Lo sviluppo locale
Prof. Vincenzo Provenzano
Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Finanziarie
Facoltà di Economia, Università degli Studi di Palermo
I fattori centrali a sostegno dello
sviluppo locale
Partenariato
nella prassi della concertazione è
l’elemento fondamentale dei
progetti di sviluppo locale: tra
soggetti pubblici e privati, in
un’ottica nazionale e
transnazionale
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I fattori centrali a sostegno dello
sviluppo locale
Innovazione
elemento chiave per dare nuove
risposte alle domande di sempre:
crisi economica, disoccupazione,
sviluppo sostenibile
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I fattori centrali a sostegno dello
sviluppo locale
Consapevolezza
requisito essenziale è la
consapevolezza della necessità di
promuovere ed attuare un percorso
di sviluppo
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Il processo metodologico per un
progetto di sviluppo locale
Accertare la competenza e l’esperienza del
gruppo promotore in materia di:
- risorse finanziarie,
- conoscenza dei programmi e meccanismi
comunitari regionali e nazionali per i progetti di
sviluppo,
- grado di motivazione
1.
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Il processo metodologico per un
progetto di sviluppo locale
2.
Valutare il posizionamento del progetto
attraverso:
- analisi degli strumenti finanziari disponibili
- analisi dei criteri di ammissibilità
- definizione dell’obiettivo e dei sottobiettivi del
progetto
- scelta dello strumento finanziario più adeguato
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Il processo metodologico per un
progetto di sviluppo locale
3. Classificare il progetto. I progetti possono
essere:
- dedicati allo sviluppo delle risorse umane
- dedicati allo sviluppo del territorio
- dedicati alla ricerca e allo sviluppo tecnologico
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METODI DI CONCEZIONE E
CONDUZIONE DI UN PROGETTO
DI SVILUPPO LOCALE (continua)
è un progetto di crescita partecipato dato
dall'insieme delle iniziative di trasformazione
della realtà messe in atto per ridurre lo scarto tra
ciò che esiste e ciò che viene considerato
desiderabile dalla comunità locale.
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METODI DI CONCEZIONE E
CONDUZIONE DI UN PROGETTO
DI SVILUPPO LOCALE (continua)
un'operazione culturale, poichè contribuisce a:
•modificare atteggiamenti collettivi di sfiducia e frustrazione e a
dare fiducia all'ambiente locale
•superare modalità tradizionali di produzione per preferire sistemi
innovativi di produzione
•modificare il rapporto tra amministratori e cittadini contribuendo
a creare un clima di fiducia ed a portare una maggiore
consapevolezza sui potenziali e le risorse locali
•sperimentare nuove forme di solidarietà economica e umana
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Modalità di nascita di un progetto
• percezione dei fabbisogni
• analisi del contesto
• formulazione dell'idea di massima
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Modalità di nascita di un progetto
• definizione degli OBIETTIVI
dell'azione o del progetto, prima
indicazione del CONTENUTO
• identificazione dell'idea-forza del
progetto
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Modalità di nascita di un progetto
• analisi degli strumenti finanziari
disponibili
• analisi dei criteri di ammissibilità
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Le fasi di un progetto di
sviluppo locale:
• Definizione del gruppo promotore o Gruppo
di Azione Locale o Soggetto Intermediario
Locale
• Definizione del Territorio
• Lista dei punti critici e delle potenzialità del
territorio
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Le fasi di un progetto di
sviluppo locale:
• Analisi del Territorio
• Definizione della strategia
metodo: il pre-progetto
• Parternariato e concertazione
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e
del
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Le fasi di un progetto di
sviluppo locale:
• Formazione del Budget
• Formazione della task force
• Preparazione del dossier di candidatura
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Le fasi di un progetto di
sviluppo locale:
• Chiarificazione e socializzazione del
progetto sul territorio
• Attuazione, conduzione, verifiche,
analisi dei risultati
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PROJECT CYCLE
MANAGEMENT
PERCHE’
fornire le conoscenze di base delle
tecniche adottate dalla CE (Commissione
Europea) per l’identificazione,
formulazione, valutazione ed esecuzione
dei progetti e dei programmi di sviluppo
territoriale.
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PROJECT CYCLE
MANAGEMENT
COSA E’
“Punto centrale di questa metodologia è
la concezione del progetto come processo
collettivo di partecipazione, attraverso il
quale una varietà di soggetti si riconosce
in un sistema coerente di attività
progettuali e si impegna in condizioni di
reciprocità per la loro messa in atto.”
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LE FASI DEL CICLO
PROGETTUALE
1. Fase di analisi
• Analisi degli stakeholders
• Analisi SWOT
• Analisi dei problemi
• Analisi degli obiettivi
• Identificazione
degli
ambiti
intervento
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di
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LE FASI DEL CICLO
PROGETTUALE
2.
Fase di progettazione
• Scelta degli ambiti di intervento
• Identificazione del progetto attraverso
il Quadro Logico
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Costruzione del quadro logico
Logica
di
intervento
(Descrizione della
strategia
di
intervento che si è
scelto
di
perseguire
attraverso
l'implementazione
del progetto)
Indicatori
(Strumenti qualiquantitativi,
oggettivi
e
verificabili
che
permettono
di
misurare
i
risultati
del
progetto.)
