Scrivere per costruire l’esperienza….
Introduzione alla conduzione di
laboratori di scrittura sul metodo
autobiografico
A cura della prof.ssa Adriana Lorenzi
Introduzione
La scrittura costituisce per un/una professionista in generale e in particolare per chi opera
in contesti sociali, educativi e formativi uno strumento di lavoro imprescindibile e
significativo
Le varie forme di scrittura richieste nella professione richiedono una adeguata
competenza di scrittura sia in termini di costruzione e organizzazione dei contenuti
secondo determinati cliché, ma anche di forza e qualità espressiva
Strutturare un percorso di formazione per formatori e formatrici sul metodo
autobiografico, richiede un attento e lungo lavoro di consapevolizzazione
dell’aspirante formatore su come vive la propria scrittura. Approfondimenti sulle
tecniche e le esercitazioni da adottare in aula sono infatti poco proficue se non si
sperimenta e si rielabora (apprendendola) la trasformazione che la scrittura
determina nel soggetto grazie anche all’interazione con il gruppo in cui si è inseriti
La presente proposta mira a far sperimentare a un gruppo di aspiranti formatori e
formatrici sul metodo autobiografico, le implicazioni, le resistenze, le potenzialità che
la scrittura autobiografica attiva in un soggetto all’interno di un gruppo di formazione
Le fatiche della scrittura
Scrivere non è facile. Nell’esperienza di ciascuno le rappresentazioni più
immediate riferite alla scrittura sono:
• La scuola, dove la scrittura è un compito da svolgere e da consegnare
all’insegnante che corregge e giudica
• Il dono innato, per cui la buona scrittura è una dote originaria più che il frutto
di un apprendimento
Per queste ragioni (timore della valutazione e inutilità dell’esercizio di scrittura)
nell’età adulta ci si disaffeziona alla pratica della scrittura preferendo l’oralità
o forme contratte di scrittura
Poiché la scrittura è struttura che struttura, essa è portatrice di disciplina,
metodo, responsabilità. Quando le organizzazioni non richiedono ai propri
collaboratori l’utilizzo della scrittura e in particolare di quella creativa ed
espressiva, si corre il rischio di disperdere apprendimenti, memorie,
potenzialità, motivazioni e innovazioni
Finalità del laboratorio
Il laboratorio intende sensibilizzare i partecipanti alla
complessità personale, ma anche alla potenzialità
educativa della scrittura autobiografica attraverso:
• Una conoscenza di base dei fondamenti teoricoconcettuali della scrittura autobiografica
• La sperimentazione diretta di un rapporto con la scrittura
in una direzione di maggior confidenzialità
• Apprendimento di tecniche di scrittura ed esercitazioni
legate al dato autobiografico
• Conoscenza delle variabili da tenere sotto controllo
quando si realizzano attività autobiografiche
Metodologia
Il percorso, configurandosi quale formazione ai formatori
valorizza l’apporto personale ed esperienziale dei corsiti,
privilegia la partecipazione attiva e le metodologie
induttive. Su argomenti di particolare interesse verranno
forniti specifici contributi teorici
Come strumenti didattici si farà ricorso alla scrittura tramite
induttori, alla lettura ad altra voce, a discussioni in
gruppo
Contenuti
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La differenza tra l’oralità e la scrittura
Le dimensioni attivate dalla scrittura
Elementi di narratologia
Il concetto di esperienza
Esempi illustri di costruzione
dell’esperienza nei campi umanistici,
scientifici, pedagogici, filosofici
Articolazione del lavoro
Il gruppo prevede un numero massimo di 15 partecipanti, al
fine di garantire a tutti la possibilità di espressione
Il laboratorio è costituito da incontri di mezza giornata.
La complessità e la vastità del metodo autobiografico
richiedono investimenti formativi consistenti e di ampio
respiro
Nel caso di un’introduzione generale al metodo si
suggerisce un minimo di 3 giornate nel periodo tra fine
ottobre e novembre nella giornata di mercoledì oppure di
venerdì.
Bibliografia essenziale
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Ricettario di scrittura creativa, a cura di S. Brugnolo e G. Mozzi, Zanichelli, Bologna
2000
Robert Dynes, Scrittura creativa in gruppo, Erickson, Trento, 1999
Fruttero & Lucentini, I ferri del mestiere, Einaudi, Torino, 2003
Raymond Carver, Il mestiere di scrivere, Einaudi, Torino, 1997
Rosaria Guacci, Bruna Miorelli, Come scrivere, Zelig, Milano, 1999
Elisabeth Bing, Ho nuotato fino alla riga, Feltrinelli, Milano, 1980
Paolo Jedlowski, Il sapere dell’esperienza, Il Saggiatore, Milano, 1994
Paolo Jedlowski, Storie comuni, Bruno Mondadori, Milano, 2000
Paolo Jedlowski, Memoria, esperienza e modernità, FrancoAngeli, Milano, 2002
Rita Bichi, La società raccontata, FrancoAngeli Milano, 2000
Gaston Pineau, Histoire de vie, L’Harmattan
Adriana Cavarero, Tu che mi guardi, tu che mi racconti, Feltrinelli, Milano, 1997
A cura di Duccio Demetrio, Per una pedagogia e una didattica della scrittura,
Unicopli, Milano 2007
Duccio Demetrio La scrittura clinica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2008
Didier Demazière, Claude Dubar, Dentro le storie, Raffaello Cortina Editore, 2000
Barbara Poggio, Mi racconti una storia? Il metodo narrativo nelle scienze sociali,
Carocci, Roma 2004
Costi
Il costo di una mezza giornata di formazione è di € 350 + 4%INPS e comprende:
• La redazione del progetto formativo
• La predisposizione di materiale didattico da distribuire durante il laboratorio
• Una consulenza via e.m. per tutta la durata del corso
• Le spese di viaggio in auto da Bergamo a Verona
Dal costo è escluso:
• La battitura dei testi prodotti durante il corso
• Il lavoro di editing in vista di una pubblicazione
• La consulenza via e.m. al termine del corso
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