Università degli Studi di Pavia Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Elettronica Progettazione di un sistema di acquisizione automatico da Microscopia Laser Relatore: Prof. Carla Vacchi Correlatore: Prof. Alessandra Tomaselli Ing. Daniele Scarpa Indice degli argomenti: - Panoramica sulle tipologie di microscopi ottici in commercio Necessità di un microscopio a scansione laser a 2 fotoni Presentazione degli elementi con cui si dovrà interfacciare il progetto realizzato Scelta della soluzione migliore e relativi criteri adottati Progetto elettronico Collaudo Risultati Sviluppi futuri Microscopio Tradizionale L’intero campione viene illuminato uniformemente dalla radiazione incidente Semplice nell’uso Basso costo Può utilizzare il principio della fluorescenza ad 1 fotone Problema dei contributi fuori fuoco, che impongo il limite del campione sottile Microscopio Confocale Elimina i problemi dei contributi fuori fuoco E’ un microscopio a scansione, illumina un punto alla volta il campione Miglior qualità dell’immagine rispetto al microscopio convenzionale Può utilizzare il principio della fluorescenza ad 1 fotone Costoso Utilizzabile da personale qualificato Fluorescent Decay Single-Photon Excitation Fluorescenza ad 1 fotone fluorescenza a 1 fotone Fluorescent Decay Two-Photon Excitation Fluorescenza a 2 fotoni fluorescenza a 2 fotoni Microscopio Confocale Elimina i problemi dei contributi fuori fuoco E’ un microscopio a scansione, illumina un punto alla volta il campione Miglior qualità dell’immagine rispetto al microscopio convenzionale Può utilizzare il principio della fluorescenza ad 1 fotone Costoso Utilizzabile da personale qualificato Può utilizzare il principio della fluorescenza a 2 fotoni, infatti la strategia attualmente utilizzata è l’adattamento Prototipo di Microscopio a Scansione Laser Si vuole realizzare un microscopio che: - NASCA per sfruttare la fluorescenza a 2 fotoni - Sia poco costoso L’apparato che si occupa della generazione del fascio Laser, la parte più complicata del progetto, è presente nel Laboratorio Sorgenti Laser Microscopio a Scansione Laser asse verticale beam splitter z specchio fotomoltiplicatore laser L2 y L1 campione piano orizzontale specchietti di deflessione x Sorgenti laser utilizzate Obiettivo: Laser Cr:Forsterite in regime di mode-locking fluorescenza a 2 fotoni, generazione di seconda armonica lunghezza d’onda em (infrarosso): durata impulso: potenza media (picco 1240 nm): frequenza ripetizione treno impulsi: 1210 1390 nm 100 fsec 150 mW 100 MHz Sorgente utilizzata: Laser He-Ne perché? lunghezza d’onda em (visibile): riflessione, fluorescenza a 1 fotone 633 nm Sistema di partenza Esiste già un sistema di acquisizione, che però ha rivelato dei limiti Scopo del progetto: Emulare sistema già esistente, rendendolo più flessibile Il circuito si interfaccia con: - un sistema di movimentazione - un sistema di acquisizione - un sistema PC Interfacce Elettro-Meccaniche Si tratta di una coppia di Galvoscanner, usati per deflettere il fascio laser incidente sul campione, l’uno adibito alla movimentazione Lungo l’asse X, l’altro su quello Y. Problema: - il motore pone un limite alla frequenza del segnale pilotante - i tipi di forma d’onda sollecitano differentemente i 2 motori - velocità di acquisizione Interfaccia Opto-Elettronica Il segnale luminoso risulta avere una bassa intensità utilizzo un Fotomoltiplicatore per amplificare il segnale Problema: La circuiteria di contorno deve essere realizzata appositamente per il tipo di fotomoltiplicatore e di convertitore Interfaccia Software La ricostruzione dell’immagine avviene attraverso un software opportunamente progettato che: - riceve il valore misurato e convertito - colloca tale dato nella matrice immagine Problema: Attualmente per la comunicazione viene utilizzata la porta parallela, quindi una bassa velocità di trasmissione Criteri di scelta per il nuovo sistema 1) Il nuovo sistema progettato deve riprodurre il sistema già esistente 2) deve garantire inoltre: - Flessibilità - Dinamicità - Affidabilità - Semplice utilizzo Criteri di scelta per il nuovo sistema Circuiteria dedicata 3 i possibili approcci Sistema a microprocessore Logica programmabile Scelta Logica programmabile su board di sviluppo che supporti descrizione componenti VHDL e disponga di circuiti d’interfaccia EP2S60 DI STRATIX II 2 convertitori A/D 12-bit a 125-MHz 2 convertitori D/A 14-bit a 165-MHz 1 convertitore D/A 8-bit, 180 megapixels per Secondo triplo per uscita VGA 1 coder/decoder Stereo Audio a 96-KHz 1 MByte di SRAM 16 MBytes di memoria Flash 32 MBytes di SDRAM Connettore per card CompactFlash 4 posizioni programmabili distinte 1 connettore femmina a 9-pin RS-232 Scheda di rete Ethernet MAC/PHY 10/100 8 LED Oscillatore 100-MHz Supporto VHDL Movimentazione assi X e Y asse X Vengono generati attraverso due contatori i segnali di controllo che comandano i due galvomotori asse Y Acquisizione del segnale Il convertitore ADC utilizzato è differente rispetto all’originale e può essere programmato (frequenza di campionamento, numero di bit… ) Ricostruzione dell’immagine matrice immagine campione X Y Schema di progetto digitale Generatore di clock Acquisizione P. Parallela Movimentazione X e Y Schema di progetto I blocchi principali sono descritti in VHDL Ciò garantisce la flessibilità del sistema Collaudo Emulo il segnale dell’ADC internamente alla scheda Per semplicità, ho scelto una forma d’onda triangolare Per la mancanza di sincronismo, l’immagine non è corretta Collaudo Per rimediare al problema introduco un elemento di memoria FIFO Il vantaggio nell’utilizzo di questo blocco è il rendere la scrittura e la lettura indipendenti metto in ingresso al convertitore un’onda triangolare generata esternamente Risultati Andando ad assemblare il progetto finale e collegando il fototubo alla board di sviluppo, si sono ottenute le prime immagini Limiti del sistema Elettromeccanico Effetto “a specchio ” (ritardo) Effetto “schiacciato” (filtraggio) Forma d’onda ideale Forma d’onda reale ritardo Conclusioni - flessibilità del sistema, garantita dall’uso di una Logica Programmabile - semplici procedure di elaborazione immagine - adeguatezza del progetto finale caricato sulla memoria dell’FPGA avente la funzione di acquisizione d’immagini -raggiunto scopo principale, emulare sistema già esistente eliminando alcuni dei vincoli Sviluppi futuri GARANTITI - generazione di differenti forme d’onda di controllo ai galvomotori - modifica delle velocità di acquisizione dei dati - connessione tramite rete direttamente alla scheda - pre-elaborazione dell’immagine sulla board di sviluppo - visualizzazione diretta dell’immagine a video