SINCOPE Dott. Carmine Vecchione – CardiologoDipartimento Medicina Riabilitativa e Specialistica IRCCS Neuromed, Pozzilli (IS) SINCOPE: Episodio accessuale di breve durata caratterizzato da perdita coscienza e del tono posturale, con recupero spontaneo, senza sequele neurologiche, dovuto ad improvvisa e globale riduzione del metabolismo cerebrale per ipoperfusione. Epidemiologia: 1-6 % dei ricoveri ospedalieri / 3-5% visite DEA CLASSIFICAZIONE: 1) Sincopi Riflesse 2) Sincopi Disautonomiche-Ortostatiche 3) Sincopi Cardiogene 4) Sincopi Cerebrovascolari e da Ipoafflusso 1)SINCOPI RIFLESSE - Neuromediate o Vaso-Vagali (da stimoli dolorosi o emotivi) - Situazionali (accessi di tosse, singhiozzo, deglutizione,minzione, deglutizione, sollevamento pesi, iperventilazione, stimolazione gastrica, etc ) Iperstimolazione seno carotideo - Fisiopatogenesi: Aumento del tono parasimpatico bradicardia / arresto cardiaco Inibizione del tono simpatico vasodilatazione deficit flusso ematico cerebrale Valori critici < 30 ml/100 g/min perdita di coscienza SINCOPE VASOVAGALE Situazione nella quale la perdita di coscienza è conseguenza di un’abnorme risposta cardiocircolatoria a stimoli diversi che si realizza tramite il SNA ed è responsabile di vasodepressione, cardioinibizione o entrambe BAROCETTORI ARTERIOSI ARCO AORTICO E SENO CAROTIDEO Sensibili a variazioni di stiramento Inviano continui impulsi inibitori ai centri vasomotori del bulbo La frequenza di scarica aumenta con l’incremento della PA: Vasodilatazione Bradicardia (incremento relativo del tono vagale) RECETTORI ATRIALI Sensibili a variazioni di volume centrale La loro distensione aumenta la frequenza cardiaca RECETTORI VENTRICOLARI Sensibili a variazioni di stiramento Meccanici ( chimici ) Fibre C amieliniche nucleo dorsale del vago Stimolazione vasodilatazione e bradicardia RECETTORI CARDIOPOLMONARI Sensibili a variazioni di volume Fisiopatologia della sincope vasovagale PAZIENTE CHE PRESENTA UNA SINCOPE •NOTEVOLE INCREMENTO SEQUESTRO SANGUE VENOSO IN PERIFERIA • RIDUZIONE DEL RITORNO VENOSO • ENERGICA CONTRAZIONE DEL CUORE A FRONTE DI CAVITA’ CARDIACHE RELATIVAMENTE VUOTE (RIDUZIONE VOLUME TELESISTOLICO E TELEDIASTOLICO, INCREMENTO FRAZIONE DI ACCORCIAMENTO • STIMOLAZIONE MECCANOCETTORI CARDIACI SI COMPORTANO COME IN CASO DI AUMENTO DELLA PA: INIBIZIONE SIMPATICA • VASODILATAZIONE - BRADICARDIA Fisiopatologia della sincope vasovagale • STAZIONE ERETTA • SEQUESTRO DI SANGUE PERIFERICO • RIDUZIONE DEL RITORNO VENOSO • RIDUZIONE DELLE PRESSIONE ARTERIOSA • MECCANOCETTORI ARTERIOSI E CARDIOPOLMONARI: RIDUZIONE DELL’ ATTIVITA’ DI SCARICA INCREMENTO ATTIVITA ‘ ORTOSIMPATICA RIDUZIONE RELATIVA ATTIVITA’ PARASIMPATICA • AUMENTO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA • AUMENTO DELLA FREQUENZA CARDIACA • AUMENTO DELLA GITTATA CARDIACA Sintomatologia (Sincope Riflessa) Presincope o Lipotimia : astenia, “mancamento”,nausea,ronzii auricolari, vertigini, annebbiamento visivo, pallore, sudorazione, scialorrea.. Sincope : perdita di coscienza, caduta a terra, ipotonia muscolare, globi oculari deviati in alto e lateralmente Recupero rapido (6-8 sec) Sintomi residui: astenia, nausea Ipertonia in opistotono, scosse cloniche, perdita urine (recupero dopo 10-12 sec) STORIA NATURALE SINCOPE VASOVAGALE NON SI PUO’ ESCLUDERE UNA MORTALITA‘ DIRETTAMENTE COLLEGATA AL RIFLESSO VAGALE: ASISTOLIA PROLUNGATA ARITMIE E/O ISCHEMIA MORBIDITA’ E FORSE MORTALITA’ PROVOCATA DAI