Logistica e distribuzione I canali come reti di capacità Cap.9 Le forze di vendita indirette UPS, FedEX, Traco etc.quali provider di servizi logistici circa ¾ dei prodotti industriali sono veicolati a mezzo di intermediari: OEM, VAR, distributori, agenti, broker distributori: assumono la proprietà della merce e vendono stabilendo il prezzo; hanno una propria rete di vendita OEM e VAR acquistano il prodotto, lo modificano e lo rivendono inglobandolo in un prodotto finale (OEM) o arricchendolo di servizi (VAR) agente: agisce in nome e per conto con provvigione Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 Le formule ibride Nei mercati industriali prevalgono le formule ibride. La gestione di canali ibridi non è facile. Vi sono problemi di conflitto perché si sovrappongono le aree di responsabilità. Occorre chiarezza e trasparenza ma non è facile. Generalmente si distingue per dimensione ed importanza del cliente e si tiene conto della complessità del prodotto. I grandi clienti e per i prodotti complessi sono gestiti direttamente. I clienti medio-piccoli e per i prodotti relativamente semplici sono affidati agli intermediari. Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 Channel managers Sales managers Direct mktg distributori agenti Sw houses Dealers e VARs Dimensione del cliente Complessità del prodotto piccolo medio grande bassa media alta Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 Confronto tra venditori diretti e intermediari VENDITORE DIRETTO INTERMEDIARIO COSTO Fisso Variabile POSSIBILITA’ DI DIREZIONE ED INFLUENZA Alta Bassa PRESIDIO DEL MERCATOCLIENTE Alto Basso MOTIVAZIONE Carriera e $ $ ORIENTAMENTO IMPRENDITORIALE Basso Alto RIFERIMENTO Azienda/prodotto Cliente RITORNI INFORMATIVI Medio-alti Bassi TENDENZA AL MULTIPLE SOURCING DA PARTE DEL CLIENTE Contrastata Assecondata Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 La gestione degli intermediari come "reti di capacità" Gli "intermediari" non sono semplici veicoli di trasferimento del prodotto ma centri di competenze che contribuiscono al valore generato e distribuito al cliente finale Occorre avere un approccio agli attori del canale che valorizzi il contributo che possono dare al valore creato Minimizzare i conflitti tra canali e attori Massimizzare le sinergie Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 Come? Si cerca di incentivare la specializzazione degli attori e trovare efficaci meccanismi di coordinamento: ciascun attore si specializza in ciò che sa fare meglio ciò implica che il suo servizio sarà di alta qualità esso rinuncia a ciò che sa fare meno bene a favore di altri attori tutti collaborano per migliorare la qualità del servizio globale Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 La gestione del canale promuovere sinergie ridurre conflittualità dare supporto all’autonomia limitare relativamente l’esclusiva supporto amministrativo, tecnologico, gestionale e commerciale Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 Approcci verso gli intermediari commerciali APPROCCIO NEGOZIALE APPROCCIO DI PARTNERSHIP Canale distributivo specializzato in aspetti logistico-amministrativi Canale rappresentato da partners allineati ai valori aziendali ed alle linee guida commerciali e di marketing Obiettivo di crescita del fatturato Obiettivo di acquisizione e mantenimento della fedeltà del cliente Difesa dei prezzi e influenza degli intermediari Co-progettazione intermediari Contenimento delle spese nella gestione delle reti commerciali Offerta di servizi e incentivo collaborazione delle reti commerciali Logica di sell-in Logica di sell-out Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 di soluzioni con gli alla E-Commerce nei mercati industriali Le nuove tecnologie offrono le seguenti opportunità: Ampliamento dei mercati Interazione one-to-one Riduzione dei costi Riduzione dei margini di errore Per sfruttare tali opportunità occorre un sistema informativo, organizzativo e logistico adeguato. Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010 Occorre distinguere tra lo sfruttamento delle opportunità offerte dalle ICT da parte di nuove imprese che nascono su nuovi modelli di business (vedi caso Dell) e lo sfruttamento di tali opportunità da parte di imprese che hanno modelli di business tradizionali seppure in evoluzione (vedi IBM o HP) Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010