Obiettivo di qualità per il docente
“Costruire
una testa ben fatta nel rispetto
delle intelligenze multiple”
Morin - Gardner
Alternanza
Scuola - Lavoro
La pedagogia dell’Alternanza
L’alternanza
modello pedagogico
reciprocità dei processi del pensare e del fare
Finalità
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Attuare modalità di apprendimento flessibili aderenti ai ritmi e agli stili
cognitivi degli allievi
Promuovere soluzioni formative più adeguate alla diversità delle
intelligenze
Realizzare un forte intreccio tra conoscenze di carattere teorico e
applicazioni pratiche
Sperimentare metodologie di apprendimento che colleghino
sistematicamente la formazione in aula con la formazione in contesti di
lavoro
Favorire l’acquisizione di conoscenze e di competenze spendibili nel
mercato del lavoro
Sollecitare la vocazione professionale
Orientare l’allievo a costruire il progetto di sé
Perseguire la strategia dell’integrazione tra i canali formativi
Realizzare un collegamento tra la scuola, il mondo del lavoro e la
società civile
Rafforzare la formazione alla cittadinanza attiva
Correlare l’offerta formativa allo sviluppo economico e sociale
del territorio
La scuola come sistema aperto
è la scuola dell’autonomia
un’organizzazione capace di attivare relazioni con il
territorio e con i diversi soggetti per programmare
l’offerta e ancorarla ai fabbisogni dell’economia e
della società.
presupposto per adottare la pedagogia dell’alternanza
Organizzatori concettuali : nuovi
strumenti per la didattica
• categorie che permettono la facile transizione attraverso vari domini
di conoscenza
•
elementi strutturali che permettono esplicitazioni contestuali
plurime
• facilitano lo studente ad adattarsi in modo flessibile alle varie
situazioni problematiche reali
•
facilitano l’espansione dello spazio mentale individuale e collettivo
aumentando la consapevolezza in merito a come s’impara
esempi: energia, entropia, ecc.
prof.DE TONI
L’Impianto didattico
• Sistema reticolare articolato secondo sequenze modulari
autoconsistenti cui corrispondono obiettivi misurabili e
competenze da certificare.
• La sequenza modulare è strutturata in unità di
apprendimento equivalenti perchè realizzate in un contesto
integrato.
La certificazione
• Rilasciata dalla Istituzione Scolastica o Formativa, attesta le
competenze acquisite attraverso l’apprendimento in
alternanza e costituisce credito:
• per la prosecuzione del percorso formativo ai fini del
conseguimento della qualifica o del diploma;
• per gli eventuali passaggi tra i Sistemi, compresa
l’eventuale transizione nei percorsi di apprendistato;
• per il riconoscimento e la valutazione del potenziale ai fini
dell’occupabilità per gli allievi diversamente abili.
L’alternanza in IFS
L’Impresa Formativa Simulata
modalità di realizzazione dell’alternanza
L’Impresa Formativa Simulata
• è la ricostruzione simulata, ma realistica, di un’azienda nei
suoi diversi reparti, nei processi, nelle attività.
• si attua in un laboratorio che ‘riproduce’ un’impresa madrina
che può fornire esperti/dipendenti, anche in funzione di
capiservizio dell’impresa simulata, per trasferire
procedure e tecnologie utilizzate.
• riguarda una classe o un gruppo di studenti e
richiede la presenza di un tutor e l’impegno di
diversi docenti.
L’ifs – le finalità
Favorire:
- una nuova cultura dell’apprendimento ispirata ai
principi del cooperative learning
- lo sviluppo di attitudini mentali rivolte al problem
solving
- l’apprendimento organizzativo
- la capacità di auto diagnosi e di autosviluppo
- l’ acquisizione della cultura d’impresa
- lo scambio interculturale
- l’attenzione per l’aspetto etico delle attività
economiche
Il tutor
•
Illustra i passaggi logici ed operativi di un compito,
individuando le difficoltà che si possono incontrare e gli
errori che si possono compiere.
Le Azioni riguardano rispettivamente:
1. il momento prima di affrontare il compito
- il “tutor” si limita a spiegare le caratteristiche e le
probabili difficoltà;
2. il momento dell’ esecuzione del compito
- il tutor evidenzia gli errori suggerendo ipotesi di
soluzione;
3. il momento seguente l’esecuzione del compito
- il tutor sollecita una riflessione sulle procedure
utilizzate, sulle difficoltà incontrate, sui risultati conseguiti
e su ipotesi di miglioramento delle future prestazioni.
Coaching
La gestione dell’Alternanza: un
governo partecipato
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Scuola e Impresa:
uscire dalla separatezza
superare le criticità
valutare i vantaggi reciproci
condividere gli obiettivi di cittadinanza
definire protocolli di lavoro
progettare percorsi formativi
condividere modelli di certificazione
parlare un linguaggio comune
farsi carico:
di un patto sociale
di un impegno collettivo per lo sviluppo del
capitale umano a vantaggio della stessa struttura
economica ed imprenditoriale.
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Alternanza Scuola-Lavoro