti conseguiti dalle guide dei vini. Gruppo Italiano Vini saprà valorizzare sia questo celebre prodotto che lo storico marchio Cavicchioli. Gruppo Italiano Vini, la più importante realtà vitivinicola italiana, possiede vigneti e cantine nei territori italiani più vocati alla vitivinicoltura. Le tenute del Gruppo hanno nomi noti che riportano alla mente la storia e la tradizione del vino nel nostro Paese: Formentini nel Collio, Bolla, Santi, Galtarossa e Lamberti in Veneto, Nino Negri in Valtellina, Ca’ Bianca in Piemonte, Melini nel Chianti, Bigi in Umbria, Fontana Candida nel Frascati, Terre degli Svevi in Basilicata; Castello Monaci in Salento e Tenuta Rapitalà in Sicilia. Un patrimonio di 1250 ettari di vigneto. Il 2010 è stato un anno importante per il Gruppo Italiano che, dopo l’accordo di commercializzazione degli spumanti a marchio Carpenè Malvolti firmato lo scorso 21 aprile, chiude l’anno con l’operazione Cavicchioli. Una delegazione di operatori sociali rumeni in visita di formazione al Consorzio Romero e a Coopselios Da ormai un paio di anni il Consorzio Oscar Romero e Coopselios, in collaborazione con Isco-Cisl e l’Associazione Frati Minori Cappuccini (Centro Missionario Frati Minori Cappuccini di S. Martino in Rio), hanno avviato un progetto di solidarietà internazionale a favore di minori rumeni in condizioni di grave difficoltà ed emarginazione. Il progetto ha portato alla costituzione di una cooperativa socioeducativa, chiamata il Piccolo Principe, nata con l’obiettivo di fornire sostegno scolastico, interventi educativi e di integrazione sociale attraverso attività di doposcuola, di animazione, sportive e ricreative. Il Servizio, attivo dal 2009 a Sighet, è ora in grado di accogliere 50 bambini ogni giorno. L’iniziativa di solidarietà si colloca in un contesto fortemente problematico nel quale la rete dei servizi risulta ancora troppo precaria e la condizione dei minori rappresenta una vera e propria emergenza sociale dovuta prevalentemente alla povertà, all’alto tasso di disoccupazione e all’altissima percentuale di nuclei familiari disgregati. Le realtà italiane, in accordo con le istituzioni rumene, si muovono sulla strada della promozione di uno sviluppo locale capace di stimolare l’acquisizione di un’autonomia progettuale e organizzativa, realizzando anche interventi formativi e viaggi-studio degli operatori rumeni, al fine di mantenere sempre attivo un confronto sulla complessa realtà del lavoro nel sociale. Sono 4 gli educatori accolti dal 31 ottobre al 7 di novembre, per un progetto realizzato da Iscos EmiliaRomagna e con il contributo del Comune di Reggio Emilia, Cisl, Fai-Cisl, Fondazione Manodori. Gli educatori romeni operanti al Piccolo Principe realizzeranno la visita studio nei giorni 2 e 3 novembre presso il Centro educativo/ricreativo di Lerici (La Spezia), il Servizio di affido familiare del comune di La Spezia e nei giorni 4 e 5 novembre presso il servizio di tempo lungo “Bruchi e Farfalle” e al Centro Educativo “Pianeta Educativo” di Rubiera gestiti dalla Cooperativa Pangea. Durante la visita gli educatori avranno la possibilità di incontrare i referenti e gli operatori dei servizi al fine di conoscere e approfondire le modalità organizzative, le prassi operative, gli approcci metodologici. In particolare i temi verso i quali verrà rivolta attenzione saranno quelli della relazione d’aiuto, la pedagogia attiva, tecniche di animazione e progettazione di intervento socio educativi, formazione. Gli incontri inoltre saranno l’occasione per approfondire gli aspetti relativi alla formazione e organizzazione di imprese sociali, gestione e funzionamento dei servizi sociali al fine sia di supportare il percorso di consolidamento della realtà associativa sia di favorire l’acquisizione da parte dell’associazione stessa di un ruolo di riferimento nel contesto del territorio e dei servizi rivolti ai minori. Unieco a Ecomondo di Rimini L’ultimo ingresso nel “team Ambiente” di Unieco è la Gheo. E’ una società attiva da una quindicina d’anni nel settore dello smaltimento dei rifiuti industriali. Entra nella Divisione Ambiente di Unieco portando specializzazioni e know how in una struttura che da quasi trent’anni cresce in diverse aree di business legate all’ambiente. Gheo ha una base operativa a Brescello e cura tutta la “filiera”: trasporto, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti industriali. La prima uscita nel nuovo assetto operativo è stata alla fiera Ecomondo di Rimini che si è svolta dal 3 al 6 novembre. Erano in vetrina anche le altre attività legate alla green economy. La Divisione Ambiente di Unieco nel 2009 ha sviluppato un valore della produzione diretto pari a 75 milioni e il portafoglio acquisito a fine 2009 ammontava a circa 150 milioni. Le partecipazioni societarie, dirette ed indirette, riferibili alla Divisione Ambiente sono una cinquantina e nel 2009 hanno sviluppato un valore della produzione aggregato di circa 250 milioni. “Un importante obiettivo – spiega Giulio Manzi- ni, direttore della Divisione Ambiente di Unieco – rimane quello di valorizzare i rifiuti trasformandoli in vere e proprie risorse, da utilizzare sia come prodotti o materia seconda, sia come fonte di energia alternativa, come sta avvenendo ad esempio in Toscana, dove opera la Società Toscana Ambiente Spa che è impegnata nella gestione di numerose partecipazioni in società locali a capitale pubblico e privato, attive nel campo ambientale”. L’eco