TIPOLOGIE DI SVANTAGGIO E RUOLO
DELLE COOPERATIVE SOCIALI DI
INSERIMENTO LAVORATIVO
Sara Depedri
Università degli studi di Trento
&
Euricse (European Research Institute on
Cooperative and Social Enterprises)
[email protected]
MOTIVI DELLA RICERCA

Creare una base teorica:
A) quali soggetti necessitano di inserimento lavorativo?
 Il concetto di lavoratore svantaggiato
 La progressiva estensione del concetto di svantaggio e le
difficoltà sul mercato del lavoro
B) Spiegare le specificità delle cooperative sociali di inserimento
lavorativo
 Il modello italiano della cooperazione sociale di inserimento
lavorativo

Offrire verifiche empiriche per capire quali conseguenze
dell’attività di inserimento lavorativo
 In termini di impatto sociale, economico, psicologico, sul
sistema e sugli individui
MODALITÀ DI ANALISI

Analisi teorica
 Basata sui concetti economici tradizionalmente utilizzati
(efficienza ed efficacia)
 Integrata con le definizioni giuridiche

Da una visione macro ad una visione micro-micro
 Analisi dell’impatto della cooperazione di inserimento lavorativo
sul benessere socio-economico e la comunità
 Analisi del ruolo e delle caratteristiche delle cooperative
 Analisi degli effetti delle politiche di inserimento sui singoli
soggetti

Analisi dei dati delle ricerche nazionali e nuove analisi
 Dati Istat 2001-2005
 Dati ICSI2007 sulle cooperative sociali italiane (93 di tipo B)
 Dati Euricse2009 su un campione di 127 cooperative sociali di
inserimento lavorativo del Nord Italia (Veneto, Brescia, Trento)
L’ANALISI MACRO
VALUTARE IL RUOLO DELLE COOPERATIVE SOCIALI IN
TERMINI DI BENESSERE GENERALE
Significa trovare indicatori generali del benessere
prodotto dalla presenza di imprese che si occupano di
inserimento lavorativo:
- In generale, guardando all’efficienza dell’azione:
produzione e occupazione;
- In modo comparato, guardando ai vantaggi generati
dalla presenza di imprese sociali di inserimento
lavorativo rispetto ad altre forme organizzative
(pubbliche e private)
EVOLUZIONE DELLE COOPERATIVE B IN ITALIA
(ISTAT, 2001-2005)
Area
Nr.coop
Svantag.
Ordinari
Svant.
% svant/
per coop ordinari
2001
Nd-Ovest
614
6.000
13.885
9,8
43,2
Nord-Est
392
5.200
8.458
13,2
61,5
Centro
394
4.100
8.179
10,3
50,1
Sud
427
3.400
6.464
8,0
52,6
1.827
18.700
36.986
10,2
50,5
Italia
2005
Nd-Ovest
693
9.976
18.368
14
54,3
Nord-Est
474
7.836
12.622
17
62,1
Centro
616
7.398
14.974
12
49,4
Sud
636
4.931
8.366
8
58,9
2.419
30.141
54.330
12
54,5
Italia
I LAVORATORI SVANTAGGIATI
Istat
2001
Istat
2005
ICSI
Euricse
Alcolisti
4,0
4,3
-
4,5
Detenuti, ex-detenuti
7,4
8,7
14,9
5,4
50,3
46,3
17,5
23,4
-
3,8
10,0
-
1,3
0,7
-
-
Pazienti psichiatrici
14,5
15,0
16,0
33,5
Tossicodipendenti
18,2
16,0
18,9
20,1
4,3
5,2
14,3
8,9
TIPOLOGIE
Disabili
fisici,
sensoriali
psichici
e
Disoccupati
Minori
Persone con altro tipo di disagio
L’ANALISI MICRO
L’ANALISI DELL’ORGANIZZAZIONE
Se l’analisi macro permette di individuare i benefici socioeconomici e l’efficienza generati dalla presenza delle imprese
di inserimento lavorativo, l’analisi micro permette di
individuare il ruolo e le specificità della singola
organizzazione, di valutarne efficienza, vantaggi e costi.

