M. G. Baragli, M.D. Nesi, M. Ramella
Seminario nazionale, Cidi Firenze, 8 maggio 2011
L’ORALITÀ
Dei curricoli proposti analizziamo il
momento dell’oralità percepita e
prodotta, considerando che ogni fase
dei percorsi parte sempre dalla
ricerca degli stimoli verbali e non che
il bambino può reperire nell’ambiente
domestico e sociale quotidiano.
La pratica riflessiva sulla lingua parlata
motiva fortemente l’attività conoscitiva
e rende più consapevoli gli alunni del
funzionamento sia delle strutture
linguistiche sia di quelle testuali.
Discutendo insieme, si sviluppano capacità
argomentative che attivano un processo
cognitivo di riorganizzazione delle
conoscenze di cui il bambino è
protagonista.
La cura dell’oralità tende a sviluppare:
•
capacità comunicative appoggiandosi
anche ad aspetti non verbali;
•
capacità linguistiche utilizzando una
forma parlata chiara e comprensibile ed un
lessico appropriato al tema e al genere
discorsivo;
•
capacità sociali e interattive in quanto
l’alunno accetta di non avere sempre ragione,
accogliendo il punto di vista dell’altro,
evitando così le possibili frustrazioni.
Nella pratica didattica s’inserisce così uno
spazio significativo che permea le varie
attività laboratoriali:
l’uso della comunicazione orale.
Attraverso questa, i bambini hanno
l’opportunità di confrontarsi, formulare
ipotesi, trovare indizi, fare riflessioni un
po’ raffinate talvolta, senza accorgersene.
Si interrogano: “ ma forse voleva dire
questo….ma no, perché voleva dire
quest’altro”
Lo scambio relazionale consente
così un confronto del proprio punto
di vista con quello dell’altro,
attraverso la ricerca di
compromessi comunicativi
METODOLOGIA
• L’apprendere in contesto
Si lavora su operazioni cognitive complesse operando con
materiale semplice ed autentico: il loro.
•
•
•
•
•
•
Le strategie metacognitive
La costruzione negoziata del significato
L’operatività
La cooperazione/distribuzione/alternanza dei ruoli
La ricorsività (aspetti ricorrenti in ogni percorso)
L’attivazione di confronti e di forme di auto-osservazione:
valutazione formativa in itinere
•
Fonte: M. Piscitelli, Come la penso, Roma, Carocci, 2006, p. 10.
LA MESSAGGERIA classe prima
•Quello che vorrebbero dire, lo
scrivono…
•La posta del cuore colorata
secondo i significati cromatici
degli stati d’animo espressi nei
messaggi.
•La lettura e l’esplicitazione dei
contenuti in forma più chiara.
•Porsi interrogativi su come si
scrive, negoziando i possibili
significati.
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Discutendo s`impara (1)