Lo sviluppo locale Prof. Vincenzo Provenzano Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Finanziarie Facoltà di Economia, Università degli Studi di Palermo I fattori centrali a sostegno dello sviluppo locale Partenariato nella prassi della concertazione è l’elemento fondamentale dei progetti di sviluppo locale: tra soggetti pubblici e privati, in un’ottica nazionale e transnazionale 19-20 maggio 2005 1 I fattori centrali a sostegno dello sviluppo locale Innovazione elemento chiave per dare nuove risposte alle domande di sempre: crisi economica, disoccupazione, sviluppo sostenibile 19-20 maggio 2005 2 I fattori centrali a sostegno dello sviluppo locale Consapevolezza requisito essenziale è la consapevolezza della necessità di promuovere ed attuare un percorso di sviluppo 19-20 maggio 2005 3 Il processo metodologico per un progetto di sviluppo locale Accertare la competenza e l’esperienza del gruppo promotore in materia di: - risorse finanziarie, - conoscenza dei programmi e meccanismi comunitari regionali e nazionali per i progetti di sviluppo, - grado di motivazione 1. 19-20 maggio 2005 4 Il processo metodologico per un progetto di sviluppo locale 2. Valutare il posizionamento del progetto attraverso: - analisi degli strumenti finanziari disponibili - analisi dei criteri di ammissibilità - definizione dell’obiettivo e dei sottobiettivi del progetto - scelta dello strumento finanziario più adeguato 19-20 maggio 2005 5 Il processo metodologico per un progetto di sviluppo locale 3. Classificare il progetto. I progetti possono essere: - dedicati allo sviluppo delle risorse umane - dedicati allo sviluppo del territorio - dedicati alla ricerca e allo sviluppo tecnologico 19-20 maggio 2005 6 METODI DI CONCEZIONE E CONDUZIONE DI UN PROGETTO DI SVILUPPO LOCALE (continua) è un progetto di crescita partecipato dato dall'insieme delle iniziative di trasformazione della realtà messe in atto per ridurre lo scarto tra ciò che esiste e ciò che viene considerato desiderabile dalla comunità locale. 19-20 maggio 2005 7 METODI DI CONCEZIONE E CONDUZIONE DI UN PROGETTO DI SVILUPPO LOCALE (continua) un'operazione culturale, poichè contribuisce a: •modificare atteggiamenti collettivi di sfiducia e frustrazione e a dare fiducia all'ambiente locale •superare modalità tradizionali di produzione per preferire sistemi innovativi di produzione •modificare il rapporto tra amministratori e cittadini contribuendo a creare un clima di fiducia ed a portare una maggiore consapevolezza sui potenziali e le risorse locali •sperimentare nuove forme di solidarietà economica e umana 19-20 maggio 2005 8 Modalità di nascita di un progetto • percezione dei fabbisogni • analisi del contesto • formulazione dell'idea di massima 19-20 maggio 2005 9 Modalità di nascita di un progetto • definizione degli OBIETTIVI dell'azione o del progetto, prima indicazione del CONTENUTO • identificazione dell'idea-forza del progetto 19-20 maggio 2005 10 Modalità di nascita di un progetto • analisi degli strumenti finanziari disponibili • analisi dei criteri di ammissibilità 19-20 maggio 2005 11 Le fasi di un progetto di sviluppo locale: • Definizione del gruppo promotore o Gruppo di Azione Locale o Soggetto Intermediario Locale • Definizione del Territorio • Lista dei punti critici e delle potenzialità del territorio 19-20 maggio 2005 12 Le fasi di un progetto di sviluppo locale: • Analisi del Territorio • Definizione della strategia metodo: il pre-progetto • Parternariato e concertazione 19-20 maggio 2005 e del 13 Le fasi di un progetto di sviluppo locale: • Formazione del Budget • Formazione della task force • Preparazione del dossier di candidatura 19-20 maggio 2005 14 Le fasi di un progetto di sviluppo locale: • Chiarificazione e socializzazione del progetto sul territorio • Attuazione, conduzione, verifiche, analisi dei risultati 19-20 maggio 2005 15 PROJECT CYCLE MANAGEMENT PERCHE’ fornire le conoscenze di base delle tecniche adottate dalla CE (Commissione Europea) per l’identificazione, formulazione, valutazione ed esecuzione dei progetti e dei programmi di sviluppo territoriale. 19-20 maggio 2005 16 PROJECT CYCLE MANAGEMENT COSA E’ “Punto centrale di questa metodologia è la concezione del progetto come processo collettivo di partecipazione, attraverso il quale una varietà di soggetti si riconosce in un sistema coerente di attività progettuali e si impegna in condizioni di reciprocità per la loro messa in atto.” 19-20 maggio 2005 17 LE FASI DEL CICLO PROGETTUALE 1. Fase di analisi • Analisi degli stakeholders • Analisi SWOT • Analisi dei problemi • Analisi degli obiettivi • Identificazione degli ambiti intervento 19-20 maggio 2005 di 18 LE FASI DEL CICLO PROGETTUALE 2. Fase di progettazione • Scelta degli ambiti di intervento • Identificazione del progetto attraverso il Quadro Logico 19-20 maggio 2005 19 Costruzione del quadro logico Logica di intervento (Descrizione della strategia di intervento che si è scelto di perseguire attraverso