In termini di attenzione ai soggetti inseriti, l’analisi micro
valuta la corrispondenza dell’attività svolta con gli obiettivi
(efficacia dell’azione intrapresa)
Variazioni per numero e tipologia di utenza (%)
Risposte
Percentuale
Non significative variazioni né nel numero né nella
21,7
tipologia di lavoratori svantaggiati
Nessuna variazione nel numero di svantaggiati ma
1,7
solo nelle tipologie
Riduzione volontaria del numero di utenti
4,3
svantaggiati per maggiore efficacia dell’intervento
Aumento del numero e delle tipologie di
28,7
svantaggio per soddisfare domanda emergente
Aumento del numero e delle tipologie di
21,7
svantaggio per diversificare l’attività
Aumento del numero di svantaggiati ma nessuna
19,1
variazione delle tipologie
Mutamento di tutte le tipologie di svantaggiati
2,6
inseriti
Totale
100,0
Percentuale di
risposte*
29,1
2,3
5,8
38,4
29,1
25,6
3,5
133,7
CONTRATTI E MODALITÀ DI INGRESSO
Tipologia contrattuale
Val. assoluti
%
Tempo
Full-time
859
51,8
Part-time
800
48,2
1227
74,0
432
26,0
1659
100
Durata
Tempo indeterminato
Tempo determinato
Totale
Approdo in cooperativa
%
Su segnalazione dei servizi pubblici
92,9
Su invio di altre organizzazioni nonprofit
33,1
Su invio di cooperative sociali di tipo A
36,2
Arrivano in cooperativa in modo autonomo
36,2
Su segnalazione del consorzio cui la cooperativa aderisce
26,0
FORMARE
Progetti individualizzati
%
SI di cui:
81,0
predisposti dalla cooperativa
27,8
predisposti dalla coop con supporto dei servizi sociali
48,4
predisposti con il supporto del consorzio di adesione
4,8
19,0
No
Figure per la
formazione
Nessuna specifica
disab.
psich
tossic.
Alcol.
Carcer.
Immig.
tot
6.1
5.7
10.5
4.8
.0
7,9
Tutor
86.6
84.9
86.8
90.5
78.6
78,0
Responsabile sociale
62.2
62.3
57.9
76.2
71.4
56,0
Altre figure
30.5
24.5
36.8
19.0
28.6
25,2
(psicologi…)
IL FUTURO DEI LAVORATORI: INSERIMENTO ESTERNO
ICSI
Modalità
Euricse
inizio
oggi
Prevalentemente inserimento in
cooperativa
30,0
46,3
34,6
Possibilmente inserimento interno solo a
fini formativi e poi esterno
17,8
26,0
26,0
Interno o esterno in base al soggetto e al
suo disagio sul mercato del lavoro
52,2
27,6
39,4
100,0
100,0
100,0
Totale
Azioni per facilitare l’inserimento esterno
disabili psichiat tossico alcolisti carcer immigr
Valutazione exante delle
necessità delle
imprese locali
altro
14.3
11.9
14.3
9.7
.0
.0
12.0
Formazione ad
hoc in base alle
figure richieste
dal mercato
38.1
35.8
38.1
35.5
33.3
50.0
48.0
Inserimento
solo su
eventuale
richiesta diretta
delle imprese
locali
Altro
54.0
totale
13,0
35,0
55.2
59.5
58.1
60.0
41.7
40.0
56,0
14.3
22.4
11.9
16.1
26.7
50.0
36.0
19,0
ESITI DEGLI INSERIMENTI
Val. assoluto
Val.%
Progetti non terminati (ritirati)
152
Progetti terminati
di cui:
391
Non occupati
139
44,4
Occupati all’esterno
di cui:
252
55,6
Assunti in altre cooperative
7
1,5
Assunti in imprese for profit
103
22,7
7
1,5
103
22,7
Assunti in enti pubblici
Altro
Valori per cooperativa
Media
Mediana
Turn-over in entrata
63,9
25,8
Turn-over in uscita
26,3
11,6
INDIVIDUARE NUOVE CATEGORIE DI
SVANTAGGIO:
SVANTAGGIATI SUL MERCATO DEL LAVORO
Frequenza
Percentuale
Scuola dell'obbligo
398
44.2
Qualifica professionale
117
13.0
Diploma superiore
296
32.9
89
9.9
900
100.0
Laurea o oltre
Totale
Fonte: ICSI2007
obbligo
profess.
diploma
laurea
Totale
Occupato stagionale
12.8
10.3
15.2
9.0
12.9
Occupato stabile
21.6
29.9
32.1
36.0
27.6
Disoccupato
47.0
36.8
31.4
34.8
39.3
4.8
6.8
7.8
4.5
6.0
Studente
.3
2.6
8.8
9.0
4.2
Casalinga
10.6
11.1
1.7
.0
6.7
In cerca di 1^ occ.
SVANTAGGIATI TRA I LAVORATORI ORDINARI (CLUSTER)
Gruppo1
Età media
Gruppo2
Gruppo3
38
41
43
5,1
6,0
6,0
0,0%
51,4%
99,6%
% lavoratori laureati
20,8%
3,2%
0,4%
% lavoratori ex-disoccupati
30,4%
45,5%
46,0%
0,0%
36,9%
4,9%
Anzianità di servizio media
% lavoratori con scuola dell’obbligo
Intende restare perché senza alternative
Fonte: ICSI2007
L’ANALISI MICRO-MICRO
L’ANALISI DELLA QUALITÀ: LA PAROLA AI
LAVORATORI SVANTAGGIATI