business non è basato solo sui rifiuti. Unieco opera nel campo ambientale, in tutte le diverse aree di mercato quali lo smaltimento dei rifiuti, la bonifica e la riqualificazione di siti inquinati, la costruzione e la gestione di impianti di smaltimento (discariche, termovalorizzatori), la depurazione e potabilizzazione delle acque. Importanti investimenti in ricerca hanno portato Unieco a sviluppare tecnologie e attività industriali per il trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, quali frigoriferi, televisori, personal computer e altri beni durevoli. (Segue in 7.a) W&W 6 (Segue dalla 6.a) L’energia da fonti rinnovabili è oggetto di grandi attenzioni “A partire dal 2009 – conferma Giulio Manzini – la Divisione Ambiente di Unieco ha attivato la costruzione e gestione di termovalorizzatori e importanti investimenti anche nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare da biomasse, biogas, combustibile da rifiuti (CDR) e fotovoltaico, settori nei quali intendiamo crescere e acquisire un ruolo di rilievo. E’ uno scenario di sviluppo che viene valutato con grande interesse”. Unieco era presente a Rimini anche con “Eco quartiere”, residenze per anziani, alloggi per studenti, centri per l’infanzia. Tutto all’insegna della sostenibilità e della vivibilità. E’ questa la linea guida del programma “Unieco per le Comunità” che appunto Unieco ha presentato nell’ambito di Cooperambiente, il salone promosso da Legacoop in contemporanea con Ecomondo. “Unieco ha deciso – spiega il suo presidente Mauro Casoli – di investire sul futuro, sulla ricerca e su temi innovativi per uno sviluppo sostenibile attraverso un approccio metodologico interdisciplinare, con la consapevolezza che una azienda attiva da oltre un secolo come Unieco ha la sua ragione d’essere quando, nel fare impresa, dimostra la sua utilità sociale”. Nello stand di Cooperambiente 2010, assieme alla Divisione Laterizi & Co che ha presentato i materiali innovativi per costruire in piena sostenibilità e all’insegna del risparmio energetico (Anemos, Eklisse e Parasystem), era presente anche Cofar (inserita nella Divisione Costruzioni Emilia di Unieco) che dal 1974 è impegnata, con personale altamente specializzato, in tutte le operazioni necessarie per una moderna e corretta politica forestale. Cofar è in grado di creare il verde, di arredarlo e di garantirne la manutenzione. Tra le novità di quest’anno spiccava Unieco Sport. E’ la naturale evoluzione delle sinergie tra le attività industriali che Unieco ha avviato da anni per la produzione di campi in erba sintetica e la potenzialità di sviluppo che un grande General Contractor può garantire alla committenza pubblica e privata nella realizzazione di impianti sportivi di ogni tipo, in Italia e all’estero con la formula “chiavi in mano”: dall’idea al taglio del nastro. Allmobility potenzia il servizio di noleggio ausili La cooperativa sociale Allmobility ha potenziato il numero di ausili a noleggio disponibili presso la propria sede di via G. Balla a Reggio Emilia. Questo passo è il primo verso una ulteriore estensione che avverrà nel 2011, rendendo così questa offerta di servizio una delle più complete d'Italia. Il noleggio è una formula che consente di risparmiare sull'acquisto di un ausilio che magari viene utilizzato per esigenze solo temporanee, come ad esempio avviene per una carrozzina da mare. Per informazioni sulle soluzioni disponibili si può visitare il sito www.allmobility.org nella sezione "Usato e Noleggio" o telefonare in sede allo 0522 941078. Quarantacinque e Solidarietà 90: un nuovo servizio a Correggio Il Consorzio Quarantacinque si è recentemente aggiudicato l’appalto indetto dalla Unione dei Comuni Pianura Reggiana di Correggio per la gestione di tre Centri gioco territoriali nel Comune di Correggio per minori frequentanti le scuole primarie. L’appalto, che prevede due anni di gestione del Centro da novembre 2010 a maggio 2012, si sostanzia di un progetto educativo extrascolastico su tre scuole primarie di Correggio e frazioni, per due pomeriggi a settimana, dalle 14:00 alle 16:30. Il servizio è stato affi-dato alla cooperativa Solidarietà 90 socia del Consorzio. La suddivisione giornaliera delle attività prevede una prima parte riservata ai compiti e all’eventuale alfabetizzazione di alunni stranieri, una seconda dedicata ad attività di socializzazione e di laboratorio praticomanuale ed un ultimo momento di saluto, con la condivisione di una merenda, offerta dal servizio. Le figure educative impiegate si fanno portatrici di una visione educativa che vada oltre il mero recupero scolastico e/o la produzione di prodotti creativi finali. Il sostegno scolastico, infatti, avviene in continuità con le insegnanti di classe ed i laboratori si configurano come luoghi di apprendimento, dove i processi creativi, ideativi e sociali diventano prioritari. I valori portanti che sottendono il servizio si situano su più piani che coinvolgono la collaborazione di scuola, famiglia e territorio, in un rapporto di scambio reciproco. Quindi, nello specifico, il progetto ambisce ad una valorizzazione del tempo extrascolastico che si arricchisce di proposte, opportunità di socializzazione e di sperimentazione di regole, promuove la realizzazione personale di ogni bambino e lo sviluppo e il potenziamento di nuove o vecchie competenze e favorisce iniziative pubbliche come feste e spettacoli, a garanzia di un sempre migliore radicamento territoriale. W&W 7