La ricerca sul campo La ricerca sociale La ricerca sociale ha il compito di verificare, attraverso l’esperienza diretta, se l’interpretazione che diamo dei fenomeni è corretta. È necessario mettere a punto un metodo efficace per liberarsi, nell’analisi, dall’influenza dell’ambiente di appartenenza ed essere capaci di osservare porzioni più ampie della società, senza limitarsi a generalizzare gli usi e le abitudini del proprio ambiente, considerandoli usi e abitudini di tutti gli altri uomini. Bisogna approntare un procedimento di ricerca che si serva di precisi metodi di rilevazione Le fasi della ricerca sociale Ogni ricerca nasce da un problema: c’è un certo fenomeno sociale che appare interessante, ma la cui piena comprensione ci sfugge. Formuleremo allora un disegno della ricerca, per passare quindi alla raccolta dei dati: questo passo corrisponde più da vicino al momento dell’esperienza vera e propria. Il quarto passo consiste nella codifica e analisi dei dati: i dati grezzi infatti ci dicono ancora poco finché non si passa all’interpretazione dei risultati. Una ricerca sociologica è l’insieme di varie fasi strettamente interdipendenti, in una struttura circolare Émile Durkheim nel 1895 aveva pubblicato un libro sulle modalità della ricerca sociologica La struttura circolare della ricerca scelta del problema interpretazione dei risultati codifica e analisi dei dati ricerca sociale disegno della ricerca raccolta dati La scelta del problema Ogni ricerca affronta un problema circoscritto. In relazione al problema, il ricercatore deve aver chiari gli interrogativi a cui vuole ottenere risposta. In relazione alle domande che si pone, il ricercatore passerà alla formulazione dell’ipotesi, cioè immagina già quali potrebbero essere le risposte, per avere una conferma o una smentita dai dati empirici: la ricerca serve sempre a verificare un’ipotesi Il disegno della ricerca 1 Definita un’ipotesi, si passa all’elaborazione di un disegno della ricerca. Innanzitutto bisognerà definire la base empirica della ricerca, cioè l’insieme di tutti gli oggetti di esperienza (cose, persone o comportamenti) rilevanti per l’indagine. Bisognerà individuare le fonti di informazione da tenere in considerazione: documenti (cose) e testimoni (persone) Il disegno della ricerca 2 Il campionamento Effettuare un campionamento significa selezionare una parte soltanto di tutte le persone coinvolte nel fenomeno: si parla allora di popolazione o universo dell’indagine. Il campionamento è importante quando si ha a che fare con un universo molto vasto come quello relativo alla povertà. La ricerca sociale ha elaborato una serie di tecniche di campionamento per individuare un campione rappresentativo. In questo caso si parla di tecniche di campionamento probabilistiche. Ci possono essere però campioni significativi ma non rappresentativi dell’intero universo di indagine: si parla allora di tecniche di campionamento non probabilistiche Raccolta e analisi dei dati la raccolta può avvenire nelle forme più varie: interviste, questionari, osservazione diretta la codifica serve a operare una semplificazione dei dati, cioè a raggruppare le informazioni raccolte sotto segni convenzionali: ad es. dividendo il campione per genere ed età l’analisi • analisi statistica, come per il campione suddiviso per genere ed età • analisi del contenuto, nella scomposizione di un testo non quantificabile per trasformarlo in dati quantitativi: ad es. contare quante volte in un’intervista compare la parola cibo L’interpretazione dei risultati La fase finale della ricerca consiste nel verificare se i dati raccolti confermano o smentiscono l’ipotesi iniziale. La semplice analisi dei dati fornisce infatti solo descrizioni ma non spiegazioni. Interpretati i dati, bisogna renderne pubblici i risultati con un resoconto, che di norma assume la veste di un rapporto di ricerca scritto Ricerca qualitativa e quantitativa Si distingue tra sociologia qualitativa e sociologia quantitativa. Ad es., di fronte ad una fetta di torta possiamo avere due atteggiamenti: o vogliamo sapere come è, e allora la assaggiamo, o quanta è, e allora ne misuriamo il volume. La stessa cosa avviene di fronte a un fenomeno sociale. La conoscenza qualitativa è più profonda ma meno precisa. I metodi qualitativi, che non ricorrono alla misurazione precisa dei dati, mirano a conoscere le sfumature più indefinite di un fenomeno. I metodi quantitativi invece ricorrono alla misurazione e quindi alla quantificazione (standardizzazione) dei dati. I due metodi possono essere complementari L’intervista L’intervista è uno dei principali strumenti di indagine