Volatilità implicita con Visual Basic for Application Utilizzo del linguaggio Basic utilizzando l’interfaccia di Excel Silvia Patacchini È necessario prendere in considerazione: 1. periodo di riferimento; 2. disponibilità di una serie storica dei prezzi relativa al periodo di riferimento considerato. Si considera la deviazione standard annualizzata del logaritmo dei prezzi relativo alla attività finanziaria di cui si vuole stimare la variabilità. Per prezzo relativo considereremo il rapporto tra i prezzi delle attività in al tempo i ed al tempo i-1. Volatilità storica Si possono distinguere vari concetti di volatilità: Volatilità storica: variabilità del prezzo di un titolo in un dato periodo passato; Volatilità implicita: stima della variabilità del prezzo di un titolo attesa dal mercato per un dato periodo futuro, coincidente con la durata dell’opzione; La volatilità Si calcola quindi la volatilità storica intesa come: dove: Se si considera la serie storica dei valori giornalieri di prezzi si ricaverà la corrispondente misura della volatilità che su base annua sarà: Volatilità annuale = volatilità giornaliera *Radq(giorni anno) Il limite della volatilità storica è di essere una stima della volatilità futura di un asset finanziario. La volatilità implicita > proviene dal confronto tra il risultato derivante da un modello di pricing e gli input di calcolo utilizzati che sono il: -prezzo Spot dell’attività finanziaria sottostante; -lo strike price; -la data di scadenza; -tasso risk free; -dividendo; Volatilità implicita Non essendo invertibile analiticamente la formula di Black&Scholes, è necessario procedere iterativamente. Si effettua una serie di prove su una serie di valori della variabile da determinare fino a quando non si riesce a trovare quel valore in corrispondenza del quale si ottiene il prezzo di mercato dell’opzione. Solo la volatilità attesa, quindi implicita, fornisce informazioni utili per la valutazione di opzioni e warrant. Spesso, tuttavia, le previsioni sono influenzate dalla volatilità storica. Maggiore è la volatilità, più redditizi risultano i warrant o le opzioni, indipendentemente dal fatto che si tratti di opzioni call o put. Se la volatilità è elevata, infatti, aumenta la probabilità che il warrant risulti in the money alla scadenza e quindi abbia un valore intrinseco. Se la volatilità diminuisce, la probabilità si riduce e l’opzione ha un valore minore. Poiché non è possibile calcolare con esattezza la volatilità implicita partendo dalla volatilità storica, è necessario basarsi su alcune stime. Per le opzioni standard europee, nella forma prevista dal modello Black-Scholes, è possibile utilizzare a tale scopo il metodo, molto efficace, di Newton-Raphson, che di norma converge alla volatilità implicita richiesta attraverso tre o quattro iterazioni, partendo dalla quotazione del derivato e non da quella del sottostante. Il metodo di Newton Newton--Raphson. Raphson. Questo metodo, che nel calcolo della volatilità implicita risulta molto efficiente Si attribuisce un valore alla volatilità e si calcola il prezzo dell'opzione. Se tale valore differisce dal prezzo di mercato si affina la stima iniziale. In matematica e più specificamente in analisi numerica, il metodo delle tangenti, chiamato anche metodo di Newton o metodo di Newton-Raphson, è uno dei metodi per il calcolo approssimato di una soluzione di un'equazione della forma f(x)=0. Esso si applica dopo aver determinato un intervallo [a,b] che contiene una sola radice. VOLATILITà IMPLICITA Volatilità Attesa (Market view) view) Modelli di mercato (Black&Scholes (Black&Scholes model) model) Mkt Price ⇒ Implied Vol (σ ) Black Price −r(TTM ) σ∗ ⇔ f (σ∗ ) = St N ( d1 ) − K e N ( d2 ) − CMKT = 0 σ 0 → f (σ 0 ) IF f (σ 0 ) = 0 → σ 0 = σ ∗ IF f (σ 0 ) ≠ 0 → NewVol (σ1 ) → f ′ (σ 0 ) Mangin Smile Risk Prices and Volatilities f ′ (σ 0 ) = VEGA = S TTM f (σ 0 ) σ1 = σ0 − f ′ (σ 0 ) σ1 → f (σ1 ) e IF f (σ1 ) = 0 →σ1 =σ∗ IF f (σ1 ) ≠ 0 →NewVol (σ2 ) → f ′(σ2 ) σ 2 → f (σ 2 ) ≠ 0 → K → σ n → f (σ n ) ≅ 0 ⇔ σ n = σ ∗ N.B: f (σn−1 ) BlackPrice − CMKT →(σn −σn−1 ) = − σn = σn−1 − f ′ (σn−1 ) VEGA CMKT ≅ BlackPrice + ∆σVEGA Taylor Expansion Function Newton(Spot As Double, strike As Double, expTime As Double, rf As Double, marketprice As Double, Vanillatype As Integer) As Double Dim i, maxit As Integer Dim d1, func, deriv As Double maxit = 100 Newton = 0.1 For i = 1 To maxit Step 1 func = Black2(Spot, strike, rf, expTime, Newton, Vanillatype) - marketprice d1 = (Log(Spot / strike) + (rf + 0.5 * (Newton ^ 2)) * expTime) / (Newton * (expTime ^ 0.5)) deriv = Spot * (expTime ^ 0.5) * ((Exp(-0.5 * d1 ^ 2)) / ((2 * 3.14159265358979) ^ 0.5)) Newton = Newton - func / deriv If Newton <= 0 Then Newton = 0.01 If Abs(func / deriv) < 0.0001 Then i = maxit Next i End Function