
PRESENTAZIONE DEI GRUPPI
GROUP 1
INTERCULTURAL MEDIATION PRACTICES
 GROUP 2
SYSTEM FOR PUPILS AND FAMILIES RECEPTION






GROUP 3
Intercultural knowledge
GROUP 4
Teachers training
Seminar in Bologna
november 2010
Nicoletta Molinaro
Regione Emilia-Romagna
GROUP 1
INTERCULTURAL MEDIATION PRACTICES
•
Insieme alle persone immigrate, giungono
costumi, valori e tradizioni che vanno
rispettate.
•
La figura del Mediatore Interculturale nasce
dall'esigenza di conciliare più di un interesse
e di salvaguardare alcuni valori culturali e
religiosi e peculiarità delle numerose
comunità immigrate presenti sul territorio.
COSA FA IL MEDIATORE
CULTURALE
svolge attività di collegamento tra persone immigrate
appartenenti a culture straniere e associazioni, strutture
socio-sanitarie, servizi e istituzioni sia locali che nazionali
•Puntare
sulla qualità dell´insegnamento attraverso
la qualità dei docenti.
CHI E’ IL MEDIATORE
CULTURALE
Il mediatore è uno specialista, la
cui formazione richiede un'attenta
conoscenza e un continuo
aggiornamento sulle tematiche
concernenti l'immigrazione, la
pedagogia interculturale e i diritti
umani.
Tra i requisiti fondamentali di un mediatore
interculturale vi è:
•
La padronanza della lingua italiana e, almeno, di
un'altra lingua straniera;
• Una buona conoscenza della storia, della cultura e
della religione sia italiana che del paese di
provenienza di coloro che sono immigrati;
• Una conoscenza di base della legislazione italiana;
• Pazienza e capacità di mediazione;
• Elasticità nell'interpretazione del proprio ruolo;
• Solida formazione culturale e conoscenza dei
meccanismi della comunicazione.
Group 2
System for reception for pupils and
families
Riguarda le modalità di raccordo scuolafamiglia di tipo formale e informale.
Scopo
Favorire lo scambio di comunicazione,
secondo forme più vicine alla cultura di
provenienza degli alunni immigrati.
L'attività di prima accoglienza
Si concretizza attraverso:
•La creazione e la raccolta di strumenti per la comunicazione con le
famiglie, nella lingua d'origine;
•La
preparazione dell'ambiente-scuola, per facilitare ai nuovi arrivati
l'orientamento in essa e la comprensione delle loro routines;
•La
raccolta di tutte le informazioni atte a ricostruire la biografia
linguistica dei bambini stranieri;
•L’individuazione
e l’uso di strumenti per valutare il livello di
apprendimento degli alunni, al di là delle competenze linguistiche in
italiano.
IN PRATICA…..
•
•
Si tratta di:
Entrare in relazione con la famiglia
immigrata
Promuovere la comunicazione e la
collaborazione tra scuole e scuole e
territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale
GROUP 3
Intercultural knowledge
La scuola ha il compito di formare gli uomini e le
donne di domani.
Deve dare una risposta a questa sfida ed aiutare i
ragazzi a diventare protagonisti di una convivenza
pacifica.
Compito che diviene più urgente nella misura in cui
nelle nostre classi sempre più vi sono ragazzi/e di
diverse aree geografiche, culturali, religiose .
Nelle scuole sono previste unità
didattiche che….
Affrontano i temi del dialogo, del rispetto,
dell'ascolto
delle
differenze,
della
valorizzazione degli aspetti positivi che ci
sono in ognuno.
FINALITA’
Riconoscere la relatività della propria cultura ed
assumere atteggiamenti dialogici e di apertura.
Riconoscere e rispettare una cultura "altradiversa" rispetto la nostra.
Rifiutare di aderire a giudizi sommari.
Riconoscere la positività della differenza.
Acquisire atteggiamenti di apertura, dialogo nei
confronti di persone appartenenti a diverse
manifestazioni culturali e religiose.
GROUP 4
Teachers training
L’insegnamento dell’italiano L2 a stranieri, in
particolare agli adulti, richiede una
preparazione specifica da parte dei docenti
Requisiti che dovrebbero possedere i docenti
•
conoscenze glottodidattiche e
metalinguistiche
•
capacità di osservazione e gestione della
classe in presenza di alunni stranieri
•
capacità di analisi, progettazione e
costruzione dei materiali didattici competenze
interculturali, psicologico-relazionali, gestione
dell’interazione didattica in rete, ecc.
Puntare sulla qualità dell´insegnamento attraverso
la qualità dei docenti.
•
In Italia non è previsto alcun riconoscimento per
la "professione" di docente di italiano a stranieri,
né nel pubblico né nel privato.
•
Albo professionale di docenti in possesso di
determinati requisiti minimi allo scopo di dare
valore e riconoscimento alla professione.
Scarica

Diapositiva 1