Caratteristiche di base del questionario Essere facile da leggere Riportare istruzioni chiare Essere breve Occuparsi delle informazioni veramente importanti Avere in mente il tipo di analisi che si vorrà poi fare sui dati Tipi di variabili La classificazione delle variabili è importante per scegliere il metodo di analisi dei dati da utilizzare Variabili QUANTITATIVE - CONTINUE: distanza dal punto di vendita, età, reddito, … - DISCRETE: numero di figli, … Variabili QUALITATIVE - NOMINALI o SCONNESSE: professione, sesso, … - ORDINALI: livello di istruzione, grado di soddisfazione, … Scale di misurazione La classificazione di una variabile dipende da come viene misurata Scala nominale: relazione di equivalenza. Le modalità possono essere uguali o diverse (es. religione, professione) Scala ordinale: relazione d’ordine totale. Le modalità possono essere ordinate (es. livello di istruzione) Scala intervallare: è possibile calcolare la differenza tra sue valori e quindi anche ordinarli (es. l’anno Dopo Cristo) Scala proporzionale: è possibile calcolare la proporzione tra due valori e quindi anche la loro differenza (es. l’altezza) Stevens (1946) PROCESSO DI COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO 1. Costruzione dello schema concettuale 2. Redazione 3. Verifica 1. COSTRUZIONE DELLO SCHEMA CONCETTUALE DEL QUESTIONARIO Definire i temi che interessano l’indagine escludendo quelli che non sono di interesse primario Preparare la lista delle variabili (e non direttamente le domande) da raccogliere rispetto ai temi di interesse identificati in precedenza Preparare un piano provvisorio delle analisi statistiche da compiere per accertarsi che i contenuti necessari allo studio siano tutti espressi 2. REDAZIONE DEL QUESTIONARIO Stabilire la successione logica dei temi trattati Predisporre le domande filtro Definire la sequenza di domande su uno stesso tema Formulare i quesiti Decidere l’organizzazione delle risposte LE SEZIONI DEL QUESTIONARIO Sequenza coerente Collocare i quesiti che implicano uno sforzo di memoria verso la metà del questionario Collocare possibilmente i quesiti relativi a dati “sensibili” verso la fine del questionario LA SEQUENZA DELLE DOMANDE La successione ad imbuto: domande generali Domande di tipo socio-grafico alla fine domande più specifiche TIPOLOGIA DELLE DOMANDE aperte: la risposta viene fornita dall’intervistato con parole proprie senza alcun suggerimento strutturate (chiuse): è prevista una serie di risposte predefinite tra le quali il rispondente deve scegliere semichiuse: è prevista una serie di risposte predefinite e un’ultima opzione lasciata aperta (altro specificare) gerarchizzate: le opzioni di risposta devono essere ordinate secondo una scala di preferenze Costruzione delle domande 1. Linguaggio familiare, semplice e preciso 2. Fornire un chiaro riferimento temporale 3. Evitare domande fuorvianti o in cui si suggerisca la risposta 4. Evitare domande doppie Alcuni esempi Domande ambigue: Negli ultimi tempi è andato al ristorante? ALTERNATIVA: Nell’ultima settimana è andato al ristorante? Due domande in una: Come giudica il prezzo e la qualità del prodotto? ALTERNATIVA: Domanda 1. Come giudica il prezzo del prodotto? Domanda 2. Come giudica la qualità del prodotto? Alcuni esempi Intervalli che si sovrappongono: Quante volte mangia al ristorante in un anno? Fino a 10, da 10 a 20, da 20 in su ? Le categorie devono essere MUTUALMENTE ESCLUSIVE! Eventi difficilmente ricordabili: Quanto pesava all’età di 10 anni? Domande pilotate: Lei non fuma, vero? Risposte predefinite Scala Likert Scale di rating 3. VERIFICA: IL PRE-TEST Somministrare il questionario a un gruppo di individui con caratteristiche simili a quelle del campione che si intende intervistare. SCOPO: individuare e correggere i possibili errori di interpretazione, le domande superflue, le domande mancanti, le modalità di risposta confuse o inappropriate, ecc. Utile incoraggiare gli intervistati a commentare le domande e le risposte, facendo così emergere eventuali criticità dello strumento.