TRAUMATISMI SECONDARI ALLA SINCOPE RAZIONALE IMPIANTO DI UN PACE MAKER NELLA SINCOPE VASOVAGALE • RIDURRE LA FREQUENZA DEGLI EPISODI SINCOPALI • DIMINUIRNE LA SEVERITA’ • PREVENIRE LE PAUSE ASISTOLICHE • DIMINUIRE LA PROBABILITA’ DI MORTE IMPROVVISA 2) SINCOPI DISAUTONOMICHE-ORTOSTATICHE -Disautonomia primaria: - atrofia multisistemica, m. di Parkinson, etc -Disautonomia secondaria: - diabete, tumori, mieliti, farmaci, insuff. renale, etc Marcata ipotensione arteriosa nel passaggio dal clino- all’ortostatismo per deficit dei meccanismi di compenso Fisiologicamente , nel passaggio dal clino- all’ortostatismo si verifica una riduzione della PA sistolica di 10 mmHg, associata ad un lieve incremento della pressione diastolica e della frequenza cardiaca (10-20 b/min) 3) SINCOPI CARDIOGENE - da ARITMIA - malattie del nodo del seno - disfunzioni conduzione atrio-ventricolare - tachicardia parossistica, fibrillazione atriale - sindrome Q-T lungo - da pace-maker malfunzionante, etc - da CARDIOPATIE e Malattie Cardio-Polmonari – - Vizi valvolari Infarto e ischemia miocardica Cardiomiopatia ostruttiva Pericardite Embolia polmonare etc 4) SINCOPI CEREBROVASCOLARI e da IPOAFFLUSSO - Furto della succlavia - Emorragie acute Correlazioni Elettroencefaliche (EEG) Condizioni basali e presincope Sincope Sincope prolungata con movimenti involontari (“sincope convulsiva”) Recupero EEG Normale - desincronizzazione ritmo alfa - rallentamento progressivo del tracciato - appiattimento diffuso con attività rapida di origine muscolare - pronto ritorno alle condizioni basali - Il quadro EEG è sempre analogo - In nessuna fase ed in nessun tipo di sincope si registrano anomalie EEG di tipo epilettico NON-SINCOPI • • Con compromissione della coscienza: Malattie neurologiche: epilessia; ESA; TIA vertebrobasilare. Intossicazioni. Disturbi metabolici: ipossia; ipoglicemia; ipocapnia da iperventilazione. Con solo apparente compromissione della coscienza: Disturbi psichiatrici: isteria; attacchi di panico; somatizzazione d’ansia; depressione maggiore. Cataplessia; drop attacks. DIAGNOSI 1° problema: diagnosi differenziale con altri episodi critici -Anamnesi molto accurata -Esame clinico -Esami diagnostici di laboratorio: ECG, normale e da sforzo; Ecocardiogramma ECG Holter ; Monitoraggio Holter PA EcoColorDoppler, Neuroimmagini Tilt Test ( Sincopi Neuromediate) Tilt Test: soggetto posto su un lettino basculante (inclinato a 75°) e mantenuto in ortostatismo passivo per 15-45 min (possibilità di induzione della sincope mediante farmaci vasodilatatori) Diagnosi differenziale Sincopi Prodromi ++ (nausea,vertigini..) Esordio graduale Aspetto cutaneo pallore Crisi Epilettiche + Crisi Psicogene + (aura) improvviso cianosi variabile indifferente Manifest. Motorie + +++ +++ Traumatismi + ++ - Morso lingua + ++ - Incontinenza sfinteri + ++ - sec sec/min variabile Durata Confusione post-crisi + EEG intercritico - ++ ++ - Approcio al paziente con Sincope Anamnesi ed E.O. nella norma L’anamnesi suggerisce una malattia cardiaca; riscontri patologici E.O. Riscontro di ipotensione ortostatica Rivedere la terapia Riscontri patologici all’esame neurologico Sincope neurocardiogena o vasodepressoria (50%) Sincope cardiogena Esame Neurologico Normale Neuropatia periferica: Diabetica, Carenziale, da Amiloidosi Se la sincope e’ ricorrente Tilt test ECG, Ecocardiogramma Holter ECG, Metodiche Elettrofisiologiche Considerare insufficienza Autonomica post-gangliare