Galli Stefania matr. 1000870 Titolo: Nuove tecniche di asset allocation: strategie di gestione a volatilità controllata. ABSTRACT Negli ultimi anni, a seguito della recente crisi finanziaria, nel mondo del risparmio gestito sono emerse nuove tecniche di asset allocation. Prima di queste le linee guida a cui gli operatori facevano riferimento erano basate sulla teoria mean-variance, introdotta da Harry Markowitz nel 1952. Questo modello di ottimizzazione prevedeva la massimizzazione del rendimento per un dato livello di rischio. Tuttavia, ultimamente gli investitori, che in genere sono avversi al rischio, hanno modificato la loro domanda d’investimento, a causa dell’aumento della volatilità sui mercati. Per questo molte società di gestione del risparmio hanno creato dei nuovi prodotti finanziari che meglio rispondessero alle loro esigenze. Queste strategie innovative di gestione dei fondi si basano principalmente sul controllo della volatilità dei portafogli: la strategia Equally-weighted risk contribution prevede che la contribuzioni al rischio delle asset class che compongono il portafoglio siano uguali tra loro; diversamente la strategia Constant-weighted risk contribution assicura che le contribuzioni al rischio delle attività siano costanti nel tempo. Dall’analisi empirica è emerso che queste strategie si sono dimostrate efficaci nel perseguire il loro obiettivo, ovvero quello di assicurare che la volatilità dei portafogli sia limitata all’interno di range predefiniti e hanno registrato performance migliori rispetto al benchmark preso a riferimento. Inoltre rispetto ad altre tecniche risk-based quali global minimum variance e equally weighted, presentano minore concentrazione in termini di rischio. Rispetto al portafoglio a varianza minima, inoltre, risultano meno concentrate in termini di pesi e permettono, anche agli investitori avversi al rischio, di beneficiare dei rendimenti delle asset class più rischiose, ad esempio dei titoli azionari. Il vantaggio di queste strategie innovative è che ai fini della ponderazione dei portafogli, diversamente dal modello alla Markowitz, non richiedono nessuna stima dei rendimenti attesi, che potrebbero causare un’alterazione dei risultati. Un limite è rappresentato dal fatto, tendono a sotto investire in quelle asset class con rendimenti positivi, ma alta volatilità. L’evidenza empirica però conferma che la volatilità è maggiore nelle fasi di mercato negative: per ciò queste strategie, che riducono le posizioni quando la volatilità cresce, ovvero nelle fasi ribassiste, e le aumentano quando diminuisce, creano valore aggiunto per gli investitori.