FIGURA 9.7 La tecnica FISH (fluorescent in situ hybridization). (A) (1) Lasciare cadere sul vetrino da microscopio alcune gocce di sospensione di cellule, arrestate allo stadio di metafase del ciclo cellulare. Il contatto con il vetrino fa scoppiare le cellule e disperdere i cromosomi. (2) Fissare i cromosomi e denaturare blandamente il DNA, in modo tale che la struttura del cromosoma sia conservata, anche se la doppia elica si aprirà in punti differenti. (3) Marcare la sonda con un colorante fluorescente, aggiungerla sul vetrino, incubare il vetrino con la sonda per il tempo necessario perché si verifichi l’ibridazione. Infine, sciacquare la sonda non ibridata. (4) Osservare il preparato con un microscopio a fluorescenza, che irradia i cromosomi con lunghezze d’onda selezionate. La luce fluorescente eccita la sonda legata che emette luce nello spettro visibile. Si può osservare la fluorescenza attraverso l’oculare e fotografarla. (B) Fotografia presa con un microscopio a fluorescenza di una cellula di rene di Hamster cinese in coltura sottoposta all’analisi tramite FISH. Si possono vedere i segnali di ibridazione di un probe che mappa sulla regione telomerica di una coppia di cromosomi di media grandezza. (Da: Hartwell et al., 2004.) Elementi di Biologia e Genetica Vincenzo Nicola Talesa, Elvio Giovannini, Cinzia Antognelli Copyright © 2007 – The McGraw-Hill Companies s.r.l.