Valutazione Riscontri relativi al S.N.C.: considerare l’Atrofia Multisistemica SINCOPE Provvedimenti da prendere sulla scena dell’evento Paziente già cosciente Paziente non ancora cosciente • mantenere posizione supina X 10-15 min onde • posizionare paziente supino evitare ricadute • ABC primario • eseguire accurata valutazione secondaria: • valutare polso o PA • ha dispnea? • posizione antishock se il paziente è pallido o • valutare polso o PA sudato con polso debole o accelerato (PA bassa) • ha dolore toracico? • se lo stato di incoscienza permane > 5 min, • ha deficit motori o sensitivi? considerare il paziente in coma • ha altri sintomi? Manovre assistenziali comuni • in presenza di vomito, posizionare paziente laterale • rimuovere o allentare indumenti stretti • ricontrollare spesso polso radiale e/o carotideo (ricordare: se il polso radiale è assente ma il polso carotideo è presente, 50mmHg< PA < 80 mmHg) • ricontrollare spesso PA • raccogliere informazioni su modalità di insorgenza e terapie in corso • cercare presenza di eventuali traumatismi secondari • cercare possibili patologie associate o fattori scatenanti • non somministrare nulla per bocca (rischio di vomito) • non rialzare subito il paziente (rischio di ricadute) Attivazione mezzi di soccorso • se lo stato di coscienza non si risolve spontaneamente • se sono presenti segni gravi di shock • se compaiono segni o sintomi indici di aggravamento (dispnea, dolore toracico) TERAPIA Il trattamento della sincope si basa sulla diagnosi e sulla terapia dell’affezione che ne e’ alla base. Qualsiasi sia la causa dovrebbero essere prese alcune precauzioni: - Abbassare la testa in massima estensione e se e’ possibile distendere Evitare di abbassare la testa piegandola fino al livello della vita (potrebbe ulteriormente compromettere il ritorno venoso al cuore) Posizione antishock Proteggere le vie aeree dai traumi Rimuovere gli abiti troppo stretti Puo’ essere utile una stimolazione periferica (acqua fredda) Non somministrare nulla per bocca Non fare alzare il paziente fino alla scomparsa dei sintomi Pazienti con sincopi vasovagali dovrebbere essere istruiti sull’evitare quelle condizioni di stimolazione vagale Episodi dovuti a deplezione di volume intravascolare possono essere evitati assumendo sali e liquidi prima dell’evento - Farmaci vagolitici (atropina) per sindrome vasovagale - Pazienti con ipotensione ortostatica (alzarsi lentamente dal letto e dalla sedia), movimenti con gli arti inferiori proma di alzarsi facilitano il ritorno venoso dalle estremita’), sospensione di farmaci ipotensivanti, dormire con la testa rialzata e indossare calze elastiche. -Pazienti con sindrome del seno carotideo devono evitare di indossare camicie strette, manipolazioni del collo, movimenti che stimolano i barocettori carotidei ed imparare a girare tutto il corpo, piuttosto che solo la testa per guardare da un lato. -E’ consigliabile il ricovero quando l’episodio può essere dovuto ad una anomalia rischiosa per la vita o se sembra essere probabile che si ripeta. Diagnosi finale (pazienti ricoverati, 450) cardioascolare non cardiovasc indeterminata 54% 34% 12% Diagnosi finale (intera popolazione, 781 pazienti) cardionvascolare non cardiovasc indeterminata 66% 25% 9% SINCOPE: perché è un problema • Sintomo transitorio, non malattia • Diagnosi causale spesso presuntiva • Più meccanismi fisiopatologici possono interagire • Ampia variabilità del processo diagnostico