Una Fad rivolta ai cittadini Eva Benelli Agenzia di editoria scientifica Zadig L’OFFERTA VACCINALE IN VENETO – Venezia, 30 marzo 2015 Individuo o società? La diffidenza nei confronti dei vaccini è spesso studiata in termini di decisione individuale. In realtà è una questione che nasce nella società (narrazione collettiva) e ha un impatto sulla società (soprattutto per le malattie con herd immunity, ma anche per le altre, perché la scelta è delegata ai genitori e implica costi sociali) Servizio vaccinale e comunicazione • Parliamo di: un servizio alla persona (è impossibile non comunicare) un servizio per tutti (bisogna comunicare in modo capillare, chiaro e semplice) un servizio dove si affrontano dubbi, paure, incertezze e in fin dei conti il rischio della morte (bisogna comunicare molto bene) Inoltre: la comunicazione è anche uno specifico servizio, quando si decide di voler fornire informazioni (di qualità) perché i cittadini possano assumere in modo consapevole scelte relative alla salute Criticità della comunicazione nei servizi vaccinali Si prospettano vantaggi e svantaggi in termini probabilistici Si offrono procedure complesse Ci si rivolge a un grande numero di persone Ci sono problemi alla frontiera (critiche, offerte diverse, testimonial percepiti come più autorevoli) Insomma: stiamo parlando di comunicazione del rischio Non si può non comunicare In medicina, vuol dire molte cose: alleanza terapeutica centralità del paziente decisioni condivise approccio partecipativo nelle scelte sulla salute E la promozione della salute? Il concetto di promozione della salute viene codificato nel 1986 con la sottoscrizione della “Carta di Ottawa per la promozione della salute” da parte degli stati appartenenti all’Organizzazione mondiale della sanità. Nel documento la promozione della salute viene definita come: «il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla». Accesso alle informazioni come presupposto di salute • Per mettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro potenziale di salute, l’azione di promozione punta a ridurre le differenze nello stato di salute attuale e ad assicurare pari opportunità e risorse. Per ottenere ciò è necessario realizzare un ambiente favorevole, rendere disponibili informazioni, sviluppare abilità personali e opportunità che consentano di fare scelte sane DUE PROGETTI UE TELL ME: ASSET: Transparent communication in Epidemics: Learning Lessons from experience, delivering effective Messages, providing Evidence Action plan on Science in Society related issues in Epidemics and Total pandemics http://tellmeproject.eu/ http://asset-scienceinsociety.eu/ La percezione del rischio è multidimensionale Si modifica nel tempo Cambia per i diversi soggetti e le tipologie di rischio È influenzata dal contesto sociale e dai mass media (social media!) Elementi soggettivi che influenzano la percezione del rischio Conoscenze Valori Credenze Atteggiamenti Il clima sociale Le cause del rifiuto oggi non visibilità malattie prevenibili trasformazione del rapporto medico-paziente mito del “naturale” società del rischio effetto internet e social network teorie complottistiche (effetto pandemia H1N1) sfiducia nelle autorità False idee circolanti Legame con autismo Vaccinazioni non obbligatorie, quindi meno importanti Troppe vaccinazioni, troppo presto Paura che i vaccini «indeboliscano» il sistema immunitario In doc we trust • Moltissimi studi confermano che il proprio medico/pediatra resta la fonte più affidabile di informazione • Molti medici/pediatri sono scettici, quando non ostili ad alcune o a tutte le vaccinazioni Target sfuggenti Sesso Età Livello culturale Accesso a internet Informazione Religione/valori ATTENZIONE! tendenze, non stereotipi Che fare? Bisogna lavorare sui diversi piani: Coinvolgere gli operatori Coinvolgere i cittadini Coinvolgere le autorità (locali, nazionali, internazionali) Essere presenti sui media (tradizionali e social) come un interlocutore che ha qualcosa da dire FORMAZIONE!! Un percorso di formazione per i cittadini La prima volta che si fa in Italia Veneto: la prima Regione a proporla Coordinamento con altre iniziative (opuscolo “Vaccinazioni, dubbi e risposte”) Modalità: coinvolgimento, partecipazione, partnership con altri attori sociali (locali, nazionali, internazionali?) L’INFORMAZIONE NON BASTA No! La proposta ai cittadini 1. Vaccinazioni: buono a sapersi 2. Le buone azioni dei vaccini 3. Vaccinazioni solidali 4. Tutto sulle vaccinazioni nel Veneto 5. Vaccini: amici fidati 6. Le credenze metropolitane sui pericoli delle vaccinazioni 7. Informarsi per decidere consapevolmente 8. Dove trovare buone informazioni in rete Grazie per l’attenzione [email protected] 20