Numero di fotoni Si consideri una lampada a vapori di sodio che irraggia uniformemente in tutte le direzioni con una potenza di un Watt radiazione elettromagnetica di lunghezza d’onda l = 0.589 mm 1) quanti fotoni emette al secondo 2) quanti fotoni emessi dalla lampada giungono su di una superficie di 1 cm2 posta ad 1 m di distanza dalla lampada ? E quanti a 100 m ? 3) la sensibilita’ dell’occhio umano a tale lunghezza d’onda e’ di circa 100 fotoni al secondo, cioe’ bisogna che mediamente entrino nella pupilla 100 fotoni al secondo affinche’ si possa avere percezione visiva della luce. A che potenza corrisponde ? 4) sapendo che il raggio massimo della pupilla e’ di circa 3 mm, calcolare la massima distanza a cui e’ visibile la lampada. Si commenti il risultato l’energia del fotone e’ data dalla formula : E h hc 6.63 1034 3 108 1.989 10 25 Jm E hc l 1.989 1025 l hc l Joule se la lunghezza d’onda dei fotoni emessi e ’ l = 0.589 10-6 m, l’energia dei singoli fotoni emessi dalla lampada, che si assume sia monocromatica, sara’ : 1.989 10 25 19 E 3 . 377 10 J 6 l 0.589 10 hc dato che 1 eV = 1.6 10-19 Joule 1 Joule = 0.625 1019 eV E hc l 3.377 1019 J 2.111 eV 1 Watt Joule sec l’energia totale emessa dalla poiche’ sorgente in un secondo sara’ : Etot = 1Watt x sec = 1 Joule segue che la quantita’ di fotoni emessi dalla sorgente ogni secondo sara’: Etot 1 18 n fotoni 2.961 10 E fotone 3.377 1019 1 Watt 1/ 3.377 1019 2.961 1018 fotoni s 1 in conclusione : la sorgente emette 2.96 1018 fotoni al secondo l’angolo solido sotteso da una calotta sferica appartenente ad una sfera di raggio R si misura come rapporto dell’area, dS, della calotta sferica sul quadrato del raggio R, ossia : d dS R2 la superficie di cui si parla nel testo e’ posta ad una distanza R dalla sorgente ed e’ probabilmente una superficie piana, non una calotta sferica, dovremmo quindi proiettare la superficie piana S sulla sfera di raggio R centrata sulla sorgente e calcolare l’angolo solido come rapporto della superficie S’ sottesa da S sulla superficie della sfera e il quadrato del raggio R. pero’ si tratta di una superficie molto piccola posta a grande distanza dalla sorgente. Dunque si puo’ fare l’approssimazione della superficie piana ad una calotta sferica , ossia dS = dS’ dS 10 4 d 2 104 steradianti R 1 se la sorgente emette uniformemente in tutte le direzioni, ossia se la sorgente e’ isotropa, la quantita’ di fotoni emessi sara’ distribuita in modo uniforme su tutto l’angolo solido la quantita’ di fotoni che raggiungera’ una determinata superficie sferica sara’ proporzionale al rapporto tra l’angolo solido sotteso dalla superficie della calotta sferica e l’angolo solido totale, d 104 7.958 106 tot 4 quindi sara’: (in percentuale: 104 4 100 % 7.958 104 %) sulla superficie di un cm2 posta ad un metro di distanza incideranno : # fotoni in d 7.958 10 6 dS (# totale di fotoni emessi ) 2 4 R 2.961 1018 2.356 1013 fotoni s 1 un calcolo analogo fatto considerando la superficie di un cm2 posta a cento metri di distanza fornisce : dS 10 4 d 2 4 108 steradiant i R 10 d 108 7.958 10 10 tot 4 108 (in percentuale: 100 % 7.958 10 8%) 4 in conclusione : 7.958 10 10 2.961 1018 2.356 109 fotoni s 1 quindi sulla superficie di un cm2 giungono 2.356 1013 fotoni al secondo, se la superficie e’ posta ad 1 metro di distanza dalla sorgente e 2.356 109 fotoni se la superficie e’ posta ad 100 metri di distanza dalla sorgente. 3) Risposta alla terza domanda: se 1Watt 2.961 1018 fotoni s 1 100 fotoni al secondo corrisponderanno a 100/2.961 1018 = 3.377 10-17 Watt 4) Risposta alla quarta domanda: dS (# fotoni in d) (# totale di fotoni emessi ) 2 4R da cui R # totale di fotoni emessi dS # fotoni in d 4 imponendo la condizione che : # fotoni in d 100 dS r 2 pupilla (3 10-3 ) 2 2.827 105 m2 si ottiene R = 2.581 105 m = 258.1 Km Commento : si tratta di distanze enormi !!! e’ chiaro che questo sarebbe possibile solo nel vuoto. Nella realta’ si ha l’assorbimento da parte dell’atmosfera terrestre Per migliorare ci sono due modi possibili: 1) aumentare la superficie dS, ossia aumentare il diametro del rivelatore telescopi 2) aumentare la sensibilita’ del rivelatore al limite massimo di poter rivelare un solo fotone alla volta fotomoltiplicatori