Il soggetto principale dell’attività di inserimento deve
essere tenuto in considerazione quale anello essenziale
per verificare l’efficacia e la bontà dell’azione.
L’elemento micro-micro o individuale è quindi aspetto
centrale anche se di più difficile valutazione poiché
richiede una valutazione soggettiva.
Questa può essere realizzata:
- con interviste dirette al soggetto svantaggiato
- con dati raccolti presso i tutor aziendali e le
cooperative (più oggettiva)
MOTIVI PER LA SCELTA DELL’ORGANIZZAZIONE DEI
LAVORATORI ORDINARI
Gruppo1
Gruppo2
Gruppo3
Totale
Esigenze di reddito
4,7
5,0
5,4
5.0
Aiutare persone in difficoltà
5,3
5,2
5,0
5.2
Realizzazione professionale
5,1
4,7
4,9
5.0
Ambiente vicino alla cooperativa
4,1
3,8
4,0
4.0
Creare sviluppo per il territorio
4,2
3,9
4,1
4.2
Assenza di alternative
3,0
4,5
3,9
3.9
Condivisione di ideali e valori
4,9
4,6
4,7
4.8
Partecipazione alle decisioni
4,3
3,9
4,1
4.2
Retribuzione-incentivi economici
3,9
3,8
4,3
4.0
Migliorare le relazioni sociali
4,8
4,5
4,7
4.7
Fonte: ICSI2007
SODDISFAZIONE
Gruppo1
Gruppo2
Gruppo3
Organizzazione orario di lavoro
5.5
5.2
5.5
Stabilità del posto di lavoro
5.7
5.4
5.7
Salario netto
4.3
3.8
4.3
Coinvolgimento nelle decisioni
4.8
4.0
4.5
Trasparenza dei rapporti con la cooperativa
5.3
4.5
5.2
Riconoscimento da parte della cooperativa
5.2
4.5
5.2
Prospettive di carriera
4.4
3.5
4.3
Realizzazione personale
5.2
4.4
5.0
Relazioni con i superiori
5.9
5.2
5.6
Varietà a creatività del lavoro
5.2
4.5
4.9
Utilità del lavoro
5.4
5.0
5.2
Coerenza tra lavoro e titolo di studio
4.5
4.1
5.0
Coerenza tra lavoro e formazione
5.0
4.4
5.2
Il lavoro nel suo complesso
5.6
5.0
5.7
Fonte: ICSI2007
Percezioni del senso del lavoro oggi (valori medi)
Grazie al lavoro in cooperativa, oggi considera
di più il lavoro come…
Gruppo
1
Gruppo
2
Gruppo
3
Esperienza che arricchisce sul piano umano
5,6
5,4
5,6
Modo per sviluppare rapporti umani nuovi
5,4
5,2
5,4
Modo per aumentare la propria autostima
4,8
4,8
5,3
Attività necessaria ma alla quale
rinuncerebbe
3,3
3,8
3,8
LA QUALITÀ PER I LAVORATORI SVANTAGGIATI
CONFERME E CONCLUSIONI


Le cooperative sociali offrono concrete possibilità
occupazionali anche a quei soggetti svantaggiati sul mercato
del lavoro. Tendono ad offrire loro contratti stabili e a trattarli
equamente, anche se esiste un gruppo di inseriti meno
soddisfatti poiché meno motivati e coinvolti.
Gli spazi di azione delle cooperative sociali di inserimento
lavorativo sembrano quindi crescenti sia rispetto ai soggetti
cui si rivolgono sia rispetto alle attività e alle collaborazioni
intraprese con i privati
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slide - La cooperazione sociale per l`inserimento lavorativo