sociologica. Come il giornalista, il sociologo, quando lavora sul campo, deve chiedere informazioni o pareri a delle persone: nella ricerca sociale, il metodo dell’intervista consiste nel porre domande ai soggetti che compongono l’universo oggetto dell’indagine o ai testimoni privilegiati del fenomeno sociale esaminato. Il problema è che non sempre tutte le persone sono disposte a rispondere per i motivi più diversi: ritrosia a dire la verità, scarsa fiducia nell’intervistatore o nei fini della ricerca L’inchiesta L’inchiesta costituisce uno dei sistemi di rilevazione più usati nella ricerca empirica e consiste nell’intervistare tutti i soggetti che compongono l’universo dell’indagine, in modo da avere un quadro completo; di fatto, ci si limita a intervistarne un campione. L’inchiesta viene svolta mediante un questionario da compilare, in modo che le risposte possono essere facilmente confrontate, ed è importante che le domande vengano poste agli intervistati in un arco di tempo breve. Le inchieste vengono spesso usate, in forma di sondaggio d’opinione, per capire gli orientamenti prevalenti in merito a determinate problematiche sondaggio sui servizi della scuola effettuato in nel 2006 Il questionario Il questionario è un elenco organizzato di domande, a domande aperte o a domande chiuse domande aperte domande chiuse lasciano libero l’intervistato di rispondere, ma è più difficile codificare le risposte e quantificare i risultati in forma statistica: sono uno strumento fondamentale nella ricerca qualitativa facilitano il compito dell’intervistato, posto di fronte ad alternative precise, e dell’intervistatore, perché le risposte sono già standardizzate e codificate: fondamentale nella ricerca quantitativa I tipi di intervista Non tutte le interviste si inseriscono in un’inchiesta, e non tutte fanno uso di un questionario. Possiamo distinguere tra interviste strutturate, semistrutturate e non strutturate intervista strutturata intervista semistrutturata l’elenco delle domande è definito in l’intervistatore si attiene in modo meno anticipo e l’intervistatore deve limitarsi rigoroso all’elenco delle domande a porle all’intervistato e a raccoglierne predisposte che saranno aperte; le risposte: si usano normalmente l’intervistatore può inserire nuove questionari a domande chiuse domande di chiarimento o finalizzati a un’analisi statistica approfondimento intervista non strutturata non esiste alcun elenco di domande, ma solo un argomento su cui l’intervistatore ha il compito di far parlare l’intervistato, adattando il linguaggio a quello dell’intervistato e modificando eventualmente le domande L’osservazione L’osservazione consiste nell’osservare ciò che accade ed è indicata per studiare ciò che avviene in un ambiente circoscritto che il ricercatore può dominare con i propri sensi: non si può osservare un fenomeno sociale che coinvolge un’intera città o una nazione. L’osservazione è uno degli strumenti meno strutturati di cui dispone la ricerca sociale: è molto difficile fare uso dei dati raccolti osservazione non partecipante consiste nell’analizzare una situazione dall’esterno (il ricercatore entra in una mensa dei poveri e con discrezione osserva e registra il comportamento dei presenti) osservazione partecipante consiste nell’analizzare l’oggetto di studio entrando a farne parte, cioè direttamente in relazione empatica con coloro che appartengono al campo di indagine (il ricercatore fa finta di essere un clochard o un clandestino che usufruisce di un servizio mensa) L’uso dei documenti Spesso i documenti sono resoconti scritti dai soggetti che sono o sono stati testimoni diretti del fenomeno indagato: schede anamnestiche. La principale difficoltà nell’uso di documenti è data dallo loro reperibilità: non sempre esistono tracce documentali del fenomeno indagato. Se però i documenti sono disponibili, rappresentano una fonte ricchissima di informazioni L’esperimento L’esperimento consiste nella ricostruzione di una certa situazione naturale in un ambiente artificiale, in modo da facilitare l’osservazione mediante due fattori: l’eliminazione di ciò che non ha a che fare con l’indagine; il controllo delle variabili, cioè la possibilità di modificare alcune condizioni. L’esperimento è piuttosto raro nella ricerca sociale, viene limitato al campo della psicologia e della psicologia sociale e non viene praticamente mai usato in sociologia: infatti, per definizione, il comportamento sociale è un comportamento influenzato e determinato dal comportamento di tutti gli altri individui la Terza Onda: un esperimento di influenza sociale per capire come le dittature siano possibili