LA NAVE
Eleonora marino 3° a
La storia della nave
• L’idea, forse, scaturì dall’osservazione di tronchi d’albero che galleggiavano
•
•
sull’acqua.
Successivamente scoprì che svuotando il tronco di un albero il galleggiamento
risultava più stabile e che rendendo appuntita la parte anteriore dell’imbarcazione la
velocità aumentava.
Dapprima la spinta veniva data con le mani poi con rami d’albero: era nata la canoa o
piroga ancora in uso presso i popoli primitivi dell’Africa e del Sud America.
• I trasporti lungo vie d’acqua iniziarono a svilupparsi verso il 3000 a.C. sui grandi fiumi
•
•
•
della Mesopotamia (il Tigri e l’Eufrate) e dell’Egitto (il Nilo). Inizialmente furono
utilizzati come imbarcazioni cesti di salice, zattere di canne ricoperte di pelli, barche di
legno.
Ben presto ai remi si aggiunse una vela quadrata e un rudimentale timone a remo.
Da quando aumentarono la stabilità e la velocità delle imbarcazioni, i popoli che si
affacciavano sulle rive del Mar Mediterraneo avviarono un intenso scambio
commerciale.
Le navi da guerra erano leggere e sospinte con i remi. Le navi per il trasporto delle
merci invece avevano il fondo più largo e si muovevano grazie a una vela quadrata.
Infatti per non aumentare i costi di trasporto, non disponevano di rematori.
• Grandi navigatori furono i Fenici che usarono le loro imbarcazioni
per i commerci toccando le coste dell’Europa settentrionale e quelle
dell’India, probabilmente già intorno al 600 a.C.
• La navigazione poteva svolgersi soltanto col tempo buono. Durante
le tempeste, frequenti in mare, le imbarcazioni dovevano rifugiarsi in
baie riparate: nacquero i porti, numerosi nel bacino del
Mediterraneo.
• I Greci ereditarono dai Fenici l’arte marinara: furono abili costruttori
di navi e di porti, ma le loro tecniche navali furono quasi
esclusivamente impiegate per scopi di guerra. Famosa la battaglia di
Salamina.
• La rivalità fra Roma e Cartagine portò ad un grande sviluppo delle
costruzioni navali romane. I Romani costruirono anche grandi navi
passeggeri e da trasporto con cui potevano raggiungere i lontani
confini del loro impero.
Le navi a vapore
• Dal 1800 il motore a vapore fu utilizzato per azionare grandi ruote dotate di
•
•
•
pale o per muovere i primi sistemi di propulsione a elica. Le navi a vapore
erano di ferro, non più di legno, e potevano trasportare quantità sempre
maggiori di merci e passeggeri. Le forme degli scafi diventavano sempre più
affusolate.
L’apertura del canale di Suez (1871) percorribile per legge solo da navi a
motore, e la diffusione di stazioni marittime per il rifornimento del carbone,
segnarono il tramonto dei velieri. Alla fine dell’800 i mari erano solcati da
navi a vapore che arrivavano a 10000 tonnellate di stazza.
Dagli inizi del ‘900 si cominciò a costruire navi d’acciaio, un nuovo materiale
molto più resistente e leggero del ferro.
Oggi le navi (quelle militari, ma soprattutto quelle mercantili) hanno
dimensioni enormi: le petroliere possono essere lunghe fino a 500 m.
Inoltre le navi sono sempre più sicure e resistenti e sono dotate di una
strumentazione molto sofisticata, con radar, sonar e computer di bordo.
Le vie marittime
• Con l’applicazione ai trasporti marittimi dei potenti motori a turbina (dal 1905) e dei
•
•
•
•
motori Diesel (dal 1936) la velocità delle navi può superare i 25 Km all’ora.
Le vie d‘acqua,costituite da fiumi navigabili, laghi e mari, esistono già in natura, per
cui non vanno costruite. Per questo l'acqua è stata fino dall'antichità e per millenni la
via più utilizzata per trasportare uomini e merci. Ogni viaggio compiuto su
imbarcazioni ha però da sempre comportato anche parecchi rischi e pericoli.
Una nave, per navigare e approdare in modo sicuro, ha bisogno di varie
infrastrutture; Il porto deve essere adatto alle dimensioni delle navi: più una nave è
grande e maggiore è la parte di nave immersa nell’acqua. Un porto deve essere
costruito in una zona riparata dalle correnti marine e dai venti e deve essere difeso da
dighe per proteggere le navi ancorate.
I rimorchiatori sono piccole imbarcazioni dotate di un motore potente, che guidano o
trainano le navi fino alla banchina di attracco , rendendo sicuro il traffico nel porto.
Le boe e i fari sono disposti in acqua, lungo le coste e i promontori, per segnalare
ostacoli o per indicare la rotta più sicura
Caratteristiche
• Le caratteristiche principali della nave sono: lunga 334 metri, larga
51, l'altezza della linea di costruzione è di 26,18 metri, la
sovrastruttura è alta sette ponti, imbarcava 36 uomini d'equipaggio,
la propulsione è data da un motore diesel due tempi Burmeister &
Wain 8 cilindri da 30.400 hp a 103 giri/minuto, capacità di carico di
232.166 tonnellate di petrolio sistemate in tre cisterne centrali. La
movimentazione del greggio era assicurata da tre turbo pompe
centrifughe verticali più due piccole pompe adibite al
prosciugamento delle cisterne, la produzione di gas inerte da
insufflare nelle cisterne era garantita da due caldaie e da un
generatore autonomo, dislocamento a pieno carico 267.500
tonnellate.
Fonti utilizzate:
• Storia della nave
• Breve storia della nave
Scarica

LA NAVE - ludus litterarius