Obiettivi generali
Fonti di verifica
(Fonti presso le
quali è possibile
reperire
le
informazioni sulla
veridicità e sulla
metodologia
di
costituzione degli
indicatori)
Ipotesi
(Condizioni di
base per il
successo del
progetto,
determinate da
fattori esogeni ma
considerate
sufficientemente
realistiche e
durature)
Scopo
(obiettivo
specifico)
Risultato
Attività
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Diagramma di Gantt
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Individuazione del target
di riferimento
Analisi dei fabbisogni
Definizione dei contenuti
formativi
Realizzazione dei corsi di
formazione
Analisi delle necessità di
assistenza
tecnica
e
individuazione
progetti
concreti
Erogazione
dell’assistenza tecnica
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La Finanza innovativa:
nuovi strumenti a sostegno
dello sviluppo locale nelle
Unioni dei Comuni
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Contesto di riferimento
• Con la riforma del Titolo V della
Costituzione, ed in particolare con la
modifica dell’art.119, è stato avviato un
processo di riforma istituzionale indirizzato
alla valorizzazione delle autonomie, che ha
comportato un notevole ampliamento
dell’ambito delle funzioni di Regioni,
Province e Comuni.
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Contesto di riferimento
• per le Unioni dei Comuni, e la necessità di
elaborare e definire un modello per la
programmazione economica e finanziaria,
che permettesse di valutare e selezionare
rapidamente le diverse e migliori
opportunità offerte da ciò che viene ormai
comunemente definito come “finanza
innovativa”.
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LO SCENARIO
• L’Euro e il Patto di Stabilità
• La Sussidiarietà e il decentramento
delle entrate e delle uscite
• Finanza derivata e autonoma
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Lo Scenario: gli attori
• Intermediari finanziari
• Istituzioni locali
• Istituzioni regionali
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Lo scenario: i processi di
innovazione finanziaria
• Nuovi strumenti finanziari
• Metodi innovativi per la gestione di
portafoglio
• Diverse tipologie di intermediazione
finanziaria
• Processi di Asset Securitization
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Sistema di Liability Management
Obiettivo: Modificare il proprio passivo
per raggiungere l’obiettivo desiderato
– Strumenti:
• Interest rate Swap
• Opzioni (cap, floor, collar)
• Swaptions
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Esempio: riduzione del costo di
un mutuo
Il Comune di Villabate intende ridurre il costo di un
mutuo a tasso fisso al 7% fino al 2007.
• Il tasso Euribor (variabile) di mercato è pari al 4%
• Lo spread da aggiungere al tasso variabile e nel 2003
pari al 3%
• ipotesi:è stato stimato che in futuro i tassi
diminuiranno specialmente a partire dal 2005
• E’ possibile ridurre il costo del mutuo per la quota
interessi?
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Esempio: riduzione del costo di
un mutuo
Una soluzione è data da uno swap sui tassi di
interesse:
Operazione finanziaria caratterizzata dallo
scambio di flussi di interesse tra due controparti
(Ente locale e intermediario finanziario) una
delle quali si obbliga a pagare, per tutta la durata
del contratto un tasso variabile e l’altra un tasso
fisso, predeterminato al momento della chiusura
dell’operazione.
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Strumento: Swap
• Plain Vanilla: scambio di flussi a tasso fisso con flussi a tasso
variabile
Tasso fisso
A
B
Tasso variabile.
EURIBOR
 Il valore dello swap è dato dalla differenza del valore dei due
flussi di pagamenti
V  PV fisso  PV var iabile
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Interest Rate Swap: Scambio di
flussi
anni
2003
2004
2005
2006
2007
euribor +
spread
7,00%
7,50%
8,00%
6,00%
5,50%
Ente paga
Banca
Variabile
7,00%
7,50%
8,00%
6,00%
5,50%
Banca paga Ente
Risultato
Fisso
7,00%
7,00%
7,00%
7,00%
7,00%
0,00%
-0,50%
-1,00%
1,00%
1,50%
Tasso fisso
A
B
Tasso variabile.
EURIBOR
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Rischi per un ente locale
• Compatibilità con l’ordinamento contabile e
finanziario dell’ente locale
• La responsabilità dei dirigenti per
operazioni gestite in modo speculativo
• Gestione dei processi organizzativi e
standard dei processi
• Rischio legale (per la controparte)
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Benefici per un ente locale
• Riduzione pagamento interessi sul debito
• Riposizionamento del debito dell’ente
locale
• Spostamento di risorse finanziarie (costo
opportunità) verso altre finalità
• Crescita cultura amministrativa
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Alcuni Esempi di enti locali
• Milano: rinegoziazione nel 2002 di 775
milioni di Euro (risparmio di 35 milioni di
Euro)
• Provincia di Pavia: swap su 28 milioni di
Euro (risparmio 420 mila Euro)
• La Spezia, Reggio Emilia, Venezia
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In sintesi: Una gestione attiva del
debito
• Gli enti locali possono adottare i processi di
gestione delle passività, valutandone le
diverse tipologie di rischio connesse a:
– Ottimizzare il livello di indebitamento
– Migliorare il costo del capitale
– Gestire operazioni di emissione di titoli …..
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Scarica

Sviluppo economico - Unione dei comuni della valle del belice