l'implementazione del progetto) Indicatori (Strumenti qualiquantitativi, oggettivi e verificabili che permettono di misurare i risultati del progetto.) Obiettivi generali Fonti di verifica (Fonti presso le quali è possibile reperire le informazioni sulla veridicità e sulla metodologia di costituzione degli indicatori) Ipotesi (Condizioni di base per il successo del progetto, determinate da fattori esogeni ma considerate sufficientemente realistiche e durature) Scopo (obiettivo specifico) Risultato Attività 19-20 maggio 2005 20 Diagramma di Gantt 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Individuazione del target di riferimento Analisi dei fabbisogni Definizione dei contenuti formativi Realizzazione dei corsi di formazione Analisi delle necessità di assistenza tecnica e individuazione progetti concreti Erogazione dell’assistenza tecnica 19-20 maggio 2005 21 La Finanza innovativa: nuovi strumenti a sostegno dello sviluppo locale nelle Unioni dei Comuni 19-20 maggio 2005 22 Contesto di riferimento • Con la riforma del Titolo V della Costituzione, ed in particolare con la modifica dell’art.119, è stato avviato un processo di riforma istituzionale indirizzato alla valorizzazione delle autonomie, che ha comportato un notevole ampliamento dell’ambito delle funzioni di Regioni, Province e Comuni. 19-20 maggio 2005 23 Contesto di riferimento • per le Unioni dei Comuni, e la necessità di elaborare e definire un modello per la programmazione economica e finanziaria, che permettesse di valutare e selezionare rapidamente le diverse e migliori opportunità offerte da ciò che viene ormai comunemente definito come “finanza innovativa”. 19-20 maggio 2005 24 LO SCENARIO • L’Euro e il Patto di Stabilità • La Sussidiarietà e il decentramento delle entrate e delle uscite • Finanza derivata e autonoma 19-20 maggio 2005 25 Lo Scenario: gli attori • Intermediari finanziari • Istituzioni locali • Istituzioni regionali 19-20 maggio 2005 26 Lo scenario: i processi di innovazione finanziaria • Nuovi strumenti finanziari • Metodi innovativi per la gestione di portafoglio • Diverse tipologie di intermediazione finanziaria • Processi di Asset Securitization 19-20 maggio 2005 27 Sistema di Liability Management Obiettivo: Modificare il proprio passivo per raggiungere l’obiettivo desiderato – Strumenti: • Interest rate Swap • Opzioni (cap, floor, collar) • Swaptions 19-20 maggio 2005 28 Esempio: riduzione del costo di un mutuo Il Comune di Villabate intende ridurre il costo di un mutuo a tasso fisso al 7% fino al 2007. • Il tasso Euribor (variabile) di mercato è pari al 4% • Lo spread da aggiungere al tasso variabile e nel 2003 pari al 3% • ipotesi:è stato stimato che in futuro i tassi diminuiranno specialmente a partire dal 2005 • E’ possibile ridurre il costo del mutuo per la quota interessi? 19-20 maggio 2005 29 Esempio: riduzione del costo di un mutuo Una soluzione è data da uno swap sui tassi di interesse: Operazione finanziaria caratterizzata dallo scambio di flussi di interesse tra due controparti (Ente locale e intermediario finanziario) una delle quali si obbliga a pagare, per tutta la durata del contratto un tasso variabile e l’altra un tasso fisso, predeterminato al momento della chiusura dell’operazione. 19-20 maggio 2005 30 Strumento: Swap • Plain Vanilla: scambio di flussi a tasso fisso con flussi a tasso variabile Tasso fisso A B Tasso variabile. EURIBOR Il valore dello swap è dato dalla differenza del valore dei due flussi di pagamenti V PV fisso PV var iabile 19-20 maggio 2005 31 Interest Rate Swap: Scambio di flussi anni 2003 2004 2005 2006 2007 euribor + spread 7,00% 7,50% 8,00% 6,00% 5,50% Ente paga Banca Variabile 7,00% 7,50% 8,00% 6,00% 5,50% Banca paga Ente Risultato Fisso 7,00% 7,00% 7,00% 7,00% 7,00% 0,00% -0,50% -1,00% 1,00% 1,50% Tasso fisso A B Tasso variabile. EURIBOR 19-20 maggio 2005 32 Rischi per un ente locale • Compatibilità con l’ordinamento contabile e finanziario dell’ente locale • La responsabilità dei dirigenti per operazioni gestite in modo speculativo • Gestione dei processi organizzativi e standard dei processi • Rischio legale (per la controparte) 19-20 maggio 2005 33 Benefici per un ente locale • Riduzione pagamento interessi sul debito • Riposizionamento del debito dell’ente locale • Spostamento di risorse finanziarie (costo opportunità) verso altre finalità • Crescita cultura amministrativa 19-20 maggio 2005 34 Alcuni Esempi di enti locali • Milano: rinegoziazione nel 2002 di 775 milioni di Euro (risparmio di 35 milioni di Euro) • Provincia di Pavia: swap su 28 milioni di Euro (risparmio 420 mila Euro) • La Spezia, Reggio Emilia, Venezia 19-20 maggio 2005 35 In sintesi: Una gestione attiva del debito • Gli enti locali possono adottare i processi di gestione delle passività, valutandone le diverse tipologie di rischio connesse a: – Ottimizzare il livello di indebitamento – Migliorare il costo del capitale – Gestire operazioni di emissione di titoli ….. 19-20 maggio 2005 36