Sigla di: Light Amplification by Stimulated Emission of Radation
(amplificazione luminosa per mezzo di emissione stimolata di radiazioni.)
Componenti:
1) Involucro metallico
2) Barra di rubino
3) Specchio argentato
4) Lampada flash alto xeno
5)Elettrodo di innesco
6)Specchio parzialmente argentato
7)Fascio laser (rosso)
Descrizione
E’ un dispositivo che permette di ottenere fasci molto intensi
di luce che, a differenza della luce ordinaria (per es. quella del
Sole o di una candela), è monocromatica, cioè tutta di una stessa
lunghezza d’onda, e coerente, cioè i fotoni risultano tutti in fase.
Il fascio di luce laser, ha una sezione piccolissima ma, è in grado
concentrare in un punto una considerevole quantità di energia.
La luce ordinaria è un insieme di lunghezze d’onde diverse,
i vari fotoni interferiscono tra di loro disperdendosi nello
spazio, e non si mantengono in fase tra di loro rendendo
quindi la luce incoerente.
Funzionamento
Le due estremità della barra di rubino sono una argentata e totalmente riflette
l’altra semi argentata e soltanto parzialmente riflettente.
Gli atomi di cromo presenti nel rubino vengono eccitati dal lampeggiamento della
lampada flash allo xeno, per cui i loro elettroni più esterni prima raggiungono un
livello energetico superiore e poi decadono su un livello inferiore: questo salto di
energia comporta che ciascun elettrone emetta un fotone causando una
reazione a catena. I fotoni rimbalzando più volte tra le estremità della barretta di
rubino escono nella forma di un fascio di luce coerente.
Applicazioni del laser
Il laser ha avuto ed ha innumerevoli applicazioni in molti campi della tecnica,
della medicina e della scienza.
Viene utilizzato come elemento di lettura nei Player di CD e DVD e per la
scrittura dei masterizzatori.
E’ alla base di visioni di ologrammi nell’ambito della tecnica di foto 3D detta olografica.
In medicina, oltre ai vari utilizzi, è usato anche in oculistica nella
correzione della miopia e distacco della retina.
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